Archivi giornalieri: 1 Febbraio 2010

Il mese di gennaio chiude a 21.4 per il Noaa

Mentre non sono ancora usciti i dati preliminari del Sidc ( http://sidc.oma.be/products/ri_hemispheric/), che secondo i miei calcoli però chiude il mese di gennaio con un RI di 12.2, mentre dicembre 2009 chiuse a 10.6.

Il solar flux aggiustato fa registrare invece una media di 78.54, dicembre chiuse a 74.31.

Gennaio 2010 rappresenta il mese dei record, sinora, del ciclo 24.

Abbiamo avuto infatti delle regioni solari molto importanti (la 1040 e 1041 su tutte) che hanno provocato valori record di X-flare (M3.4) e Solar Flux (90)!

Ciononostante, l’attività solare appare ancora mediamente parlando molto bassa.

Febbraio inizia sotto l’egida della regione 1043, che al momento non sembra proprio avere grandi margini di crescita:

mentre la vera notizia arriva dal Behind dove la regione 1040 (alias 1035) sta per compiere il suo 3° giro di stella, sarà interessante vedere se al suo interno saranno ancora presenti delle macchie, se così fosse sarebbe eguagliata la mitica regione apparsa nel post-massimo del precedente ciclo 23, la AR 9393 nominata più volte dal nostro Ale!

A fianco della 1040 invece è apparsa una nuova regione che ora non ricordo se era già presente 2 settimane fa o è proprio una nuova.

Staremo a vedere!

Simon

Come sta messo il nostro Pianeta? – Parte 4

In questa ultima parte parleremo, o meglio sarete voi a interpretare, se è vera o no la teoria secondo la quale l’attuale fase di riscaldamento iniziata nel “Climate Shift” del 1976 è veramente qualcosa di eccezionale o no ed è veramente la prima volta che accade una cosa del genere.

Questo del mai avvenuto è il cavallo di battaglia più importante per chi porta avanti la religione dell’AGW, eppure così facendo si ignora una delle cose che insegnano a scuola, cioè che la terra un giorno a causa del repentino cambiamento delle correnti marine ( dovute all’unione delle due americhe ) sprofondò in una glaciazione che una volta finita portava ciclicamente il pianeta a ricadere nuovamente in una fase fredda.

Queste glaciazioni molto lunghe sono intervallate da periodi brevi detti periodi interglaciali ( come il nostro per intenderci ), quindi guardando la storia recente del pianeta terra si può tranquillamente dire che noi siamo un pianeta freddo e non certo caldo.

Detto questo non possiamo che restare basiti nel cercare di far passare il recente aumento di temperatura come straordinario quando la storia geologica del nostro pianeta mostra variazioni climatiche incredibili.

Aggiungo poi che all’interno di ogni fase, glaciale o interglaciale, abbiamo repentini cambiamenti, che sono di ordine molto minore rispetto al cambiamento di fase ma che presentano sempre riscaldamenti o raffreddamenti molto superiori a quello attuale.

Ma arriviamo ai numeri, abbiamo detto che il riscaldamento attuale è iniziato nel 1976, analizziamo quindi l’aumento di temperatura nei 10, nei 20 e nei 30 anni successivi:

1976-1986: +0.21°C

1986-1996: +0.16°C

1996-2006: +0.25°C

Abbiamo quindi un aumento in 30 anni di +0.7°C gradi

Per confrontare questo riscaldamento basterebbe andare a guardare cose successe all’inizio del 900 quando dal 1917 ( subito dopo il grande minimo ) fino al 1944 si ebbe un vistoso riscaldamento di ben +0.6°C in 27 anni, quindi molto simile a quello che abbiamo vissuto negli ultimi 30 anni, eppure nessuno sembra accorgersene.

Per fortuna grazie ai libri di storia sappiamo che durante il medioevo il clima europeo era decisamente più caldo e durante il 1600-1700 invece molto più freddo, e i carotaggi groenlandesi ci vengono in aiuto per mostrare come in realtà il clima del nostro pianeta abbia subito stravolgimenti climatici molto più spesso di quanto la gente tendi a pensare, questo link ci viene in aiuto: http://wattsupwiththat.com/2009/12/12/historical-video-perspective-our-current-unprecedented-global-warming-in-the-context-of-scale/

Per concludere questa 4° parte che non ha certo bisogno di ulteriori spiegazioni volevo parlare di un fenomeno poco conosciuto e di cui ancora oggi non si conoscono le cause, ovvero dello Younger Dryas.

Durante la fine dell’ultima glaciazione infatti l’emisfero nord dopo essersi riscaldato molto bruscamente finì d nuovo in una situazione simil glaciale forse causata dal blocco della corrente del golfo causata dall’enorme quantità di acqua dolce che si riversò in oceano.

Nasce proprio dal cercare il motivo di questo fenomeno la teoria secondo la quale uno scioglimento eccessivo del polo nord possa portare ad una fase simil glaciale, ma questa teoria non è mai stata dimostrata e tutt’ora il fenomeno dello Younger Dryas resta inspiegato.

In questo grafico si nota molto bene:

FABIO