Rubrica Sole Aprile 2012

Introduzione

Nel corso del mese di aprile si è manifestato un trend di attività solare del tutto simile a quello del passato mese di marzo, anche se in verità con andamento “speculare”, ovvero, ad una prima parte del mese contrassegnata da livelli di attività da pieno minimo (media del solar flux sotto i 100!), ha fatto da contraltare il “picco” (decisamente relativo se paragonato a quanto il sole ci aveva abituato nei cicli precedenti) della seconda parte del mese: quindi esattamente il contrario di quanto accaduto a marzo. In sostanza, almeno per adesso, l’attività non ha fatto segnare quel balzo in avanti che, più o meno, tutti quanti ci aspettavamo in virtù delle configurazioni planetarie che si stanno realizzando proprio in questo periodo. In dettaglio  l’SN mensile si è fermato ad un 55,2 ovvero 9 punti in meno di marzo, pur rimanendo il solar flux su valori perfettamente sovrapponibili a quelli del mese precedente. Da monitorare con attenzione l’andamento dei prossimi mesi in quanto sembrerebbe trovare conferma la tendenza delle curve delle medie smoothed (sia SIDC che NIA’s) ad essere arrivate, almeno per il momento, al culmine della fase di crescita e pronte quindi ad iniziare la discesa verso un nuovo minimo:

 

NB: il valore del NIA’s di aprile 2012 (38,2) è in attesa di conferma.

L’andamento delle curve delle medie smoothed naturalmente non tiene conto di un eventuale secondo massimo del ciclo 24, non improbabile stante la previsione NASA (massimo nella prima metà del 2013) e la relativa precocità del primo massimo rispetto al minimo del 2008.

 

Solar flux

Nonostante il tentativo (per ora fallito) di ripartenza di marzo e aprile, è evidente l’aumento della distanza media del ciclo 24 da quelli precedenti, dallo scorso autunno.

In termini generali, il grafico conferma la peculiarità del ciclo 24, rispetto a quelli immediatamente precedenti: è un ciclo “pigro”, con le “marce lunghe”, è l’unico dal ciclo 19 che non sia ancora riuscito a raggiungere la soglia di 200, ampiamente superata da tutti quelli precedenti. Inoltre, negli ultimi mesi si osserva chiaramente la brusca frenata rispetto ad un massimo, per ora relativo, comunque tutt’altro che eccezionale.

Più in dettaglio, nell’ultimo mese il valore medio del flusso “aggiustato” (ore 20) è stata pari a 114,14 (Marzo 2012 aveva fatto registrare un 114,53) mentre la “forbice” tra il valore minimo e quello massimo è rimasta compresa tra 92,2 (ore 23 del 8/04, valore davvero molto basso se considerato alla luce del fatto che questo periodo dovrebbe essere relativamente molto prossimo al massimo di questo ciclo) e 152,7 (ore 17 del 22/04). Nell’ultima decade (dal 21 al 30 compresi) la media è stata pari a 130,41 (valori delle ore 20), valore che testimonia la ripresa relativa alla seconda parte del mese, anche se i dati evidenziano una nuova ricaduta verso livelli di attività nettamente più bassi: infatti si passa dal valore di 150,6 del giorno 21/04 al 115,9 dell’ultimo giorno del mese, confermando una volta di più la palese debolezza magnetica del nostro astro.

 

Altri diagrammi

Il cosiddetto “butterfly diagram”, per quanto ancora incompleto nella rappresentazione del ciclo 24 è eloquente: http://solarscience.msfc.nasa.gov/images/bfly.gif

Il ciclo 24 è inferiore a quelli immediatamente precedenti, sia come numerosità che come estensione delle macchie. Attualmente appare paragonabile a cicli come il 12, o addirittura lievemente inferiore.

Per quanto concerne lo stato di avanzamento dell’inversione dei poli solari (o, per meglio dire, il tentativo di inversione http://wso.stanford.edu/Polar.html#latest , ultimamente ci sono state notizie oltremodo attendibili che danno per imminente il cambio di polarità per quanto riguarda l’emisfero nord http://solar-b.nao.ac.jp/news/120419PressRelease/index_e.shtml così come avevamo già in qualche modo “percepito” e annunciato nella rubrica di marzo: per l’emisfero sud invece il percorso sembra essere ancora  molto lungo.

Inoltre, le immagini “Stereo Behind” attualmente confermano la sensazione che si è avuta negli ultimi due mesi: il lato nascosto del Sole presenta un livello di attività leggermente più alto nell’emisfero meridionale, anche se per il momento questo non sembra poter determinare un massimo relativo come quello raggiunto dall’emisfero nord. Tuttavia è più che mai il caso di dire che occorre attendere ancora qualche mese per poter avere un quadro complessivo della situazione solare. L’estrema debolezza e variabilità di questo ciclo non lasciano ancora spazio ad interpretazioni univoche: vedasi ad esempio il continuo modificarsi (talvolta anche in modo sostanziale) delle “previsioni” rilasciate dai più famosi scienziati solari.

