Archivi giornalieri: 28 Ottobre 2011

CHI COSTRUISCE DEVE CONOSCERE IL “CLIMA”

Dal nostro gruppo su facebook….

Buona serata,questa nota è indirizzata a tutte quelle grandi società che investono nel campo immobiliare,ai costruttori in generale:

Spesso ingenuamente si va a costruire vicino ad antichi torrenti se non addirittura nel loro letto(alluvione recente insegna)solo perchè magari la loro memoria umana non concepisce la gravità dell’errore,basterebbe studiare un pò di climatologia per arrivare a capire che tutto prima o poi ritorna,ovvero 30-50 o anche più di 100 anni con clima molto umido e piovoso ed un altro(quello appena concluso) molto secco,caldo e siccitoso.

Corsi d’acqua inattivi per più di 50 o 100 anni ritornano a prendersi il loro posto a forza,ma non è perchè la natura si è incattività,è l’uomo che ha costruito dove non deve,se si ha poca memoria storica basterebbe consultare una mappa di dove sono ubicati i vari corsi d’acqua,anche quelli che sono considerati erroneamente asciutti,un pò come il discorso dei vulcani,che sonnecchiano per millenni e poi devastano intere regioni.

In soldoni spero che la lezione venga recepita da chi di dovere perchè altrimenti saranno dolori,il riscaldamento degli ultimi 30 anni ha subito uno stop,il sole con il suo ciclo 24 sta approcciando un massimo tra i più bassi dal 1700,non è utopia dichiarare che si sta manifestando una chiara inversione di tendenza,anche l’attività vulcanica è in aumento,inoltre l’aumento di entrata dei raggi cosmici con un solarwind tra i più bassi di sempre incentiva nubi e precipitazioni più copiose.

 

Ettore Roesler Franz - Inondazione a Roma fine 800 -

 

Dico un altra cosa,io sono di Roma e conosco il mio Tevere come le mie tasche,quanti ingegneri ne hanno studiato le antiche piene? Io essendo esperto meteo e appassionato di climatologia mi sono ripassato le piene del biondo fiume,e casisticamente ho scoperto che fa una superpiena ogni secolo,qualche anno fa siamo stati vicini ad un altra Firenze per 2 metri soltanto…il fiume sarebbe esondato a prima porta,magliana,ponte milvio,bastava solo una giornata di pioggia in più…pochi sanno che molte abitazioni sulla via flaminia(tantissime)stanno a rischio innondazione ogni volta che il tevere va sopra il livello di guardia di Ripetta,inoltre le dighe a monte che ne controllano il livello per proteggere la capitale nell’ultima piena erano al limite,se le aprivano sarebbe stata la tragedia,per quanto tempo ancora avremo questa fortuna?

Non basterebbero nemmeno i giganteschi muraglioni per proteggere la città se fa una piena come quella di 100 anni fa,anche quì costruendo si è persa la memoria storica del fiume,il Tevere non farebbe paura se solo si rispettasse,e il rispetto sarebbe stato quello di costruire con criterio e non in aree potenzialmente alluvionali,ho avuto come cliente tempo fa l’autorità di bacino del fiume Tevere e i miei timori non sono infondati, speriamo non arrivi mai la Big One piena.

Cordialmente

STEFANO BARTOZZI