Il ciclo 24 a confronto con gli altri: minimo e primo anno

Premessa

L’articolo seguente non ha certo la pretesa di trarre conclusioni definitive circa il comportamento futuro del ciclo solare in corso.

Si limita a confrontare l’andamento degli smoothed sunspot number (SSN), riportati in una serie di grafici, compresi tra 1 anno prima del minimo ed 1 anno dopo il minimo, per tutti i cicli dal 1798 ad oggi, cioè dal Minimo di Dalton fino ai giorni nostri. Le motivazioni di questa scelta risiedono nel fatto che l’ultimo SSN disponibile risale a dicembre 2009, esattamente 1 anno dopo il minimo tra i cicli 23 e 24 e nel fatto che 1 anno dopo il minimo la ripresa, nei cicli cosiddetti “normali” risulta piuttosto evidente.

E’ senz’altro ben più che limitarsi a confrontare i soli valori di picco, ma non basta certo a tratteggiare un intero ciclo. E’ come se, per confrontare un certo numero di viaggi, della durata di svariati anni, sovrapponessimo il primo e l’ultimo anno di ciascuno di essi. Ci dice qualcosa, ma non tutto. E’ un po’ più di un gioco con i numeri, ma meno di un’analisi scientificamente completa e rigorosa.

A seguire, è riportata qualche considerazione tratta dall’analisi dei grafici, cercando di trarre qualche conclusione che possa aiutare a capire che tipo di ciclo (24) stiamo osservando. I grafici presentano la medesima scala, per un più agevole confronto. Inoltre, alcune linee sono tratteggiate per evitare di confonderle con le altre.

Infine, i dati sono tratti dall’archivio SIDC (www.sidc.be), ente ufficiale di misurazione dei sunspot number.

I cicli

Come accennato, i cicli (o meglio, le transizioni di ciclo) oggetto dell’esame sono i seguenti:


Inoltre, il grafico seguente (fig. 1) rappresenta l’intensità dei massimi relativi al ciclo che segue il minimo, nella speranza che i ragionamenti sul minimo possano in qualche modo aiutare a capire qualcosa di più sul massimo. Il massimo del ciclo 24 è naturalmente una stima, l’ultima emessa dalla NASA (Hathaway).

Di seguito, si cerca di analizzare il minimo appena trascorso, confrontandolo con i minimi compresi tra il 1798 (inizio del Minimo di Dalton, come accennato prima) ed il ciclo precedente quello attuale.

Analisi


(fig. 2)

Esaminando il grafico precedente (fig.2), appare subito evidente come nessun ciclo, dal 15-16 in poi regga il confronto con la transizione 23-24 e con il nascente ciclo 24: i cicli sono nettamente più intensi, sia in “discesa” (1 anno prima, SSN ben oltre 10), sia come valore minimo (dal doppio fino a 6-7 volte il SSN del dicembre 2008) che in “salita” (1 anno dopo, SSN oltre 10 e in qualche caso oltre 20) e persino come pendenza. Inoltre, come si nota dal Grafico precedente relativo ai massimi, con l’eccezione del primo, gli SSN dei rispettivi massimi sono risultati superiori a 100, in qualche caso anche largamente. Si tratta, come noto, dei cicli dell’ormai noto “Grande Massimo” dell’epoca moderna, cioè il periodo, grosso modo compreso tra gli anni ’30 ed i primi anni del XXI secolo, in cui i cicli sono risultati i più intensi da quando si calcola il sunspot number e, stando a recenti ricerche, i più intensi degli ultimi 8000 anni.


