Ghiacci Marini Artici – Situazione Gennaio 2011

Estensione:

Anomalia Concentrazione:

 

Area:

 

Trend Anomalia Estensione:

 

Curiosità:

Rispetto a 10 anni fa abbiamo 0.7milioni di kmq di estensione in meno e 0.9 in meno di area.

Rispetto a 20 anni fa abbiamo 0.9milioni di kmq di estensione in meno e 1.1 in meno di area.

Rispetto a 30 anni fa abbiamo 1.4milioni di kmq di estensione in meno e 0.4 in meno di area.

 

Ancora una volta l’AO raggiunge valori record negativi e l’Artico ne subisce pesanti conseguenze.

La cosa positiva è che la concentrazione di ghiaccio nelle aree più importanti è notevolmente aumentato e il disgelo del prossimo anno potrebbe essere decisamente più contenuto.

FABIO

8 pensieri su “Ghiacci Marini Artici – Situazione Gennaio 2011

  1. Solito mezzo disastro, ormai è consuetudine. La parte canadese è praticamente inesistente, d’altra parte le anomalie geopotenziali di quella zona nel mese di dicembre sono assolutamente da panico, logico aspettarsi conseguenze così.

    Per il disgelo non saprei… Certo quest’anno la parte russa (mare di Laptev e mare est siberiano) è arrivata a congelamento in tempo e con temperature molto basse e persistenti, d’altra parte mi preoccupa la situazione del mare di Barents, troppo poco ghiaccio a coprire il disgelo del mare di Kara. Vedremo…

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  2. Sarebbe interessante sapere con quali tempistiche e in che modo l’Artico reagisca ai mutamenti climatici, specie ai raffreddamenti prolungati.
    Ma, se Global Cooling sarà, lo scopriremo nei prossimi anni.
    Certo che se l’AO non tornasse positiva per un bel po, sarebbe difficile che i ghiacci si espandessero.
    Prima o poi dovrà pur accadere…..

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  3. This is the worst place for the heat of the oceans to be travelling to. At this time of year, it means heat escapes to space too easily. There is no sun up there to replace the energy lost. The Earth gets colder.
    And now, the Solar Cycle 24 is failing.

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  4. Ma secondo voi l’aumento di spessore dei ghiacciai a cosa potrebbe essere dovuto? cioè con l’ao cosi a lungo negativa non ci si dovrebbe aspettare sia una riduzione dell’estensione che dello spessore?

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  5. se nelle zone più ad alta latitudine è presente l’anticiclone probabilmente questo favorisce l’aumento di spessore in quelle zone.
    mentre se ci fossero sempre perturbazioni con venti forti sarebbe il contrario

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  6. l’artico degli anni 50 o 60 deve aver patito come in questi tempi.in quegli anni i nonni raccontano di inverni gelidi in cui la neve iniziava la sua comparsa a novembre e se ne andava a marzo .oppure le temperature medie globali erano molto più basse ? che ne dite.il gelo da qualche parte doveva pur arrivare mica lo creava qualcuno.

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  7. riki :

    l’artico degli anni 50 o 60 deve aver patito come in questi tempi.in quegli anni i nonni raccontano di inverni gelidi in cui la neve iniziava la sua comparsa a novembre e se ne andava a marzo .oppure le temperature medie globali erano molto più basse ? che ne dite.il gelo da qualche parte doveva pur arrivare mica lo creava qualcuno.

    in quel periodo avevamo AMO in fase discendente e PDO negativa.
    era una fase molto fredda per l’artico.
    periodi simili a questo ci furono negli anni 30 e 40 quando il polo aveva anomalie del tutto simili a quelle odierne

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