Archivio mensile:Agosto 2010

FINISCE AGOSTO: RIASSUNTO FINALE!

Mese interessante questo, per molti versi.

Innanzitutto l’estate 2010 è finita, e se ne riparlerà nel 2011 (lascio a Fabio-Nintendo l’onere di descrivercela dal punto di vista termico e configurativo).

Io qui mi interesserò del consueto riassunto sul sole…non tralasciando l’email che molto gentilmente il Responsabile del Sidc ci ha così celermente inviato, e della quale abbiamo discusso e ridiscusso, e siamo arrivati a delle conclusioni abbastanza univoche: i conteggi moderni, per stessa ammissione del Sidc e per quanti sforzi il Sidc stesso faccia, non sono assolutamente paragonabili a quelli del periodo storico che a noi interessa di più (visto l’eccezionale ciclo solare 24) e cioè quello che va dalla seconda metà del 19° secolo in giù.

Premesso questo, e spero che una volta per tutte le cose sono state chiarite, passiamo ad analizzare agosoto 2010:

Il mese termina per il NOAA con un SN di 27.0, al secondo posto dietro a febbraio (31.0).

Mentre per il Sidc (ma sono solo dati parziali che saranno rivisitati entro e non oltre il primo pomeriggio di domani) a 18.6, virtualmente al secondo posto sempre dopo febbraio (18.8). Virtualmente perchè sono straconvinto che nella rettifica di fine mese, domani ci beccheremo un SN tra 19.5 e 20.5, e per chi pensava che già non avessero abbastanza gonfiato il numero, aspettate appunto domani per vedere di quando mi sarò sbagliato. ( a meno che la nostra lettera non avrà prodotto qualche miracoloso ripensamento).

Per il Nia’s invece, il mese chiude a 10.2, valore sacrosanto per quanto mi concerne e lontanissimo ovviamente da febbraio (ma anche qui bisognerà aspettare la rettifica di fine mese del nostro Fabio-Nintendo per dare ufficialità al mese appena terminato).

Insomma sia per il Nia’s che per il Noaa agosto termina dietro a febbraio, che rimane finora il mese più attivo del ciclo 24, tranne per il Sidc… (sempre a meno di miracoli dell’ultimo minuto a cui io credo meno che 0).

Un altro dato dà importanza ai dati Noaa e Nia’s in controtendenza rispetto al Sidc:

il solar flux: secondo i miei calcoli questi dovrebbe attestarsi intorno agli 81.50 che sarà entro pochi giorni retificato in ulteriore leggero ribasso, contro gli 82.70 di febbraio e gli 82.20 di luglio.

Vi lascio col consueto grafico di comparazione tra il Sidc ed il Nia’s count:

(Dati ancora parziali) (Cliccare per vedere ingrandito)

SIMON

La Rubrica di NIA: L’Estate 2007 al Nord Italia – Parte 2

Ricominciamo la ricostruzione dell’Estate 2007 al Nord Italia dal mese di Luglio, questo Luglio chiuderà come uno dei più caldi di sempre, se non il più caldo in alcune zone dell’Emilia-Romagna e per tutto l’arco del mese presenterà valori molto elevati, qui per semplificare mostrerò solo le giornate più calde

–          Luglio

Già ad inizio mese comincia a fare caldo, i giorni 7 e 8 Luglio già mostrano massime molto elevate in PP

Queste alcune Temperature

Bologna: +33.7°C _ Bolzano: +32.3°C _ Brescia: +31.9°C _ Ferrara: +33.2°C _ Parma: +33.4°C _ Verona: +33.4°C _ Reggio Emilia: +32.8°C _ Cervia: +35.8°C _ Rimini: +34.0°C _ Modena: +34.3°C _ Forlì: +34.7°C _ Ravenna: +36.0°C

A metà mese una rimonta anticiclonica arriva sull’Europa e si posizione nel modo perfetto per far bollire il Nord Italia

2 giorni dopo la situazione è ancora peggiore

la situazione barica resterà quella, fissa, immobile per altri 4 giorni, questa è la situazione al giorno 20

Il Nord finalmente nei giorni successivi vede le massime abbassarsi e tornare su livelli accettabili, ma ancora molto alte, vediamo i picchi raggiunti nel periodo 15-20 Luglio

