Sulle relazione fra attività solare e sismicità terrestre -2-

2°parte


M.N. Gousheval , K.Y. Georgieva, B.B. Kirov, D. Atanasov
“Istituto per la ricerca spaziale” , Accademia Bulgara delle Scienze
6, Moskovska, 1000 Sofia, Bulgaria
Laboratorio di Influenze solari – terrestri, accademia Bulgara delle Scienze
G. Bonchev , B1.3, 1113 Sofia, Bulgaria
‘”Università di Sofia, Facoltà di Matematica e Informatica”


Continuiamo la traduzione di questa interessantissima ricerca bulgara. La prima parte è reperibile al seguente indirizzo, http://daltonsminima.altervista.org/?p=16127

Analisi dei cicli solari

(Il ciclo undecennale analizzato sotto un punto di vista matematico-probabilistico)

Entrando all’interno di ogni singolo ciclo solare gli autori riferiscono, che la ricerca di correlazioni nel breve periodo non sono quelle previste. Primo, perchè le variazioni dell’attività solare nel breve periodo sono piccole rispetto alle variazioni del numero dei terremoti annui. Secondo, perchè gli eventi sismici sono distribuiti casualmente. Si specifica quindi che se si cerca una ben che minima relazione valida, dobbiamo sovrapporre i vari cicli.

Nell’analisi grafica sotto riportata sono stati presi in considerazione 9 cicli solari che vanno dal 1900 al 1999. Come anno di zero ( vedi cifra “0” su l’asse “x” ) è stato preso l’anno di massimo delle macchie solari ed è stato calcolata la media del numero di terremoti nei 9 anni. Per l’anno (-1) il numero medio dei terremoti è calcolato l’anno precedente, nei 9 cicli solari. Per l’anno (+1) la media dei terremoti annui è stata calcolata prendendo in considerazione l’anno successivo, sempre dei 9 cicli solari. E così via a scendere -1.-2,-3 oppure salire +1,+2 etc…

Nel grafico sopra riportato, emergono, due massimi. Il primo indicato come “max1” (con un numero medio di terremoti pari a 22,6) che coincide con il massimo delle macchie solari (anno 0) ed un secondo, denominato “max2” ( con un numero medio di terremoti pari a 21,3). Sono state successivamente calcolate le deviazioni per ciascun periodo.

L’analisi si è spostata in seguito, nel confronto del numero medio complessivo dei terremoti con M>7 , nei 100 anni, con il numero medio dei terremoti, nei 10 anni di macchie solari al minimo. Quindi sono state calcolate nuovamente le deviazioni. Trascuro la complessa analisi matematica a cui sono stati sottoposti i dati. In conclusione, quello che emerge dai calcoli è che il massimo “max2”, nell’anno “+3” è ancora altamente significativo rispetto al numero dei terremoti nei cicli solari al minimo.

I risultati confermano l’ipotesi circa gli effetti dell’attività solare sui terremoti.

Riepilogo e discussione

La maggior parte dei ricercatori che si sono dedicati allo studio dei fattori extraterrestri che influenzano l’attività simica terrestre, tengono ad ipotizzare, spiegare che l’innesco dei terremoti sia dovuto alle risultante delle interazioni gravitazionali (maree astronomiche) tra i pianeti Terra,Sole,Luna etc….Vedi la carta di Vidale

“Absence of earthquake correlation with Earth tides: An indication of high preseismic fault stress rate”.

Altre ricerche condotte nel campo sono :

R.M.C Lopes, S.R.C. Malin, and A.Mazzarella,“Lunar and solar triggering of earthquakes”, Phys. Earth Planet. Inter., vol. 59, pp. 127.129, 1990.

Souchay and M. Stavinschi, “Study of the correlations between long-periodic terrestrial tides and occurrence of earthquakes in the Vrancea site”,Earth, Moon, and Planets, vol. 77 (2), pp. 105-124,1997.

N. V. Kulanin, “Relationship between seismic statusof Earth and relative position of bodies in sun-earthmoon system”, IN. Akad. Nuuk SSSR: Fiz. Zemli, vol, pp. 95-99, 1984.

etc..etc…

Il ricercatore Sytinski suggerisce, viceversa, che il meccanismo di innesco dei terremoti più devastanti non è la forza mareale, ma il cambiamento solare indotto nella circolazione atmosferica in larga scala , espresso in una riorganizzazione degli assetti barici.

Egli ha dimostrato che l’energia che si manifestata in questi cambiamenti è di almeno di tre ordini di grandezza maggiore rispetto ad un terremoto.

