L’EFFETTO-SERRA NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE (Prima Parte)

parte 1) PERCHE’ LE SCOPERTE DI PLANCK, POYNTING, EINSTEIN,
ECC. SMENTISCONO LA TEORIA DELL’“EFFETTO-SERRA”

Uno degli aspetti più affascinanti della fisica, è il fatto che non di
rado un medesimo fenomeno (es. trasmissione di calore, gravitazione,
ecc.), può essere studiato partendo da approcci e leggi fisiche
differenti, giungendo però a risultati molto simili o uguali, e che
dimostrano l’intima coerenza e validità reciproca delle leggi fisiche
applicate.

Ne ho avuto ancora una volta la conferma, proprio riflettendo qualche
tempo fa – anche grazie alle osservazioni stimolanti di alcuni lettori
di NIA – sul tema dell’”effetto-serra”, teoria sempre più contestata,
e sulla quale da diverso tempo sto esponendo qui le argomentazioni che
la rendono scientificamente improponibile.

Vi ricordate il romanzo “Alice nel paese delle meraviglie” di Lewis
Carroll (pseudonimo di Charles Dodgson)? O l’omonimo cartoon di Walt
Disney?

Si narra di una bambina che, casualmente, finisce in uno strano luogo
in cui tutte le leggi fisiche (gravitazione, riflessione,
impenetrabilità dei corpi, creazione “ex nihilo” di materia ed
energia) sono sovvertite.
Qualcosa di simile è accaduto per la famosa teoria
dell’”effetto-serra”: nonostante sovverta molte leggi fisiche, molte
persone la credono vera.

Qualcuno qui – e non solo qui – ha contestato la validità
dell’applicazione del 1° e del 2° principio della termodinamica
all’effetto-serra, per falsificarlo, cioè per dimostrarne l’erroneità.

E tuttavia, come dicevo, proprio riflettendoci mi sono accorto che la
teoria dell’effetto-serra è sbagliata non solo perché viola i due
principi della termodinamica, ma anche perché altre leggi fisiche –
del tutto coerenti con i principi della termodinamica – sono
incompatibili con l’effetto-serra.

In altre parole, se la teoria dell’effetto serra fosse vera, dovremmo
buttare a mare non solo i principi della termodinamica, ma anche le
scoperte di Maxwell e Planck sull’elettromagnetismo, le metodologie di
calcolo dei flussi energetici e radiativi di Poynting, i principi del
calcolo vettoriale delle forze, i principi della meccanica quantistica
ed ondulatoria di Bohr ed Einstein, il concetto di entropia,ecc. ecc.

Un po’ troppo, direte voi….

Eppure è proprio così, ed è per questo che – come molti altri – mi
batto con forza contro questa teoria che, da circa 30 anni, ha
inquinato la fisica seria con considerazioni pseudo-scientifiche che
hanno divulgato una “junk-science”, una scienza-spazzatura, tra molte
persone – anche di buon livello d’istruzione – confondendo le loro
idee e radicando in loro convinzioni totalmente errate.
Una “junk-science” che ha inoltre la gravissima responsabilità di aver
portato allo sperpero di somme enormi, che avrebbero potuto essere
impiegate per risolvere altri e più gravi problemi.
E la lettera clamorosa di dimissioni dello scienziato Harold Lewis,
pubblicata qui su NIA nei giorni scorsi, è solo l’ultimo dei tanti
episodi di denuncia, da parte di molti scienziati seri e non
corruttibili.

Perché l’effetto-serra è solo “scienza-spazzatura”, e non ha alcuna
validità dal punto di vista fisico-matematico? Qui di seguito verranno
esposte sinteticamente – ma rigorosamente – le applicazioni delle
leggi e dei concetti fisici e matematici che contraddicono
l’effetto-serra. Chiunque voglia contestarli è libero di farlo, ma
deve essere (almeno) altrettanto rigoroso, e mostrare numeri, leggi
fisiche, calcoli, altrimenti perdiamo tempo, perché checché ne dicano,
la matematica e la fisica non sono un’opinione.

Per capirlo analizziamo ancora una volta l’affermazione-chiave di
coloro che (come l’IPCC) sostengono questa teoria.

“I gas serra assorbono radiazioni IR (infrarosse) provenienti dalla
superficie terrestre, e ne rimandano una parte verso la superficie
terrestre, accrescendone le temperature.”

