Il NIA’s Sunspot Number migliora ancora

Tutti voi sapete che con il nuovo satellite SDO abbiamo avuto problemi per continuare il nostro personale conteggio ispirato ai metodi che utilizzava Wolf in persona quando invento inventò tale metodo e che fino ai primi anni del 1900 era usato da quasi tutti gli osservatori internazionali.

I problemi ovviamente derivavano da 2 principali fattori, le immagini che l’SDO pubblica sono di qualità molto superiore a quelle che pubblicava il SOHO e più importante, l’SDO non pubblicava immagini che avessero una base cromatica simile a quelle che usavamo prima.

Ciò ci ha costretto Luca Nitopi a modificare i parametri di sfondo che servivano per determinare il colore nero delle macchie sull’arancione della sfera solare, così facendo abbiamo perso sensibilità nel conteggio rischiando di avere un errore di sovrastima rispetto ai dati che usavano le vecchie immagini.

C’era il pericolo che non ci fosse omogeneità nel nostro conteggio, ed è una cosa grave visto che siamo praticamente all’inizio.

Ma ora il problema è risolto quasi del tutto, perché l’SDO pubblica nello stesso sito del SOHO (non in quello ufficiale, ma quello vecchio) le immagini a base cromatica uguale.

Ed eccoci tornare ad avere conteggi sovrapponibili a quelli precedenti.

Abbiamo infatti ricominciato ad utilizzare il programma precedente e dopo una leggera ritaratura dei parametri io personalmente mi sono impegnato a rifare tutti i mesi precedenti dal Gennaio 2011 in avanti.

Come potete vedere nella pagina del NIA’s

http://daltonsminima.altervista.org/?page_id=8780

alcuni mesi non hanno il link del bollettino finale, per ora solo i primi 3 mesi sono stati riconteggiati, Aprile e Maggio presentano i vecchi bollettini finali mentre i mesi successivi non hanno avuto ufficialità visto che sono i conteggi giornalieri che Simon fa.

Ora, non so se Simon ha già cominciato a riutilizzare il vecchio metodo, ma probabilmente i dati che vedete di settembre sono già quelli nuovi fatti utilizzando le nuove immagini.

Piano Piano aggiornerò tutti i mesi e ci rimetteremo in pari.

Qui trovate tutti i nostri vecchi articoli sul NIA’s SN con tutte le informazioni necessarie:

http://daltonsminima.altervista.org/?p=8692

Questo Articolo riguarda la prima versione del conteggio che utilizzava il programma ideato da Geoff Sharp ma modificato da Nitopi per permetterci di poter “contare” a modo nostro.

http://daltonsminima.altervista.org/?p=9236

Dopo le Minacce di Sharp sull’utilizzo del suo programma abbiamo ideato questa 2° versione che ritengo 10 volte migliore di quella precedente che non solo tiene conto della grandezza di una macchia ma anche della sua visibilità in contrasto con il sole (la versione che riutilizzeremo con l’SDO è difatti questa)

http://daltonsminima.altervista.org/?p=13690

Questo è invece l’aggiornamento che fummo costretti a fare vista la sospensione delle immagini SOHO

FABIO

26 pensieri su “Il NIA’s Sunspot Number migliora ancora

  1. Voglio ribadire per l’ennsima volta che anche se è vero che il sole come tutti abbiamo visto nell’ultimo mese ha dato una bella accelerata, il Sidc come al solito ha pompato i SN in modo incredibile, e vedrete che nella loro prima revisione mensile gli alzerà ulteriormente!

    W la continuità col passato, insomma, una lotta che NIA ha intrapreso fin da quando è nata, ed è per questo che abbiamo deciso di inventare il nia’s count che a nostro parere rende più onore a questo ciclo 24 che tutto è tranne che un ciclo nornale soprattutto se paragonato agli ultimi…alla fine vedrete che a causa di questi conteggi diranno che è tutto nornmale, mentre invece la sua profondità è tutt’oggi paragonabile almeno al minimo di Dalton e se guardate il nia’s count ve ne rendere ancora più conto!

