RUBRICA ESTATE 2012: PARTE II

Un saluto a voi, popolo di NIA.
Nella precedente parte ci eravamo lasciati sottolineando come il quadro telecconnettivo, in via generale, risultasse abbastanza positivo, in virtù di un tipo di circolazione nell’ambito delle zone tropicali (e non solo) non ancora favorevole all’affermazione di forti e persistenti anticicloni caldi nelle fasce temperate (Europa in particolare). In questa seconda parte cercheremo di inquadrare i principali movimenti atmosferici, con particolare riferimento alle zone tropo-equatoriali, al fine di tracciare una linea di tendenza sul prosieguo della stagione estiva targata 2012.
Iniziamo con un breve resoconto su quanto accaduto (a livello generale) negli ultimi tempi.

Nella stagione primaverile da poco conclusa e in questo primo scorcio d’estate, la circolazione atmosferica,nelle regioni tropicali ed equatoriali, è stata caratterizzata in linea di massima da una debole nonché altalenante (sia nell’intensità che nella dislocazione geografica) attività convettiva. In altre parole in mancanza di una particolare circolazione in grado in imporsi con prepotenza, nelle fasce tropo-equatoriali si è rimasti a lungo in una situazione di incertezza barica, con continui nonché brevi mutamenti circolatori (è per questa ragione che l’ENSO è rimasto su una posizione di neutralità).
Guardando più da vicino l’ultimo periodo, il mese di maggio è stato caratterizzato mediamente da una concentrazione dell’attività convettiva sulle zone orientali del Pacifico, a cui è corrisposto una naturale intensificazione della convenzione sul comparto west-africano (indebolimento del regime degli aliesei lungo l’Atlantico tropicale). Ciò ha portato ad una contrazione delle anomalie negative in zona NTA, con corrispondente intensificazione del Monsone africano (WAM). Tuttavia, l’intensità dell’attività convettiva si è mantenuta relativamente bassa nonché altalenante in riferimento alla posizione (ciò spiega in parte l’andamento discontinuo dell’ITCZ e delle anomalie atlantiche tropicali che in un più di un occasione hanno mostrato un ricadimento verso valori più negativi). Una siffatta situazione, grazie anche ad un Vortice Polare ancore pimpante e ad un Atlantico extratropicale decisamente freddo (vedi SSTA negative lungo le coste atlantiche Europee), ha consentito al mese di maggio di mostrarsi abbastanza dinamico sulla scia del precedente mese di aprile.
Nella seconda metà della prima decade di giugno si è verificato infine un ulteriore cambiamento nella circolazione atmosferica tropicale: i centri di convenzione si sono spostati dal Pacifico orientale al Pacifico occidentale:

Dalla presente immagine, relativa alla prima metà di giugno (dal giorno 3 in avanti), si denota chiaramente come l’attività convettiva abbia interessato le zone del Pacifico occidentale (macchie blu) e che nel Pacifico orientale si sia verificata la completa soppressione dell’attività convettiva stessa. Di risposta, mentre sull’India si è registrato un incremento dell’attività monsonica, sull’Africa occidentale il decremento della convenzione ha prodotto un indebolimento del monsone africano (a quest’ultimo proposito, in un mio precedente articolo ho spiegato le modalità con cui la circolazione nel Pacifico tenda ad influenzare la vicina circolazione atlantica tropicale e dunque l’intensità del monsone africano; per quanto riguarda invece i legami tra convenzione pacifica e monsone indiano spero di farlo nel futuro).
Di risposta nell’atlantico tropicale si manifestata una nuova intensificazione delle anomalie negative in zona NTA ed STA (dopo il deciso sfaldamento di fine maggio), mentre in Europa si è verificato un nuovo deciso abbassamento del getto, con conseguente calo termico anche sull’Italia.

Dall’immagine si vede come nella zona NTA dell’Atlantico tropicale (cerchio nero), si siano intensificate le anomalie negative.

