IL PROFESSOR UGO BARDI DEFINISCE “DIVERSAMENTE ENCEFALIZZATI” I SUOI STESSI COLLEGHI

Salve popolo di NIA. Oggi sono qui con voi non per fare una previsione meteorologica o per discutere dei fenomeni atmosferici, ma semplicemente per raccontarvi un fatto che mi è capitato in questi giorni riguardante il nostro amato professor Ugo Bardi, sperando di potervi strappare anche qualche risata.
L’altro giorno, sotto mentite spoglie, ho avuto il piacere e la fortuna di poter intrattenere una piacevole conversazione con il professore. Infatti, fingendomi un suo grande ammiratore e sostenitore incallito dell’AGW, sono riuscito a strappargli qualche rivelazione in cui egli stesso ammette che anche quelli dell’ “Organizzazione Meteorologica Mondiale” ed i membri di diversi enti di ricerca spudoratamente pro- AGW, sono dei Diversamente Encefalizzati. Nella breve conversazione sono riuscito inoltre a constatare che, anche un povero incompetente come me, ha una preparazione nei campi della climatologia e meteorologia più affidabile della sua. In altre parole, il professor Ugo Bardi, non capisce un granchè di cambiamenti climatici e dei meccanismi in grado di innescarli.
Vi spiego in poche righe l’accaduto inserendo le frasi che compongono la nostra conversazione, nella quale il mio nome è “Anonimo”.
Ho attaccato la discussione riguardo alla riduzione del buco dell’ozono che si è registrata durante gli ultimissimi anni nella stratosfera antartica, rivolgendogli la seguente domanda:

« Professore, mi potrebbe spiegare cortesemente per quale ragione il buco dell’ozono si è drasticamente ridotto negli ultimi anni? »

Risposta professor Bardi:

«Curiosa domanda, anonimo . Dove ti risulta che il buco dell’ozono “si è drasticamente ridotto negli ultimi anni”? A me risulta stabile; con previsione di recupero in tempi pluridecennali a causa della riduzione della concentrazione dei fluorocarburi».

Risposta mia:

«Ho letto notizie a riguardo ed approfitto della disponibilità offerta da un grande professore come lei. La mia domanda è la seguente: lei si spiega un (eventuale) aumento della quantità di ozono nella stratosfera antartica solo con la riduzione dei fluorocarburi? Non esistono altri meccanismi che comportano una variazione della quantità di ozono stratosferico, in grado dunque di ridurre il grande buco sull’antartide? ».

In seguito ad un’esplicita richiesta del professore che mi invitava ad essere più preciso, ho aggiunto:

«Diversi siti parlano di una notevole contrazione del buco dell’ozono iniziata qualche anno fà. Addirittura si parla di riduzioni del 20-30% nel giro di un paio di anni.
Ora volevo sapere se ci si può fidare di queste notizie che girano sul web, o se si tratta della solita disinformazione organizzata da coloro che
preferiscono arrampicarsi sugli specchi pur di negare che ci sia la mano dell’uomo dietro i cambiamenti climatici ed atmosferici. Queste notizie mi suonano strane perchè si parla di una veloce riduzione del buco iniziata all’incirca nel 2006, mentre la riduzione dell’emissioni dei clorofluorocarburi è iniziata più o meno alla fine degli anni 80′(protocollo di Montreal).
Per questo le chiedevo:
1) se tali notizie possano essere considerate attendibili;
2) se, a prescindere dalle emissioni delle sostanze inquinanti, esistono in natura altri meccanismi che possono portare ad una variazione della concentrazione media di ozono nella stratosfera polare antartica nel corso degli anni (non mi riferisco ovviamente alle eventuali variazioni stagionali).
Tra l’altro i miei dubbi sono divenuti ancor più fondati leggendo ultimamente di ricerche condotte da prestigiosi enti di ricerca mondiale che indicano una preoccupante riduzione di ozono anche sul circolo polare artico. Tali ricerche indicano la possibilità che nei prossimi anni si possa formare un pericoloso buco dell’ozono anche sul polo nord.
La ringrazio ancora per la sua disponibilità».