    Simon

      (Quote)  (Reply)

  2. Ma purtroppo c’è troppa gente nei vari siti meteo, specie sull’MTG che io frequento, che prende i dati del Sidc come oro colato, per carità faranno anche il loro lavoro onestamente, ma come ammise a suo tempo il direttore stesso del sidc su NIA in risposta alla nostra lettera, è molto probabile appunto che a causa delle nuove tecnologie di conteggio, il paragone col passato nn sta più in piedi, quindi fate vobis, noi stiamo continuando a segnare i dati del Sidc anche perchè è l’organo ufficilale internazione per i SN, ma siamo altresì convinti che quei conteggi nn hanno più rispondenza coi minimi importanti del passato, ed abbiamo la “presunzione” di affermare che il nia’s count in questo senso sia molto più veritiero, associato ovviamente al valore del flusso solare!

    Simon

      (Quote)  (Reply)

  3. simon, è ovvio che essendo il SIDC l’ente di riferimento i dati vengano presi da li da quasi tutte le persone che vogliono dare un’occhiata alla situazione solare.
    noi abbiamo mandato una mail al sidc e ci hanno tranquillamente detto che anche per loro i conteggi moderni non sono paragonabili a quelli passati.

    per cui loro lo sanno benissimo, ma se ne fregano, nonostante il loro compito sia proprio quello di vigilare su questo fenomeno.

      (Quote)  (Reply)

  4. per quanta riguarda i conteggi, la mia revisione andrà avanti un po’ a rilento, ma per ora non ci sono stati problemi con il conteggio.

    X Simon: ne approfitto qui per chiederti che conteggi stai usando te e che parametri.

      (Quote)  (Reply)

  5. Fabio Nintendo :

    per quanta riguarda i conteggi, la mia revisione andrà avanti un po’ a rilento, ma per ora non ci sono stati problemi con il conteggio.

    X Simon: ne approfitto qui per chiederti che conteggi stai usando te e che parametri.

    Quelli che mi avevi detto per posta, ed il mio occhio “lungo”…

      (Quote)  (Reply)

  6. L’argomento vale sempre la pena solo che c’è poco da commentare in questi casi.Se puo’ servire dico di continuare che andate benissimo ^_^

      (Quote)  (Reply)

  7. Dai Fabio, questo per me è il lavoro fondamentale di NIA. NIA secondo me è imperniata proprio su questi calcoli, SSN, confronto con il passato, variazioni solari e ripercussione sul clima. Io la seguo per questo, e ti apprezzo.

      (Quote)  (Reply)

  8. Ciao Fabio …
    Da quello che ho capito questa é la terza del software .
    Come si procede al calcolo? La cosa é veloce oppure é noiosa e ripetitiva ?
    Esiste la possibilità essere utili e di collaborare in qualche modo ?

      (Quote)  (Reply)

  9. si, un modo ci sarebbe, che sarebbe quello che qualcun’altra salva le immagini e poi me le manda, così io devo solo “contare” le macchie
    solo che 30 immagini sono tante e gli allegati email non sono sufficienti.

      (Quote)  (Reply)

  10. @ Simon

    Sto completando un’articolo che dovrebbe andare on-line per la giornata di domani.
    Se tutto ok fammi un fischio, stasera lo piazzo nelle bozze e programmo l’uscita.
    Ciao Mic

    P.S.
    Per la prossima settimana completo la traduzione di una ricerca sul Sole

      (Quote)  (Reply)

  11. X Luca Nipoti: cavoli Luca MI HAI ILLUMINATO:sto passando giorni guardandomi e riguardandomi video you tube del ciclo 23. http://i54.tinypic.com/fmo1o5.jpg come dici tu basta una modulazione di 0,4 anni per avere un sfasamento di 350… grazie a un suggerimento di Luke 73 sono giorni che sto su you tube.Una piccolo ritardo tra l’emisfero sud e nord era presente anche nel ciclo 23.Ora si e’ amplificato a dismisura….allora…..ee?che ne dici?Lo diciamo sottovoce Mau….. piano piano… ATTENZIONE:30/09/2011 http://www.solarham.com/pictures/spots.jpg ottima immagine per farsi un’idea.Ciao Giorgio