Un certo, Ludmany & Baranyi in questa ricerca,

A. Ludmany and T. Bsanyi, “Comparative~study of,the atmospheric effects driven by irradiance vs. corpuscular radiation?, .In: Proceedings-of-SOLSPA 2000 Euroconference, ESA SP-463, 2000, pp. 141-146

affermano che l’alta velocità dei flussi di plasma potrebbe modificare la circolazione atmosferica globale.

Anche il ricercatore Prikryl in questa ricerca,

P. Prikryl, D. B.’ Muldrew, G. J. Sofko, “High-speed solar wind, auroral electrojets and atmospheric gravity waves: a link to the earth’s atmosphere”, In press in Proceedings of the International Solar Cycle Studies Symposium 2003: Solur Variability as un Input to the Earth Environment, June 23-28, 2003, Tatranska Lomnica, Slovakia, ESA-SP, 2003.

ha studiato la risposta della circolazione atmosferica alle alte variazioni del vento solare, come mediata dalle correnti di convezione ionosferica e dalle onde gravitazionali atmosferiche. I ricercatori ,studiando ed analizzando le variazioni alle alte altitudini delle nuvole (che è stato dimostrato essere una buona rappresentazione dei cicloni alle medie latitudini ), confermano che le variazioni delle onde gravitazionali atmosferiche generate da “pulsed ionospheric convection” (auroral electrojet) o variazioni della corrente di convezione ionosferica (a seguito dei flussi di vento solare ad alta velocità nell’accoppiamento magnetosfera-ionosfera), vengono trasmessi alla bassa atmosfera e alterano la circolazione atmosferica.

Giorgio ecco spiegata scientificamente la tua ipotesi di alterazione della circolazione atmosferica in relazione al vento solare !

Come non ricordare anche un mio vecchio articolo : http://daltonsminima.altervista.org/?p=11716

Il campo magnetico terrestre il grande regista del nostro clima

Per verificare quindi la relazione tra la circolazione atmosferica e l’attività sismica. I ricercatori hanno confrontato i cambiamenti nel lungo termine della forza della circolazione espressa nel contrasto di temperatura tra le regioni equatoriali e polari, nel periodo che va dal 1961 al 1990 e il numero di terremoti con magnitudo >=7 nell’ultimo secolo.

Il rinforzo dei venti occidentali ( cioè il maggior trasferimento di masse d’aria da est a ovest ) è accompagnato dal numero di terremoti (vedi figura sotto) . Studiando la lista dei terremoti si può osservare che nelle diverse ore della giornata, uno o più terremoti si verificano alla stessa latitudine o longitudine. Pertanto, il possibile meccanismo dell’attività solare che influenza l’attività sismica potrebbe includere i seguenti elementi :

Flussi del vento solare,rafforzamento del elettro-getto delle aurore, generazione di onde di gravita atmosferiche, cambiamenti della circolazione atmosferica, interruzione dell’equilibrio di pressione sulle placche e quindi attivazione del terremoto.

Numero di terremoti con magnitudo M>=7 nel periodo 1900-1997 evidenziato nella traccia continua.

Intensità della circolazione zonale evidenziata con la linea tratteggiata.

La principali fonti di d’ altà velocità del vento solare sono i buchi coronali e l’ esplosioni di massa coronale (CME). Entrambi sono monitorati regolarmente e quotidianamente via satellite e dalle strumentazioni a Terra, questo specificano gli autori , permetterebbe di creare delle previsioni su dei periodi a maggiore rischio sismico.

I veri e propri geo-effetti del vento solare generato dai buchi coronali e soprattutto da una CME dipendono dalla loro posizione rispetto alla Terra. Per la CME un ulteriore fattore è la loro dimensione e la velocità. Più veloce è ampia e la CME più intensi sono i geo-effetti. E’ stato recentemente trovato che uno strumento utile per valutare l’entità dei geo-effetti di una CME è il rilevamento della lunghezza d’onda. I “ solar radio burst ” di secondo tipo con CME associate sono molto più veloci e ampi rispetto alla media.

N. Gopalswamy, S. Yashiro, M.L. Kaiser, R.A. Howard, J.-L. Bougeret, “Characteristics of coronal mass ejections associatcd with long-wavelength type 11 radio bursts’’, J. Geophys. Res., vol. 116 (A12), pp. 29,219-29,229,2001,

In conclusione gli autori riportano però, che molti più studi devono essere realizzati e attentamente valutati per relazionare il rischio sismico all’attività solare.

Fonte : http://fedgeno.com/documents/on-the-relation-between-solar-activity-and-seismicity.pdf


Michele



23 pensieri su “Sulle relazione fra attività solare e sismicità terrestre -2-

  1. Due osservazioni.

    Il primo riferito a questo mio post di ieri:
    http://daltonsminima.altervista.org/?page_id=9506&cpage=288#comment-63099

    SITUAZIONE a RISCHIO.