Ora, prima di dirvi come è andata a finire la discussione, ci tengo a precisare che le ricerche che hanno portato a stabilire una rapida contrazione del buco dell’ozono sono state condotte da scienziati di fama internazionale che fanno capo a diverse università. Tra questi spicca Ken Carslae, scienziato di scienze atmosferiche all’Università di Leeds che, insieme al suo gruppo di ricerca, ha pubblicato sull’autorevole rivista “Geophisical Research Letters” uno studio in cui dimostra come il buco dell’ozono si stia chiudendo anche a ritmi abbastanza sostenuti. Trattandosi di uno scienziato di fama riconosciuto nell’ambiente scientifico, il professor Ken Carslae non può che essere un accanito sostenitore dell’AGW. Infatti secondo lui la riduzione del buco dell’ozono è da attribuire interamente all’iniziativa dei governi di tutto il mondo di mettere fuori uso i clorofluorocarburi (Protocollo di Montreal del 1987), che sono le sostanze responsabili dell’apertura del buco stesso. Lo stesso professor Ken Carslae sostiene nella sua ricerca che, la scelta di bandire i clorofluorocarburi (CFC), avrà dei risvolti negativi perché la riduzione del buco dell’ozono comporterà l’aumento del GW (ma questa barzelletta è tutta un’altra storia).
Tra le altre, anche la “Macquarie University” di Sydney in Australia, è riuscita a quantificare al 20% la fetta dello strato del gas che si è riformata negli ultimi anni. Anche gli scienziati dell’ “Organizzazione Mondiale Meteorologica” hanno recentemente divulgato la clamorosa notizia del ridimensionamento del buco dell’ozono.
Ma d’altronde non servono neanche grosse ricerche universitarie , infatti la riduzione dell’estensione del buco è facilmente riscontrabile attraverso le immagini satellitari facilmente reperibili nel web.
E adesso passiamo alla risposta finale del professor Bardi che, a coloro che sostengono una riduzione del buco dell’ozono, rivolge le seguenti belle parole:

«Anonimo, non so dove tu abbia trovato questo sito. Mi sembrano, francamente, dei diversamente encefalizzati anche loro. Ma dove l’hanno presa questa idea che il buco dell’ozono si è ridotto? Sogni notturni? Voci misteriose che gli parlano nelle orecchie? Veline governative? Individui incappucciati incontrati in bar malfamati sulla Tiburtina? ».

E’ probabile che il professor Bardi, nel definire diversamente encefalizzati coloro che cercano di far credere alla povera gente che il buco dell’ozono dipenda esclusivamente dall’azione umana e che la sua restrizione (sempre per mano dell’uomo) possa far aumentare il riscaldamento globale, abbia fatto la cosa più giusta della sua vita. Peccato però che l’abbia fatto in modo inconsapevole.
Infine vi riporto la frase finale del professore che, incalzato dalle mie ripetute domande, ha alzato bandiera bianca ammettendo di non capirci un tubo dell’ozono stratosferico e dell’importanza che ha nei cambiamenti climatici:
«Figliolo, non ti so che dire. Io non sono particolarmente esperto di ozono. Se l’argomento ti interessa, credo che puoi trovare su internet dati in abbondanza. Non è questo il posto adatto per discuterne».

Permettetemi a questo punto una riflessione finale a proposito dell’ozonosfera e del buco dell’ozono. Nel 1987 il Protocollo di Montreal, entrato in vigore nel 1989, prevedeva lo smaltimento o addirittura l’eliminazione della produzione di clorofluorocarburi, ritenuti responsabili dell’espandersi del buco dell’ozono antartico. Ora, i risultati di questo intervento, si sono cominciati a vedere solo nel 2006, anno in cui il buco dell’ozono ha cominciato progressivamente a contrarsi. Ma nello stesso 2006 è iniziato un grande fenomeno che noi tutti conosciamo: il minimo solare di Eddy. Ebbene la capacità dei grandi minimi solari di modulare la quantità di ozono nelle stratosfere polari è un fattore chiave nell’ambito delle variazioni climatiche indotte dal minimo solare stesso. Un aumento dell’ozono stratosferico è collegato ad una maggiore destabilizzazione dei Vortici Polari, e questo fattore potrà causare una minore stabilità e “robustezza” dei ghiacci marini antartici e, contemporaneamente, un progressivo raffreddamento delle terre emerse situate alle medie latitudini dell’emisfero australe. Capirete quindi che le conclusioni del sopracitato professore americano Ken Carslae, il quale sostiene che “la chiusura del buco sta rallentando fortemente la formazione delle nubi protettrici e ciò accelera il riscaldamento di alcune aree dell’emisfero meridionale, Antartide compreso”, siano alquanto bizzarre.
Di questi temi, fondamentali nell’ambito dei cambiamenti climatici, tornerò a parlare in un prossimo futuro quando, insieme, cercheremo di capire in che modo il minimi di Maunder e Dalton abbiano innescato la celeberrima “Piccola era glaciale” alle medie latitudini. Intanto spero di avervi fatto capire che molti dei professori che intervengono nelle discussioni sulla climatologia e sui cambiamenti climatici, abbiano poco chiari i meccanismi che sono alla base delle dinamiche atmosferiche. Purtroppo quelli veramente preparati o vengono “oscurati” o “costretti” ad obbedire al credo dell’AGW.