(fig. 3)

Andando più a ritroso nel tempo (fig. 3), s’incontrano due cicli corrispondenti alla porzione finale del cosiddetto “Minimo di Damon”. Essi furono caratterizzati da lunghi minimi (lo si nota già dal fatto che il valore minimo del SSN si è mantenuto immutato per più di un mese) e da massimi non particolarmente intensi. Confrontando i valori dei SSN, si nota come, nella fase di “discesa” ed al momento del minimo, i valori furono paragonabili a quelli della transizione 23-24 (risultano persino un poco inferiori, tuttavia occorre considerare che già allora le macchie molto piccole non venivano sempre conteggiate, come dimostrato tempo addietro proprio su NIA). Poi, però, in fase di “salita”, gli SSN risultano superiori, nel caso della 13-14 anche piuttosto nettamente e comunque ben presto anche per nel caso della 12-13. Dunque, con tutte le cautele del caso, sembrerebbe che l’approccio al minimo di tali transizioni di ciclo sia stato “morbido” più o meno come quello della 23-24. Poi però sono ripartiti con più “brio” rispetto al nostro.
Dobbiamo per questo pensare che i cicli 14 e 15 abbiano raggiunto un SSN massimo superiore a quello che raggiungerà il ciclo 24, oppure è una conclusione troppo azzardata?


(fig. 4)

Scorrendo ancora più a ritroso la lista delle transizioni di ciclo (fig.4), s’incontrano quelle comprese tra 7-8 e 12-13. Esse riguardano i due cicli che seguirono il Minimo di Dalton (1798-1823) ed il cosiddetto “Minimo di Damon” (1850-1913), ad esclusione dei due cicli finali, già esaminati.
Il confronto con la transizione 23-24 consente di osservare come sia il SSN in “discesa”, sia quello del minimo che quello in “salita” risultino più elevati, in qualche caso nettamente, in qualche altro meno. A tale proposito occorre ricordare che ormai ci troviamo nel mezzo del XIX secolo ed è ormai largamente accettato il fatto che il sunspot number, e dunque il SSN, sia sottostimato (anche in modo sensibile, ad esempio si pensi a quanto ci ha fatto notare il SIDC nella recente risposta alla nostra lettera) rispetto a quello che si sarebbe ricavato disponendo dei mezzi di osservazione moderni. Infatti, i SN ed SSN precedenti il 1844 sono unanimemente ritenuti un po’ meno affidabili, per questa ragione, di quelli seguenti (in realtà, per il SIDC, già prima del 1885 l’approssimazione e dunque la sottostima cresce).


(fig. 5)

Si giunge infine al confronto con il noto “Minimo di Dalton”, caratterizzato da due cicli (e tre transizioni) deboli, intervallati da lunghi e profondi minimi (fig.5). In questo caso, pur considerando le approssimazioni già citate in termini di sottostima dei SSN, si nota che la transizione 5-6 appare più profonda della 23-24 attorno al minimo ed in “salita”, ma non in “discesa”. Mentre invece, la transizione precedente, la 4-5, è paragonabile alla 23-24, anzi i SSN in “discesa” ed in “salita” possono essere considerati senz’altro nettamente superiori a quelli della transizione 23-24 in quanto sottostimati, come già detto. Invece la 6-7 ha un SSN del minimo inferiore, insieme alla sua porzione centrale, mentre gli SSN dei primi mesi in “discesa” e degli ultimi in “salita” possono essere ritenuti superiori a quelli della 23-24, in considerazione della sopraccitata sottostima. Pertanto, la 6-7 è caratterizzata da un minimo più profondo ma da un approccio al minimo più “brusco” e ad una ripartenza più “briosa” rispetto alla 23-24.

Conclusioni

Già, che cosa si può concludere?
Si premette che già è difficile stimare ora il massimo del ciclo 24 disponendo di ben altri dati e strumenti che non due anni di SSN, figuriamoci utilizzando solo queste informazioni!
Peraltro, David Hathaway lo scrive chiaramente in uno degli articoli pubblicati sul sito della NASA: per stimare con ragionevole attendibilità il valore di un massimo, occorre attendere che il minimo sia trascorso da almeno 2-3 anni; nel nostro caso ciò non avverrà prima dell’inizio del 2011.

