Dopo una primavera calda e asciutta ed un’estate a due volti, prolungatasi per l’intero mese di settembre, sta per sopraggiungere la stagione fredda, sicuramente la più interessante per gli appassionati meteo.
Abbiamo scelto di dividere in 2 fasi le previsioni meteo del periodo compreso tra ora e la fine di febbraio, poiché potrebbero esserci differenze sostanziali tra la prima parte e la seconda parte. Pertanto, il prossimo articolo sarà pubblicato a metà dicembre e conterrà le previsioni meteo di gennaio e febbraio 2012.
Non escludiamo un terzo articolo, relativo alle previsioni di fine inverno-inizio primavera (marzo e aprile 2012), che a nostro avviso potrebbero riservare sorprese, specie in relazione all’atteso mutamento di segno della QBO alla superficie di 50mb.
QUADRO SINOTTICO OTTOBRE-NOVEMBRE-DICEMBRE
Prima di formulare una previsione, comunque di massima, diamo uno sguardo a 2 fattori essenziali:
- LA TELECONNESSIONE (indici teleconnettivi: ENSO, AMO, QBO a 50mb);
- le SSTA (anomalie superficiali di temperatura degli oceani).
1) Partiamo dalla tele connessione (figura 1). Nelle prossime settimane ci troveremo con un ciclo ENSO- in fase di decisa progressione ed un indice AMO+, quindi un Nord Atlantico ancora molto caldo. Inoltre la QBO a 50hpa risulterà ancora decisamente positiva. I valori assunti da questi tre indici non depongono certo a favore di eventi gelidi importanti nel nostro paese, in quanto l’ENSO- favorisce un compattamento del vortice polare ed una sua successiva intensificazione, man mano che la stagione fredda avanza, con una conseguente distensione delle alte pressioni lungo i paralleli.
Figura 1 – Anomalie superficiali di temperatura di mari e oceani
2) Qualche piccola opportunità possono invece offrirla le SST atlantiche. Ora diamo uno sguardo alla loro disposizione (figura 1): come potete notare il Nord Atlantico presenta grandi anomalie positive, quindi l’indice AMO è nettamente positivo, come abbiamo già accennato. Tuttavia, la disposizione delle anomalie è interessante, poichè la “falla” centrale, quella sede delle anomalie negative, potrebbe fungere da calamita per le depressioni, dividendo in due parti l’Alta Pressione delle Azzorre. Se il ramo principale (quello più esteso) dell’alta pressione si stabilisse ad ovest e quello secondario ad est dell’anomalia negativa, non si potrebbero escludere “bordate” artiche dirette verso il Mediterraneo Centro-Orientale e quindi anche sull’Italia, sebbene con prevalente coinvolgimento del versante adriatico. Ovviamente, visto che il blocco altopressorio tenderebbe naturalmente ad espandersi verso est, i Balcani sarebbero maggiormente interessati dalle discese fredde, l’Italia un po’ meno, meno ancora Francia e Spagna. Ne abbiamo avuto un piccolo assaggio al termine della prima settimana di Ottobre.
È comunque molto probabile che, data la persistenza e la progressione della Nina (ENSO-o addirittura ENSO–), anche se l’Italia fosse colpita da bordate artiche, si tratterebbe comunque di episodi isolati, in un contesto di prevalente regime anticiclonico e di temperature sopramedia. In ogni caso, questa “finestra di opportunità” artiche è destinata a chiudersi in breve tempo, in quanto presto (probabilmente già nel corso del mese di Novembre) si esauriranno gli effetti della fase neutra estiva (giugno e luglio soprattutto) del ciclo ENSO che, come noto, dispiega pienamente i suoi effetti sull’Europa con qualche mese di ritardo. Non appena si avvertiranno gli effetti della nuova Nina, in chiara progressione fin dal mese di agosto, come già accennato la circolazione zonale provocherà una distensione sui paralleli dell’Alta Pressione delle Azzorre, respingendo il flusso perturbato atlantico verso l’Europa Centro-Settentrionale, invece di consentirne l’accesso al Mediterraneo, come normalmente accade spesso ad ottobre e novembre.
Se il quadro che abbiamo appena tracciato si confermerà sostanzialmente corretto, (ovvero se non interverranno “elementi di disturbo”, ora non visibili) come potete immaginare le linee di tendenza previsionali si possono riassumere abbastanza facilmente, come segue.
