Ghiacci Marini Antartici – Situazione Luglio 2011

Estensione:

Anomalia Concentrazione:

 

Area:

 

Trend Anomalia Estensione:

 

Curiosità:

Rispetto a 10 anni fa abbiamo 0.1milioni di kmq di estensione in più e 0.3 in meno di area.

Rispetto a 20 anni fa abbiamo 0.1milioni di kmq di estensione in più e 0.1 in più di area.

Rispetto a 30 anni fa abbiamo 0.3milioni di kmq di estensione in meno e 0.5 in meno di area.

Durante la Stagione Invernale l’estensione dei ghiacci Marini Antartici è talmente elevata che le percentuali di anomalia risultano piccole e il grafico non può essere confrontato con quello di altri mesi

 

FABIO

15 pensieri su “Ghiacci Marini Antartici – Situazione Luglio 2011

  1. L’inverno Australe sta andando alla grandissima, come ormai prassi da un bel po’ di anni.
    speriamo di iniziare una serie positiva anche nell’emisfero nord, per ora siamo a 2

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  2. FabioDue :
    Chissà da quanto tempo i ghiacci non raggiungono la punta meridionale del Sudamerica…..secoli? millenni?

    C’e’ mai arrivato?? 😉
    Ho l’impressione che l’antartico non si estenda oltre per le “Qualità” dell’area di mare che lo circonda (i “Furious Fifties”)

    Ciao
    Lcua

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  3. In antartide l’ estensione dei ghiacci é impressionante, soprattutto se si pensa alle latitudini raggiunte 57°. Ecco un immagine che vale più di tante parole.
    C’ è da dire che i ghiacci antartici sono molto meno statici dei corrispondenti Artici perchè le potenti correnti Australi modificano in continuazione il pack, se notate rispetto a luglio ci sono evidenti differenze.

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  4. Giovanni Micalizzi :

    http://www.ijis.iarc.uaf.edu/seaice/extent/AMSRE_Sea_Ice_Extent_L.png

    Situazione davvero ad un passo dal baratro stile 2007…..faremo fatica a esser sopra voi che dite?

    Che dire si Cryosphere che IARC danno situazioni catastrofiche mentre Arctic Roos fornisce dati meno disastrosi. Inoltre non ha aggiornato per dal 07/08 e gli ultimi dati si fermano 13/08 é probabile che in presenza di dati troppo incerti preferiscano non aggiornare il grafico.
    http://arctic-roos.org/observations/satellite-data/sea-ice/ice-area-and-extent-in-arctic
    Secondo alcuni però lo scioglimento della banchisa artica é indice di un possibile cambiamento climatico verso il freddo … staremo a vedere.
    Io intanto ho cominciato a fare spazio per la legna.

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  5. intanto non so se avete letto le notizie proveniente dalla nuova zelanda.
    praticamente la neve è arrivata a cadere fin sul mare in alcune città dove non capitava dal 1939, e dove in altre questo fenomeno conta meno di 5 casi nell’intero 20° secolo.
    questo praticamente ad inverno quasi finito (non stiamo parlando di record mensili, ma assoluti) è come se da noi a metà febbraio cominciasse un nuovo gennaio 85 più freddo, ma un mese e mezzo più avanti nell’inverno.

    e già verso fine luglio c’erano state nevicate abbondanti.

    la banchisa antartica quest’anno ne sta risentendo di tutti questi scambi meridiani

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  6. Lo avevo detto che nei prossimi anni la banchisa antartica avrebbe perso qualche colpo in raffronto al decennio scorso….attenzione, non sto dicendo che andrà in crisi come quella artica….

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  7. La tendenza comunque é quella di distribuire il “freddo” a latitudini più basse con la conseguente riscaldamento dei poli e riduzione delle banchise. Se si raffredderanno anche gli oceani nelle zone a bassa latitudine dovremmo assistere ad una lieve riduzione del tasso di crescita della concentrazione della CO2 anche se la cosa mi sembra abbastanza utopica.

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