Tuttavia, si può subito osservare che,
• solo la transizione di ciclo 5-6 risulta essere sistematicamente inferiore alla 23-24, anche se molto probabilmente la differenza tra le due, come già detto, risulta sovrastimata;
• solo le transizioni 5-6 e 6-7, cioè appartenenti al Minimo di Dalton, presentano un minimo ed una parte centrale nettamente inferiori a quella della 23-24;
• solo la transizione 14-15 presenta un approccio al minimo paragonabile (lievemente inferiore) a quello della 23-24;
• solo il ciclo 6, dopo la transizione 5-6, appare caratterizzato, un anno dopo il minimo, da una ripartenza chiaramente più debole di quella del ciclo 24, nonostante la sottostima del SSN;
• infine, sebbene ciò abbia ad oggi un valore ancora piuttosto relativo, solo i due cicli del minimo di Dalton hanno un SSN (finale) massimo inferiore a quello (stimato) per il ciclo 24.

Quindi, in sintesi, la ripartenza del ciclo 24 risulta ad oggi essere in ritardo rispetto a quella di tutti i cicli novecenteschi ed ottocenteschi, ad eccezione del ciclo 6, quello centrale del Minimo di Dalton. In molti casi il ritardo appare davvero notevole, specie se si considera che i SSN sono sempre più sottostimati man mano che si procede a ritroso nel tempo.
Per verificare se ciò risulterà ancora confermato in futuro, ci aggiorniamo a Gennaio 2011, per esaminare ì SSN del primo anno e mezzo dopo il minimo e confermare o correggere le conclusioni tratte finora.

A voi la parola, per osservazioni e, naturalmente, obiezioni e critiche!

FabioDue

59 pensieri su “Il ciclo 24 a confronto con gli altri: minimo e primo anno

  1. Giovanni Micalizzi :Gran bel pezzo Interessante notare come per il nia count questo mese chiuda sotto febbraio con alte probabilità…Io mi domando quando il sf riuscirà a sorpassare i 100…

    Me lo domando anch’io: notavo, grazie a Paolo, come il ciclo 19, un anno e 7 mesi dopo il minimo, avesse raggiunto e superato definitivamente il valore di 100 per il solar flux. Oggi invece il ciclo 24 sta tuttora traccheggiando, e fra 3 mesi saremo a 2 anni dopo il minimo…….

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  2. Fino a smentita da parte dei fatti, continuo a considerare le previsioni NASA (Hathaway) come le più serie e guardo con sospetto a spostamenti del massimo di ben 2 anni, senza alcun mutamento sostanziale della natura del ciclo (un po’ più debole di quello previsto da Hathaway, ma neanche di moltissimo).

    Quale sarebbe la ragione di uno spostamento dal 2013 al 2015?

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  3. Sleepyhollow :

    Paolo 72 :
    @FabioDue
    Ciao c’è un po di storia del solar flux dal 1950 http://www.solen.info/solar/history

    osservando questi grafici tra l’altro si capisce come vi sia poca correlazione tra SunspotNumber e SolarFlux oggi rispetto ai cicli precedenti… o il ciclo dà i numeri o li danno i centri di osservazione

    la seconda che hai detto…intanto oggi il sidc mette un bel 19 (ieri 17)…praticamente agosto supererà febbraio con ipotizzo un SN sui 20-21!

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  4. ice2020 :

    Sleepyhollow :

    Paolo 72 :@FabioDue Ciao c’è un po di storia del solar flux dal 1950 http://www.solen.info/solar/history

    osservando questi grafici tra l’altro si capisce come vi sia poca correlazione tra SunspotNumber e SolarFlux oggi rispetto ai cicli precedenti… o il ciclo dà i numeri o li danno i centri di osservazione

    la seconda che hai detto…intanto oggi il sidc mette un bel 19 (ieri 17)…praticamente agosto supererà febbraio con ipotizzo un SN sui 20-21!

    A agosto però c’è stata una differenza rispetto ai mesi precedenti (luglio e giugno, soprattutto):

    si sono osservate un numero più elevato di macchie, comprese diverse durate lo spazio di poche ore.

    Questo credo abbia contribuito alla crescita del sunspot number, mentre il solar flux è rimasto al palo perchè le regioni attive, nella seconda metà del mese, sono diminuite.

