Risposta del NOAA alla nostra lettera

Allego la risposta del NOAA, così come ci è stata inviata, dal capo meteorologo il cui nome e ruolo è allegato di seguito. Rispondere a domande inaspettate e forse “impertinenti” come queste non è dovuto e dunque è sempre molto cortese. Pertanto, mi sento di ringraziarlo ancora per la gentile e tempestiva risposta e per averci autorizzati a pubblicarla qui su NIA.

A seguire la traduzione della lettera, paragrafo per paragrafo, in corsivo. Spero di aver tradotto senza modificare il senso; in ogni caso invito tutti i forumisti a segnalarmi eventuali traduzioni non fedeli.

Farò le mie considerazioni alla fine, dopo le vostre, per non influenzare la discussione.

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First, attribution, or what-causes-what, in the atmosphere-ocean-land system is inherently uncertain. Attribution is difficult to do. 
Modeling studies are the most comprehensive way to explore such questions. But, because there is always some non-attributable variability in the system (noise), the signal to noise ratio is always 
less than 1, sometimes substantially. Also, modeling studies are expensive and time consuming, and are not routinely done, so I do not have those to refer to in order to diagnose the recently observed anomalies.

Primo, l’attribuzione, o cosa-causa-cosa, nel sistema atmosfera-oceano-terraferma è intrinsecamente incerto. L’attribuzione (certa) è difficile da fare.

Gli studi di modellazione sono il modo più completo per esplorare tali quesiti.

Ma, poiché vi è sempre una certa variabilità non attribuibile nel sistema (rumore), il rapporto tra segnale e rumore è sempre minore di 1, talvolta in modo sostanziale. Inoltre, gli studi di modellizzazione sono costosi, richiedono molto tempo, e non sono realizzati abitualmente, così non si dispone di tali studi per svolgere una diagnosi delle anomalie recentemente osservate.

  • Question 1. if very strong rainfalls recently occurred in Australia, Philippines and Sri Lanka are due, directly or indirectly, to current Nina?
    Answer 1. Australia and Philippines tend to have above-median rainfall during La Nina. Sri Lanka tends to sub-median precipitation. However, there is much variability from event-to-event, so we can’t rule-out a La Nina related cause to the Sri Lanka rainfall.
  • Domanda 1. le forti piogge recentemente verificatesi in Australia, Filippine e Sri Lanka sono dovute, direttamente o indirettamente, all’attuale Nina?
  • Risposta 1. Australia e Filippine tendono ad avere precipitazioni sopra media, durante la Nina. Lo Sri Lanka tende ad avere precipitazioni sotto la media. Comunque, c’è molta variabilità da evento ad evento, così non possiamo escludere una causa collegata alla Nina per quanto riguarda le precipitazioni in Sri Lanka.

 

  • Question 2. what climate impacts may occur as a consequence of such an event, at medium/long term, if current forecast will be confirmed and so Nina will last well beyond next summer?
    Answer 2. If La Nina continues through summer into September, composites indicate above-median rainfall in sub-Saharan Africa, Indonesia, and in regions affected by the south Pacific Convergence Zone. Sub-median rainfall is more likely for northeastern Brazil, 
    eastern sections of China, Southeast Asia, the Philippines, and the tropical north Pacific between 130E and the date line.
  • Domanda 2. quali impatti sul clima si possono verificare a seguito di tale evento (Nina), a medio/lungo termine, se le attuali previsioni saranno confermate e così la Nina durerà ben oltre la prossima estate?
  • Risposta 2. Se la Nina continua durante l’estate fino a Settembre, le previsioni (composites) indicano precipitazioni sopra media nell’Africa sub-sahariana, in Indonesia ed in regioni influenzate dalla Zona di Convergenza sud Pacifico. Precipitazioni sotto media sono più probabili per il Brasile del nordest, la porzione orientale della Cina, il Sudest asiatico, le Filippine e il Pacifico nord tropicale, tra il meridiano 130E e la linea del cambiamento di data. 

