Ghiacci Marini Artici – Situazione Febbraio 2012

Estensione:

 

 

Anomalia Concentrazione:

 

 

Area:

 

 

Trend Anomalia Estensione:

 

 

Curiosità:

Rispetto a 10 anni fa abbiamo 0.8milioni di kmq di estensione in meno e 1.1 in meno di area.

Rispetto a 20 anni fa abbiamo 0.9milioni di kmq di estensione in meno e 1.2 in meno di area.

Rispetto a 30 anni fa abbiamo 1.5milioni di kmq di estensione in meno e 0.5 in meno di area.

 

 

Fabio Nintendo

 

11 pensieri su “Ghiacci Marini Artici – Situazione Febbraio 2012

  1. Vedo che permane il surplus attorno allo Stretto di Bering, così come l’ormai storico deficit in area europea.
    Attendiamo con curiosità un segnale di un cambio di pendenza di quel trend discendente. Chissà quanto bisognerà attendere……

      (Quote)  (Reply)

  2. @carmelo
    Il deficit dei ghiacci artici è concentrato principalmente in un’area ben precisa, attorno alle due isole chiamate Zemlja. L’articolo però non specifica dove tali vulcani sottomarini siano stati rinvenuti.
    Inoltre, ricordo che lo scioglimento dei ghiacci marini NON provoca alcun aumento di livello del mare, a differenza dello scioglimento dei ghiacci terrestri. Peraltro, quest’ultimo scioglimento finora non deve essere molto rilevante, visto che il livello dei mari è cresciuto solo di 5cm in 100 anni.

      (Quote)  (Reply)

  3. @FabioDue
    Sì, in effetti l’articolista mescola un po’ le carte fra ghiacci marini e ghiacci continentali. Che sarebbe lo scioglimento di questi ultimi a far aumentare il livello dei mari lo sapevo. Io più che altro chiedevo un parere sulla possibilità che questi vulcani possano interferire sulla formazione/scioglimento dei ghiacci artici, cosa di cui ci aveva già parlato il tanto bistrattato (solo da pochi, per fortuna) Alex 12. Si è anche scritto su queste pagine che la riduzione della banchisa è da imputare in massima parte alla modifica delle correnti oceaniche e quindi alla variazione nella distribuzione del calore. Alla stessa stregua, il calore prodotto da questi vulcani sottomarini potrebbe essere catturato dalle correnti profonde e portato in superficie seguendo le ” linee” della circolazione termoalina?

      (Quote)  (Reply)

  4. In questi giorni ci stiamo avvicinando al massimo dell’ estensione e dell’ area del ghiaccio Artico …. Fino a qualche giorno fa non sembrava che ci saremmo dovuti accontentare di un picco in linea con gli anni scorsi. Il primo massimo c’ era stato nei primi giorni di Marzo, mentre nella serie di grafici dell’ arctic roos del 17/03 possiamo osservare un leggerissimo aumento sia nell’ area che nell’ estensione. Questo di sicuro riapre i giochi … io mi ero sbilanciato in una previsione del massimo in ritardo rispetto alla tabella di marcia vediamo cosa accadrà ancor qualche giorno e nodi verranno a pettine 🙂

      (Quote)  (Reply)

  5. carmelo :

    cosa ne pensate di quest’articolo su MTG?
    http://www.meteogiornale.it/notizia/22818-1-fusione-ghiacci-artici-colpa-vulcani-sottomarini

    Si fa riferimento alla fuoriuscita di magma a alla velocità di 500 m/sec io credo che sia un tantino esagerata corrisponde a 1800 km/h una velocità spaventosa per un automobile figuriamoci per del magma … mi piacerebbe leggere l’ articolo originale !!
    Se davvero la velocità é quella non c’ é tanto da stare allegri ..

      (Quote)  (Reply)

  6. @carmelo
    Che io sappia, ci sono alcuni vulcani nella parte nordorientale della Groenlandia e qualcuno è in attività. Ma che questo possa provocare uno scioglimento massiccio dei ghiacci groenlandesi (l’unica vera massa di ghiaccio continentale nell’Emisfero Nord) è tutto da verificare.
    Ancora una volta, uno scioglimento massicio dei ghiacci provocherebbe immediatamente un innalzamento del livello dei mari (fino a 7 metri, si stima, se tutti i ghiacci della Groenlandia si sciogliessero), che finora sinceramente non mi risulta.

      (Quote)  (Reply)

  7. Oggi 19/03 stiamo assistendo ad un qualcosa che non quadra … ovvero ne cryosphere ne arctic roos aggiornano i valori … La mia idea “politicamente scorretta” é che forse siamo di fronte ad un nuovo massimo e i vari enti stanno aspettando che i valori tornino giù !
    L’ unico che pubblica é ocean.dmi.dk ma il grafico é così a bassa risoluzione che non si capisce niente e non é corredato dalla serie di dati numerici … quindi non é un grafico pericoloso!
    Che dire certe notizie non bisogna divulgarle …

    http://ocean.dmi.dk/arctic/icecover.uk.php
    http://arctic-roos.org/observations/satellite-data/sea-ice/ice-area-and-extent-in-arctic
    http://nsidc.org/data/seaice_index/images/daily_images/N_stddev_timeseries

      (Quote)  (Reply)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Immagine CAPTCHA

*

Aggiungi una immagine

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.