Bergamo: +36.6°C _ Bologna: +38.8°C _ Bolzano: +37.0°C _ Brescia: +36.4°C _ Ferrara: +40.4°C _ Milano: +36.5°C _ Parma: +37.1°C _ Treviso: +36.4°C _ Verona: +38.2°C _ Aosta: +32.3°C _ Cervia: +35.0°C _ Forlì: +38.3°C _ Rimini: +37.0°C _ Tarvisio: +31.6°C _ Torino: +32.0°C _ Venezia: +36.1°C _ Vicenza: +37.0°C _ Ravenna: +40.4°C _ Modena: +38.4°C _ Parma: +38.0°C

Come si può vedere in Emilia Romagna ci furono dei +40°C, non ho trovato altre testimonianze in altre giorni, ma sicuramente anche in Veneto furono Raggiunti i +40°C, ho solo a disposizione i dati della rete regionale dell’ER, percui posto tutti i +40°C che sono stati registrati in questa regione

Poviglio: +40.2°C

Saino di Pegognana: +41.9°C

Moglia di Sermide: +40.0°C

Ostellato: +40.8°C

Granarolo Faentino: +40.0°C

Mezzolara: +40.0°C

Imola: +40.0°C

Sant’Agata sul Santerno: +40.0°C

Alfonsine: +40.0°C

Voltana di Lugo: +41.0°C

San Cassiano: +40.2°C

Faenza: +42.5°C

Reda di Faenza: +42.1°C

Marina di Ravenna: +40.0°C

Rocca San Casciano: +40.0°C

Premilcuore: +40.0°C

Cusercoli: +40.1°C

Classe: +40.0°C

Diga di Quarto: +41.0°C

Morciano: +40.0°C

L’ondata di Caldo continua ancora con temperature però meno elevate, mentre il sud continua a Bollire il Nord rinviene, ma dura poco a fine Mese il Nord bolle di nuovo

Queste alcune temperature

Bergamo: +34.5°C _ Bologna: +36.1°C _ Bolzano: +34.0°C _ Brescia: +35.0°C _ Ferrara: +38.2°C _ Milano: +35.6°C _ Parma: +36.5°C _ Treviso: +35.5°C _ Verona: +35.8°C _ Cervia: +34.0°C _ Forlì: +35.7°C _ Torino: +32.2°C _ Vicenza: +35.6°C _ Reggio Emilia: +35.2°C _ Modena: +36.4°C _ Ravenna: +38.1°C _ Aosta: +33.7°C

Si conclude così uno dei Luglio più caldi di sempre per il Nord Italia

FABIO

Il ciclo 24 a confronto con gli altri: minimo e primo anno

Premessa

L’articolo seguente non ha certo la pretesa di trarre conclusioni definitive circa il comportamento futuro del ciclo solare in corso.

Si limita a confrontare l’andamento degli smoothed sunspot number (SSN), riportati in una serie di grafici, compresi tra 1 anno prima del minimo ed 1 anno dopo il minimo, per tutti i cicli dal 1798 ad oggi, cioè dal Minimo di Dalton fino ai giorni nostri. Le motivazioni di questa scelta risiedono nel fatto che l’ultimo SSN disponibile risale a dicembre 2009, esattamente 1 anno dopo il minimo tra i cicli 23 e 24 e nel fatto che 1 anno dopo il minimo la ripresa, nei cicli cosiddetti “normali” risulta piuttosto evidente.

E’ senz’altro ben più che limitarsi a confrontare i soli valori di picco, ma non basta certo a tratteggiare un intero ciclo. E’ come se, per confrontare un certo numero di viaggi, della durata di svariati anni, sovrapponessimo il primo e l’ultimo anno di ciascuno di essi. Ci dice qualcosa, ma non tutto. E’ un po’ più di un gioco con i numeri, ma meno di un’analisi scientificamente completa e rigorosa.

A seguire, è riportata qualche considerazione tratta dall’analisi dei grafici, cercando di trarre qualche conclusione che possa aiutare a capire che tipo di ciclo (24) stiamo osservando. I grafici presentano la medesima scala, per un più agevole confronto. Inoltre, alcune linee sono tratteggiate per evitare di confonderle con le altre.

Infine, i dati sono tratti dall’archivio SIDC (www.sidc.be), ente ufficiale di misurazione dei sunspot number.

I cicli

Come accennato, i cicli (o meglio, le transizioni di ciclo) oggetto dell’esame sono i seguenti:


Inoltre, il grafico seguente (fig. 1) rappresenta l’intensità dei massimi relativi al ciclo che segue il minimo, nella speranza che i ragionamenti sul minimo possano in qualche modo aiutare a capire qualcosa di più sul massimo. Il massimo del ciclo 24 è naturalmente una stima, l’ultima emessa dalla NASA (Hathaway).