 

  • Question 3. if it is possible (and to what extent) that current Nina event, together with recent PDO index sign change and possible AMO index change, can be the beginning of a “climate switch”, after a period (from mid Seventies up to now) characterized by Nino events stronger than Nina ones; that is if we should expect, from now on, stronger Nina events than Nino ones and so lower global average temperatures?
    Answer 3. Just about anything is “possible”. However, I do not know how to answer your question about a “climate switch”.
  • Domanda 3. E’ possible (e in quale misura) che l’attuale evento di Nina, insime al recente cambio di segno della PDO e al possible cambio di segno dell’AMO, possa essere l’inizio di un “climate switch” (un cambiamento climatico), dopo un periodo (da metà degli anni Settanta ad oggi) caratterizzato da eventi di Nino più forti di quelli di Nina; cioè dovremmo attenderci, da ora in poi, eventi di Nina più forti di quelli di Nino e così temperature medie globali più basse?
  • Risposta 3. Semplicemente qualunque cosa è “possibile”. Non so come rispondere alla vostra domanda riguardo un “climate switch”.

 

  • Question 4. what could cause such ENSO cycles, if they are confirmed?
    Answer 4. Again, I am unable to answer your question.
  • Domanda 4. Che cosa potrebbe causare tali cicli ENSO, se sono confermati?
  • Risposta 4. Ancora una volta, non sono in grado di rispondere alla vostra domanda.

 

  • Question 5. last (but not least), if there is any relevant correlation between ENSO (Nina or Nino) event and solar minima/maxima; that is if a long solar minimum can cause stronger and/or longer Nina events or if a long maximum can cause stronger and/or longer Nino events?
    Answer 5. We are far from understanding the impact of the solar cycle on ENSO, and we are not currently using any such relationships in our operational forecasts at CPC. The solar ENSO relationship has been recently investigated by White, W. B., and Z. Liu (2008), Non-linear alignment of El Niño to the 11-yr solar cycle, /Geophys. Res. Lett./, 35, L19607, doi:10.1029/2008GL034831.
  • Domanda 5. ultima (ma non meno importante), c’è una qualche apprezzabile correlazione tra l’evento ENSO (Nina o Nino) ed i minimi/massimi solari; cioè se un lungo minimo possa causare più intense e/o lunghe Nina or se un lungo Massimo possa causare più intensi e/o lunghi Nino’
  • Risposta 5. Siamo lontani dal comprendere l’impatto del ciclo solare sull’ENSO e attualmente non stiamo utilizzando alcuna relazione del genere nelle nostre previsioni operative al CPC. La relazione Sole-ENSO è stata recentemente indagata da White, W.B. e Z. Liu (2008), Allineamento non lineare di El Nino al ciclo solare undecennale /Geophys. Res. Lett./, 35, L19607, doi:10.1029/2008GL034831.

 

Sincerely,

Edward O’Lenic
Chief, Operations Branch
NOAA-NWS-Climate Prediction Center

http://www.cpc.ncep.noaa.gov/products/precip/CWlink/MJO/enso.shtml

46 pensieri su “Risposta del NOAA alla nostra lettera

  1. riccardo :
    nessun sbilanciamento da parte loro , e il sole sembra una cosa messa li in cielo solo per illuminare e non a riscaldare il pianeta

    Secondo loro il sole è un optional. 🙂

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  2. danyastoria :
    OT sul Sole: forte impennata del sole che va come flusso solare aggiustato a 88.2!
    che succede?

    Molto strano davvero,alle ore 18,00 solar flux 90.6,aggiustato 88.2.
    Mentre su solarcycle24 solar flux a 82.Mah

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  3. FabioDue :
    @Michele
    Che ne pensi delle risposte del NOAA?

    Ma guarda Fabio mi sembrano delle risposte molto fredde e con il freno a mano un pò tirato….bisognerebbe conoscere il Background caratteriale/culturale scientifico dell’interlocutore….
    bahhh…vai a sapere…
    In generale cmq mi allineo all’opinione di tutti specificando però che questo tipo di risposte mi ricordano molto il diologare di tutti i giorni …quello che avviene nel mondo del lavoro …
    Titolare – dipendente ….per esempio….
    Scusatemi per l’analisi più psicologica/grafolgica ma credo che sia la migliore….
    Cerchiamo di leggere anche oltre le parole

    O voi ch’avete li ‘ntelletti sani,mirate la dottrina che s’asconde sotto ‘l velame de li versi strani.