Riccardo

80 pensieri su “IL PROFESSOR UGO BARDI DEFINISCE “DIVERSAMENTE ENCEFALIZZATI” I SUOI STESSI COLLEGHI

  1. @ tutti
    Lo ribadisco una volta per tutte….quello che credevo potesse emergere dal presente articolo è una critica nei confronti del sistema scientifico che impera….volevo dimostrarvi con i fatti come viene trattato dalla scienza ufficiale un tema fondamentale come quello del buco dell’ozono….l’iter scientifico nei confronti del tema del buco dell’ozono è il seguente: c’è chi nega spudoratamente l’evidenza non ammettendo un fatto palese (la netta riduzione del buco) e poi c’è chi, dovendola necessariamente ammettere, la attribuisce solo ed esclusivamente all’azione umana e non contento, le conferisce un’accezione negativa….nel senso che l’uomo ha causato il buco, l’uomo ne causerà la chiusura ma ciò sarà dannoso perchè con ciò aumenterà il GW….conclusione, l’uomo è il solo responsabile di quello che accade al clima….e non è questa la battaglia che ha intrapreso NIA da anni…??ora che vi do una mano io non va bene..??a questo punto penso che non tutti abbiano letto al competo l’articolo fermandosi ai virgolettati del prof. bardi……..

  2. Quoto in pieno RICCARDO.
    La possibilitá di smascherare questi falsi profeti di sventure e immani cataclismi é sempre benvenuta.
    Ma lasciamo l´illustre parlare ai suoi adepti e continuiamo per la nostra strada.
    È il sole che comanda il clima terrestre e di tutti i pianeti del sistema solare.
    La CO2 e gli altri gas ad effetto serra ha solo un effetto marginale sul clima.

  3. Riccardo :
    @ Fabio Nintendo
    Quando tu scrivi un articolo per dimostrare che i dati sulle temperature globali sono fallati non è meglio un nowcasting solare…????
    @ Paolo 72
    Cosuccie…??????Se madre natura non ti ha dato un cervello adeguato per comprendere certe problematiche non è colpa mia….almeno però non offendere il lavoro altrui…………….

    Ciao!Non volevo offenderti assolutamente ci mancherebbe!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!Nel senso che non mi piacciono veder queste cose!!!!

  4. Paolo 72 :

    Riccardo :
    @ Fabio Nintendo
    Quando tu scrivi un articolo per dimostrare che i dati sulle temperature globali sono fallati non è meglio un nowcasting solare…????
    @ Paolo 72
    Cosuccie…??????Se madre natura non ti ha dato un cervello adeguato per comprendere certe problematiche non è colpa mia….almeno però non offendere il lavoro altrui…………….

    Ciao!Non volevo offenderti assolutamente ci mancherebbe!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!Nel senso che non mi piacciono veder queste cose!!!!

    Lascia stare sto professo che è proprio un ……………!!!!!!AAAA!!!

  5. @ Paolo 72
    Ti chiedo scusa se ho esagerato con le parole….è un difetto che ho, quando mi girano divento una belva……..