    Abbiamo il vento solare che sta scendendo dolcemente intorno ai 300/350 Km/s.

    Allora nelle prossime ore è previsto l’arrivo di una CME generata da l’AR 1305 sabato mattino con un flare ci cat. M1.2

    http://www.solen.info/solar/index.html

    The geomagnetic field is expected to be quiet to minor storm on October 4-5 due to CME effects, major storm intervals are possible. Quiet ot unsettled is likely on October 6.

    Questa è una situazione a rischio, in riferimento alla dinamica verificatasi ad inizio Settembre : http://daltonsminima.altervista.org/?p=15781
    In questo caso l’innesco fu di origine planetaria adesso una CME.
    Cosa dobbiamo aspettarci ?

    Occhio a quanto scende il vento solare…più cala, prima dell’arrivo della CME maggiore è il rischio.

    Il secondo,la ricerca pubblicata in questo articolo si conclude :

    I veri e propri geo-effetti del vento solare generato dai buchi coronali e soprattutto da una CME dipendono dalla loro posizione rispetto alla Terra. Per la CME un ulteriore fattore è la loro dimensione e la velocità. Più veloce è ampia e la CME più intensi sono i geo-effetti.

    Il Katla “probabilmente” non erutterà la sollecitazione della CME non è stata incisiva come sarebbe stato un’allineamento planetario in questa breve fase di rilassamento dell’eliosfera.
    Se invece della CME , con il vento solare un poco più basso sui 300Km/s. invece dei 350 e se un bel allineamento planetario fosse stato presente, allora a questo punto saremmo stati a monitorare dove poteva dirigersi la vera e propria nuvola vulcanica.

    Trigger

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  2. Luci0 :OT:Scusami Michele ma oggi é giornata nera … e ho davvero poco tempo …La Normale di Pisa fa riferimento a NIA … Non direttamente perché siamo nel mucchio dei blog negativi !Segnalo questo :http://www.sns.it/it/associazioni/normalisti/Bollettino/1006XIIIn1/download/NormaleXIIIn2-All.pdf non l’ ho letto tutto per mancanza di tempo ma nella “disfida” ci sono due posizioni … e mi sembra interessante!

    nn riesco a vedere precisamente dove siamo citati, se sei più preciso magari è meglio…

    simon

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  3. ice2020 :

    Luci0 :OT:Scusami Michele ma oggi é giornata nera … e ho davvero poco tempo …La Normale di Pisa fa riferimento a NIA … Non direttamente perché siamo nel mucchio dei blog negativi !Segnalo questo :http://www.sns.it/it/associazioni/normalisti/Bollettino/1006XIIIn1/download/NormaleXIIIn2-All.pdf non l’ ho letto tutto per mancanza di tempo ma nella “disfida” ci sono due posizioni … e mi sembra interessante!

    nn riesco a vedere precisamente dove siamo citati, se sei più preciso magari è meglio…
    simon

    ah credo di aver capito…il punto in cui caserini parla del sole e cita i blog che ne parlano, praticamente indirettamente NIA…

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  4. OT Solare

    Si sta affacciando una nuova regione nell’emisfero sud, attiva elettromagneticamente parlando. Ar 1313. Ha già generato un paio di flare di cat.C…..vediamo se continua il trend….

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  5. Michele :OT Solare
    Si sta affacciando una nuova regione nell’emisfero sud, attiva elettromagneticamente parlando. Ar 1313. Ha già generato un paio di flare di cat.C…..vediamo se continua il trend….

    Al momento a me nn pare neinte de che…

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  6. @Michele
    Ho letto l’ articolo ma ci sono alcuni passaggi dove si parla di onde gravitazionali … ma non credo che siano queste http://en.wikipedia.org/wiki/Gravitational_wave (… wiki it oscurato per protesta) ma se non sono queste cosa sono ?
    La cosa che mi ha colpito é che l’ iterazione non é diretta ma delegata a variazioni nelle condizioni atmosferiche indotte dalle variazioni nell’attività solare …. A questo punto mi viene da dire … “allora anche brusche variazioni meteo possono provocare terremoti” ma é possibile La statistica sembra trovare una correlazione tra attività solare e sismicità … ma non si trova il modo di spiegare perché questo accada .

