La natura non segue i grafici colororati rosso fuoco dei centri pro-IPCC!

Dopo che sono usciti i dati globali GISS per il trimestre invernale dicembre-febbraio, ci si chiede: come possiamo avere temperature al di sopra del normale in Artico ed Antartico e continuare ad aumentare il trend di crescita globale di ghiaccio marino? Dopo tutto ci è stato anche detto dai racconti dei media che sia l’Artico che l’Antartico continuano a sciogliersi a un ritmo frenetico. Ma sembra che anche quest’anno vedremo un altro recupero nei ghiacci artici, come abbiamo visto nel 2008 e nel 2009.

Qualcuno si pone delle domande anche sull’aggiustamento dei dati GISS! I dati GISS infatti sembrano essersi bloccati con un’anomalia positiva nell’Artico, ma il ghiaccio marino non sembra seguire tale anamento. Naturalmente, il solo fatto che si ha un’anomalia positiva di temperatura non vuol dire che i ghiacci si devono per forza sciogliere, ma i cittadini che sono meno esperti, e che guardano i grafici colorati di rosso caldo come fa il GISS, di solito non riescono a capire la differenza.

Ecco qui un primo grafico con le anomalie globali superficiali di dicembre-febbraio 2010:

(clicca per ingrandire )
Si noti che nei luoghi più caldi dell’Artico secondo GISS, ci sono pochi, se non alcun, termometro:
( clicca per ingrandire ) Sopra: la mappa delle stazioni di terra GHCN2

Se si guarda la sezione dei dati GISS, la maggior parte del caldo è nell’ Artico dove non ci sono termometri. L’Antartide viene al secondo posto, anche se ha un qualche termometro sul perimetro del continente, più un paio vicino alla sua area centrale.

Gli effetti di interpolazione diventano più chiari quando si fa una mappa di 250 km invece che di 1.200 km:

(clicca per ingrandire )

Notate come all’improvviso il gran caldo coi colori rossi fuoco scompare! Scompare perché al polo nord ci sono pochissimi termometri.

È interessante notare che l’anomalia della superficile globale cali da 0,80 °C con un’interpolazione dei dati di 1.200 chilometri a 0,77 ° C con una interpolazione di 250 km.

Inoltre un’altra cosa che viene crticata al GISS è l’uso come loro periodo di riferimento del periodo 1951-1980. Questo periodo comprende molti di anni freddi, quindi le anomalie rilevate ora se paragonate con tale riferimento appaiono per forza molto più calde!

Questo famoso grafico GISS delle temperature superficiali globali si basa sul periodo 1951-1980:

Guardate ora cosa succede quando si usa lo stesso periodo di base dei dati dei satelliti il UAH, che è quello 1979-2009. L’anomalia globale con i dati di interpolazione da 1200 km (dicembre-febbraio 2010) cala più della metà, fino a +0.38°C invece che +0.80°!

Ed ecco la presentazione di 250 km, notare che la temperatura superficiale globale scende a 0,34 ° C

Questo numero vi sembra cos’ allarmante ora?

Quindi è chiaro, che con i grafici GISS , è possibile guardare in molti modi diversi, e ottenere molte risposte diverse. Ma chi decide quali mappe e grafici e con quali periodi di riferimento ed interpolazione vengano poi spediti nei comunicati stampa?

Per avere la risposta più semplice basta guardare alla Home page del GISS: http://data.giss.nasa.gov/gistemp/

Ecco un anteprima della home page, e la versione a grandezza naturale del secondo grafico dall’alto, nota la didascalia sulla parte superiore del grafico:

Chiaramente, preferiscono il periodo di riferimento 1951-1980 come periodo predefinito di base per la presentazione al pubblico [nonché con interpolazione da 1200 km], ma scegliendo quella, i risultati GISS appaiono molto più allarmanti di quello che potrebbe essere se venissero usati altri periodi di riferimento come il periodo 1979-2009 utilizzato da UAH e RSS.