Venendo ora a parlare della situazione futura, preciso da subito che è in atto un deciso stravolgimento dello scacchiere barico nell’ambito delle zone equatoriali-tropicali, che comporterà un mutamento consistente del decorso della stagione estiva sul continente europeo. Questo cambiamento era in via generale prevedibile già da tempo, visto l’affermarsi del fenomeno del NINO nel Pacifico, ma sicuramente era difficile trovare un esatta collocazione temporale. A tal proposito, solo fino a pochi giorni, in virtù delle Ensemble MJO e della configurazione delle SSTA atlantiche tropicali, ero quasi certo che detto cambiamento si sarebbe presentato più in avanti e che fino alla terza decade di giugno, il tempo sull’Europa sarebbe stato caratterizzato da un discreto dinamismo. Tuttavia, l’ultimo aggiornamento della MJO (Madden Julian Oscillation) è risultato del tutto rivoluzionario ed anche il sottoscritto si è dovuto ricredere:

Quest’ultimo aggiornamento infatti, a differenza del precedente, mostra un deciso incremento d’intensità dell’attività convettiva nonché uno spostamento dei centri principali di convenzione sul Pacifico Orientale e sull’Africa occidentale, con conseguente totale soppressione della convenzione sul Pacifico occidentale ed in parte sull’India monsonica. Per una migliore comprensione viene riportata di seguito la carta che mostra nel dettaglio la dislocazione spaziale dei centri di convenzione nelle regioni tropo-equatoriali:

Potrete sicuramente notare il forte incremento di attività convettiva sul Pacifico orientale e sulle zone dell’Africa centro-occidentale (colore blu). Quest’ultima circostanza porterà ad un rafforzamento dell’anticiclone africano che non avrà problemi ad invadere ferocemente l’Europa.
Sempre a proposito della MJO, si possono notare due fattori di grande importanza:
1) Gli spaghi risultano straordinariamente compatti, segno evidente di un’alta affidabilità della previsione;
2) Sul lungo termine si nota uno stazionamento dei centri di convenzione sull’area africana. Ciò vuol dire che la situazione sopradescritta è destinata a protrarsi a lungo, con il rischio di un ondata di calore sulle zone europee di lunga durata.

Quello che si profila dunque è un cambio radicale della circolazione, segnato da un avvio prepotente della stagione estiva anche sulle regioni settentrionali del nostro paese. Inoltre, in base ai dati ad ora a disposizione, non si può individuare con esattezza la fine della prossima avvezione calda (a tal proposito non è da escludere un break fresco-temporalesco verso fine mese). Tuttavia, quello che si può dire con certezza, è che si sta per manifestare un cambio importante della circolazione nelle zone tropicali, che comporterà l’inizio dell’Estate con la E maiuscola sul continente europeo. Pertanto, mediamente, ci aspetta una lungo periodo di stampo anticiclonico, a tratti decisamente caldo, che potrà essere intervallato da qualche intrusione di aria più fresca.
Volendo invece iniziare a tracciare una sorta di linea di tendenza generale sull’andamento dell’intera stagione estiva, è senz’altro possibile impostare già un tipo di ragionamento che sicuramente avremo tempo sviluppare meglio in futuro. A questo proposito, di seguito sono riportate delle immagini relative ai forecasts sull’andamento del ciclo ENSO:


L’immagini, tratte da NOAA, costituiscono i forecast circa l’evoluzione del ciclo ENSO. Si ricorda che la zona 1+2 fa riferimento all’estremo Pacifico orientale, mentre la zona 4 ricopre il Pacifico occidentale.

Dalle presente immagini è facilmente percepibile una progressiva traslazione del fenomeno del Nino (anomalie positive), da est verso ovest. Nello specifico, nelle zone più orientali (zone 1+2 e 3), dopo un rapido incremento delle anomalie positive (notate l’elevata inclinazione delle curve dei primi due diagrammi), che si manifesterà nei prossimi giorni, si avrà un assestamento se non un calo delle stesse anomalie. Al contrario, dagli ultimi due diagrammi (relativi alle zone più occidentali del Pacifico), si riscontra un andamento monotonicamente crescente, nonché un raggiungimento di valori più positivi ritardato rispetto alle zone più orientali. Ciò vuol dire che, nel corso della stagione estiva, si avrà, a livello medio, uno spostamento dei centri di convenzione da est verso ovest. Questa circostanza potrebbe favorire un declino anticipato della convenzione in area africana” con conseguente “declino anticipato” della stagione estiva sul vecchio continente.
In conclusione non possiamo che annotare l’avvio prepotente della stagione estiva 2012, il cui andamento, in via generale, potrebbe risultare diametralmente opposto a quello che ha contraddistinto la precedente estate. Tuttavia, in merito a quest’ultimo discorso, i dubbi sono molteplici ed ad oggi non è possibile avere alcuna certezza.
Nel futuro avremo sicuramente l’occasione di approfondire questo interessantissimo discorso.

