Estensione Totale Ghiacci Marini – 2° Semestre

C’eravamo lasciati con il primo semestre, non voglio dilungare la questione e passiamo subito ai grafici.

Luglio:

Si nota un primo calo all’inizio degli anni 80, per poi stabilizzarsi per tutti gli anni 90.

Togliendo i casi particolari del 2003 e del 2004 invece si nota un nuovo calo a partire dal 2001 e il recupero degli ultimi 2 anni non è più così forte come nei primi mesi analizzati.

Agosto:

Situazione molto simile a quella di Luglio, praticamente l’estensione è rimasta stabile fino al 2001, presentando poi un calo deciso a partire dal 2002, come avevamo già visto per i mesi di Maggio e Giugno ( meno per Luglio ), seguito poi da quello del 2007 e non del 2005.

Settembre:

Su Settembre c’è poco da dire, è il mese dove l’Artico tocca il suo minimo stagionale e sappiamo tutti com’è stata la situazione negli ultimi anni.

La cosa che sicuramente non mi aspettavo è stato vedere come dopo il picco negativo del 1990 ci sia stato un recupero abbastanza forte per tutti gli anni 90.

Ottobre:

Ottobre è davvero interessante, presenta ( escludendo il caso particolare del 1984 ) una lievissimo calo costante ( ma di piccolissima entità, si può quasi parlare di stabilità ) fino al 2006, per poi crollare nel 2007 e si può notare come sia il 2008 che il 2009 non siano riusciti a tornare ai vecchi valori.

Novembre:

Novembre presenta una netta variabilità di anno in anno, ma se guardiamo bene nell’insieme, escludendo il 2007, si può notare una specie di grafico a “gradoni”.

Il primo sarebbe quello del periodo 1979-1994, il secondo quello del periodo 1995-1999 e il terzo, quello attuale, dal 2000 ad oggi

Dicembre:

In Dicembre notiamo un calo costante lungo tutto l’arco del nostro archivio, anche se di lieve entità.

—–

Finisce qui il Riassunto della situazione dei ghiacci marini totale fino al 2009, quando usciranno i dati del Dicembre 2010, allora pubblicherò quello aggiornato.

Tutti i dati sono stati presi dal sito ufficiale dell’NSIDC: http://nsidc.org/data/seaice_index/

FABIO

34 pensieri su “Estensione Totale Ghiacci Marini – 2° Semestre

  1. Bravo Fabio!
    Begli articoli!

    Volevo azzardare una interpretazione
    Quando l’artico e’ al massimo, si nota poco o nessun calo, quando l’artico e’ al minimo il calo c’e’.
    L’idea e’ che il ghiaccio si sciolga più velocemente ….
    le cause?
    – e’ più sottile
    – c’e’ piu’ rimescolamento diacqua
    – c’e’ più rimescolamento di aria
    – altro ?

    Pemetti una piccolo suggerimento?
    Oltre ai grafici centrati con aggiustamento della scala, prova a postare i due grafici estremi (artide al max e artide al minimo) ma con la scala che parte da ZERO ….

    Ciao
    Luca

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  2. I ghiacci artici si stanno sciogliendo e non c’ é da preoccuparsi più di tanto … intanto ieri (17 05 2010) l’ estensione é scesa sotto 12.000.000 di kmq. (fonte AMSR-E).
    Sarebbe stato peggio il contrario ovvero se fosse rimasto lì … vedremo a settembre quello che é rimasto.
    Da notare che in questo periodo il sistema di conteggio viene messo in crisi e a ogni anno verso giugno viene effettuata una ricalibrazione della strumentazione ed il rischio che i dati non siano corretti é piuttosto elevato …

    Ecco le note sui dati … viene esplicitamente un errore del 10% in estate il che vuol dire un errore di 600.000 kmq in più o meno su 12.000.000 … ovvero numeri da giocare al lotto é probabile invece che il tratto dei rilevi abbia un maggior valore quando il ghiaccio é in formazione …

    —————–
    The current version of data processing produces an erroneous blip of sea-ice extent on June 1 and October 15, which is seen in the graph of sea-ice extent as a small peak on these dates. The apparent blip arises due to switching of some parameters in the processing on those dates. The parameter switching is needed because the surface of the Arctic sea ice becomes wet in summer due to the melting of ice, drastically changing the satellite-observed signatures of sea ice. We will soon improve the processing to make the graph much smoother.

    In principle, SIC data could have errors of 10% at most, particularly for the area of thin sea ice seen around the edge of sea-ice cover and melted sea ice seen in summer. Also, SIC along coastal lines could also have errors due to sub-pixel contamination of land cover in an instantaneous field of view of AMSR-E data.
    ———————–
    Questo dimostra ancora una volta che le misurazioni debbono essere affidabili … altrimenti il rischio di stare a parlare discutere del niente é un richio reale.

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  3. ehhhehhh ….
    Il ghiaccio bagnato lo vedono come acqua 8)
    E meno male che ricalibrano ….
    E speriamo nella scrupolosità del ricalibratore 8)

    Ciao
    Luca

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  4. OT
    (comunicazione di servizio 🙂 )
    Mi sono registrato e loggato ma ancora non riesco ad editare i miei commenti una volta che li ho postati … é corretto questo comportamento di wordpress?
    Altrimenti dov’ é che sto sbagliando ?

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  5. @Alex

    Non ho i dati globali e ufficiali, e tieni conto che siamo ancora con influenze di coda de El Niño, che sta però per cessare i uoi giochi.

    E’ troppo presto per classificare il 2010 come l’anno più caldo della storia, ricordati che queste previsioni sono fin troppo azzardate, questo ciclo solare doveva essere il più forte mai registrato (per la NASA) come vedi siamo in profondo minimo….

    Tutti sono capaci di sparare in alto, ma i risultati si vedono dopo.

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  6. buon giorno, vorrei notizie ulteriori sul filamento magnetico presente oltre il lembo nord-orientale del sole, fornedo un aspetto sollevato,ch e nn si solleva in alto come di solito, ma quasi abbracciasse la stella, inoltre pare che la nasa abbia notato una certa attività nei pressi. Aggiornamento solare: niente macchie nono giorno consegutivo, con solar flux 69

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  7. i dati terrestri non sono affidabili per niente, quindi evitiamoli del tutto.
    quelli satellitari si stanno comportando in modo molto strano e bisogna prenderli con le pinze.

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  8. Mi associo all’osservazione sulla scala delle x dei grafici.
    Se si guardano i valori assoluti anche nei grafici che evidenziano variazioni maggiori , siamo sempre <11%. Con un errore di misurazione che può arrivare al 10% (anche assumendo che sia un errore sistematico) e fluttuazioni ampie delle misure (che determinano un ampio errore standard, penso che si possa concludere per una sostanziale stabilità delle misurazioni nel tempo.

    Altro suggerimento: bisognerebbe verificare se la disrtibuzione è normale (Gaussiana) altrimenti la media non è il parametro migliore per riportare una variazione (sarebbe meglio usare la mediana e riportare anche la varianza).

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  9. Alex, il prof Bardi è entrato a far parte della schiera dei sostenitori dell’AGW, a lui servono finaziamneti e gridare alle catastrofi serriste è il miglior modo possibile!

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