  6. Concordo sostanzialmente con i vostri interventi
    Lo “scherzetto” fa ridere……ma non aggiunge nulla a ciò che è già sotto la luce del Sole…..Bardi, quando non sa più che pesci pigliare, offende e basta, ma sostanzialmente capisce più mio nonno di ingegneria spaziale che lui di clima
    Come lui stesso dice che non serve fare pubblicità a NIA (come se aveste bisogno della sua pubblicità) non facciamone noi a lui
    Riprendiamo il nowcasting solare per capire quando ci sarà il secondo picco del massimo solare

  7. Riccardo :
    @ Paolo 72
    Ti chiedo scusa se ho esagerato con le parole….è un difetto che ho, quando mi girano divento una belva……..

    Niente!Tutto ok!Tra u po vado a lavorare!Spero che non ci sia un altro terremoto!!!!

  8. Ecco perche’ il NIA e’ il migliore…. E’ come in una grande famiglia unita… Come tra fratelli ci si prende a volte anche a sberle ma 5 minuti dopo ci si spiega e con un abbraccio e’ tutto finito….
    E si e’ piu’ forti e motivati di prima !
    Avanti cosi’ perche’ se uno a digiuno come me di queste tematiche in pochi giorni ha cominciato a capir qualcosa vuol dire che siete TUTTI in gamba , piu’ di chi sbandiera cattedre ma alla fine…
    GRAZIE 1000 !!!

  9. simon: ora lo metto qui, magari vedi tu di spostarlo dove meglio credi

    26/07/2011stampainvia
    Studio Usa, scioglimento dei ghiacci: raggiunto il record

    Entro trent’anni il Polo Nord potrebbe restare senza ghiacci nei mesi più caldi, e le temperature del Mar Glaciale Artico non sono mai state così alte
    Secondo uno studio del Polar Science Centre dell’Università di Washington, basato sulle rilevazioni di un satellite dello Us National Snow and Ice Data Centre (Nsidc), quest’anno lo strato dei ghiacci artici ha raggiunto il minore spessore mai registrato, inferiore persino al record negativo di tutti i tempi, raggiunto nel 2007. Di questo passo, allertano gli studiosi americani, il Polo Nord potrebbe restare nei mesi più caldi senza più ghiacci entro il 2040, anticipando di quarant’anni le previsioni delle Nazioni Unite.

    A una media del 3 per cento l’anno, il surriscaldamento del pianeta sta sciogliendo il ghiaccio del Mar Glaciale Artico. Il problema, spiega lo studio, è che meno ghiaccio c’è, più velocemente avviene lo scioglimento di quello rimanente, che risulta assai ridotto di spessore. Sarebbe a causa di questa spirale negativa che nell’ultimo anno i ghiacci si sono sciolti a velocità mai viste. Solo la scorsa settimana, la coltre è scesa a otto milioni e mezzo di kilometri quadrati.

    Lo studio dell’Nsidc ha rilevato anche che le temperature delle acque del Mar Glaciale Artico sono le più alte mai registrate negli ultimi duemila anni.

    http://www.tzetze.it/tzetze_news.php?url=http%3A%2F%2Fit.peacereporter.net%2Farticolo%2F29661%2FStudio%2BUsa%252C%2Bscioglimento%2Bdei%2Bghiacci%253A%2Braggiunto%2Bil%2Brecord%2B

    cosa dire? i colpi di coda dei serristi sono sempre peggio.. non mollano..

    per un gg che si è andati sotto al 2007 o forse poche ore….lasciamo stare.. io vorrei sapere a questo punto chi è che fa i sensazionalismi.. noi o loro?

    kamarezza 🙁

  10. @alessandro
    A ben vedere quelle che sono certezze in realtà non lo sono.
    Intanto ci sono misurazioni effettuate prevalentemente con l’ utilizzo di satelliti che appartengono tutti alla stessa parrocchia ..
    Quello che sappiamo in realtà é che probabilmente che l’ estensione dei ghiacci sta riducendo e che probabilmente l’ acqua dell’ oceano artico é più calda rispetto a quella di un decennio fa. Fine del discorso.
    Gli algoritmi hanno un errore del 10% su una singola zona e quindi alla fine l’ errore di misurazione può essere elevato.
    Con dati talmente frammentari e imprecisi dire altro non é sicuramente scientifico. Non si sà perché l’ acqua é così calda non si sanno i meccanismi per cui i ghiacci si stanno sciogliendo.
    Ma già qualcuno si avventura in profezie senza avere uno straccio di teoria minimamente accettabile .