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  7. OT: sulla disfida
    Ecco uno stralcio dell’introduzione di Caserini:
    Se è necessario il rispetto per le tesi dissenzienti,
    minoritarie, anche queste però devono essere
    sottoposte al controllo da parte della comunità
    e scartate se non superano il processo di revisione.
    Questo è accaduto con le teorie che hanno
    proposto spiegazioni alternative al riscaldamento
    globale. Si tratta di lavori pubblicati generalmente
    su riviste minori, che hanno un largo
    successo sui blog e assicurano un po’ di notorietà
    ai loro autori, ma vengono inesorabilmente, verrebbe
    da dire spietatamente, stroncate nel giro
    di qualche mese o anno. Molte di queste hanno
    ipotizzato una maggiore responsabilità del Sole
    nelle variazioni climatiche, tramite meccanismi
    sempre nuovi (macchie solari, raggi cosmici, variazione
    del campo magnetico o gravitazionale o
    della rotazione terrestre). A volte i meccanismi
    non sono neppure conosciuti, ma solo ipotizzati
    in modo semplicistico, e ci si affida a modelli
    statistici che rinunciano allo sforzo di interpretare
    “fisicamente” e matematicamente i processi
    climatici, ma si basano su analisi statistiche dei
    dati che cercano di attribuire una rilevante parte
    del recente riscaldamento globale a cicli naturali.
    Senza entrare nel merito della complessità di
    queste elaborazioni, il dibattito scientifico ne ha
    evidenziato molti punti deboli: metodologie e
    selezione dei dati discutibili, scarsa trasparenza,
    a volte palesi falsificazioni
    Il fatto che esista un consenso, e che chi abbia
    provato a cercare spiegazioni alternative non ne
    abbia trovate, non significa che non si debba continuare
    a cercarne altre. Il dubbio, lo scetticismo
    e la ricerca di nuove spiegazioni sono ingredienti
    irrinunciabili del progresso della conoscenza.
    Ma non si deve dimenticare che c’è anche un
    uso sbagliato, per non dire fraudolento, dell’incertezza

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  8. @Luci0
    Guarda la ricerca nella quale si cita è la seguente…
    “High-speed solar wind, auroral electrojets and atmospheric gravity waves: a link to the Earth’s atmosphere”
    Mi intriga, la metto nella lista della spesa.
    Però prima ho da tradurre altre due ricerche.
    http://adsabs.harvard.edu/full/2003ESASP.535..371P

    Ho letto la citazione riportata in precedenza…un breve commento….
    “politicizzazione scientifica”….
    Oiboooo…

      (Quote)  (Reply)

  9. Il passaggio incriminato e abbastanza oscuro tecnico credo sia questo

    The possible mechanism includes deposition of solar wind energy into
    the polar ionosphere where it drives ionospheric
    convection and auroral electrojets, generating in ‘turn
    atmospheric gravity waves that interact with neutral
    winds and deposit their momentum in the neutral
    atmosphere, increasing the transfer of air masses and
    disturbing of the pressure balance on tectonic plates.

    Il probabile meccanismo funzionerebbe così: l’ energia fornita dal vento solare influisce con la parte alta dell’atmosfera e altera in modo energico la convezione ionosferica e gli elettrojet aurorali, in questo modo si trasformano in onde di pressione atmosferica (atmospheric gravity waves) che trasferiscono il loro moto nell’ atmosfera statica, (neutral atmosphere) incrementando il movimento di masse d’ aria alterando l’equilibrio di pressione delle placche tettoniche.

    In pratica il normale susseguirsi delle stagioni e degli eventi meteo non sembra in grado di alterare l’equilibrio di pressione delle placche tettoniche, perchè sempre circoscritto e limitato a porzioni abbastanza limitate.
    Quando arriva di colpo una “perturbazione solare” la scala é globale e attraverso diversi meccanismi di trasmissione ne risente tutta l’atmosfera, come se qualcuno aprisse di colpo una porta una stanza se c’é una finestra aperta sbatte, la crosta terrestre sarebbe la finestra e “sbatterebbe” reagendo con i terremoti.

      (Quote)  (Reply)

  10. Ciao Luci0 non mi sono perso questa traduzione del pezzo incriminato.
    Ma sinceramente a caldo senza aver letto la ricerca di questo Prikryl mi torna a orecchio.
    In riferimento anche al documento scientifico che dimostrava il vero e proprio collasso che si era verificato nella ionosfera prima dell’evento giapponese…poi c’è una serie di situazione meteorologiche, che si sono verificate anche sul territorio italiano che spingono a dare forte credito alle relazioni fra i cambiamenti meteor…e gli eventi sismici.
    C’è però una grande mancanza in tutto questo e in quelle frasi…
    manca la SCIENZA e la MATEMATICA…..
    bisognerebbe leggere l’abstract…chissà che non si trovi lì dentro la spiegaz…scientif….
    Guarda tra 24h. ore c’è subito un buon banco di prova….il vento solare è basso…e sul territorio italiano sta per penetrare un bolide gelido..cos’ dicono..inatnto anche oggi 25°C/30° quà in Toscana..vediamo….

      (Quote)  (Reply)

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