Di seguito, si cerca di analizzare il minimo appena trascorso, confrontandolo con i minimi compresi tra il 1798 (inizio del Minimo di Dalton, come accennato prima) ed il ciclo precedente quello attuale.

Analisi


(fig. 2)

Esaminando il grafico precedente (fig.2), appare subito evidente come nessun ciclo, dal 15-16 in poi regga il confronto con la transizione 23-24 e con il nascente ciclo 24: i cicli sono nettamente più intensi, sia in “discesa” (1 anno prima, SSN ben oltre 10), sia come valore minimo (dal doppio fino a 6-7 volte il SSN del dicembre 2008) che in “salita” (1 anno dopo, SSN oltre 10 e in qualche caso oltre 20) e persino come pendenza. Inoltre, come si nota dal Grafico precedente relativo ai massimi, con l’eccezione del primo, gli SSN dei rispettivi massimi sono risultati superiori a 100, in qualche caso anche largamente. Si tratta, come noto, dei cicli dell’ormai noto “Grande Massimo” dell’epoca moderna, cioè il periodo, grosso modo compreso tra gli anni ’30 ed i primi anni del XXI secolo, in cui i cicli sono risultati i più intensi da quando si calcola il sunspot number e, stando a recenti ricerche, i più intensi degli ultimi 8000 anni.


(fig. 3)

Andando più a ritroso nel tempo (fig. 3), s’incontrano due cicli corrispondenti alla porzione finale del cosiddetto “Minimo di Damon”. Essi furono caratterizzati da lunghi minimi (lo si nota già dal fatto che il valore minimo del SSN si è mantenuto immutato per più di un mese) e da massimi non particolarmente intensi. Confrontando i valori dei SSN, si nota come, nella fase di “discesa” ed al momento del minimo, i valori furono paragonabili a quelli della transizione 23-24 (risultano persino un poco inferiori, tuttavia occorre considerare che già allora le macchie molto piccole non venivano sempre conteggiate, come dimostrato tempo addietro proprio su NIA). Poi, però, in fase di “salita”, gli SSN risultano superiori, nel caso della 13-14 anche piuttosto nettamente e comunque ben presto anche per nel caso della 12-13. Dunque, con tutte le cautele del caso, sembrerebbe che l’approccio al minimo di tali transizioni di ciclo sia stato “morbido” più o meno come quello della 23-24. Poi però sono ripartiti con più “brio” rispetto al nostro.
Dobbiamo per questo pensare che i cicli 14 e 15 abbiano raggiunto un SSN massimo superiore a quello che raggiungerà il ciclo 24, oppure è una conclusione troppo azzardata?


(fig. 4)

Scorrendo ancora più a ritroso la lista delle transizioni di ciclo (fig.4), s’incontrano quelle comprese tra 7-8 e 12-13. Esse riguardano i due cicli che seguirono il Minimo di Dalton (1798-1823) ed il cosiddetto “Minimo di Damon” (1850-1913), ad esclusione dei due cicli finali, già esaminati.
Il confronto con la transizione 23-24 consente di osservare come sia il SSN in “discesa”, sia quello del minimo che quello in “salita” risultino più elevati, in qualche caso nettamente, in qualche altro meno. A tale proposito occorre ricordare che ormai ci troviamo nel mezzo del XIX secolo ed è ormai largamente accettato il fatto che il sunspot number, e dunque il SSN, sia sottostimato (anche in modo sensibile, ad esempio si pensi a quanto ci ha fatto notare il SIDC nella recente risposta alla nostra lettera) rispetto a quello che si sarebbe ricavato disponendo dei mezzi di osservazione moderni. Infatti, i SN ed SSN precedenti il 1844 sono unanimemente ritenuti un po’ meno affidabili, per questa ragione, di quelli seguenti (in realtà, per il SIDC, già prima del 1885 l’approssimazione e dunque la sottostima cresce).


(fig. 5)

Si giunge infine al confronto con il noto “Minimo di Dalton”, caratterizzato da due cicli (e tre transizioni) deboli, intervallati da lunghi e profondi minimi (fig.5). In questo caso, pur considerando le approssimazioni già citate in termini di sottostima dei SSN, si nota che la transizione 5-6 appare più profonda della 23-24 attorno al minimo ed in “salita”, ma non in “discesa”. Mentre invece, la transizione precedente, la 4-5, è paragonabile alla 23-24, anzi i SSN in “discesa” ed in “salita” possono essere considerati senz’altro nettamente superiori a quelli della transizione 23-24 in quanto sottostimati, come già detto. Invece la 6-7 ha un SSN del minimo inferiore, insieme alla sua porzione centrale, mentre gli SSN dei primi mesi in “discesa” e degli ultimi in “salita” possono essere ritenuti superiori a quelli della 23-24, in considerazione della sopraccitata sottostima. Pertanto, la 6-7 è caratterizzata da un minimo più profondo ma da un approccio al minimo più “brusco” e ad una ripartenza più “briosa” rispetto alla 23-24.