    Lo studio dell’Nsidc ha rilevato anche che le temperature delle acque del Mar Glaciale Artico sono le più alte mai registrate negli ultimi duemila anni.
    Questa affermazione é bellissima … i primi termometri sono stati inventati nel 1600 http://it.wikipedia.org/wiki/Termometro_galileiano e non credo che in quegli anni qualcuno si fosse preso la briga di andare a prendere qualche misura delle temperature … al polo nord.
    Come definire allora tali report allarmistici … secondo me sono solo spot di informazione pubblicitaria occulta.
    Per finire un consiglio … quando troviamo delle notizie di questo stampo di rado vengono pubblicati i link della ricerca, in tali condizioni non possiamo nemmeno sapere se il blogger ha riportato la notizia in modo coretto.
    In queste condizioni la credibilità scientifica dello spot pubblicitario si azzera!

  11. adesso non sto a citare i messaggi di riccardo scritti in prima pagina, ma mi sembra che lui si sia preso la briga di prendere male tutto quello che scrivo, evidentemente c’è qualcosa che non va.

    io ho solo scritto il mio parere, un parere che si basa sul fatto che questo articolo ripercorre un argomento che purtroppo abbiamo già affrontato nei giorni scorsi, argomento che io stesso preferisco evitare di parlarne troppo.
    un conto è mostrare come si comportano certe persone o certi siti, ma un’altro è andarci giù pesante continuamente.
    rischiano di fare noi quello che critichiamo di loro.

    18 Luglio: Articolo su Climalteranti nel quale nasce il dibattito sulle parole che il prfessor Bardi usa per descrivere le persone che seguono blog come il Nostro
    19 Luglio: Articolo totalmente incentrato sulla discussione che era nata in quello precedente dove si parla esclusivamente del Bardi
    21 Luglio: Articolo sul taroccamento dei dati della Nasa
    22 Luglio: Articolo su Sole e Ghiacci Marini
    23 Luglio: nuovo articolo incentrato unicamente su Bardi che ripercorre quello che era già stato scritto in precedenza
    25 Luglio: Nowcasting solare
    26 Luglio: altro articolo incentrato sul Bardi

    ora, oltre ad aver parlato di una persona che poco sopporto e di cui farei a meno di parlarne, gli abbiamo anche fatto una bella pubblicità.
    ricapitolando negli ultimi 9 giorni sono usciti 7 articoli, di cui 3 incentrati direttamente sul Bardi e 1 dove si parla di un sito a lui vicino.
    4 articoli su 7 che parlano della stessa cosa con ben 6 giorni su 9 occupati in prima pagina dal Bardi.

    io ho scritto che l’argomento mi aveva stufato, basta come argomentazione???
    riguardo a non so che storie di complotto che io starei facendo, dico solo, e Simon può ribadire, che io non mi sono mai intromesso nelle decisioni di Simon nella gestione del blog (tranne per la pagina del NIA’s Count) ne ho mai avuto l’intenzione di farlo.
    con simon ho sempre e solo parlato di me, dei miei impegni e dei miei articoli, mai parlato di altri collaboratori con lui.
    ora, io non voglio pensar male, si fa peccato ma c’è chi dice che spesso s’indovina e potrei dire che tu mi accusi di qualcosa che in realtà tu stesso vuoi fare.

