L’improvviso “colpo di reni” del Sole: confronto con i precedenti – Parte 2

Dopo aver esaminato nella Parte 1 l’avvio dei cicli 23, 22 e 21, proseguiamo con i cicli 20 e 19, ovvero i primi per i quali sono disponibili le misure di solar flux, e poi proviamo a fare qualche considerazione.

 

1966 (ciclo 20)

 

http://www.solen.info/solar/history/hist1966.html

La coppia di picchi compresa tra l’11 marzo ed il 10 aprile può essere paragonata a quella del ciclo 24, ma non ne ha la medesima intensità ed è preceduta di poco da un picco di intensità superiore a 100 (gennaio 1966). In ogni caso, segna una tappa importante nella progressione del ciclo 20, già ad 1 anno e mezzo circa dopo il minimo (ottobre 1964). Più simile alla coppia attuale è quella compresa tra il 20 agosto e la fine di settembre, anche se preceduta da numerosi picchi di intensità ben superiore a 100.

Quindi, anche in tal caso, fatico a ritrovare una somiglianza con il ciclo 24.

 

1955 (ciclo 19)

http://www.solen.info/solar/history/hist1955.html

La coppia di picchi compresa tra il 26 settembre ed il 5 novembre risulta di intensità simile a quella appena osservata per il ciclo 24. Occorre notare come si verifichi appena 1 anno e mezzo dopo il minimo (aprile 1954) e che sia stata comunque preceduta da alcuni picchi isolati di intensità superiore a 100.

Pertanto, questo caso si colloca in linea con quelli precedenti e si discosta abbastanza nettamente dall’attuale ciclo 24.

 

Considerazioni finali

Mi rendo conto che pretendere di trarre conclusioni, a fronte di osservazioni così limitate e frettolose, possa apparire presuntuoso. Per questo, considererei quanto segue come semplici spunti per una successiva discussione.

In sintesi, dopo questa prima, superficiale, analisi, osservo che:

  1. il Sole compie abitualmente improvvise accelerazioni, durante la progressione di un ciclo (o almeno lo ha fatto più volte dal 1954 ad oggi); talvolta presenta anche coppie di picchi ravvicinati tra loro; pertanto, dei picchi improvvisi e di notevole intensità non sono affatto inconsueti in se’;
  2. tuttavia, la coppia di picchi attuale appare, a differenza di pressoché tutte quelle passate che le somigliano, come una coppia di “montagne” che sale improvvisamente  e nettamente dalla “pianura” di un ciclo che non aveva finora mostrato chiari segni di “decollo”, ma solo un debole sussulto tra febbraio e marzo dell’anno scorso ed uno più breve a luglio;
  3. inoltre, picchi come quelli attuali, improvvisi, ravvicinati e di notevole intensità (anche di molto superiore a quella della coppia attuale) rispetto alla media recente, si osservano spesso nelle fasi più avanzate della progressione di un ciclo, quando il solar flux è ormai costantemente superiore a 100, talvolta anche di molto.

Che cosa potrebbe significare tutto ciò?

Che il ciclo potrebbe trovarsi in una fase più avanzata di quanto non si possa pensare, a poco più di due anni dopo il minimo, una fase in cui i picchi sono più alti, improvvisi e si susseguono a breve distanza? Oppure, invece, si tratterebbe di peculiarità senza alcun particolare significato? E perché?

Una prima risposta spero la troveremo nel corso delle prossime settimane, continuando ad osservare l’evoluzione di questo ciclo che non finisce mai di stupire.

A voi la parola!

FabioDue

22 pensieri su “L’improvviso “colpo di reni” del Sole: confronto con i precedenti – Parte 2

  1. Intanto SFI a 116 da 119 di ieri…Solar Wind a 369…anche a guardare il behind sembra che stiamo andando di nuovo in fase di calma…certo che se siamo nei dintorni del massimo del ciclo, questo sta avvenendo prima del previsto. Comunque si possono fare tutte le congetture che si vogliono, ma credo che bisognerà solo aspettare le prossime settimane ( e i prossimi mesi magari) per capirci qualcosa di più su questo strano ciclo 24.

