Confronto tra la fine dell'inverno in Nord America e fine inverno nel Sud America

Sicuramente é un confronto che potrebbe interessare poco chi vede solo l´evoluzione del tempo in Europa, ma mi sembra che certi avvenimenti particolari tra Nord e Sud America meritano una certa attenzione.
Il confronto é fatto tra il mese di marzo 2010 con la fine dell´inverno in Nord America e il mese di Settembre 2009 con la fine dell´inverno in America del Sud.
La principale stazione climatologica di New York ha registrato il marzo 2010 piú piovoso da quando hanno avuto inizio le misurazioni nel 1869. Nel mese sono stati registrati 271,2 mm. battendo il record anteriore di 267,7 mm. del marzo del 1983. L´aeroporto internazionale Jonh Kennedy ha battuto il record precedente del 1980 e l´aeroporto La Guardia ha annotato una misura superiore al record precedente del 1953. A Boston, questo é stato il mese di marzo piú piovoso osservato fino ad oggi e il secondo mese in generale con piú pioggia in tutta la storia con 346,2 mm. Il precedente record del marzo piú piovoso era del 1953 con 279, 4 mm. e in tutta la serie storica iniziata nel 1822 ha pioviuto di piú solo nel mese di agosto del 1955 con 434 mm causati da una tempesta tropicale. A Providence, Rhode Island, non solo é stato il mese di marzo piú piovoso con 395,7 mm. ma ha anche battuto qualsiasi record dall´inizio delle osservazioni nel 1904. Portland, nel Maine, ha avuto anche il marzo piú piovoso della sua storia con 279,4 mm.


Quello che é affascinante é vedere la coincidenza tra l´inverno in America del Nord e quello che é accaduto nell´ultimo inverno in America meridionale.
I mesi di pioggia estrema nel sud del Brasile nel 2009 furono Settembre e Novembre, quando molte localitá hanno avuto i propri record di precipitazione di oltre cento anni battuti in questi mesi. Settembre é l´ultimo mese dell´inverno qui come marzo é l´ultimo mese dell´inverno nell´emisfero nord.



Questo mese di marzo piovoso nel Nordest americano avviene dopo un inverno rigoroso cosí come particolarmente freddo fu l´inverno 2009 in sud america, con un freddo quasi continuo e intenso nei mesi di giugno e luglio.
Dietro a questo freddo molto intenso nella ultima stagione in America del Sud c´era una forte oscillazione Antartica (AAO) e, nel caso del nordest dell´Amrica del Nord, il comportamento della oscillazione Artica (AO) che ha raggiunto livelli bessissimi e raramente visti.
Ma malgrado delle enormi coincidenze tra i due inverni nel Sud e Nord vi é una grande differenza.
Il periodo freddo nel sud a giugno e luglio 2009 fu abbastanza secco, e assolutamene incomune per quel periodo dell´anno, invece il periodo piú gelido dell´inverno del nordest americano é stato accompagnato da grandi nevicate che hanno battuto vari record storici.

SAND-RIO

Fonte: http://www.metsul.com/blog/

44 pensieri su “Confronto tra la fine dell'inverno in Nord America e fine inverno nel Sud America

  1. Il Clima di una zona spesso dipende o è correlazionato da un’altro.
    ma bisogna stare attendi anche alle incredibili coincidenze.

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  2. Grazie per il bell’articolo, SAND-RIO.
    Può darsi che siano coincidenze come dice Nintendo, ma la teoria sui GCR prevede un aumento della nuvolosità proprio in corrispondenza dei minimi solari. Questo, secondo altri studi, potrebbe voler dire un calo delle temperature globali tra 4/5 anni.

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  3. dai dati del CNR si nota come ci sia un’incredibile correlazione tra minimo solare e maggiori precipitazioni in Italia.
    quindi potrebbe essere veramente così.