Tutto ciò è pura fantascienza, dal punto di vista fisico, e se fosse
vero significherebbe che 150 anni di fisica dovrebbero finire nel
cestino, da Maxwell a Bohr, da Planck ad Einstein, e dovremmo
studiare le favole di Alice.

Il concetto fondamentale è che le radiazioni IR (come tutte le
radiazioni) sono onde elettromagnetiche, e cioè sono onde (e quindi
entità fisiche immateriali), che – come hanno scoperto Bohr ed
Einstein – possiedono una duplice natura sia corpuscolare che
ondulatoria.
http://it.wikipedia.org/wiki/Onde_elettromagnetiche#Natura_quantistica_della_radiazione_elettromagnetica

E dunque sono al tempo stesso onde e particelle – fotoni, granellini
privi di massa – che muovendosi nello spazio spostano energia, e non
materia.
Ma le onde elettromagnetiche sono anche forze, come sono forze la
gravità, l’attrito, ecc.

I vettori

Tutte le forze vengono descritte, in fisica, da un ente geometrico che
è denominato vettore, tramite il quale è altresì possibile effettuare
calcoli su di esse. Insomma: senza i vettori in fisica non si lavora e
non si riesce a fare i calcoli.
http://www.crema.unimi.it/didattica/matedisc/Vettori1_2.html

In pratica il vettore è una freccia, un segmento tramite il quale
possiamo dire che una determinata forza fisica ha una direzione (nord,
sud, ecc.) un verso (avanti, indietro) e un modulo (quantità: 1, 3,
25…ecc.), che corrisponde all’intensità di quella forza..

Quindi, anche le radiazioni IR, propagandosi nello spazio e
nell’atmosfera, trasportano energia, ed essendo forze possono essere
descritte matematicamente da onde e vettori.

Quando la superficie terrestre – riscaldata – emette energia termica,
cioè radiazioni IR, in proporzione alla temperatura (e sappiamo che
più un corpo è caldo, più radiazioni IR emette, per lo meno entro il
limite del c.d “calor bianco” circa 1200° C.) questa energia viene
solitamente quantificata attraverso un’unità di misura che è il W/m2,
cioè watt per metro quadrato.
Queste radiazioni IR, in forma di onda elettromagnetica, si
dirigeranno spontaneamente verso il corpo più freddo, cioè l’atmosfera
(il calore si muove sempre spontaneamente dal corpo più caldo a quello
più freddo per il secondo principio della termodinamica, e quindi
secondo il c.d “gradiente termico”), quindi possiamo utilizzare un
vettore che ha direzione atmosfera, verso in avanti , e modulo, ad
esempio, di 240 (W/m2) che indica l’intensità della radiazione
emessa.

Ora, noi sappiamo che le molecole dei gas dell’atmosfera a loro volta
assorbiranno solo una parte di questa radiazione, e poi ne
rimanderanno il resto in tutte le direzioni, quindi anche verso la
superficie terrestre.
Questa è un’altra legge fisica invalicabile, che stabilisce che una
radiazione, andando ad incidere su di un corpo (es. molecole di CO2),
si scompone in tre coefficienti: a) riflettività (che determina quanta
parte di quella radiazione viene riflessa) b) assorbimento (che
stabilisce quanta radiazione viene assorbita da quel corpo) c)
trasmittanza (che determina quanta parte di radiazione fuoriesce da
quel corpo e viene dispersa).
http://it.wikipedia.org/wiki/Irraggiamento#Grandezze_dell.27energia_raggiante

La somma di quei coefficienti DEVE dare 1 (= 100%), sempre per
un’altra legge fisica insuperabile che è il principio di conservazione
dell’energia, cioè sempre il famoso 1° principio della termodinamica,
che stabilisce che in un sistema isolato (ed il sistema Terra –
atmosfera – Sole è isolato, come in generale si considera isolato il
sistema universo) l’energia rimane costante, quindi non si crea, né si
distrugge, ma si trasforma.
Quindi, anche se – per ipotesi – avessimo la possibilità di riflettere
al 100% una radiazione incidente su un corpo (e peraltro non succede
mai, perché anche uno specchio assorbe mediamente lo 0.01% di
radiazione incidente, quindi ne rimanda il 99.99%, non il 100%), NON
avremmo mai una radiazione riflessa che possa essere più grande per
intensità di quella incidente.