Le anomalie possono mostrare tutto quello che vuoi, basta di scegliere il più giusto periodo di riferimento. Ad esempio, se scegliamo un periodo base di base di 11.000 anni fa, durante l’ultima glaciazione, e plottiamo le mappe e i grafici delle temperature di oggi nei confronti di tale periodo di riferimento.Quanto rosso vedremmo?

Ecco un grafico che mostra le temperature ricostruite nell’ emisfero settentrionale alla fine dell’ultima era glaciale 11 mila anni fa, quando faceva circa 4,5 ° C più freddo di oggi.

Quindi, se paragono gli ultimi 30 anni di temperatura con quella di 11000 anni fa, la nostra mappa GISTEMP sarebbe simile a questa:

Ovviamente la mappa sopra non è una rappresentazione accurata, solo una stima approssimativa visiva. Ma illustra come le scelte dei colori e dei periodi di riferimento possono avere un effetto distinto sul piano visivo finale. Utilizzando un periodo freddo basale nel passato (in questo caso 4,5 ° C a livello mondiale più fresco di quello attuale) rende più evidente l’aspetto caldo bollente.

Le anomalie di temperatura dipendono dalle scelte effettuate dalle persone. La natura va per conto suo, non segue questi grafici colorati. In generale, la gente non le sa queste cose. La gente non sa nemmeno la differenza tra temp registrate ed anomalie! Il miglior modo per confonderli (per non dire altro) è quello di mettere dei bellissimi grafici tutti colorati rosso fuoco! E vissero tutti felici e contenti!

Ma a noi spetta il difficile compito qui sulla rete di raccontare anche l’altra faccia della medaglia…e se dopo aver letto quest’articolo utenti come bora 71 la smettessero di prendere per oro colato o comunque inziassero anche loro ad avere almeno qualche dubbio sui dati Giss et ect ect, vorrà dire che tanto sforzo da parte di NIA sta iniziando a dare i suoi frutti!

Fonte: http://wattsupwiththat.com/2010/03/23/why-joe-bastardi-see-red-a-look-at-sea-ice-and-gistemp-and-starting-choices/

Simon

29 pensieri su “La natura non segue i grafici colororati rosso fuoco dei centri pro-IPCC!

  1. Grafici colorati rosso fuoco, impennate di linee matematicamente impossibili su grafici di temperature (bastoni di Hockey), qualche orso ogni tanto in TV, un qualche iceberg che si stacca dalla banchisa antartica (come succede ogni anno in estate) su tutti i giornali asserviti e il gioco di convincere la “massa” é fatto.

    Bravo Simon ottimo articolo e ottima traduzione anche!!
    Poi Bora é anche mezzo convinto, ma lui qualche anno fa sarebbe stato il piú classico dei democristiani che andavano a destra e sinistra a secondo della convenienza del momento.

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  2. Bello l’articolo, Grazie Simon.

    Tra l’altro volevo osservare una cosuccia.
    Una configurazione come quella evidenziata nei pur malamente interpolati grafici Giss, ad un occhio un pelo piu’ attento dice una cosa interessantissima.
    Osserviamo l’emisfero N : sui poli c’e’ una anomalia positiva ma, immediatamente sotto (Siberia, America del Nord) c’e’ una netta anomalia negativa.

    Chi e’ abituato a leggere grafici intenzionalemnte ingannevoli ( 😉 ) (soprattutto se è capace di produrli…) vede immediatamente che la linea dello “zero °C” si deve essere abbassata parecchio di latitudine 8) ….

    Chissa’ perchè quella linea non viene mai plottata : in fin dei conti e’ di grande importanza (sui meteo di chi va per monti viene sempre dato la “quota dello zero termico” : qui e’ praticamente la stessa cosa….