Infine, sorprende l’assenza di qualsiasi cenno circa lo stato dell’inversione dei poli nel sito NASA dedicato al monitoraggio del ciclo solare, come se il continuo ritardo dell’inversione non rappresenti un fatto anomalo e meritevole di qualche analisi e considerazione circa le possibili conseguenze.

 

Conclusioni

Questo ciclo aveva fornito una parvenza di “normalità” lo scorso autunno, quando la progressione era parsa netta e, per la prima volta dal minimo, continua per qualche mese consecutivo. Gennaio ed in particolare Febbraio hanno fatto segnare un crollo difficilmente pronosticabile che ha di fatto minato l’ipotesi di un proseguimento “normale”, anche se contraddistinto da un debolezza di fondo, di questo ciclo 24. Ciò avvalora ancor di più la possibilità che il massimo raggiunto a novembre possa addirittura essere quello del ciclo, oppure uno dei due massimi che spesso si sono verificati nei cicli precedenti, tipicamente a distanza di 18-24 mesi. La modesta attività di Marzo e Aprile non è in grado di sovvertire quanto sopra scritto: solo in caso di una forte ripresa nei prossimi mesi si potrebbe riaprire il discorso. Di fatto, se davvero dovesse andar in porto a breve l’inversione del solo emisfero nord, rimarrebbe da monitorare unicamente il declino dell’attività di tale emisfero e verificare invece la reale capacità dell’emisfero sud di uscire da questa fase di stallo e dare vita quindi al proprio massimo.

Restate sintonizzati per i prossimi aggiornamenti!

 

Apuano70 e FabioDue

32 pensieri su “Rubrica Sole Aprile 2012

  1. se ci fate caso , a parte la grossa ar, il resto non mi sembra molto movimentato nel sole. appena quelle tre macchie, tenderano a dissolversi sulla parte destra del sole, credo ci sarà un nuovo crollo.

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  2. Lor :ma loro chi?Per cortesia, ste storie dei complottismo lasciatele stare…Nessuni sa in realtà come andranno le cose….

    enzor :E’ anche chiaro che non gioverebbe a nessuno allarmare la popolazione, su un imminimente raffreddamento o per qualsiasi altra ragione, è contro la loro natura. per cui non vi aspettate che vi dicano la verità su argomenti scottanti.Ma loro comunque sanno tutto!

    Ciao Lor,
    non credo neanch’io ad un “complottismo”, penso piuttosto che si tratti di prudenza visto e considerato che, ultimamente, per quanto fossero accurati gli studi sul funzionamento della dinamo solare e dei cicli solari, Hataway & C. hanno dovuto di fatto ammettere di non averci capito un granchè: già dalla prima previsione del ciclo 23 fino ad arrivare a quelle di pochi mesi fa le differenze con quella che è stata la realtà dei fatti costituiscono un deterrente a fornire previsioni univoche ed inappellabili.
    In sostanza, come ho già detto altre volte, il sole non è così prevedibile come la moderna scienza “pensava” fino a poco tempo fa.
    Concordo però con Fabio sul fatto che, a questo punto, non vengano comunicate tutte le informazioni al riguardo, sia pure per prudenza o paura di fare figure meschine…
    Bruno

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  3. @apuano70
    Esatto Bruno, corrisponde proprio al mio pensiero: in particolare, bisogna dire che Hathaway ha ammesso onestamente (sul sito NASA dedicato al ciclo solare) che il loro modello di previsione era stato rivisto in quanto non teneva conto di certi aspetti. Per questo, qualche mese fa, le previsioni erano state bruscamente riviste al ribasso, proprio quando (3 anni dopo il minimo), a detta dello stesso Hathaway, le previsioni di solito diventano attendibili.

    Ciò non toglie che non dedicare nemmeno una riga di considerazioni sul tema dell’inversione dei poli, pur con la necessaria prudenza, mi sorprenda. C’è in effetti un articolo sul sito principale della NASA (cita le ricerche giapponesi Hinode che un forumista aveva qui pubblicato nei giorni scorsi) ma in pratica Hathaway non dice nulla, si limita a prendere atto del diverso comportamento dei due poli solari.
    Vediamo se magari nelle prossime settimane la NASA pubblica qualcosa di più sostanzioso sull’argomento.