Ammettiamo che il 50% di queste radiazioni (onde) IR venga rimandato
dai gas atmosferici verso Terra, come sostiene l’IPCC.

I flussi termici

Dal punto di vista fisico avremo allora un nuovo vettore, che ha
direzione superficie terrestre, verso indietro, modulo/intensità =
120 (50% di 240 W/m2 = radiazioni ricevute da terra), cioè in pratica
avremo un’onda elettromagnetica descritta da un vettore opposto al
primo.

Quindi, in sostanza avremo due frecce in direzione opposte: una
verso l’alto (energia radiante in uscita dalla superficie terrestre
verso l’atmosfera) con un modulo pari a 240, e l’altra verso il basso
(energia radiante rimandata al suolo dai gas atmosferici), con un
modulo di 120.

Per le regole matematiche del calcolo vettoriale, per calcolare
l’effetto di queste due onde che si incontrano e sovrappongono
provenendo da direzioni opposte, è sufficiente sommare algebricamente
il vettore 240 con quello 120, che però – essendo un vettore opposto
nel verso – avrà segno meno (-) davanti, quindi avremo 240 – 120 = 120
(W/m2)

Ciò significa che l’incontro e la sovrapposizione di queste due onde
non crea affatto energia addizionale, perché due onde
elettromagnetiche che si incontrano provenendo da direzioni opposte
non possono essere sommate, per calcolare l’effetto energetico di una
loro sovrapposizione, ma vettorialmente vanno sottratte.
L’equazione del flusso termico è pertanto la seguente:
http://en.wikipedia.org/wiki/Heat_flux

∂ E entrante – ∂ E uscente = ∂ E accumulata
∂t ∂t ∂t
che si legge semplicemente come: l’energia termica accumulata da una
superficie in un tempo t è uguale alla differenza tra la variazione
del flusso termico in entrata (lasciando costante il flusso in uscita)
e la variazione flusso termico in uscita (lasciando costante il flusso
in entrata).

Il vettore di Poynting

Un grande fisico, Robert Poynting, ha utilizzato questo concetto per
elaborare una importante legge fisica che viene utilizzata
abitualmente per calcolare la potenza del flusso di energia che
attraversa una superficie, e tale legge prende appunto il nome di
“vettore di Poynting”, e viene normalmente usata in fisica ed
ingegneria per il calcolo dei flussi radianti ( termici ed elettrici).

Il vettore di Poynting, e quindi la potenza di un flusso radiante
attraverso una superficie.è dato dalla seg. formula:
http://en.wikipedia.org/wiki/Poynting_vector

S = E . H

Dove S è il vettore di Poynting, E è il campo elettrico ed H quello magnetico.
Quindi il flusso di energia radiante attraverso una superficie è pari
al flusso del vettore di Poynting attraverso di essa, ed il modulo
(intensità) di quel vettore è dato semplicemente dal prodotto della
intensità (modulo) dei due campi (elettrico e magnetico), mentre la
sua direzione coincide con quella di propagazione.

Ma ciò significa che due flussi di energia radiante – dal suolo e
dall’atmosfera – potranno essere individuati da due vettori di
Poynting, con verso opposto.
Quindi in definitiva anche la scoperta di Poynting conferma – dal
punto di vista elettromagnetico – la relazione vettoriale sui flussi
termici nelle superfici.

In pratica è semplicemente un flusso di energie radianti attraverso
una superficie, se in superficie avete 240 di energia in uscita, e
solo 120 in entrata, ovviamente non riuscirete mai ad avere 1 W/m2 in
più sulla superficie, quindi non riuscirete mai ad innalzare la
temperatura della superficie (sappiamo che un incremento di energia
radiante IR accresce la temperatura della superficie su cui incide).
Per farlo dovreste avere almeno 241 W/m2 in entrata a contrastare i
240 W/m2 in uscita, e allora avreste come risultante un vettore di
modulo/intensità 1 W/m2 e verso rivolto alla superficie terrestre,
quindi in quel caso avreste un incremento di 1 W/m2 dell’energia
radiante in superficie, e dunque un aumento di temperature.
Ad ogni istante – anzi secondo – avete 240 W/m2 che escono dalla
superficie terrestre, e quindi TOLGONO energia, mentre nello stesso
istante avete 120 W/m2 che entrano dall’alto (dai gas atmosferici), e
quindi IMMETTONO energia.
Dopo un certo periodo la superficie si raffredderà, perché comunque
avete un flusso costante di energia radiante di modulo (intensità) 120
in uscita dalla superficie terrestre.