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  4. Bell’articolo….Se non sono coincidenze le varie teorie potrebbero avere una conferma..e l’andamento climatico della prossima estate potrebbe dare ulteriori conferme ….la primavera sembre seguire il suo corso con temperature nella media senza quei picchi di caldo e anticicloni africani industruttibili che erano divenuti ormai quasi una costante cancellando la stagione delle piogge…

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  5. Ciao A tutti… Son tornato!!!
    Ho visto una bella serie di articoli… ora, con un po’ di calma, me li leggo…

    Luca

    P.S.
    Che fresco in Sicilia!!!

    Ciao
    Luca

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  6. Come avevo ampiamente previsto il mese di marzo é stato il piú caldo con una anomalia positiva di 0,653° C.
    Al solito ci sará qualcuno che pubblicherá i link di questa farsa megagalattica.
    Per ora sta andando tutto come giá avevo previsto a fine 2009!!
    Avanti cosí per un 2010 che sia il piú caldo della storia umana… peccato che nel frattempo ci sono stati e ci sono, anche adesso, segnali inequivocabili che si tratta solo di una enorme frode.

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  7. io e Simon abbia discusso di questa cosa se continuare a pubblicare i dati globali satellitari.
    abbiamo deciso di continuare, però farò presente che l’affidabilità di questi dati sta diventando come quelle superficiali.

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  8. Ormai sn 3 anni che il clima sembra aver preso una direzione diversa…ancora pochi per poter dire con certezza che qualcosa sta realmente cambiando, sebbene vadano sottolineate certe situazioni!

    Certo che se queste anomalie dovessero continuare per un decennio, allora le cose sarebbero molto diverse…

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  9. Intanto in maniera che nn oso definire, il Noaa ancora conta la regione nel sud emisfero, e rifila un altro 41 per oggi quando quello giusto doveva essere di 23!

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  10. adesso sparo la mia: io non credo affatto alla buona fede sulla conta dei SSN, giorno dopo giorno mi convinco sempre di piu da solo che esiste una vera e propria regia atta a creare caos tra operatori e appassionati per distrarre l”opinione pubblica sulla reale possibilita di ingresso in un grande minimo.il NOAA conosce megio di noi la realta sia per i mezzi che dispone sia per la qualita degli operatori,quindi dal mio personale punto di vista c”e la malafede.Ovviamente il caos e” creato ad arte per far si che l”IPCC e altri enti legati ai cambiamenti climatici possano proseguire nela divulgazioni di rapporti falsati manipolati e aggiustati ad arte permettendo cosi ai soliti multimiliardari di continuare a fare affari con la solita bazza dell”AGW.L”AGW non e” stato ancora scentificamente dimostrato.

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  11. se i dati sono taroccati voi da dove lo capite che c’e’ un cambio di tendenza?
    dai singoli episodi? le anomalie ci sono ..di freddo e di caldo..basta informarsi..
    in tutto il mondo ci sono record di freddo e di caldo..e’ sempre stato cosi’..
    se da una parte c’e’ una discesa molto fredda dall’altra c’e’ sempre una risalita molto calda..
    mi fate capire come fate a capire l ‘andamento delle temperature di tutto il mondo?

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  12. sono solo singoli episodi..il caldo inverno in Canada e in Groenlandia e cosi come il gelido inverno europeo..
    le temperature globali sono tutta un ‘altra cosa..e’ una media di tutte le temperature registrate nel mondo..

    ecco un altro esempio di questi giorni..

    “Anomala ondata di tepore sul continente nord-americano negli ultimi giorni. Sabato il record della mitezza stagionale, con la gelida Montreal che ha raggiunto i 25 gradi e l’altrettanto severo clima di Ottawa che si è lasciato andare addirittura fino a 27 gradi. Cosa sta accadendo? Vi abbiamo allegato una mappa riferita alla quota isobarica di 850hPa, dalla quale si evince la presenza di un robusto anticiclone alimentato da un nastro di aria molto calda in risalita dal Messico.” meteolive

    mi dite come fatte voi a capire che il GW si e’ fermato senza avere in mano dei dati globali..e se non credete ai dati Nasa e GISS??