    Ciao
    Luca

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  3. è vero che con le anomalie ci vai quello che vuoi, ma alla fine è il trend che fa la differenza.
    possiamo usare le medie che vogliamo, anche una media di 5°C gradi superiore a quella attuale, ma il trend di riscaldamento resta comunque presente.
    cioè, le mappette, i grafici, i colori, servono solo per far credere alla gente una determinata cosa e prendere più soldi possibili, ma alal fine non hanno nessuna rilevanza scientifica.

    poi bisogna vedere se vengono veramente interpretati così.

    io infatti uso sempre i valori assoluti se devo fare dei confronti su lunghi periodi, le anomalie le uso se devo mostrare il breve periodo, visto che il cervello umano ha bisogno di numeri piccoli, altrimenti non riesce a visualizzare la differenza.

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  4. A proposito di abbassamento della linea dello zero termico ma avete visto a livello meteo cosa ci aspetta nei prossimi giorni mega ponte di Wejkoff e correnti siberiane dritte su di noi mai vista una cosa simile forse solo nella peg e se solo fossimo a gennaio saremmo alle porte di un evento gelidissimo ma ahime siamo ad aprile comunque scenari tutt’altro che primaverili 🙂

    Questa una cartina presa da meteociel

    http://91.121.94.83/modeles/gfs/run/gfs-0-120.png?6

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  5. Quei grafici servono anche per spilare soldi ai politici e per sensibilizzare sempre di più i media che sn come la gente comune in quanto conoscenza dei concetti meteo-climatici di base.

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  6. Ho visto porca puzza ho una gara a Fossano …..grrrr…. MHHGHHHH…..
    Gia’ speravo in praticelli e margheritine fiorite e mi ritrovo con fango e nvischio Grunf .
    Luca

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  7. Tra l’altro sto incrociando tutto quello che posso perche’ mi sono iscritto con un tot di amici arcieri ai campionati europeri (fine Maggio) in Austria sugli alti Tauri… Si sara’ sciolta la neve ?????

    Ciao
    Luca

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  8. Vorrei far notare come la 1061 si trova ai 13° nord secondo Alamagordo e 14° nord per S. Vito. Di CT non ci sono notizie, fermi ancora al 2 aprile….
    http://hirweb.nict.go.jp/dimages/solinfo/20100406.html

    Le nuove sunspot sono latitudinamente in calo… 13° Nord o Sud sono una latitudine classica di massimo solare.
    Da inizio ciclo o meglio da gennaio le sunspot sono scese dai 23° ai 13° una discesa molto, troppo rapida, incomune.

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  9. sopratutto x Andrew che continua a evidenziare singoli episodi..

    dove abbiamo avuto continue discese di aria gelida..dall’altra parte abbiamo avuto risalite molto calde..
    il GW e’ tutta un’altra cosa…siete d’accordo almeno su questo?

    “Il trimestre invernale 2009/2010 sarà ricordato come il più caldo della recente storia climatica del Medio Oriente. Dopo il freddo record del 2007/2008, stati come Siria, Turchia, Iraq e Iran si sono trovati praticamente senza inverno. Anche i dati relativo a Marzo confermano questa tendenza, con scarti MEDI compresi in tutta l’area tra i +2°C e i +5°C, con punte di +6/+7°C tra Iraq e Iran, sull’Arabia settentrionale e in Siria. La causa di questo incredibile e prolungato caldo anomalo va ricercata nei blocchi depressionari che per mesi hanno messo in ginocchio Europa e Russia continenale. ” 3 b meteo

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  10. Ancora oggi risentiamo a scala globale del surplus di calore inviatoci dal sole durante il periodo di fortissima attività registrato negli scorsi decenni, mentre ora progressivamente va scemando a mano a mano che il sole resta addormentato; un segnale sono i ghiacci in avanzata nel polo…

    e se questa attuale è la fase di massima intensità del sole prepariamoci ad avere l’onore di assistere a qualcosa che non si assisteva da circa 2 secoli…

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  11. Ambè, allora è come un disco rotto che ripete sempre le stesse cose, e poi dice agli altri che nn leggono le cose che scrive lui…

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  12. EHHHHHH adesso tu pretendi troppo!!!
    Lui legge solo gli articoli che trattano di record.
    Sembra un Guiness dei primati ambulante.
    Se tu avessi scritto di qualche record climatico in maniera molto semplice ed elementare allora lo avrebbe letto.

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