Oppure, pensate ad un recipiente bucato, dal quale fuoriescano 240
litri di acqua in un’ora, mentre un rubinetto aperto
contemporaneamente ne fa entrare solo 120 in un’ora.
Ovviamente non riuscirete mai a far salire il livello dell’acqua,
perché anche se il flusso in uscita si dimezza, dopo che avete aperto
il rubinetto, avrete comunque ogni ora 120 litri che si perdono, e
alla fine il recipiente si svuoterà.
I flussi termici seguono lo stesso principio.

Ecco quindi dimostrato matematicamente e fisicamente (meccanica
ondulatoria) che l’ipotesi divulgata dall’IPCC, e cioè che la
“backradiation” dei gas atmosferici possa accrescere le temperature al
suolo, è FALSA.

Ripetiamo ancora: la semplice restituzione di radiazioni infrarosse da
parte dei gas atmosferici (più freddi, e quindi incapaci di rimandare
radiazioni IR più intense) NON può fare salire le temperature alla
superficie terrestre (che sono più alte e quindi inviano più
radiazioni IR verso l’atmosfera), e chi lo dice non sa nulla di fisica
(oppure se sa mente, sapendo di mentire, il che è molto peggio), e
divulga “junk-science” cioè spazzatura pseudoscientifica.

Fine Prima Parte

I LikeCO2

57 pensieri su “L’EFFETTO-SERRA NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE (Prima Parte)

  1. @sand-rio
    8)

    @IlikeCO2
    Accidenti.. a volte se un pelo irritante 😉

    @giovanni
    Certo… Il vapore e’ gas … le nuvole sono goccioline o aghetti e riflettono molto meglio
    Spero che non ne scappino troppe , di molecole in alta atmosfera 8) (Scherzo)

    @Nitopi
    Il filtro e’ ideale: NON SI SCALDA .

    Ciao
    Luca

  2. @ Giovanni

    Hai scritto:

    “Se parte della radiazione torna indietro (e su questo sia io che te siamo daccordo), vuol dire che ne esce di meno dall’atmosfera.”

    Ecco, vedi che quello che scrivi dimostra che la scuola italiana è al catafascio?

    In realtà se parte della radiazione torna indietro ed entra, e nel frattempo hai costantemente un flusso di radiazioni che escono MAGGIORI per intensità di quelle che entrano, allora avrai sempre più radiazioni in uscita di quelle in entrata, caro, anche una casalinga con la 5a elementare lo capisce.

    Fammi vedere chi ti ha dato una laurea con 110/110 in fisica, e lo sottopongo al test dell’etilometro ( a Padova si beve molto, come noto).

    Ma per venire al punto.

    Qui c’è gente con le idee mooolto confuse, non sa nemmeno la differenza tra legge fisica e “modello”.

    Edoardo, anche tu dovresti sforzarti di pensare prima di postare.

    Se le superfici emettono una radiazione IR (costante o variabile), è perchè il Sole sta proprio immettendo radiazioni che provocano un aumento dell’energia cinetica, e quindi il lavoro del Sole si traduce poi nelle reazioni conduttive, convettive e radianti delle superfici.

    Quindi perchè immetti altra energia dal Sole, quando questa è già inserita in quella presente nelle superfici.

    Mi spiace, ma anche tu non hai capito il problema, anche tu fai quello che fa l’IPCC, aggiungi e moltiplichi energia a casaccio.

  3. @IlikeCO2

    Penso forse di stare cominciando a capire. Quindi, se capisco bene la tua posizione, includendo anche il sole nel conteggio, ho piu’ energia in uscita dalla terra che in entrata giusto?E quindi ovviamente l’effetto serra non puo’ funzionare, giusto?