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  13. se e’ tutto un imbroglio..
    mi dite perche’ ora non vengono taroccati anche i dati sui ghiacchi dell’ Artico?
    chi mi risponde a tutte queste domande gentilmente e senza fare polemiche?
    grazie!

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  14. No naturalmente, non da singoli episodi.

    Ma da episodi analoghi ripetuti in diverse parti del globo: un esempio è proprio il parallelo fatto da Sand sugli ultimi inverni australe e boreale. Non è una prova, ma un indizio sì, che attende conferma.
    Altri indizi potrebbero essere la ripresa dei ghiacci artici (da verificare a settembre, però), una maggiore estensione (specie se sarà confermata in futuro) di superfici innevate e, in futuro, la ripresa dei ghiacciai alpini (se e quando sarà generalizzata), l’eventuale reiterazione di inverni freddi in entrambi gli emisferi e così via…..

    Ma, prima di tutto, un indizio da verificare già il prossimo inverno riguarda il cambio di segno duraturo di certi indici teleconnettivi, ad esempio l’AO, che poi, come noto, hanno una serie di conseguenze importanti sul clima.

    Infine un cenno alla questione della media delle temperature: se anche per qualche stagione l’Artico (e l’Antartico) si riscaldano un po a beneficio di un raffreddamento delle aree continentali (ma anche oceaniche) circostanti, ciò comporta degli effetti che possono costituire un feedback positivo: aumenta la superficie innevata, dunque aumenta l’albedo e quindi aiuta il freddo (e la neve) ad autoconservarsi più a lungo e ciò può influenzare le stagioni successive, tanto più quanto più il fenomeno avviene su larga scala.
    Pensa solo (come caso estremo, beninteso!) alla cosidetta “palla di neve”, cioè la Terra che ghiacciò completamente centinaia di milioni di anni fa, grazie anche all’albedo.

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  15. Non puoi sapere ancora se si tratta di episodi che non significano nulla, o se sono le avvisaglie di qualcosa di importante.
    Devi raccogliere gli indizi, man mano che arrivano e, dopo qualche anni, cominci a tirare le somme.

    Non ti fossilizzare su episodi localizzati (es. Canada), negli USA occidentali la musica è del tutto diversa, ad esempio.

    E, ricordiamoci, non bastano le medie di temperature e precipitazioni a dire come andrà dopo. Le medie sono come i bilanci aziendali, fotografano la situazione complessiva ad un certo istante, ma non ti aiutano a capire come andrà, semmai come è andata. Per indagare il futuro occorrono altri parametri, proiettati nel futuro: ad esempio, gli indici teleconnettivi.

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  16. Ciao bora..sinceramente non riesco più a capire la tua arcigna ostinazione..non so se i tuoi commenti siano dettati semplicemente dalla voglia di andare contro corrente…sembra quasi che ci vuoi fare un dispetto ogni volta…se non ricordo male tu stesso una volta dissi apparentemente a malincuore,che le nevi alpine erano tristemente diminuite,che i paesaggi alpini invernali non erano più quelli di una volta…bene,ora che la situazione sta tornando alla normalità perchè
    non gioisci insieme a noi almeno per una volta..io vado tutti gli anni a sciare,e se vuoi ti porto le foto delle stagioni 88-89-90…io ero piccino e sciavo sopra le margherite a febbraio…..se anche tu hai la fortuna di poter ammirare le alpi di inverno concorderai con me che tale cambiamento radicale lo si è avuto da tre anni!!!e guarda caso da tre anni l’artico si è ripreso dal suo stato di coma….e guarda caso da tre anni il numero degli anticicloni africani in italia-eurpa è drasticamente diminuito….ma guarda caso da tre anni è iniziato un bel minimo solare…lascia perdere l’IPCC l’AGW o il non AGW,ti basta uscire di casa e sentire che si respira un’aria di un altro “sapore”… ridiamoci insieme una volta!!!!Con affetto,Riccardo..

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  17. Non c’è motivo di taroccare i dati sui ghiacci dell’artico: quelli sotto media erano e sottomedia tutt’ora stanno…e questo basta per l’utente superficiale medio!

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