E ADESSO…. COSA CI FACCIAMO CON TUTTA QUESTA CO2???

Ormai siamo invasi dalla CO2 che esce da tutte le parti per inquinare irremediabilmente l´aria che respiriamo. Abbiamo CO2 che travasa dalle centrali elettriche a carbone, gas e petrolio, Tutte le industrie mondiali emettono incredibili quantitá di CO2, le nostre auto, aerei navi ne producono masse enormi, adesso ci sono messe anche le mucche e i lombrichi e addirittura anche i batteri ad emettere questo gas puzzolente e velenosissimo gas color rosso fuoco come mostrano le immagini del pianeta che il NOAA ci somministra a piú non posso, che cerca di ucciderci immediatamente e che se non ci riesce subito, vuole massacrarci facendo (FORSE, MOLTO FORSE) aumentare le temperature globali di qualche decimo di grado per secolo!
Ma la tecnologia e la fantasia umana ha enormi risorse per salvaguardare la nostra esistenza. E allora vediamo cosa la tecnologia e gli ultimissimi studi stanno approntando per la nostra salvezza!
L´idea primordiale é quella di catturare e immagazzinare tutto questo subdolo gas prima che sia lanciato e sparso nell´atmosfera. Questa nuova branca scientifica benemerita dell´umanitá si chiama CCS (Carbon Capture and Storage) (Dessus, 1993; Schiermeier, 2006).
Naturalemnte l´impresa e di quelle titaniche degne di Rambo, Indiana Jones, Ercole e Ulisse tutti contemporaneamente nella stessa persona!
Per esempio la potenza termica di una centrale a carbone di 1.000 MW produce 2,5 milioni di tonnellate di CO 2. Uno dei metodi che sono in fase di sperimento è la cattura di questa CO 2 e rimetterla dentro i pozzi di petrolio e gas o miniere di carbone. Ciò richiede il collegamento tra gli impianti e industrie utilizzatrici di petrolio, gas e carbone con i pozzi in cui avviene l´estrazione dei medesimi. Questo collegamento può essere fatto con gasdotti o con navi cisterna di gas. Un grande gasdotto di CO 2 è in via di costruzione tra un impianto industriale di SynFuel (carburante sintetico ricavato dal carbone), situato nel North Dakota e un pozzo di petrolio in Canada, dove si reinietta la CO2 per facilitare l’estrazione di più petrolio.


Fig. iniezione di CO 2 della metropolitana per il recupero dell’olio semiesausti.

Fonte: http://www.basinelectric.com/

Nel settore dei trasporti il compito è ancora più difficile: raccogliere la CO 2 emessa diffusamente dalla combustione delle auto a benzina (circa 2,4 kg di CO 2 per ogni litro di benzina, o circa 150 grammi di CO 2 per ogni chilometro di marcia) è praticamente impossibile, ma l´immaginazione dei nostri eroi premi Nobel é fantastica! Proibiamo i trasporti!!

Un’altro potenziale luogo di stoccaggio della CO2 potrebbe essere il fondo marino. Il malefico gas sarebbe liquefatto per compressione e cosí lo possiamo buttare negli oceani profondi preferibilmente davanti le coste africane. Esperimenti di questo tipo sono già state effettuati nella baia di Monterey, in California. Ma una cosa é il luogo degli esperimenti e ben altra cosa é il luogo poi definitivo!!
Comunque ci sono ancora molte incertezze circa gli effetti biologici e lo squilibrio ambientale che potrebbero portare tutte queste tecniche di sequestro di massa di CO2 nel mare (Chisholm, 2001; Seibel, 2001).

Ci sono ancora altri progetti piú teorici, e costosi, (ma chi se ne frega dei soldi in confronto alla nostra salvezza) per neutralizzare le emissioni di CO2 per formare carbonati stabili e insolubili o bicarbonati solubili, neutralizzando l’acido carbonico con gli ioni di magnesio, calcio, sodio e di potassio (Lackner, 2003).

Certo tutte queste mirabolanti strategie contro questo gas terroristico peggio di Bin Laden é giusto che siano svolte da gente capace. Penso che per questo arduo compito non ci sia nessuno meglio indicato di qualche premio Nobel… e tanto per non fare nomi penso ad Al Gore, Pachauri, Bill Gates Rockfeller e a tutte le loro aziende “verdi” o ad altri mecenati storici.
Poi se per caso resta impigliata tra le loro dita qualche centinaio di milioni di dollari… cosa volete che sia? Sono le regole del capitalismo: Creiamo un “bisogno” con la pubblicitá e poi gli vendiamo il prodotto anche se completamente inutile!

SAND-RIO

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