    Cordiali Saluti

  4. Interessante speriamo che si resti in toni civili

    @ Giovanni

    dici “i dati sulle temperatura della sommità dell’atmosfera o meglio troposfera dimostrano proprio che non c’è nessun riscaldamento e infatti contraddicono tutti i modelli IPCC”

    Quindi il meccanismo non è quello descritto da tutti cioè tornano indietro gli ir!

    e quindi cos’è esattamente l’effetto serra, o meglio l’effetto atmosfera?

  5. @Giovanni

    Giovanni, non prendertela.

    Ma se mi fai l’esempio della vasca otturata applicandolo all’atmosfera, e mi dimostri di non riuscire proprio a capire che le radiazioni IR che entrano nei gas atmosferici, poi vengono SEMPRE disperse nello spazio siderale (e solo una parte torna al suolo), e quindi NON possono stazionare nei gas in eterno, allora puoi anche mostrarmi il premio Nobel, o 3000 lauree ad honorem, ma concluderò sempre che dal tempo in cui hai preso la laurea forse la tua mente sta accusando dei cedimenti, troppi neuroni che si sono perduti e non sono stati sostituiti.

    E purtroppo mi vedo costretto ad essere sarcastico e polemico, proprio perché è impossibile discutere con chi parte già con l’intenzione di negare anche l’evidenza, oppure ha dei limiti di comprensione, e vabbè.

    Ed ora, non sapendo più che pesci pigliare, vieni qui a parlarmi della tua laurea in fisica con 110/110, credendo di impressionarmi.

    La mia in ingegneria non è importante in sé, e infatti manco ti dico altro, ma ciò di cui sono assolutamente certo è che mi dà abbastanza strumenti per capire che solo i gonzi possono credere all’effetto-serra.

    E infatti solo i gonzi (anche con tanto di laurea in fisica!) avevano preso per buoni i diagrammi di Gavin Schmidt, fidandosi del fatto che è un portavoce delle NASA.

    Sai, anche un portavoce della NASA, come un laureato in fisica con 110/100, può dire emerite frescate, e scrivere che se entrano 100 radiazioni IR in una molecola di CO2, poi ne escono 100 che vanno in alto, e 100 che vanno in basso, totale 200!
    Magnifico, da fare invidia a Silvan e Houdini!! Ne entrano 100 e ne escono 200, Gavin Schmidt ha inventato la moltiplicazione delle molecole, il nuovo miracolo della scienza!

    E come mai qui nessuno commenta i famosi e ridicoli diagrammi di Gavin Schmidt, che moltiplica x 2 la radiazione IR che esce dai gas atmosferici?

    Cosa avete deciso?

    Di prendervela con me perché sono polemico?

    Fate pure, ma guardate che perdete il vs. tempo.
    Io so che ciò che ho scritto è corretto, il problema semmai è vostro che non lo capite, altrimenti vi incaxxereste con chi prende soldi per prendervi per il c., come Gavin Schmidt.
    Io qui ho scritto senza prendere un solo euro.

    Conoscete l’aforisma: “Le menti deboli non comprendono le dimostrazioni rigorose”?

    Quando ( e se) lo capirete avvisatemi…

  6. @IlikeCO2

    Ma io non me la sono assolutamente presa, e anzi i miei toni sono rimasti sempre estremamente civili. Tornando al dunque:

    Giovanni :
    @IlikeCO2
    Penso forse di stare cominciando a capire. Quindi, se capisco bene la tua posizione, includendo anche il sole nel conteggio, ho piu’ energia in uscita dalla terra che in entrata giusto?E quindi ovviamente l’effetto serra non puo’ funzionare, giusto?
    Cordiali Saluti

    Mi confermi che questa e’ la tua interpretazione?

    Cordiali Saluti

  7. Mi sembra che le considerazioni di Nitopi e Giovanni, e qualche altro, siano molto serie e corrette, per cui questo articolo forse si pone degli obiettivi un po’ ambiziosi. Inoltre suggerisco di cambiare immediatamente la formula del vettore di Poynting. Se non c’è il simboletto della freccetta, va usato il grassetto per indicare che sono vettori, e sopratto bisogna mettere il “x” anzichè il “.” per indicare che è un prodotto vettoriale e non scalare (altrimenti S sarebbe un numero e non un vettore). Non è una questione di forma, anche uno studente al primo anno di una facoltà scientifica qualsiasi non accetterebbe una simile imprecisione.