PREVISIONE NOVEMBRE 2011
Generale presenza di alta pressione con possibilità di occasionali irruzioni artico-marittime, soprattutto nella prima parte del mese. Possibili nevicate su Alpi ed Appennino, anche a quote molto basse, a causa della presenza di aria molto fredda in quota, in rovesciamento verso il suolo, specie durante precipitazioni di moderata-forte intensità. Temperature complessivamente al di sopra delle medie, con brusche diminuzioni durante le irruzioni fredde, seguite da nuovi repentini incrementi.
PREVISIONE DICEMBRE 2011
Progressivo e costante incremento dell’intensità della circolazione zonale (da ovest verso est, con scarse ondulazioni); conseguente persistenza di alta pressione distesa sul Mediterraneo. Scarse possibilità di piogge. Temperature complessivamente al di sopra delle medie stagionali ma con probabili forti escursioni termiche tra giorno e notte, specie nelle zone interne (figura 2).
Figura 2 – sintesi della previsione per novembre e in particolare per dicembre.
In conclusione, non possiamo farci molte illusioni: è molto probabile che le alte pressioni costituiscano la nota dominante del tempo in Italia e nel Mediterraneo centro-occidentale, almeno fino alla fine dell’anno.
Giorgio e Fabio2
@nitopi
E non rideranno, nemmeno nell’emisfero nord. Vedrai quest’inverno in USA e Canada occidentali…..
FabioDue(Quote) (Reply)
Una prima bordata artica cadra’ sull’europa centrale tra il 19 e il 20,seguita da un’altra in successione intorno al 24.Per la prima saremo fuori tiro,per la eventuale seconda potrebbe scendere piu’ a sud coinvolgendo parzialmente il nord,ma e’ troppo presto ancora…monitoriamo..certo mi piace molto questo assetto barico.E promettente.Speriamo duri il piu’ possibile.
giorgio(Quote) (Reply)
Eccomi a casa…
Ahahahhaahhahaha…..nn è solo per questo…è che ho dovuto fare i salti mortali per avere una settimana libera a lavoro, che pagherò col sangue da lunedì prossimo!
Cmq nn ho guardato con occhi approfonditi i modelli negli ultimi giorni, ma li ho visti ora, compresi gli spaghi, e sembrerebbe che un pò di atlantico al centro-nor potrebbe anche riuscire ad entrare!
Staremo a vedere, Simon
ice2020(Quote) (Reply)
Lucio domani esce il tuo pezzo… 😉
Simon
ice2020(Quote) (Reply)
Ciao Giorgio, a me sembra che le valige le ha fatte pure chi ha criticato il buon Riccardo, portandolo all’esasperazione: questo significa sostanzialmente due cose 1) Attacco premeditato: quello che dovevano fare l’hanno fatto e ora se ne sono andati; 2) Passavano sul blog per caso e non hanno avuto di meglio da fare che venire a criticare senza portare un minimo contributo costruttivo….
Che ne pensi?
Bruno
apuano70(Quote) (Reply)
Per i miei personalissimi gusti piuttosto che “dimenticarmi che esiste la primavera” preferisco ricordarmi che esiste l’inverno 😉
E’ vero che certe volte, come nel 2004 o nel 2005, gli eventi migliori li fa a fine stagione, ma non vorrei rischiare di arrivare al 15 febbraio senza ancora aver visto 1 cm di neve
Anche perchè ad aprile potrà arrivare tutto il freddo che vuoi, ma è quasi sempre insufficiente a portare la neve in pianura……. di 17-18 aprile 1991 ce n’è uno ogni 30 anni
A proposito……visto che quest’anno è quasi tutto legato alla disposizione delle SSTA……possibile evoluzione delle SSTA per il futuro?
Inverno1709(Quote) (Reply)
@apuano70
Ti quoto al 100%.Si accettano volentieri critiche costruttive.La provocazione con intento di creare rissa invece danneggia solo l’immagine del blog.Quindi la cosa migliore da fare se capiteranno ancora provocatori sara’ semplicemente ignorarli.Ciao Giorgio.
giorgio(Quote) (Reply)
@Inverno1709
Hai fiuto.Aprile.La stessa cosa che penso io.Un inverno senza neve e poi gelo in primavera.Ma non corriamo troppo.Forse da qui alla primavera potrebbero cambiare molte cose.Per quanto riguarda le SST, piu’ resteranno simili alle attuali miglio sara’.E l’unico fattore per ora che ci puo’ concedere qualche possibilita’.Quando si attivera’ la circolazione ovest est sotto impulso della NINA strong, il calore in eccesso presente ora sulle acque superficiali dell’oceano atlantiico si scarichera’ sul nostro continente e le anomalie verranno in parte assorbite.
giorgio(Quote) (Reply)
Per la statistica, di 17-18 aprile 1991 ce n’è uno ogni 20 anni….dunque sarebbe ora si ripetesse…chissà, con l’aiuto della QBO negativa…..