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  5. Allora considerando che con ieri per il sidc siamo ad un SN mensile di 17.4:

    http://daltonsminima.altervista.org/?page_id=3523

    prendendo già buono il 19 dato oggi, saremo a 18.0

    E manca anche domani, quindi secondo i miei calcoli parzialmente dovremo finir e sui 18.5.

    Febbraio è a 18.8….ma abbiamo visto nella revisionemensile di luglio cos’ha combinato il sidc…da 14.8 che avevo calcoato io seguendo i loro conteggi girnalieri, siamo passati a 16.1…ergo se tanto mi dà tanto stavolta sforermo il SN di 20!

    nn si capisce perchè fino a qualche mese fa nella rettifica di fine mese, gli aggiustamenti erano molto contenuti, al massimo di 0.3-0.5, e alle volte pure al ribasso…

    poi manca anche l’ultima revsione trimestrale, ed anche lì altro rincaro…

    cui dev’essere qualche altro osservatore della rete sidc i cui dati arrivano più tardi che catania a confronto deve aver due diottrie in meno…

    nn ho altre spiegazioni!

    Quindi avremo un mese di agosto cn il più alto SN mensile del ciclo 24 finora, ma con la media del solar flux no, anzi forse sotto a quella di luglio e marzo che avevano sempre SN minori…ma che roba strana… 🙂

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  6. ovviamente mi auguro di essere smentito, e magari, nella prossima revisione, trac, abbiamo un ribasso…chi lo sa, noi la lettera gliel’abbiamo mandata…

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  7. Ottimo articolo FabioDue complimenti.
    Ho riletto tutto l’articolo e credo che tu abbia fatto esattamente il punto della situazione.
    E’ interessante il confronto 23-24 con i “minimi” di Dalton (fig.5) 4-5 5-6 é probabile che il ciclo 24 segua l’ andamento intermedio tra il ciclo 5 e il 6, se fosse così, il massimo si avrebbe dopo 5-6-7 anni dal minimo confermando l’ ipotesi del massimo nel 2015.
    Io credo però che il sole manderà in frantumi qualunque ipotesi facendo impazzire un pò gli scienziati … come ha fatto finora d’altronde e questa è la cosa più divertente 🙂

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  8. Luci0 :……………..Io credo però che il sole manderà in frantumi qualunque ipotesi facendo impazzire un pò gli scienziati … come ha fatto finora d’altronde e questa è la cosa più divertente

    Se il Sole decidesse di smentire ogni previsione o ipotesi cominceremo a capirlo già a gennaio, quando aggiornerò i grafici dell’articolo e magari farò anche qualche ragionamento sull’andamento del solar flux nello stesso periodo.

      (Quote)  (Reply)

  9. Luci0 :

    Ottimo articolo FabioDue complimenti.
    Ho riletto tutto l’articolo e credo che tu abbia fatto esattamente il punto della situazione.
    E’ interessante il confronto 23-24 con i “minimi” di Dalton (fig.5) 4-5 5-6 é probabile che il ciclo 24 segua l’ andamento intermedio tra il ciclo 5 e il 6, se fosse così, il massimo si avrebbe dopo 5-6-7 anni dal minimo confermando l’ ipotesi del massimo nel 2015.
    Io credo però che il sole manderà in frantumi qualunque ipotesi facendo impazzire un pò gli scienziati … come ha fatto finora d’altronde e questa è la cosa più divertente :-)

    Il sole ha già mandato in frantumi ogni previsione ormai, e questo è già un dato di fatto…nella mia testa continuo a pensare ad un continuo del ciclo a singhiozzi, con il suo apice perlomeno nell’emisfero nord entro i primi mesi del 2011…ci sn troppo segnlai che l continuano a far pensare…e dato che già giugno 2013 mi sembra molto in là, figuriamoci il 2015…

    qui secondo me sn saltati tutti gli equilibri…e bisogna vivere alla giornata!

    e pensare che c’è ancora qualche articcolista che parla del ciclo solare 24 come di un ciclo normale…va beh…andiamo avanti per la nostra strada….

    Simon

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