  8. @IlikeCO2

    sforziamoci dunque di pensare prima di postare: tu dici che la superficie terrestre emette perchè scaldata dal sole, e (implicitamente, senza scriverlo) la quantità di energia emessa è uguale a quella assorbita (proveniente dal sole): dunque i famosi 240 W/m^2.
    Poi l’atmosfera ne riflette verso la stessa superficie la metà, ovvero i 120 W/m^2. Dunque il flusso netto uscente dal terreno è 120 W/m^2. Riassumendo: nel terreno entrano 240 W, ne escono 240 di cui 120 però tornano indietro, quindi ne escono in modo netto 120. Che però sono meno di quelli che vi entrano…
    Il punto è che nel tuo modello assumi come flusso entrante solo la parte riflessa, per cui alla fine esce più energia di quella che entra. Manca un termine nel bilancio.
    Poi sono d’accordissimo con te che il GW sia una bufala assoluta, critico solo il tuo modello (che se migliorato spiegherebbe tante cose).
    ciao

  9. Minchia che guerra ragazzi… ma vi voglio ricordare, modestamente, che in questa battaglia non ci sono soltanto il sole, la terra, e la CO2 mescolata con altri gas. C’e’ l’intero UNIVERSO che ci circonda, ci osserva, ci “alita” addosso. E noi tutti subiamo dall’UNIVERSO una pesante interferenza.

    Ricordatevelo tutti…. perche’ tra qualche anno (quando sara’ ormai tardi), si scoprira’ SCIENTIFICAMENTE, che tutto cio’ che per noi terrestri e’ ancora mistero… e’ spiegabile molto semplicemente, andando a considerare il tutto e non soltanto la porzione di “spazio” che ci riguarda.

    Il Sole ci scalda…. ma lo fa all’interno di un ambiente tenuto “caldo” da una marea di stelle, galassie ecc…. ecc….. ecc…… Senza le quali si avrebbero temperature ancora piu’ basse.
    E se pensate che la variazione di 1°C della temperatura dello spazio sia una cosa da niente… vi ricordo che lo spazio e’ immenso e serve un’energia immensa per riscaldarlo. Una variazione infinitesima equivale a miliardi di Watt di energia!

  10. Ho cambiato nick…..
    Giusto per quantificare tutti i nostri sforzi mentali vorrei ricordare che stiamo parlando di 380 ppm di gas…….responsabile del 5-15% dell’effetto serra totale ( se questo effetto esiste). Mentre 85-95% di questo effetto serra è causato dal vapore acqueo. Ora vorrei capire in base a quale calcolo matematico dovrei aver paura di una minima variazione di CO2 mentre non mi preoccupo assolutamente delle enormi variazioni di vapore H2O. Aggiungo che si tratta inoltre di 2 gas naturalmente presenti in atmosfera dalla formazione della Terra e per i quali è dimistrato che hanno subito nelle varie ere geologiche delle variazioni di concentrazione anche 10 volte superiori a quella attuale……a volte mi sembra di fare discorsi da Veronesi che dice che patate e prezzemolo sono cancerogeni mentre pm10 e radioattività fanno bene alla salute ( scusate la deviazione socio-politica)

  11. Perchè nessuno vuole capire che rallentare il raffreddamento corrisponde a un aumento della temperatura media anche se l’energia che circola nel sistema è la stessa??? e soprattutto in un articolo scorso si diceva che l’atmosfera aveva un effetto radiante quindi rinfrescante dovuto alla conduzione che superava quello riscaldante dovuto all’assorbimento degli IR..quindi si potrebbe dire che aggiungere Co2 all’atmosfera causi un riscaldamento della stessa a scapito di un raffreddamento di pari misura del suolo? se non si può dire, in base a quale legge? e soprattutto per quanto riguarda la co2 è prevalente l’effetto della conduttività o dell’assorbimento? Se ILIKECO2 potesse spiegarmi questi concetti gli sarei molto grato poichè in molti articoli( anche postati da lui) si legge di una resistenza alla conduttività termica causata dalla co2

  12. @ Giovanni

    Ma è chiaro, ma è evidente!

    La mattina alle 5, quando sorge il Sole, arrivano ancora poche radiazioni, e la superficie terrestre accumula ancora poca energia termica, e quindi le temperature al suolo sono ancora basse.

