Gli autunni di nina in Europa (parte 1- nina debole)

In questo articolo non parleremo della situazione che ci interesserà nei prossimi mesi, ma cominceremo ad addentrarci nell’argomento “nina” analizzando quello che accade in Europa nei periodi di nina debole.

Andiamo di mese in mese…

Settembre:

 

La media è alquanto chiara: un forte anticiclone scandinavo e frequenti infiltrazioni fredde in area mediterranea con conseguente inizio ben spinto dell’autunno.

 

Ottobre:


 

Nel mese di ottobre si presentano, al contrario, indici AO e NAO notevolmente positivi con conseguente forte depressione d’Islanda e HP ben distesi sull’Europa.

 

Novembre:


Si presenta come un mese perfetto per i pluviofili soprattutto del nord Italia, infatti vi è una grande tendenza ad affondi artico marittimi verso la penisola iberica che interessano talvolta anche l’Italia.

 

Dicembre:


 

Dicembre, primo mese invernale, inizia la classica influenza della nina debole che permette inverni caratterizzati da AO e NAO -, come infatti potrete notare c’è una certa somiglianza con le anomalie di questo inverno, mentre sono praticamente l’opposto delle anomalie del mese di ottobre in anni di nina debole.

 

A conti fatti gli autunni di nina debole risultano generalmente in media termica e più piovosi del normale su tutta la nostra penisola.

Aprendo una piccola parentesi sugli inverni successivi… ecco le anomalie di geopotenziale nel periodo dicembre, gennaio, febbraio:


 

Inverno caratterizzato da AO e NAO sostanzialmente negative con frequenti ondate fredde di matrice continentale e infiltrazioni basso atlantiche.

Dopo questa parte sugli autunni di nina debole, ci sarà la seconda che parlerà della situazione attuale, ovvero gli eventi di nina moderata/forte.

MIKI03

40 pensieri su “Gli autunni di nina in Europa (parte 1- nina debole)

  1. Bell'articolo Miki, così cominciamo a parlare, indirettamente, del possibile andamento del tempo nel prossimo autunno-inverno.
     
    Avrei però una domanda: i grafici si riferiscono ai soli effetti della Nina, come hai sottolineato. Tuttavia, altri parametri (AO, NAO, QBO o altri ancora) non del tutto dipendenti dalla Nina, non potrebbero cambiare le carte in tavola rispetto ai comportamenti medi attesi durante un evento di Nina? Oppure gli effetti della Nina (specie se forte, immagino) tendono a prevalere sul resto?
     
    Provo a spiegarmi meglio: in seguito all'evento di Nino dell'anno scorso, in molti ci si aspettava un evidente effetto mitigatore sull'inverno europeo, in base alle medie statistiche pluriennali. Invece altri fattori hanno avuto, pare, il sopravvento.
     
    Ecco, che cosa secondo te possiamo attenderci in questo senso durante questo autunno-inverno?

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  2. Oh No… I grembiulini, gli astucci e le cartelle….

    Le statistiche meteo…..

    Sta tornando l'autunno….

    Lasicatemi ancora un po' al caldooooooooo

     

    Ciao

    Luca

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  3. l'autunno con Nina mi lascia poche speranze, secondo me avremo un'estate lunga con la classica ondata di freddo di fine settembre, ottobre sarà dominato dall'Hp e solo a Novembre vederemo una bella discesa fredda

     

    riguardo all'inverno, vale ancora la regola, Vp a palla = Hp a manetta = inverno di merda

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  4. Fabio:

    No, così è troppo riduttivo…voglio vedere come saranno la QBO e l'AO!

    Non dimenticare alcune stranezze a cui stiamo andando incontro ultimamente con alcune TLC.

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  5. @ice2020
     
    Condivido, del resto basti pensare allo scorso inverno, con il Nino. Era facile prevedere un inverno fasullo e invece AO (soprattutto) e NAO cambiarono le carte in tavola.
    A proposito della QBO, a luglio è risalita parecchio (da -25 di giugno a -9 di luglio), potrebbe presentarsi positiva già in autunno…..vedremo….

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  6. Allora, la situazione di quest'anno sarà diversa da quella presentata e potrebbe somigliare molto a quella dello scorso anno, ovvero estate prolungata a settembre con brusca interruzione tra la 1° e la 2° decade di ottobre e inizio crudo dell'inverno con neve a quote molto basse. Questo però solo guardando alla statistica. A settembre come fatto l'anno scorso si inizierà ad approfondire anche su altri indici, per esempio la QBO che ancora non si sa bene cosa combinerà.

    Come dice Fabio Nintendo, la nina forte è sempre sinonimo di VP a palla…. o quasi.

    Solo 2 volte la nina si è presentata così forte, nel 1955/56 e nel 1975/76.

    Certo, come inverni hanno fatto schifo tutti e due, ma…. l'ultima parte dell'inverno e la prima della primavera hanno sempre stupito!