      (Quote)  (Reply)

  12. @alessandro
    forse non servira’ nemmeno quello.Gia’ alcune macchie sono arrivate sotto il 7N anche se la NASA le ha “spostate”piu’ in alto.Lo sfasamento tra i due emisferi c’era anche nel ciclo 23,seppur minimo.Ora il divario si e’ moltiplicato a dismisura.Penso che cosi’ accadde pure nel Maunder,quando in quel caso comparivano macchie solo nell’emisero sud.

      (Quote)  (Reply)

  13. Fabio Nintendo :

    si, un modo ci sarebbe, che sarebbe quello che qualcun’altra salva le immagini e poi me le manda, così io devo solo “contare” le macchie
    solo che 30 immagini sono tante e gli allegati email non sono sufficienti.

    Le immagini sono queste ?

    Se sì dimmi quali servono che le impacchetto mese per mese … 8) … poi ti passo un link dove scaricarle

      (Quote)  (Reply)

  14. Michele :@ Simon
    Sto completando un’articolo che dovrebbe andare on-line per la giornata di domani.Se tutto ok fammi un fischio, stasera lo piazzo nelle bozze e programmo l’uscita.Ciao Mic
    P.S.Per la prossima settimana completo la traduzione di una ricerca sul Sole

    no michele, resisti ancora un pò, domani pubblicherò il resoconto mensile di settembre, essendo il primo del mse di ottobere!ù

    Simon

      (Quote)  (Reply)

  15. Luci0 :

    Fabio Nintendo :
    si, un modo ci sarebbe, che sarebbe quello che qualcun’altra salva le immagini e poi me le manda, così io devo solo “contare” le macchiesolo che 30 immagini sono tante e gli allegati email non sono sufficienti.

    Le immagini sono queste ?
    Se sì dimmi quali servono che le impacchetto mese per mese … … poi ti passo un link dove scaricarle

    si sn quelle

      (Quote)  (Reply)

  16. Fabio Nintendo :evidentemente questo argomento non interessa, perchè tutto il lavoro che ci sta dietro ne vale veramente la pena?

    Non sono daccordo Fabio, credo interessi però una fascia relativamente ristretta di lettori, perchè è effettivamente un tema prettamente “tecnico”, per pochi appassionati.
    Per chi non è appassionato di fisica solare e di cicli solari non è facile comprendere le conseguenze dirette di questo lavoro, l’importanza di conteggi omogenei rispetto al passato, per capire a che punto siamo rispetto ai grandi minimi passati dei quali si dispongono dati attendibili.
    Ciò non toglie che, pur essendo un tema per un numero ristretto di appassionati, abbia la sua importanza, anche per capire meglio, in ultima analisi, quali possano essere le conseguenze di questo ciclo debole sul nostro clima.

    Aggiungo, infine, che l’articolo è molto sintetico e presuppone la conoscenza degli antefatti, anche questa limitata ad un numero ristretto di frequentatori affezionati di questo blog, oltre che appassionati del tema. Dunque non ti meravigliare per il numero limitato di commenti. Non conta solo la quantità ma anche il grado di interesse di chi commenta.

      (Quote)  (Reply)

  17. @FabioDue
    Concordo pienamente FabioDue. Tra l’altro per chi non possiede competenze specifiche in materia risulta anche difficile formulare commenti. Invece è possibile sapere quanti accessi
    ha totalizzato un articolo??? Credo che sia il dato più attendibile in relazione all’interesse
    manifestato dai lettori …
    Io credo che gli interessati all’argomento siano molti di più di quanto in realtà emerga dal n° dei commenti: consideriamo anche il fatto che non sempre tutti abbiamo (purtroppo 🙁 ) tempo libero da dedicare al blog…..
    Bruno

      (Quote)  (Reply)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Immagine CAPTCHA

*

Aggiungi una immagine

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.