    Poi, col passare delle ore, arrivano sempre più radiazioni solari alla superficie, che si carica sempre più di energia cinetica/termica, facendo salire sempre più le temperature.

    E così via, fino a che verso le ore 16-17 del pomeriggio la superficie avrà accumulato il massimo dell’energia, e le temperature arriveranno ai max. giornalieri, e verrà rilasciato nell’atmosfera il max di radiazioni IR dal suolo (e i gas ne invieranno nel contempo una parte a terra).

    Poi la Terra ruota, il Sole tramonta, e arrivano meno radiazioni al suolo, e le temperature poco a poco calano.

    Quindi l’energia radiativa del Sole si trasmette ogni istante alla superficie (dalle 5 al tramonto), ed è compresa nell’energia in uscita, che la superficie riscaldata a sua volta invia verso l’atmosfera (Edoardo non l’aveva capito) in forma di radiazioni IR, e dunque E’ COMPRESA nel “budget” del calcolo del flusso termico che ho esposto nell’articolo. I 240 W/m2 di energia radiante al suolo alle 15 del pomeriggio, ad esempio, corrispondono all’energia che i suoli hanno ricevuto dal Sole dalle 5 alle 15, e vengono rilasciati in parte nell’atmosfera sotto forma di radiazioni IR.
    Mentre i 180 W/m2 (esempio) di energia radiante al suolo delle 11 del mattino, corrispondono all’energia che i suoli stanno accumulando dalle 5 alle 11, in 6 ore.

    Anche una casalinga, quando scalda il cibo al microonde, o con la pentola, sa bene che occorre un certo tempo perché l’energia radiante passi interamente dalla sorgente (fornello a gas, o forno a microonde) fino al cibo e ne provochi la cottura. Dopo 20 secondi la pasta non è ancora calda, dopo 2-3 minuti ha accumulato nel cibo il max. di energia dalle microonde, e comincia a fumare.

    Ma c’è bisogno che ve lo dica io?

    Boh, è proprio vero che spesso una persona poco istruita, ma dotata di buon senso, ci arriva dove molti “specialisti” non ci arrivano.

    Ma comunque, quello che mi lascia molto perplesso (e polemico!) è il modo in cui molti intervengono, partendo in 4a senza avere letto e capito bene quello che uno ha scritto.

    A me a scuola avevano insegnato ad ascoltare, poi a chiedere se non capivo, e a prendere appunti.
    Poi me lo studiavo, ma non mi sono mai sognato di partire in 4a dicendo al professore: “Non è vero!” se manco avevo capito quello che aveva detto a lezione…

    E lo ripeto ancora una volta!

    Qui c’è gente che fa confusione tra cosa sia una legge fisica e cosa sia un modello teorico.

    Sono due cose TOTALMENTE diverse.
    Una legge fisica è un concetto scientifico tradotto in formule matematiche, che è SEMPRE applicabile ricorrendo talune condizioni.

    Quindi se io ho del calore che fuoriesce da una superficie, potrò sempre applicare l’equazione del flusso, o il vettore di Poynting, per calcolarne la potenza radiativa.

    Per contro, un “modello” è la riproduzione semplificata di un fenomeno naturale, e NON lo potrò applicare sempre, perché talora il modello arriverà ad un grado accettabile di riproduzione del fenomeno, ma non di rado vi saranno parametri che influenzano il fenomeno di cui il modello non tiene conto, e che faranno sballare il risultato. (come già ha detto giustamente Luca a proposito delle due palle)

    Se io voglio stabilire se i gas atmosferici possono far salire le temperature alla superficie (non possono!), riesco a farlo 1000 volte su mille, con una precisione del 100%, applicando l’equazione del flusso termico, o i vettori di Poynting.

    Ma queste sono LEGGI fisiche, non modelli….

    Ad esempio, se voglio sapere quanto varia lo spostamento di un mobile uniformemente accelerato, lo posso fare sempre applicando la LEGGE (o equazione) del moto: s = vt + ½ at ^2.

    Ma è una legge, non un modello….

  13. @IlikeCO2

    Scusa, ma veramente fatico a capire. Mi faresti un disegno (nessuna ironia te lo assicuro), dove c’e’ la terra, e tre frecce, intensita’ in entrata, intensita’ netta in uscita, ed intensita’ rimandata indietro dai gas serra, ogni freccia spessa in maniera proporzionale all’intensita’ Ti ringrazio anticipatamente.