AGGIORNAMENTO
Per aggiungere qualcosa a questa piacevole discussione, propongo un aggiornamento in merito all’evoluzione futura.
Difatti, al termine dell’articolo, ho scelto di proporre una riflessione impostata su un ragionamento, senza entrare nel dettaglio di alcun tipo di previsione. E’ evidente che la scelta è stata fatta al fine di rimanere coerente alla mia filosofia, che prevede di dar maggiore spazio alla parte puramente didattica, prendendo però spunto da situazioni reali e di attualità.
So benissimo però che di questi tempi, viste le preoccupazioni per l’arrivo di questo potente anticiclone, siate ansiosi di sapere qualcosa in più sulla sua fine (fine che i modelli ancora non riescono minimamente ad inquadrare).
Proprio a quest’ultimo proposito voglio esprimere un mio parere.
Ho già detto nell’articolo che non sono da escludere alcuni brevi break del dominio anticiclonico (uno dei quali a fine mese), ma personalmente non sono molto convinto di questo. Un cambio significativo della circolazione lo potremo avere intorno alla fine della prima decade di luglio/metà luglio. In particolare, a partire dall’inizio della seconda metà di luglio, ritengo non sia da escludere una crisi abbastanza seria dell’estate, che potrebbe durare anche diversi giorni.
Non fatemi ripetere che si tratta di una semplice linea di tendenza basata su dei miei ragionamenti. Ad oggi sappiamo solo che andiamo incontro ad lungo periodo molto caldo per gran parte del paese.

Riccardo

29 pensieri su “RUBRICA ESTATE 2012: PARTE II

  1. Ciao Riccardo
    che dire complimenti per l’articolo chiaro preciso e allarmante per uno come me che non sopporta il caldo… sto male sopra i 20 gradi!!!!
    Questa mattina prima di leggere l’articolo ho guardato l’aggiornamento degli spaghi per Milano ed non lascia adito a nessuna speranza, ecco il link:

    http://www.meteociel.fr/cartes_obs/gens_display.php?lat=45,28&lon=9,11&ext=1

    tutti perfettamente uniti fino al 24/26 Giugno!!!!
    Generalmente dopo i primi 5/7 giorni si “aprono” e diventano incerti!!!!

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  2. E pensare che l’aggiornamento ITCZ della prima decade di giugno illude:
    http://www.cpc.ncep.noaa.gov/products/fews/ITCZ/itcz.jpg
    ma Riccardo ci ha già spiegato il perchè.
    Amen……ci becchiamo il caldo.

    Stamattina non è ancora chiaro quanto e per quanto tempo. GFS ed ECMWF infatti sono tuttora un po in disaccordo, anche se meno che nei giorni scorsi: il primo vede isoterme tra +18 e +20 (comunque da estate piena) e anticipa il break alla terza decade di giugno ed è supportato dal proprio ensemble; ECMWF invece vede isoterme ben superiori alla +20 (anche +24 sulle isole) fino al limite previsionale di 10 giorni, senza alcun cenno di cedimento. Altri modelli (NOGAPS, GEM) si sono da tempo allineati ad ECMWF.
    Insomma, la differenza tra i due è tra estate calda ed estate molto calda.

    Mi piace la conclusione del tuo articolo Riccardo, in quanto mi ricorda quel discorso che avevamo fatto qualche mese addietro: estate calda ma anticipata e poi graduale declino da agosto. Ora hai fornito anche una spiegazione fisica, legata allo spostamento della convezione. Vedremo, potrebbe essere un’utilissima guida per il futuro.

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  3. certo che se farà afa, con tanto caldo, alla prossima sventagliata fredda si farà la festa delle trombe d’aria. sicuramente sarà da vedere lo scontro.

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  4. solo 2 cose sul finale.
    la prima è che pronosticare una fine anticipata dell’estate (c’è gente su internet che è da almeno 6-7 anni che ogni estate la prevede con fine anticipata 😀 ) è un bel rischio, ci andrei piano con una previsione del genere

    la seconda è che la scorsa estate non è affatto iniziata tardi, anzi, è stata la più precoce di sempre e si è chiusa come la più lunga degli ultimi 100 anni.

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  5. Fabio Nintendo :solo 2 cose sul finale.la prima è che pronosticare una fine anticipata dell’estate (c’è gente su internet che è da almeno 6-7 anni che ogni estate la prevede con fine anticipata ) è un bel rischio, ci andrei piano con una previsione del genere
    la seconda è che la scorsa estate non è affatto iniziata tardi, anzi, è stata la più precoce di sempre e si è chiusa come la più lunga degli ultimi 100 anni.

    Beh, è un’ipotesi ragionata, più che una previsione o un pronostico. E poi Riccardo ha usato una buona dose di prudenza, che peraltro condivido.

