Come sta messo il nostro Pianeta? – Parte 2

Le teorie che supportano l’origine antropica del riscaldamento globale non sono molto, anzi è possibile sintetizzarla in una sola, ovvero la CO2 è l’unico ed il solo fattore che influenza le temperature terrestri.

È una teoria molto semplice che si basa su qualcosa di determinato, cioè la CO2, un gas di cui si conosce quasi tutto, questa teoria è alla base di tutto il dibattito scientifico degli ultimi 30 anni, eppure è una teoria le cui credenziali si appoggiano su qualcosa che non c’è.

Infatti tutt’ora non esiste una prova tangibile che un aumento di CO2 possa portare ad una aumento di temperatura e ammesso che si riesca a dimostrare una dipendenza tra queste due variabili non sapremmo ancora in che modo variano al variare dell’altra.

Paradossalmente dalle ricostruzioni storiche dei carotaggi groenlandesi, cavallo di battaglia di chi crede nell’origine antropica del riscaldamento attuale si evince come sia in realtà la temperature che con il suo variare modifica la quantità di CO2 presente nella terra.

Ma passiamo ad analizzare i tempi recenti, vediamo quindi quali sono le tendenze lineari delle temperature nelle 5 diverse ricostruzioni storiche a cui si può far leva:

tutte e 5 le ricostruzioni vedono gli ultimi 5 anni con una tendenza al calo delle temperature, tutte tranne le GISS, eppure la CO2 non è certo diminuita.

Serve quindi un confronto più diretto, prendiamo quindi l’intera serie delle misurazioni della CO2 e la paragoniamo alle temperature:

notiamo subito 3 fasi distinte dove solo in 1 la correlazione tra temperatura e CO2 segue quello ipotizzato dagli scienziati dell’IPCC, in teoria dovrebbe dimostrare come queste ipotesi siano infondate e che vadano riviste, ma spesso si ignora queste discrepanze indicando che all’interno del sistema terra sono poccibili variazioni naturali, e allora mi chiedo, se ammettete che esistono variazioni naturali che confutano le vostra teoria perché continuate a dire che solo la CO2 influenza il clima?

O mi spiegate che la CO2 influenza il clima a cacchio e allora potrei capire le fasi positive e negative o mi dite che in realtà c’è ben altro che influisce sul clima e che spesso ha un peso maggiore della CO2 ( visto che dicono che a volte ne mascherano l’effetto ).

La CO2 però va ricordato che non si accumula al suolo, ma essendo un gas tende ad accumularsi nell’alta troposfera ed è li che trattiene il calore assorbito, quindi gli scienziati dell’IPCC potrebbero avere ragione, se non fosse che anche in questo caso i dati danno risultati ben diversi:

come si può ben vedere la tendenza delle temperature a circa 12km dal suolo è verso una diminuzione.

Infatti anche in questo caso sono sfatate tutte le previsioni che derivano da modelli matematici potentissimi, che però per inettitudine di chi inserisce i dati portano risultati diversi dalla realtà:

nella prossima parte parleremo dell’influenza delle nuvole basse e dei fenomeni meteorologici violenti.

FABIO

23 pensieri su “Come sta messo il nostro Pianeta? – Parte 2

  1. Ciao fabio, solo una osservazione…
    La CO2 e’ un gas “pesante” Si dovrebbe averne una maggior concentrazione verso il suolo…. Ricordo che, per quanto riguarda le “pressioni parziali” ogni gas si dovrebbe comportare come se ci fosse “solo lui” (e quindi si dovrebbe distribuire con una certa legge… l’avevo studiata, mi ricordo degli esponenziali negativi) .
    Percio’ la CO2 dovrebbe percentualemnte diminuire molto piu’ in fretta degli altri gas, a meno che (come per l’ozono) non ce ne sia una sorgente in quota 8)….
    Mah.
    Luca

      (Quote)  (Reply)

  2. Complimenti Fabio, bell’articolo, con cui concordo assolutamente.
    Il fatto che i vari proxies hanno mostrato che sale prima la temperatura e poi il livello di Co2 (questo è ormai un fatto consolidato) dovrebbe instillare un minimo di dubbio anche nel più fervente sostenitore AGW sulla teoria che la Co2 sia la causa e non l’effetto. Se non basta neanche questo, c’è il tuo post che mi pare chiaro…

      (Quote)  (Reply)

  3. Comunque… Il fatto che la temperatura misurata lontana dall’interfaccia atmosfera/suolo sia in diminuzione… la dice lunga….