  12. @ Fabio Nintendo
    Prima cosa ribadisco per la centesima volta che l’articolo prende spunto dal colloquio avuto con il professor bardi per poi trattare una problematica molto importante, e mi sembra di aver offerto anche spunti interessanti a riguardo…lo sapevi che in ambito climatico la cosa di cui vanno più fieri i grandi pensatori-politici pro-agw (stile Al Gore per intenderci) è la buona riuscita del trattato di Montreal??E che ora si gonfiano come pavoni perchè grazie alla loro “santità” il buco dell’ozono si sta richiudendo, quando questo fenomeno è dovuto in parte al minimo solare che è un fatto puramente naturale…??Mi sembra di aver trattato anche queste tematiche citando più volte il prof. Ken Carslae che è un soggetto chiave in questa faccenda….quindi se dici che ti sei stufato di leggere articoli sul prof. bardi già è un’affermazione fuori luogo, che avresti dovuto caso mai rivolgere a chi ha scritto articoli solo per rispondere a tono allo stesso professore…nel mio articolo c’è molto di più di una semplice critica e un’appassionato come te di meteorologia e climatologia dovrebbe essere solo che contento che qualcuno tratti questi argomenti…
    Seconda cosa, in un anno e mezzo che seguo NIA non mi è capitato di leggere commenti in cui si chiedeva di togliere l’articolo….ho letto molte volte commenti da parte vostra (soprattutto tua) mirati a invogliare la gente alle discussioni e ad indurre gli utenti a fare almeno i complimenti agli articolisti che lavorano tanto e gratis per tutti…tu non solo non me li fai mai (e sinceramente non me ne fotte una minchia) ma ti lamenti perchè vuoi leggere altra roba…e come te l’hanno fatto anche altri…io non mi sono mai permesso e mai mi permetterò di offendere il lavoro altrui chiedendo di sostituire l’articolo….è un tattamento bruttissimo che è stato riservato solo a me…..
    Fabio, siamo entrambi molto intelligenti quindi non ci perculiamo a vicenda….saresti più signore nel dirmi che ti sto sulle palle, invece di nasconderti dietro le vesti del bravo ragazzo ingenuo…ti posso portare ad esempio cento fatti che dimostrano chiaramente che hai un atteggiamento poco propositivo nei miei confronti (per usare un eufemismo)….ovviamente un pò mi dispiace di questo principalmente perchè come dice Simon sei una colonna portante di NIA e uno dei gestori del blog…però ovviamente non mi strapperò i capelli, l’unica cosa che ti chiedo è di portarmi rispetto….se proprio non ci riesci risparmiati i tuoi commenti poco cortesi nei miei confronti e fai finta che non esisto….mi sono spiegato bene…???!!

  13. @ Fabio Nintendo
    Credi che possa dar fastidio che utenti come “Inverno 1709”, che probabilmente di questi fenomeni abbastanza sconosciuti e che spiegano finalmente la risposta dell’atmosfera terrestre alle variazioni dell’attività solare non ne sanno un granchè (probabilmente niente), vengano a dire con aria scocciata e superficiale di cambiare articolo…?? Dopo che non sono neanche uscito domenica ed ho rinunciato a farmi i cazzi miei per scriverlo…???ti sembra una cosa normale…???puoi anche esprimere il disaccordo (come hanno fatto in molti) ma dire di cambiare canale è a dir poco squallido…e mica siamo pagati noi per offrire questo servizio…..e dire che ti sei sempre battuto in favore degli articolisti………

  14. senti io non so tu cosa abbia contro di me, non ho mai scritto contro di te, ma contro il contesto in cui certe cose vengono scritte.
    pensala come ti pare, io non ho alcun problema.

  15. mentre riguardo al fatto che io ho sempre difeso chi scriveva gli articoli ti sbagli di grosso.
    ho sempre scritto quando un articolo non mi piaceva o quando ritenevo ci fosse un errore.
    ne tu ne nessun altro ha mai ricevuto critiche alla persona da parte mia, ma sempre e solo al contesto di ciò che veniva scritto.
    ed è questo il caso, l’articolo è stato pubblicato in un momento non adatto a farlo

  16. Ragazzi, vi prego di non litigare “pubblicamente”..è un danno per il sito e per voi stessi…NIA ha bisogno di entrambi, solo questo posso dire io…

  17. Non è vero, non dire fesserie….tu hai criticato gli articoli nei loro contenuti quando hai ritenuto opportuno (come tutte le persone intelligenti fanno)….ma hai sempre ribadito il concetto di ringraziare e portare rispetto agli articolisti che lavorano solo per passione e per tutti….non ti sei mai permesso di denigrare il lavoro altrui (a prescindere dai contenuti)…comunque io sono apposto, mi sembra di averti chiesto gentilmente solo di portarmi rispetto come io ho fatto con te, forse anche in modo eccessivo……

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