    Ecco le nevicate qui a Rimini:

    1956:

     

    30/01: 1cm

    31/01: 5cm

    01/02: 7cm

    02/02: 8cm

    10/02: 10cm

    11/02: 22cm

    13/02: 15cm

    18/02: 10cm

    20/02: 2cm

    23/02: 2cm

    26/02: 1cm

    11/03: 3cm

    12/03: 1cm

    16/03 e 7/04: neve coreografica

     

    1976:

    25/01: 1cm

    27/01: 1cm

    30/01: 1cm

    06/03: 2cm

    07/03: 0.5cm

    08/03: 10cm

    09/03: 16cm

     

    Questi sono stati i due anni con nina molto forte e infondo… nessuno dei due ha deluso.

    MA quest'anno si rischia di andare perfino oltre….. quindi non darei nulla per scontato 😉

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  7. Intanto e' caduta la prima neve….

    La settimana scorsa ero in vacanza qui (Ceresole Reale) e, a parte aver notato il non cattivo stato dei ghiacciai, avevo incontrato ancora parecchi macchini (ONI) di neve ….

    Direi che e' il terzo anno che l’ultima neve dell'inverno incontra la prima di quello successivo…..

    Ciao

    Luca

     

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  8. per quanto riguarda il 55/56 resta un inverno di merda che per qualche strano motivo che ancora non è spiegabile ha voltato faccia in modo clamoroso.

    Febbraio, Marzo e Aprile del 56 sono stati qualcosa di strano, il Febbraio poi è irripetibile e dovuto a chissà quali fattori irripresentabili

     

    mentre il 75/76 è stato freddo anche in Gennaio con Marzo super.

    ripetibile, ma con pochissime probabilità

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  9. Sicuramente sarà stato solo un caso, ma nel 56 ci fu l'ultimo minimo solare degno di nota prima di quello attuale che come già spiegato mille volte qui su NIA lo ha superato da un bel pezzo per intensità e durata…staremo a vedere!

    Simon

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  10. guarda, lasciamo perdere il 56, è inutile cercare correlazioni o somiglianze o qualsiasi altra cosa.

    il 56 resta li, ma è come il 2003, un evento irripetibile che è impossibile da spiegare.

    il Feb56 in Europa è il mese più anomalo dal 1700 ( sia in positivo che in negativo ), è il mese più freddo sempre da tale data.

    lasciamolo li dove sta che è meglio

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  11. Assolutamente in accordo cn te Fabio!

    La mia era solo una puntualizzazione, magari neanche tante fuori lugo, nel senso che gli effetti di un minimo solare sul clima e sui suoi indici teleconettivi, ancora nn li conosciamo per niente, e quello che ci sembra irripetibile ed inspiegabile, magari un domani lo sarà sempre meno…

    ci siamo capiti, vero? 😉

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  12. Se guardate questi grafici

    http://www.arctic.noaa.gov/detect/climate-ao.shtml

    www1.ncdc.noaa.gov/pub/data/cmb/teleconnections/ao-f-pg.gif

    www1.ncdc.noaa.gov/pub/data/cmb/teleconnections/nao-f-pg.gif

    notate come nel 1956 AO e NAO erano (mediamente) negative (e la QBO grosso modo neutra, se ricordo bene), dunque, per quello che abbiamo detto molte volte qui, con la Nina forte un inverno freddo ci stava.

    Meno spiegabile il 1976, con AO e NAO (mediamente) positive.
     
    Infine, scusate la precisazione pignola, ma il minimo non fu nel 1954?

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  13. Si Fabio 2, ma gli effetti potrebbero essersi fatti sentire anche 1,5 anni opo, ninete di inspiegabile…

    Intanto il Sidc per andare dietro a catania e Company, mette un incredibile 38 per oggi, più elevato di quello che mette il noaa…e questo dovrebbe essere il centro garante della continuità col passato!

    Complimenti Bruxels, complimenti!

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  14. Scusate, qui si capisce meglio:
    http://www.esrl.noaa.gov/psd/data/correlation/ao.data
    si nota un picco negativo dell'AO proprio a febbraio 1956.
     
    Nel 1976, invece, la AO fu quasi nulla a gennaio, salì a febbraio e poi scese tra marzo e maggio.
     
    La QBO, nel 1956, iniziò lievemente negativa
    http://www.esrl.noaa.gov/psd/data/correlation/qbo.data
    dunque non sfavorevole ad ondate di freddo intenso, giusto?
    Nel 1976, almeno nei primi mesi, fu invece positiva.
     
    Infine, la NAO
    http://www.esrl.noaa.gov/psd/data/correlation/jonesnao.data
    nel 1956, fu negativa, specialmente nel mese di febbraio (ancora una volta!);
    nel 1976, invece, fu lievemente positiva nei primi mesi, poi divenne negativa ad Aprile.
     
    Insomma, visti questi indici, io mi spiego molto bene il febbraio del 1956, anche se si tratta di una spiegazione "a posteriori", cioè basata su indici teleconnettivi ricavati dalle configurazioni bariche di allora e non sulle eventuali cause (es. minimo solare, stratwarming o altro).

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  15. @simon
    Ok, ma potrei solo chiedere al SIDC quali siano i criteri con i quali effettuano i conteggi. Ovvero, chiedere, a tale proposito, come mai oggi diano 38 quando visivamente sul continuum non si vede pressochè nulla.
    Prima di scrivere però aspetterei che il 38 sia confermato, cioè almeno domani, che ne dici?

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