    😉

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  4. Ora, dopo i vostri commenti, provo a dire la mia.

    Secondo me, le cose più interessanti sono riportate, sia pure in modo molto sintetico, nell’introduzione, più che nelle risposte: leggendola capisco che il nostro cortese interlocutore vede cose strane esattamente come noi, (anzi sicuramente ne vede più di noi poveri amatori!), cioè vede le anomalie oceaniche, le piogge sopra media, l’inverno rigido in nordamerica. Forse vede un po meno l’Europa, ma tant’è….

    Tuttavia non sa di preciso a cosa attribuire certe anomalie, un po per problemi di budget (certi studi costano un sacco), un po perchè i fenomeni da studiare sono intrinsecamente affetti da un “rumore” di fondo notevole che non si riesce ad eliminare.

    Infine, per certe cose non si vuole sbilanciare e non può farlo con noi. Perchè di certo ha visto la ciclicità degli eventi di Nino e di Nina che abbiamo visto noi nel grafico NOAA, ma per ora non ha certezze, formula ipotesi e attende riscontri. Un po come facciamo noi, ben più umilmente.

    Se il NOAA è così (comprensibilmente) abbottonato, figuriamoci che cosa risponderebbe la NASA (Hathaway) a quesiti di questa natura……per ora non cedo alla tentazione di scrivergli una letterina, troppo presto, il destino del ciclo solare non è ancora chiaro, otterremmo una risposta ancora più abbottonata di questa.

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  5. Quello che mi dà fastidio in tutta questa storia é che al NOAA ammettono giustamente la loro ignoranza su alcuni fenomeni. Mentre la maggior parte dell’ opinione pubblica ha una certezza che viene ripetuta continuamente dai media, ovvero la bufala dei gas serra della CO2 che é il male e che il recente riscaldamento globale é di origine antropica. E nessuno si batte per confutare queste menzogne globali.

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  6. @Luci0

    L’unico argomento che ancora supporta le tesi del global warming è il ritiro dei ghiacci artici. Non appena il trend si invertirà, gli amici serristi dovranno inventarsene un’altra…..

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  7. artax :il nooa conta 71 sn oggi sf a 90; impennata improvvisa! vediamo se rientra in fretta come è regolarmente avvenuto finora

    Francamente mi sembra proprio la riproposizione del picco osservato all’inizio di Gennaio: a giudicare dall’andamento del solar flux, appare un episodio destinato ad esaurirsi nel giro di pochi giorni, anche perchè il behind dietro a questo gruppo di macchie è di nuovo pulito, cioè punto e a capo.

    http://www.solen.info/solar/images/solar.gif

    Però aspettiamo, come sempre, magari stavolta per qualche misteriosa ragione parte davvero in tromba, anche se ormai non ci credo più.

    Semmai, per capire davvero che taglia abbia questo ciclo, occorre attendere ancora un po.

    Confrontandoli con i cicli più deboli che si conoscano (in modo accettabile) cioè il 5 e 6 del Minimo di Dalton, si nota che
    il 5 (1798-1810) ebbe un’accelerata a partire da 3 anni (o poco meno) dopo il minimo, oltre i valori di SSN finora raggiunti dal ciclo 24;
    il 6 invece (1810-1823) faticò moltissimo a partire e superò gli attuali SSN solo dopo 4 anni abbondanti.

    Dunque, qualora questo ciclo non riuscisse a superare entro il 2011 in modo netto e stabile i valori di SSN e solar flux finora raggiunti, saremmo in un caso davvero eccezionale, paragonabile al ciclo 6……oppure ad un Grande Minimo come il Maunder.

    Ci tengo a sottolineare questo punto perchè, osservando il comportamento del SSN dei cicli 5 e 6 in effetti per anni il trend non è stato chiaramente e nettamente al rialzo, se non esaminandolo su scala pluriennale.
    Dunque occorre prudenza e non si puà interpretare un calo che dura qualche mese come un segno certo di declino del ciclo.