    Dunque attendiamo con fiducia che il Sole ci sorprenda ancora con comportamenti mai osservati prima 🙂

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  4. Le previsioni hanno poco senso, dato che le dinamiche solari sono in realtà incomprese, ci limitiamo a confrontare brevi cicli di 11 anni che sono un’istantanea della vita del sole prendendole come uno standard. In realtà è un buon momento per l’osservazione, dato che il nostro astro ci sta fornendo nuovi dati per averne una diversa comprensione, in particolare il suo magnetismo, che di certo non si limita all’inversione di due poli ogni 11 anni, ma è ben più complesso; non sono da sottovalutare i dati raccolti dai giapponesi a riguardo dell’inversione magnetica del polo nord solare, che in assenza di un’inversione al polo sud potrebbe portare ad un campo magnetico a quattro poli, con due poli equatoriali che controbilanciano i poli nord e sud della stessa polarizzazione (e dico io, perchè non 6 poli in tutto?). In realtà non è neanche chiaro se effettivamente il Sole abbia sempre solo due poli magnetici (siamo sicuri che sia l’unica configurazione magnetica possibile?). Perchè perdere tempo in previsioni che sono come giocate al lotto? A che serve azzeccare una previsione se non si è compreso le dinamiche solari? (e le dinamiche del cosmo in genere). In realtà non si tratta di capire se ci sarà un ciclo più debole o uno più forte, ma come realmente vive e si trasforma il nostro astro, che proprio non ci vuol stare chiuso in un modellino che prevede solo cicletti di 11 anni con inversione di due poli, che ovviamente può funzionare si, ma solo in fasi brevi e circoscritte. Se poi si vuole continuare a cercare di comprendere il Sole attraverso i soliti modelli che hanno fallito epistemologicamente, vabbè, giochiamo a chi indovina il trend di flusso e sn, ma servirà a poco …. gli attuali modelli fisici che si basano sulle 4 forze fondamentali sono effettivamente sufficienti a spiegare queste dinamiche? Forse quando avremo una teoria unificata della fisica (rottamando i contemporanei modelli obsoleti) potremo provare a comprendere il Sole.

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  5. Beh, certo che però questa macchia è veramente tosta e ci sta sparando un bel po’ di materiale!
    …. e per essere in fase di collasso, non mi pare proprio consona.

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  6. Lor :http://www.ansa.it/scienza/notizie/rubriche/spazioastro/2012/05/11/mostro-solare-prepara_6856136.htmlQuesto peró è puro terrorismo psicologico mediatico…Ma certi giornalisti controllano quello che scrivono prima di pubblicarlo?

    I giornalisti sono in generale abituati a fare del “sensazionalismo” piuttosto che informazione: vende di più! C’è da dire che l’argomento è piuttosto specifico e senza buone basi è difficile non prendere delle cantonate, magari anche in buona fede…
    Ciò non toglie, come giustamente hai detto tu, che questo si configuri come terrorismo mediatico: la gente “comune” che legge articoli come questo finisce per pensare che ci troviamo di fronte ad un Sole in piena forma, cosa che, sinceramente, al momento non mi pare… 😉
    Ciao!
    Bruno

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  7. G.A.C. :Beh, certo che però questa macchia è veramente tosta e ci sta sparando un bel po’ di materiale!…. e per essere in fase di collasso, non mi pare proprio consona.

    In effetti sarebbe più corretto dire che in questa fase di macchie come quella ce ne dovrebbero essere anche altre, non solo una al mese nella migliore delle ipotesi, visto e considerato che ci stiamo approssimando al massimo di questo ciclo!
    Per il momento non ha “sparato” nemmeno un X flare…. vediamo se nei prossimi giorni combina qualcosa ma sono molto dubbioso in quanto la sua struttura ha cominciato a perdere “corpo”, si è leggermente sfaldata e ha perso sia alcune piccole macchie e si è ridotta anche la penombra delle spot più grandi: tutti indici di decadimento magnetico.
    Quello che non è “consono” a questo punto del ciclo è il livello generale di attività che permane a livelli poco più che da minimo…
    Ciao!
    Bruno

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  8. @apuano70
    Lascia fare ora che il ciclo è nei pressi del massimo, lascia che esaltino per bene questo ciclo spompato. Poi, quando il ciclo declinerà naturalmente verso il prossimo minimo, vorrò vedere che cosa tireranno fuori 🙂 ci sarà da ridere, per non parlare del dopo (il ciclo 25, ammesso ce ne sia uno subito dopo il 24).

    E poi, il lettore medio forse non è appassionato di meteo, di clima e di Sole come noi, ma non è stupido: gridare “al lupo, al lupo!” per anni, senza che del lupo si veda alcuna traccia, di solito non paga. Il lettore diventa scettico e comincia a pensare proprio quello che hai scritto a proposito del sensazionalismo.

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  9. quoto….la gente non è stupida…
    il sole ha una vita di miliardi di anni, un ciclo di 11 anni è niente, ma quelli sono i dati e gli schemi che segue osservati negli ultimi secoli…si è sempre detto che un ciclo debole dura molto di più e può arrivare anche a 15-16 anni e anche oltre …. ora possono sembrare pochi, ma bastano per farci capire che ruolo svolge il sole sul clima e sulla geologia terrestre e non solo..
    nessuno crede di sapere come evolverà in un futuro lontano ma possiamo determinare ( e qui molti lo sanno fare bene, meglio di chi dovrebbe farlo visto che è pagato per farlo) nell’immediato futuro quale sarà il suo trend, la sua caratteristica …e verificarne gli effetti col tempo…è solo questione di tempo…. complimenti a tutti NIA!

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