    Ciao
    Luca

      (Quote)  (Reply)

  4. si, ma avviene in luoghi chiusi con quindi possibilità di stratificazione dell’aria.
    in libera atmosfera tende per effetto dei venti ad andare ad accumularsi nella parte alta della troposfera.

      (Quote)  (Reply)

  5. ….. e come mai???? ….
    Il modello dell’atmosfera che conosco … be… e’ quello adiabatico che il buon E. Fermi illustravava sul suo “termodinamica” che si usava come libro di testo (uno tra i…) al secondo anno…. e li i gas si distribuivano… come dicevo… Se c’e’ un rimescolamento… non capisco perche’ si inverta la stratificazione.. (non voglio far polemica… solo non lo capisco 8) )
    Hai dei rif.?
    Ciao
    Luca

      (Quote)  (Reply)

  6. l’atmosfera terrestre non è un blocco unico, è formato da strati spesso difficilmente valicabili, per esempio il vapore acqueo oltre un tot di km non riesce a salire nell’atmosfera.
    la CO2 tende a stratisficarsi durante le fasi antiticloniche, ma nel resto del periodo viene portato su dai venti.

      (Quote)  (Reply)

  7. Ottimo Fabio! Un altro tassello per smascherare la farsa dell´AGW!
    La temperatura mondiale é aumentata fino al 1998 e ora sta cominciando a diminuire… cicli normali del clima terrestre e diminuirá ancora per altri 20 anni.
    Il Sole, che dopo oltre 30 anni di cicli con indici elevatissimi ha fatto aumentare le temperature di qualche decimo di grado, adesso riporterá tutto nel suo alveo naturale. con una serie di cicli minimi.

      (Quote)  (Reply)

  8. Mi pare proprio di si.Fino ad ora non ha sbagliato praticamente nulla.Se e” come dice questo dovrebbe essere il periodo di massima attivita”.Nei prossimi 4-5 mesi l”attivita dovrebbe calare e poi….e poi mi fermo qua perche.. un passo per volta,anche se sono perfettamente daccordo su cio che ha prospettato Ale.

      (Quote)  (Reply)

  9. Se quello che si vede nel behind é la 1040 di ritorno, ricordiamoci che la 1040 era giá il ritorno della 1035!! Saremmo al terzo giro per una regione attiva. Aspettiamo che ALE si colleghi per confermarci le nostre supposizioni.
    Comunque dato che la 1040 é uscita dalla parte visibile del sole giorno il 19 gennaio e dato che il periodo di rotazione del sole affinché una macchia ritorni al punto iniziale e di poco piú di 27 giorni, per rispuntare dalla parte visibile una macchia impiega circa 14 giorni. Con il behind riusciamo ad anticiparci di almeno 4/5 giorni ed ecco che i conti tornano con la ricomparsa della 1040, per ora solo nel behind.

      (Quote)  (Reply)

  10. Queste le immagini del behind del 1° gennaio di quella che sará poi la 1040 e che era il ritorno della 1035.
    Questa é la 1035 al 4 dicembre:
    http://www.lmsal.com/solarsoft/last_events_20091204_0756/20091204_034530_n7euB_l1_1024.png

    Questa é la 1040 al 1 gennaio:
    http://www.lmsal.com/solarsoft/last_events_20100102_1028/20100101_200530_n7euB_l1_1024.png

    Da paragonare con quella che si vede adesso.
    http://www.lmsal.com/solarsoft/latest_events/20100129_163530_n7euB_l1_1024.png

    È LA STESSA!! La 1035 al 3° giro.

      (Quote)  (Reply)

  11. Dovrebbe proprio essere cosi.Probabile post max.Salvo imprevisti im max e” stato a inizio-meta di questo mese.Ora vedremo:se superiamo Solar flux 95-100 non abbiamo superato il max.Se si attesta nei prossimi mesi a 80-85-90 il max e” passato.Aspettiamo sviluppi.

      (Quote)  (Reply)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Immagine CAPTCHA

*

Aggiungi una immagine

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.