Posto qui un articolo presente su MTG che mostra l’andamento termiche nelle principali stazioni dell’Antartide, continente che ha appena vissuto un inverno molto freddo, il più freddo degli ultimi 12-13 anni almeno
Notizie che ovviamente nessun telegiornale si sognerebbe mai di dare
Questo è il link originale: http://www.meteogiornale.it/notizia/18847-1-plateau-antartico-l-inverno-del-secolo
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L’inverno del Plateau Antartico, a differenza di quanto si sperimenta alle latitudini artiche (Groenlandia esclusa), dura un intero semestre; sulla base dei dati medi anzi, si può affermare che vada dalla terza decade di marzo alla prima di ottobre ma, per semplicità e convenzione, la stagione è indicata nei mesi compresi fra aprile e settembre. Quella appena archiviata, nel complesso spicca come la più fredda del XXI secolo, almeno secondo i dati della base russa Vostok (3.488 m). Di seguito, la graduatoria degli inverni più rigidi (normale -66,1 °C; deviazione standard 1,5 °C):
1993 -68,9 °C
1960 -68,6 °C
1999 -68,5 °C
1966 -68,3 °C
1979 -68,2 °C
1967 -67,9 °C
1986 -67,9 °C
1997 -67,8 °C
1998 -67,8 °C
2010 -67,8 °C (dato ufficioso)
Il semestre 2010 si pone dunque all’ottavo posto assoluto, con un valore che non si vedeva dal 1999. In particolare, sono stati aprile (-67,5 °C), giugno (-68,9 °C), luglio (-69,4 °C) e agosto (-70,9 °C) ad andare sotto media; tant’è che il trimestre classico (giugno – agosto) con -69,7 °C sfiora i record del 1960 e 1979 (-70,0 °C in ambo i casi). La peculiarità di Vostok trova rispondenza anche alla base italo francese Concordia (3.233 m), dove il semestre ha segnato -66,2 °C: tenuto conto della differenza di quota e dunque del coefficiente adiabatico, Concordia è risultata addirittura più fredda. Ciò è evidenziato anche dalle temperature estreme, che nella base italo francese, operativa dal 2005 sul plateau di Dome C, hanno toccato i seguenti limiti:
4 luglio -84,6 °C
13 agosto -84,7 °C
Nella vicina stazione automatica Dome C II (3.250 m) il 13 agosto i sensori hanno registrato -83,2 °C (valore ufficioso) battendo un record che risaliva al 29 luglio 2004 (-83,1 °C). A Vostok invece, l’estremo è stato di -81,8 °C (2 agosto); a onor di cronaca va aggiunto che nel 1967, malgrado l’inverno sia stato mediamente ancor più freddo, la minima stagionale si fermò a -80,8 °C (17 agosto): il che è indice della persistenza di bassi valori, piuttosto che della loro eccezionalità. A questo proposito, si consideri che le temperature sinottiche (quelle rilevate ogni sei ore a partire dalla mezzanotte) a Vostok sono rimaste al di sotto dei -75 °C fra l’1 e il 4 giugno, il 3 e l’8 luglio, il 10 e il 12 agosto, per portare solo alcuni esempi.
Alla base americana Amundsen-Scott (2.835 m) invece, la media invernale di -59,2 °C pur scostandosi dalla normale (-58,8 °C), rientra a malapena fra i primi 20 episodi storici e rimane distante dal record del 1976 (-60,6 °C); nel XXI secolo inoltre, sono state ben cinque le stagioni più fredde del 2010: ciò anche a evidenziare come il quadro climatico del Polo Sud geografico si differenzi in modo sostanziale da quello del plateau orientale.
Stefano Di Battista
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ciao a tutti
secondo voi quanto è stato influenzato questo inverno antartico dal minimo solare?
artax(Quote) (Reply)
artax, le fai sempre così semplici le domande…??
Riccardo(Quote) (Reply)
nessuno te lo sa dire, ma l’antartide è in calo da almeno una trentina di anni
Fabio Nintendo(Quote) (Reply)
E’ in calo..? ma non era il contrario Fabio…????Ma che intendi che è in calo da un punto di vista termico..??
Riccardo(Quote) (Reply)
stiamo parlando di temperature, e io parlo di temperature.
la cosa è molto chiara
Fabio Nintendo(Quote) (Reply)
@Riccardo
intendevo chiedere se è possibile che la bassa attività solare possa in qualche modo aver già avuto una certa influenza sul vp antartico o su gli indici che hanno portato a un inverno cosi rilevante in quella zona..
so che nemmeno un super esperto potrebbe darmi delle risposte certe ma magari sono state formulate delle ipotesi che qualcuno conosce o ha letto…e che io non concosco
artax(Quote) (Reply)
Perdonami se ho sbagliato ad interpretare sua Eccellenza….ogni tanto un pò più di simpatia ti farebbe bene fabio….
Riccardo(Quote) (Reply)
@artax
http://mario.giuliacci.it/mm?id=1261
un interessante documento con correlazioni fra attività solare e riscaldamento stratosferico poi tutto è possibile 🙂
Andrea B(Quote) (Reply)
Lascia perdere, è giovane ed impulsivo, si calmerà con l’età 😉
Comunque, da quanto ho capito dell’Antartide, si tratta di un’area relativamente isolata dal resto del globo, in termini meteorologici, a causa di una fascia di correnti che la circonda, e per questo la sua evoluzione va confrontata con attenzione con quella del resto del globo, prima di affermare che si tratta di una tendenza generale.