    PS Ti segnalo la differenza tra Energia (Joule o J), Potenza (J/s o W), e Intensita’ (W/(m^2)), tu di cosa stai parlando nei tuoi post? Io mi riferisco sempre ad una fittizia intensita’ media, mediata sul giorno e la notte e sul bello e brutto tempo.

  14. @Gerrard8

    OK, vedo che questo discorso del simultaneo “rallentamento-raffreddamento” ti è piuttosto ostico.

    Ma in realtà è semplice, e nella 2a parte verrà spiegato più a fondo.

    Ma te lo anticipo per sommi capi.

    Lascia perdere la media delle temperature giornaliere, NON è a quella che devi guardare.

    Se hai più “gas-serra” (CO2, H2O nelle nubi, umidità, metano) avrai anche una SCHERMATURA maggiore dei raggi solari in entrata ad onde corte (cosmici, gamma, x, UVA, UVB, UVC) a causa dell’effetto albedo delle nubi in bassa quota, che è stato calcolato attorno al 30%.

    Quindi è stato calcolato (già dal 1994) che se ipoteticamente venissero rimosse TUTTE le nubi (e quindi eliminassi in pratica il 100% dell’evaporazione degli oceani e dei suoli, e quindi tutti i gas-serra atmosferici [azoto e ossigeno non sono considerati tali]) le radiazioni solari a onda corta in entrata passerebbero da 239 a 288 W/m2, e quelle in uscita ad onda lunga IR da 234 a 266 W/m2.

    Quindi, senza nubi e “gas-serra” avresti un AUMENTO dell’energia radiativa sulla Terra pari a 17 W/m2 (che è una cifra enorme, se moltiplicata per tutta la superficie terrestre).

    Quindi, è inutile dire che il gas-serra mi rallenta il raffreddamento notturno, perchè se non ci fosse, avrei MOLTE più radiazioni in entrata, quindi temperature molto più alte.

    A te poco importa se a Manila, o a Rio, o a Panama ci sono 22°C anche di notte in estate, perchè però di giorno i gas-serra che rallentano il raffreddamento, al tempo stesso non fanno entrare troppe radiazioni solari, quindi le temperature max non salgono mai di giorno oltre 27°-28° di media, con punte attorno ai 32°C di max..

    Se non avessi quei gas-serra avresti 50°C ed oltre anche di giorno, anche a Manila, come nel Dubai.

    Quindi non ha senso guardare solo l’effetto “rallentamento del raffreddamento” dei gas atmosferici, perchè nel contempo hai anche un effetto “chilling forcing”, cioè rinfrescante o di schermatura dei raggi in entrata.

    E’ un po’ come per il calcolo dei flussi termici alla superficie terrestre: devi considerare la radiazione in entrata e quella in uscita, e fare un budget.

    Quindi non devi guardare solo alle temperature che hai con nubi e gas-serra, ma devi guardare a quelle che AVRESTI SE NON CI FOSSERO…per calcolare se prevale il riscaldamento o il raffreddamento.

    Spero sia chiaro, ma nella 2a parte sarà spiegato più a fondo.

  15. @IlikeCO2

    Perdona, ma concordo ancora con Giovanni: per favore chiarisci a cosa ti stai riferendo nel tuo modello (è un modello quello che stai usando, e al suo interno applichi le leggi).
    Flusso entrante = ?
    Flusso IR uscente = ?
    Flusso IR rientrante = ?
    L’equazione finale del bilancio energetico deve essere:
    energia accumulata = integrale sulle 24h di (flusso entrante – flusso IR uscente + flusso IR rientrante).
    Ripeto, secondo me ti dimentichi un pezzo…

  16. @IlikeCO2
    “Quindi, è inutile dire che il gas-serra mi rallenta il raffreddamento notturno, perchè se non ci fosse, avrei MOLTE più radiazioni in entrata, quindi temperature molto più alte.”

    Quindi riassumendo, i gas serra, bilanciando tutto, hanno un effetto raffreddante perche’ si bloccano della radiazione termica in uscita, ma ne riflettono molta di piu’ in entrata in altre bande spettrali.e’ corretto?

    Cordiali Saluti

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