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  2. Ciao Fabio,
    interessante analisi la tua. Certo che questo ciclo è proprio da seguire. I due picchi sono stati seguiti da un terzo meno intenso del primo. Inoltre, benchè le aree attive attuali siano abbastanza numerose, non appaiono però di intensità tale da poter risollevare il SF a valori più consistenti. Anzi, sembrano tutte zone abbastanza stabili e non particolarmente attive e il behind non sembra mostarne altre di particolare attività. Dovremo aspettare per vedere se ci saranno altri “colpi” di particolare intensità.

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  3. @giorgio
    aggiungo inoltre che’ e’ falso dire che mancano 1200000kq rispetto alla media 79-2000,poiche’ in realta’ ne mancano solo 954000,ma con un pack cosi’ profondo i conti li faremo a settembre e saranno dolori per l’IPCC.

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  4. allora, non ho letto i commenti e l’articolo, appena ho tempo lo faccio, ma volevo ricordare che i dati che vedete come Sunspot Number sono i dati SIDC, mentre quelli del ciclo 23 e di quello 24 sono dati NOAA
    quindi non fatevi ingannare da numeri più bassi, cambia proprio il modo di conteggiare le macchie e quello del SIDC sappiamo essere sempre più basso di quello del NOAA

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  5. Io l’ho detto già da tempo, poi mi sbaglierò, ma nn ho mai cambiato la mia posizione…

    massimo del ciclo 24 entro i primi mesi del 2011!

    Questo sobbalzo improvviso e così ripido lo farebbe pensare, i prossimi 2-3 mesi saranno decisivi!

    Bora: ma che 2 @@!

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  6. Fabio Nintendo :allora, non ho letto i commenti e l’articolo, appena ho tempo lo faccio, ma volevo ricordare che i dati che vedete come Sunspot Number sono i dati SIDC, mentre quelli del ciclo 23 e di quello 24 sono dati NOAAquindi non fatevi ingannare da numeri più bassi, cambia proprio il modo di conteggiare le macchie e quello del SIDC sappiamo essere sempre più basso di quello del NOAA

    Buono a sapersi.
    Comunque per fortuna ho esaminato esclusivamente il solar flux 🙂

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  7. Bora è il giullare di NIA 🙂 è qui apposta per distrarci ogni tanto da argomenti così seri, un po come le vignette della Settimana Enigmistica collocate tra un cruciverba e l’altro 🙂

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  8. Complimenti FabioDue le conclusioni confermano l’anomalia di questo ciclo.
    La particolarità di questo ciclo, si manifesta in quei picchi improvvisi di attività e i flares che nascono quasi dal nulla. Su facebook avevo pubblicato i link notizie della moria di pesci in California, poi le notizie picchi di attività solare con qualche link, poi dei terremoti in Giappone adesso sono in molti a chiedermi se c’ é una relazione o un collegamento…

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  9. Piano però a parlare di conclusioni. Io ho solo fatto delle considerazioni, da verificare strada facendo, partendo da un semplice esame del comportamento del solar flux rispetto al passato.

    Questo primo esame richiede una doverosa verifica nelle prossime settimane, per confermare o smentire le peculiarità che ho segnalato.

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  10. @Inverno1709
    tra l’altro molto sotto le attese.Mi sarei aspettato che in questo mezzo giro di stella,ci fosse stato si un calo di attivita’ rispetto a inizio mese,ma non cosi’ marcato.A parte il SF e i SSn, tutti gli altri valori tra cui il solar wind e il K index,che sono quelli che ci interessano di piu’ dal punto di vista di impatto climatico continuano a rimanere da minimo pieno.Ritengo che questa ripresina di attivita’ abbia inciso zero o quasi per cio’ che riguarda il clima terrestre.

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  11. giorgio :@Inverno1709 tra l’altro molto sotto le attese.Mi sarei aspettato che in questo mezzo giro di stella,ci fosse stato si un calo di attivita’ rispetto a inizio mese,ma non cosi’ marcato.A parte il SF e i SSn, tutti gli altri valori tra cui il solar wind e il K index,che sono quelli che ci interessano di piu’ dal punto di vista di impatto climatico continuano a rimanere da minimo pieno.Ritengo che questa ripresina di attivita’ abbia inciso zero o quasi per cio’ che riguarda il clima terrestre.

    Ne sono convinto
    A proposito…….esiste qualche ricostruzione sul vento solare e sul K index a partire dal minimo di Maunder (o comunque a partire dagli inizi del ‘900) fino ai nostri giorni?
    In tal caso potresti postare qualche articolo o studio scientifico sull’argomento, che mi interessa molto?
    Grazie 😉

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