Quanto alle SSTA in Atlantico, stanno cambiando: l’anomalia negativa al largo delle Isole Britanniche si sta indebolendo…
FabioDue(Quote) (Reply)
Per chiudere il giro, arriva una prima conferma a quanto abbiamo sostenuto nell’articolo:
http://www.meteogiornale.it/notizia/21609-1-italia-solo-sfiorata-dalle-perturbazioni-atlantiche
FabioDue(Quote) (Reply)
vero, però quell’aprile 91 fu il seguito di un bellissimo inverno che ebbe una stagnazione solo per una quindicina di giorni a gennaio, a dicembre e soprattutto a febbraio fu molto freddo e dinamico, l’episodio di aprile fu la ciliegina sulla torta, quest’anno invece pare che l’inverno si concentrerà solo a giochi finiti, ed è questo che non mi piace.
dario(Quote) (Reply)
giorgio(Quote) (Reply)
Attenzione:nuovo aggirnamento ENSO: http://www.cpc.ncep.noaa.gov/products/analysis_monitoring/lanina/images3/nino34SSTMon.gif -3C IN ZONA 3-4.iNCREDIBILE.Se scendera’ ancora sara’ da rifare il grafico.
giorgio(Quote) (Reply)
@giorgio
ad ogni aggiornamento il trend viene confermato al ribasso.. presumo che data la pendenza, difficilmente si correggerà al rialzo..se arriva tra un mese a -3? un abbassamento di temperatura così esagerato di tutta quella massa d’acqua cosa provocherà in soldoni?
perchè con una nina moderata abbiamo un effetto, con una nina strong ne abbiamo un’altro, ma co una nina extrastrong?
alessandro(Quote) (Reply)
@alessandro
Se noti gli spaghi blu sono gia’ pesantemente sotto il grafico.Il grafico rischiera’ come per l’AO nel 2010 di essere rifatto.Le conseguenze ce le possiamo piu’ o meno immaginare tutti con una NINA extrastrong.1′ T globali da qui ad aprile sotto almeno di 0,5c. 2′ HP a manetta per cio’ che riguarda il sud europa.
giorgio(Quote) (Reply)
@giorgio
giò, mezzo grado in meno sulle globali è un botto.. metterebbe fine a tutte le “teorie fantasticoscientifiche” degli ultimi 30 anni in un sol colpo 😉
alessandro(Quote) (Reply)
e rifatevi gli occhi..
linea viola 😉
http://discover.itsc.uah.edu/amsutemps/execute.csh?amsutemps+001
alessandro(Quote) (Reply)
@alessandro
Alla grande,con una NINA tra i -2,5 e i -3,mezzo grado e’ stimato per difetto.Ad aprile UAH andra’ quasi certamente in negativo e i GISS si avvicineranno alla parita’.I terrestri prossimi allo 0 pure loro.
giorgio(Quote) (Reply)
qui dalla pianura afropadana,
parlo come fossi un cane, ho riesumato in questa strana epoca, doti sopite, epidermiche, istintive.
esco di casa mal volentieri con questo tempo.
sento troppe persone intorno a me che tossiscono,occhi arrossati, problemi alla gola, senso di soffocamento.
quando il cielo si rannuvola immancabilmente arriva una folata di vento che spazza via tutto.senza scampo.
c’è qualcosa di davvero malsano.
qualcuno si azzarda a dire malefico.
il vecchio nonno novantenne mentre vanga nell’orto bisbiglia: ci vuole ammazzare tutti quel sole qua. la nostra pianura sta diventando un deserto.
ora, io non so se a furia di tagliare alberi stiamo diventando il prossimo sahara, non so nemmeno se gli alberi, come le montagne, attirano, con i loro vortici invisibili, nubi e pioggia.
so solo che a vivere qui non c’è più dignità. a vivere qua non c’è più vita.
Che il grande esodo abbia inizio.
Aspre dolci montagne, ancora una volta sarete la nostra salvezza.
paolo(Quote) (Reply)
@paolo
Paolo,questa siccita’ perdurera’ ancora a lungo:anch’io vivo nell’area padana e spesso provo le stesse senzazioni che provi tu.Vedere l’erba che non cresce piu’,la polvere che si alza dai campi quando passa il trattore,l’aria asciutta..un cielo rosso fuoco dopo il tramonto..ecc.Ma non c’entra nulla l’uomo:sono cicli naturali dovuti a cambimanti di circolazione atmosferica.
giorgio(Quote) (Reply)