Conclusioni

Già, che cosa si può concludere?
Si premette che già è difficile stimare ora il massimo del ciclo 24 disponendo di ben altri dati e strumenti che non due anni di SSN, figuriamoci utilizzando solo queste informazioni!
Peraltro, David Hathaway lo scrive chiaramente in uno degli articoli pubblicati sul sito della NASA: per stimare con ragionevole attendibilità il valore di un massimo, occorre attendere che il minimo sia trascorso da almeno 2-3 anni; nel nostro caso ciò non avverrà prima dell’inizio del 2011.

Tuttavia, si può subito osservare che,
• solo la transizione di ciclo 5-6 risulta essere sistematicamente inferiore alla 23-24, anche se molto probabilmente la differenza tra le due, come già detto, risulta sovrastimata;
• solo le transizioni 5-6 e 6-7, cioè appartenenti al Minimo di Dalton, presentano un minimo ed una parte centrale nettamente inferiori a quella della 23-24;
• solo la transizione 14-15 presenta un approccio al minimo paragonabile (lievemente inferiore) a quello della 23-24;
• solo il ciclo 6, dopo la transizione 5-6, appare caratterizzato, un anno dopo il minimo, da una ripartenza chiaramente più debole di quella del ciclo 24, nonostante la sottostima del SSN;
• infine, sebbene ciò abbia ad oggi un valore ancora piuttosto relativo, solo i due cicli del minimo di Dalton hanno un SSN (finale) massimo inferiore a quello (stimato) per il ciclo 24.

Quindi, in sintesi, la ripartenza del ciclo 24 risulta ad oggi essere in ritardo rispetto a quella di tutti i cicli novecenteschi ed ottocenteschi, ad eccezione del ciclo 6, quello centrale del Minimo di Dalton. In molti casi il ritardo appare davvero notevole, specie se si considera che i SSN sono sempre più sottostimati man mano che si procede a ritroso nel tempo.
Per verificare se ciò risulterà ancora confermato in futuro, ci aggiorniamo a Gennaio 2011, per esaminare ì SSN del primo anno e mezzo dopo il minimo e confermare o correggere le conclusioni tratte finora.

A voi la parola, per osservazioni e, naturalmente, obiezioni e critiche!

FabioDue

NIA chiede ufficialmente scusa al Prof Bardi

Un pò me la sono cercata, nel senso che il td era polemico…ma non avrei mai pensato che sarebbero volate delle gran parolone…poi ieri sono stato fuori tutto il giorno e non potevo seguire la faccenda.

Anche se non ho mai offeso il prof Bardi, mi sento comunque in colpa per quello che è successo ieri, forse pensavo che gli utenti di NIA si sarebbero controllati…

Era più che altro un giochetto, una cosa carina, ma mi rendo cono che questa è ormai diventata una guerra ideologica tra 2 schieramenti, e come in tutte le guerre, certe espressioni poco felici possono sempre esserci.

Mi assumo la responsabilità per questa brutta giornata di NIA, e spero davvero che in futuro nn ricapitino più simili situazioni.

Contraddire è legittimo, ma nn bisogna esagerare con le parole, ricordandoci sempre che siao tutti dietro una tastiera, e sicuramente certe frasi al Prof Bardi, nessuno avrebbe il coraggio di proferirle a tu per tu.

Mi scuso con Bardi ed anche cn tutti voi!

Simon

La Rubrica di NIA: L’Estate 2007 al Nord Italia – Parte 1

Iniziamo questa serie di Articoli che ripercorrano le tappe dell’estate del 2007 prima al Nord ( in questo articolo ) poi al Centro ed infine al Sud.

Ho scelto di ripercorrere l’Estate del 2007 e non quella del 2003 o del 2008 ( o 2009 o 2001, in base alle vostre preferenze ) perché tale Estate, oltre che lunghissima ( già in Aprile si toccarono temperature Estive ) anche perché ha avuto talmente tanti picchi di calore, tutti molto elevati, che entra sicuramente nella prima posizione per numero di ondate di calore intense.

