Anomalie Temperature e Precipitazione Italia – Dati CNR Gennaio 2010

Prima di postare le immagini dico subito che queste mappe non godono di una buona precisione, quindi non lamentatevi se nelle vostre zone le anomalie sono diverse da quelle reali.

Il CNR fa uso delle stesse stazioni di rilevamento dal 1800, questo per creare una serie temporale abbastanza lunga da poter aver dei confronti con il passato.

Le stazioni ovviamente non coprono tutto il territorio italiano, ma anche nel 1800 era così, quindi aumentare il numero di stazioni sarebbe sbagliato ( giusto per dire, la NASA e il NOAA le hanno invece diminuite ).

Anomalia Temperature:

Il mese chiude con una anomalia di -0.30°C ed è l’89° mese di Gennaio più caldo dal 1800.

Il record spetta al Gennaio 1804 con un’anomalia di +3.09°C

Anomalie Precipitazioni:

Il mese chiude con un surplus del 36% ed è il 48° mese di Gennaio più piovoso dal 1800.

Il Record spetta al Gennaio 1800 con un surplus del 170%

Molto interessante è il dato delle temperature, questo Gennaio definito da tutti freddo, a volte definito anche gelido e qualcuno ha avuto pure il coraggio di definirlo storico quando invece si ritrova dentro al 3° quartile, poco sotto la media e abbondantemente sopra alla mediana.

FABIO

20 pensieri su “Anomalie Temperature e Precipitazione Italia – Dati CNR Gennaio 2010

  1. Il nostro frigo (l”artico) e” in ottima salute.Nonostante sia rimasto “aperto” per quasi tutto l”inverno ha raggiunto i 14 mln di km di estensione.considerate le condizioni e” un risultato a dir poco ECCELLENTE!!!! Alla faccia di chi gia gli aveva celebrato il funerale!!

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  2. Piove… governo ladro 8)

    Pero’ dalle mie parti siamo sotto media !!!!

    Va be.. piove gia’ abbastanza cosi’… se aumentasse… mi spunterebbero le branchie..

    Ciao
    Luca

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  3. per lavoro oggi ero in una diga nel siciliano.
    Il responsabile mi diceva solo nel 2009 aprirono le paratoie a 20 cm, praticamente il 2009 è stato l’anno con precipitazioni maggiori in 30 anni (da quando è stata costruita la diga).Il dato è incontrovertibile ed assoluto.

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  4. In effetti sembra che ci sia una correlazione tra minimo solare e aumento delle precipitazioni almeno nel nostro paese … bisognerebbe controllare se questo é successo anche per gli anni 1985-86 e 1996-7.

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  5. esiste una correlazione di questo tipo, ma le prp sono influenzate anche da altri fattori, per cui è difficile dire se sia proprio per quel motivo.
    di certo è che gli anni di minimo solare sono stati tutti sopra-media precipitativa e spesso anche di molto, non penso sia un caso.

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  6. Questo, almeno in inverno, per me vuol dire una cosa su tutte: si sta ricostituendo la provvista di neve (e poi di ghiaccio) dei ghiacciai, perlomeno di quelli alpini.

    Mi aspetto, se l’estate non sarà eccezionalmente lunga e calda, un netto avanzamento della maggior parte dei ghiacciai alpini, a fronte del prevalente arretramento registrato finora.

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  7. La spiegazione che mi do è la seguente: una pur lieve riduzione della TSI produrrebbe, nel breve termine, un aumento dell’umidità relativa e dunque della probbilità di condensazione delle nubi.

    Mi aspetterei però che, se un minimo dovesse persistere molto a lungo (es. Maunder), poi le precipitazioni si ridurrebbero a causa della successiva ridotta evaporazione (meno TSI —> meno evaporazione, corretto?).

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  8. cmq per i ghiacciai, l’inverno conta relativamente poco è l’estate che fa la differenza, se sarà calda non sarà contato niente ( vedi scorso anno )
    e la cosa vale per i ghiacci marini artici, se in estate la banchisa regge di più vuol dire che il ghiaccio invecchia e forma una base più solida, adesso le zone che sono in deficit sono zone che sono ricoperte di ghiaccio per soli 2-3 mesi all’anno, per cui la loro importanza è molto relativa.

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  9. Quello che non credo é che la riduzione del solar forcing possa in breve tempo causare un aumento delle precipitazioni … forse la teoria dei raggi cosmici come catalizzatori sommata al minor solar forcing potrebbe spiegare il fenomeno …

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  10. Io credo che un estensione maggiore dei ghiacci possa amplificare l’ effetto albedo … quindi un aumento delle precipitazioni nevose in periodi primaverili possa provocare un deficit energetico molto superiore alla riduzione del solar forcing.

    In pratica l’ innesco di una glaciazione potrebbe essere causato o dall’aumentato albedo provocato dalla maggior della copertura nuvolosa, dall’ aumento delle precipitazioni ed in particolare modo da quelle nevose … insomma quello che conta é l’ estensione delle zone innevate più dello spessore .

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  11. conta anche lo spessore. cmq adesso a marzo e aprile vedremo che succede, perchè di solito, come inizia la primavera lo snowcover cala drasticamente ( rispetto alla media )

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