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  8. @Michele
    sono le masse d’acqua fredda che spingono a latitudini piu’ alte quelle calde.(Fino ad esaurimento scorte)tanto per fare un esempoi banale.Poi quando non ci sara’ piu’ acqua calda da spingere e se cosi’ proseguira’ la NINA credo di si,resteranno solo macchie azzurre.

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  9. @Paolo 72

    Il singolo record può essere battuto, anche ampiamente, ma ciò che conta è la persistenza del solar flux su valori elevati, almeno superiori a 90 e magari anche a 100.

    Questo finora non è accaduto: ogni volta che il Sole ha accennato a “partire” si è imballato.
    Si tratta di capire se il ciclo sia semplicemente debole, come quelli del Minimo di Dalton, oppure sia qualcosa di più anomalo, che non abbiamo ancora avuto modo di osservare: a tale proposito ricordo che i dati delle osservazioni solari all’epoca del Minimo di Maunder sono alquanto frammentari e non sono disponibili informazioni più precise da altra fonte.

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  10. Tante regioni che stanno facendo molto rumore per nulla, vedasi il 41 SN del sidc per ieri ed il 31 di oggi…solite esagerazioni…la realtà è che solo 2 di quelle regioni sarebbero state contate nel minimo di dalton…continuano le macchie piccole e di breve durata, così nn si va ancora da nessuna parte.

    Simon

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  11. @ice2020
    ottimo!!!!Io sono qui seduto ad aspettare che qualcuno mi chiami per offrirmi una pizza.Siamo ancora fermi a 96 del 12/02/2010.Ti do ancora tutto il 2011 (solo per stare nel sicuro)poi verro’ a casa tua a reclamare.

      (Quote)  (Reply)

  12. ice2020 :
    Tante regioni che stanno facendo molto rumore per nulla, vedasi il 41 SN del sidc per ieri ed il 31 di oggi…solite esagerazioni…la realtà è che solo 2 di quelle regioni sarebbero state contate nel minimo di dalton…continuano le macchie piccole e di breve durata, così nn si va ancora da nessuna parte.
    Simon

    Ciao!Come pompano forte……Ma….

      (Quote)  (Reply)

  13. ice2020 :
    Tante regioni che stanno facendo molto rumore per nulla, vedasi il 41 SN del sidc per ieri ed il 31 di oggi…solite esagerazioni…la realtà è che solo 2 di quelle regioni sarebbero state contate nel minimo di dalton…continuano le macchie piccole e di breve durata, così nn si va ancora da nessuna parte.
    Simon

    Ciao!Come pompano forte……Ma….

    @FabioDue
    ma……………………………………..

      (Quote)  (Reply)

  14. Se questo ciclo non decolla ora non lo farà mai più!
    Vediamo i prossimi mesi cosa ci diranno, anche se ormai io la mia idea me la sono fatta…
    Bruno

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  15. @Paolo 72
    Secondo me questo ciclo è inferiore a quelli del Dalton, paragonabile (per quanto sia possibile visti i metodi attuali di conteggio e valutazione) a quelli del Maunder…
    A tal proposito l’andamento del Solar Flux credo che ci possa essere d’aiuto: se continuerà a barcamenarsi sui valori attuali (circa 80/82) ancora per tutto il 2011 allora credo che il termine ABORTO sarà quello più giusto per descrivere l’andamento del ciclo 24.
    Ovviamente questa è solo la mia personalissima opinione, in nessun modo suffragata da prove…. solo una “sensazione” molto forte….
    Ciao!
    Bruno

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  16. Secondo me non siamo (ancora?) ai livelli del Maunder, ma al Dalton ci siamo SICURAMENTE…..con la fondata possibilità che questo minimo si approfondisca ulteriormente

    A proposito dell’articolo, attendiamo il tuo parere
    Per quanto mi riguarda penso che NOAA tema o sappia qualcosa che, allo stato attuale delle cose, non vuole ammettere

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