    In generale concordo con te, è sempre un azzardo, si rischia di prendere qualche grosso granchio. Però non mi pare una buona ragione per non fare ipotesi ragionate e verificarne l’attendibilità: qualche mese fa, lo diceva lo stesso Riccardo, lui azzardò una partenza relativamente precoce (metà giugno) del grande caldo, insieme ad una sua fine altrettanto precoce (metà-fine luglio) e ad un agosto con la stagione in evidente declino. Io trovai un precedente storico, il 1982, in buona parte simile in termini teleconnettivi a questo 2012.
    Per ora la partenza calda di metà giugno sembra azzeccata, di seguito verificheremo il resto.

    L’estate dell’anno scorso, iniziata o meno in anticipo o in ritardo, si è distinta per essere fresca e perturbata nella prima parte e calda e asciutta nella seconda. In questo senso, a tratti, la prima metà non sembrava nemmeno estate, anche se è vero che la primavera (specie marzo e prima metà di aprile) assomigliava più ad un’estate anticipata che alla stagione di mezzo.

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  6. Ciao Riccardo,
    ancora una volta un articolo davvero bellissimo.

    @Fabio Nintendo: “la seconda è che la scorsa estate non è affatto iniziata tardi, anzi, è stata la più precoce di sempre e si è chiusa come la più lunga degli ultimi 100 anni.”

    Potresti spiegarmi meglio ciò ? Almeno termicamente parlando, per ciò che attiene il Nord ciò non mi pare vero…

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  7. zambo :

    Ciao Riccardo,
    ancora una volta un articolo davvero bellissimo.

    @Fabio Nintendo: “la seconda è che la scorsa estate non è affatto iniziata tardi, anzi, è stata la più precoce di sempre e si è chiusa come la più lunga degli ultimi 100 anni.”

    Potresti spiegarmi meglio ciò ? Almeno termicamente parlando, per ciò che attiene il Nord ciò non mi pare vero…

    l’Aprile più caldo degli ultimi 100 anni, con +30°C superati per la prima volta nelle serie storiche, anche quelle lunghe 300 anni.
    record decadali battuti anche nella 2° decade.
    maggio sopra-media oltre il grado di anomalia positiva con ondata di caldo a fine mese tra le più importanti degli ultimi anni.
    Giugno chiuso senza NESSUNA ondata di freddo, con una media minime alta quanto quella del 2003.
    Luglio a 2 facce con la prima parte calda e la seconda fresca che ha chiuso in perfetta media (mentre è stato fatto passare come sotto-media netto).

    poi sappiamo tutti cosa è successo ad Agosto-Settembre e inizio Ottobre
    ondata di caldo più forte di sempre per la 3° decade di Agosto, tra le più anomale di sempre per il trimestre estivo.
    Settembre più caldo degli ultimi 200 anni, battuto anche il 1987 che sembrava irraggiungibile.
    e ottobre con nuovamente i +30°C superati per il 7° mese consecutivo (cosa mai accaduta in tutte le serie, anche in quelle più lunghe)

      (Quote)  (Reply)

  8. Fabio Nintendo :

    zambo :
    Ciao Riccardo,ancora una volta un articolo davvero bellissimo.
    @Fabio Nintendo: “la seconda è che la scorsa estate non è affatto iniziata tardi, anzi, è stata la più precoce di sempre e si è chiusa come la più lunga degli ultimi 100 anni.”
    Potresti spiegarmi meglio ciò ? Almeno termicamente parlando, per ciò che attiene il Nord ciò non mi pare vero…

    l’Aprile più caldo degli ultimi 100 anni, con +30°C superati per la prima volta nelle serie storiche, anche quelle lunghe 300 anni.record decadali battuti anche nella 2° decade.maggio sopra-media oltre il grado di anomalia positiva con ondata di caldo a fine mese tra le più importanti degli ultimi anni.Giugno chiuso senza NESSUNA ondata di freddo, con una media minime alta quanto quella del 2003.Luglio a 2 facce con la prima parte calda e la seconda fresca che ha chiuso in perfetta media (mentre è stato fatto passare come sotto-media netto).
    poi sappiamo tutti cosa è successo ad Agosto-Settembre e inizio Ottobreondata di caldo più forte di sempre per la 3° decade di Agosto, tra le più anomale di sempre per il trimestre estivo.Settembre più caldo degli ultimi 200 anni, battuto anche il 1987 che sembrava irraggiungibile.e ottobre con nuovamente i +30°C superati per il 7° mese consecutivo (cosa mai accaduta in tutte le serie, anche in quelle più lunghe)

    Non stai mescolando un po’ le cose ?
    Se consideriamo il trimestre estivo 2011, a parte la feroce ultima parte dei 15 giorni di Agosto, non credo si possa parlare di spiccate anomalie.
    Poi concordo con te che la fase primaverile ha avuto eccessi marcati e la fase autunnale ha mostrato un volto caldo.