FabioDue(Quote) (Reply)
ragazzi, nn alziamo i toni, lameno tra di noi…ognuno a volte può avere i propri momenti no ed il proprio carattere…e Fabio è un impulsivo quanto m, se nn di più…la cosa bella è che quando si incazza uno, l’altro mntiene la calma, finora, FORTUNATAMENTE, è sempre successo così…
COLGO INOLTREL’OCCASIONE PER RINGRAZIARE TUTTI GLI UTENTI CHE HANNO LASCIATO DICHIARAZIONI DI STIMA ED AFFETTO VERSO NIA ED IL SOTTOSCRITTO, E RINCUORARE CTUTTI CHE NN ABBIAMO RICEVUTO NESSUNA MINACCIA MA CHE è STATO SEMPLICEMENTE UN COMPORTAMENTO DA PARTE MIA IMPULSIVO, ASSOCIATO AL FATTO CHE ERO INCAZZATO NERO CON IL SIDC PERCHE’ MI SENTO PRESO PER IL C.ULO DA QUESTI QUI!
CONTINUEREMO IL NOSTRO LAVORO, MAGARI CON QUALCHE MIGLIORAMENTO-CAMBIAMENTO DI CUI AL PIU’ PRESTO INFORMERO’ I MIEI COLLABORATORI!
GRAZIE ANCORA PER TUTTI I MESSAGGI DI CONFORTO! 😉
Simon
ice2020(Quote) (Reply)
grazie molto gentile!
artax(Quote) (Reply)
@ice2020
meno male mi hai tolto un peso
adri 63(Quote) (Reply)
Meglio così, ma stavolta mi hai fatto paura!
Bruno
apuano70(Quote) (Reply)
Anche se ultimamente la mia attenzione è più rivolta alla crisi economica, non manco di seguire costantemente NIA sempre con estremo interesse.Simon, ricordati con cosa Davide ha abbattuto Golia.
Renso Roberto(Quote) (Reply)
Davide ha abbattuto l’arroganza di Golia con l’umiltà e la forza di una cosa concreta, ma micidiale.
sono d’accordo, è un insegnamento che vale tuttora: NIA’s count rispetto ai conteggi ufficiali, serve solo un poco di pubblicità, il comportamento del Sole farà il resto, chi gonfia i conteggi sarà sbugiardato.
FabioDue(Quote) (Reply)
Credo che con questo minimo anche l’artico questo inverno e i prossimi possano dire la sua.
Quale migliore occasione per constatarlo? Monitoriamo!
enzor(Quote) (Reply)
Ciao a tutti! Da un po’ di tempo leggo gli articoli di NIA trovandoli interessanti, ed oggi mi sono iscritto! Interessante l’analisi dell’inverno antartico appena trascorso, si può solo sperare che l’artico segua lo stesso trend… Intanto, dopo l’espansione rapidissima dei giorni scorsi, la formazione di nuovo ghiaccio nel bacino artico prosegue a ritmi più contenuti: http://www.ijis.iarc.uaf.edu/en/home/seaice_extent.htm
Andrea311(Quote) (Reply)
In effetti un stop&go era prevedibile, c’era stato un rialzo di qualche grado, inoltre con quella pendenza la curva sarebbe finita in pochissimo tempo sopra tutte le altre … e sarebbe stata una mezza glaciazione, che poi alla fine non é proprio una bella cosa. Secondo me é molto meglio un graduale recupero dei ghiacci dell’ artico … che una cristallizzazione dell’ oceano artico in stile “The day After Tomorrow”!
Luci0(Quote) (Reply)
All’inizio, quando ho iniziato a seguire NIA, si diceva spesso che il sole non leggeva i giornali XD
Dati i risultati, mi verrebbe da dire che nemmeno il polo sud legge i giornali XD
Andreabont(Quote) (Reply)
Dopo una piccola crisi e stasi di qualche settimana il ghiaccio ha ripreso a crescere anche a Sud e l’ estensione é nuvamente nella media, anzi un pelino sopra … la mia paura ( .. a questo punto ) é che l’ inverno continui così come era successo per l’artico, forse vedremo un nuovo massimo tardivo. Da come é disegnata attualmente la curva, ovvero in netta crescita … la cosa sembrerebbe davvero possibile!
http://arctic.atmos.uiuc.edu/cryosphere/IMAGES/seaice.recent.antarctic.png
Tra qualche settimana potremmo verificare in modo qualitativo se il minimo solare ha infuito sulle calotte polari. Per ora possiamo mettere all’attivo uno slittamento di qualche settimana dell’ inizio dello scioglimento del massimo artico, una copertura leggermente superiore alla media, in fase di massimo e un leggerissimo anticipo dell’ inizio del congelamento “dell’ artico” ma con un minimo abbastanza critico e notevolmente sotto la media.
Per l’ antartico c’era stato il raggiungimento del massimo molto in anticipo e un estensione notevole ma poi si é ridimensionata, forse un nuovo picco tardivo potrebbe essere un segnale significativo che qualcosa sta accadendo …
Luci0(Quote) (Reply)