Se quella del 2003, Estate “marziana” che ha visto un’unica ondata di caldo durata 3 mesi, ha visto si estremi molto alti, tutt’ora molto sono ancora imbattuti, ma è stata la costanza a far diventare quell’Estate la più calda di sempre e probabilmente irripetibile, il 2007 invece ha dalla sua i picchi di calore, infatti i record del 2003 battuti adesso appartengono al 2007 e solo pochissimi sono stati ribattuti, quasi tutti nel mese del Maggio 2009.

L’Estate 2007 è stata quindi probabilmente l’Estate con il maggior numero di picchi termici elevati, anzi direi elevatissimi.

Però non è stata ne la 2° più calda di sempre ne può essere paragonata ad altre Estati negli anni GW in quanto ce ne sono state altre ben più calde.

Ma passiamo alla Rubrica:

–          Maggio

Il mese non inizia caldo nei suoi primi giorni, ma sul finire della prima decade fa già vedere a cosa stiamo andando incontro, infatti una risalita anticiclonica di stampo atlantico ma con matrice in parte subtropicale il giorno 9 e 10 porta il Nord sopra i +30°C, si tratta dei +30°C più precoci dietro solo al 2005

questa la carta del 9 dove si vedono i venti favonici che hanno permesso al nord di raggiungere i 30 gradi senza termiche elevate, infatti al Nord c’era solo la +12

Queste alcune temperature:

Bergamo: +30.1°C _ Bologna: +31.3°C _ Bolzano: +30.4°C _ Ferrara: +32.2°C _ Parma: +32.0°C _ Torino: +30.0°C _ Verona: +31.0°C _ Reggio Emilia: +30.9°C _ Modena: +31.9°C _ Forlì: +31.4°C _ Ravenna: +30.8°C

Temperature già elevatissime come si può ben vedere, temperature che in Luglio e Agosto sarebbe bastate per andare sopra-media di 1/2 °C e pensate che eravamo solo al 9 di Maggio

Ma non finisce, il 14 sotto un prefrontale caldo tutta l’ER si ritrova sotto temperature tra i +31 e i +32, dopo quindi la breve pausa dovuta all’irruzione di metà mese si ritorna a toccare valori eccezionali che in molte zone resistono tutt’ora, dove neanche il Maggio 2009 con la sua +21 è riuscito a battere

Una potente risalita sub-tropicale inizia a manifestarsi seriamente il giorno 20, questa la situazione:

il 22 la +15 abbraccia il Nord Italia e il cammello rischia di fondersi con l’azzorre creando una combinazione micidiale

Il danno ormai è fatto:

La rimonta anticiclonica manterrà la sua forza fino al 26, giorno nel quale al Nord arriva addirittura la +17, a fine mese per fortuna un’irruzione atlantica riesce a sfondare e rida un po’ di fresco al Nord della Penisola

Queste alcune temperature raggiunte nell’ultima decade di Maggio al Nord

Aosta: +32.2°C ( valore che sarà superato solo altre 3 volte, solo in Luglio ) _ Bergamo: +33.2°C _ Bologna: +33.2°C _ Bolzano: +32.0°C _ Brescia: +34.0°C _ Ferrara: +35.2°C _ Milano: +33.7°C _ Parma: +33.2°C _ Rimini: +31.0°C _ Torino: +31.1°C _ Treviso: +32.6°C _ Venezia: +31.2°C _ Verona: +34.8°C _ Vicenza: +33.0°C ( toccato per 3 giorni consecutivi ) _ Ravenna: +34.8°C _ Forlì: +32.1°C _ Modena: +33.9°C

E siamo solo in Maggio

–          Giugno

Il mese parte un po’ in sordina ma è un crescendo colossale, già nella 2° decade i +30°C si rifanno vivi in tutto il Nord e verso il finire della 2° decade si prepara il lago bollente africano che investe anche in Nord

Tutta la 3° decade è bollente ma il Nord ne subì poco gli effetti, riuscendo però nell’impresa di rilevare cmq temperature da record

Bergamo: +32.6°C _ Bologna: +33.7°C _ Bolzano: +33.1°C _ Brescia: +32.7°C _ Cervia: +34.2°C _ Ferrara: +35.8°C _ Forlì: +34.6°C _ Parma: +34.4°C _ Rimini: +34.8°C _ Treviso: +34.6°C _ Verona: +34.4°C _ Vicenza: +34.0°C _ Modena: +34.0°C _ Ravenna: +35.2°C

Per facilitarvi le cose mi fermo qui e vi lascio alla 2° parte per vedere Luglio e Agosto

FABIO