      (Quote)  (Reply)

  9. zambo :

    Fabio Nintendo :

    zambo :
    Ciao Riccardo,ancora una volta un articolo davvero bellissimo.
    @Fabio Nintendo: “la seconda è che la scorsa estate non è affatto iniziata tardi, anzi, è stata la più precoce di sempre e si è chiusa come la più lunga degli ultimi 100 anni.”
    Potresti spiegarmi meglio ciò ? Almeno termicamente parlando, per ciò che attiene il Nord ciò non mi pare vero…

    l’Aprile più caldo degli ultimi 100 anni, con +30°C superati per la prima volta nelle serie storiche, anche quelle lunghe 300 anni.record decadali battuti anche nella 2° decade.maggio sopra-media oltre il grado di anomalia positiva con ondata di caldo a fine mese tra le più importanti degli ultimi anni.Giugno chiuso senza NESSUNA ondata di freddo, con una media minime alta quanto quella del 2003.Luglio a 2 facce con la prima parte calda e la seconda fresca che ha chiuso in perfetta media (mentre è stato fatto passare come sotto-media netto).
    poi sappiamo tutti cosa è successo ad Agosto-Settembre e inizio Ottobreondata di caldo più forte di sempre per la 3° decade di Agosto, tra le più anomale di sempre per il trimestre estivo.Settembre più caldo degli ultimi 200 anni, battuto anche il 1987 che sembrava irraggiungibile.e ottobre con nuovamente i +30°C superati per il 7° mese consecutivo (cosa mai accaduta in tutte le serie, anche in quelle più lunghe)

    Non stai mescolando un po’ le cose ?
    Se consideriamo il trimestre estivo 2011, a parte la feroce ultima parte dei 15 giorni di Agosto, non credo si possa parlare di spiccate anomalie.
    Poi concordo con te che la fase primaverile ha avuto eccessi marcati e la fase autunnale ha mostrato un volto caldo.

    se prendiamo il solo trimestre estivo abbiamo un Giugno senza ondate di freddo, con una media minime altissima e un sopra-media di 1.5°C a livello nazionale
    Luglio in media con una prima parte molto calda
    3° agosto più caldo dal 1800 (non ricordo le anomalie CNR) con una seconda parte del mese catastrofica.

    ma l’estate non è più solo il trimestre estivo, almeno negli ultimi 10-12 anni

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  10. Ottima spiegazione Riccardo ma le anomalie poco positive a largo della Spagna adesso nn servono più per l sorti del nostro tempo e il momentaneo leggero calo dell’itcz anche?
    Infatti siamo pur sempre sopra media e credo che nella 2^decade lo troveremo + alto che dici?
    Poi sn daccordo sul fatto che l’onda calda sarà lunga e menomale che 10-15 giorni certuni lo chiamano pre-frontale..ahahahahahahaah anche se fosse di 1 mese lo chiamerebbero pre-frontale!

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  11. @ Fabio Nintendo

    Alle 13 di oggi avevo già formulato una risposta che non sono riuscito a mettere online perchè all’università è saltata la linea….tuttavia, per evitare di dover riscriverla, me la sono salvata…:

    “2 considerazioni in merito alle tue considerazioni.

    1) non ho pronosticato nulla, ma solo tracciato una bozza di lienea di tendenza sulla base di considerazioni più che logiche….è per questo che ho ribadito fino alla nausea che non si può concludere nulla e che l’incertezza domina sovrana…..tra l’altro se guardi bene potrai notare come il termine declino sia in virgolettato….ciò sta a significare che non si intende un declino dell’estate in valore assoluto, ma solamente in relazione alla prima parte dell’estate stessa (sia mai che nel cuore dei primi anni 2000 potremo avere un autunno nettamente anticipato…. :lol:)…

    2)non capisco dove tu abbia letto nell’articolo che la scorsa estate è iniziata tardi (non parliamo di 100 anni fà, mi ricordo benissimo come è andata la scorsa estate)….alludevo semplicemente al fatto che, nell’ambito del trimestre estivo 2011, l’estate è stata sbilanciata verso la seconda parte….ovvero nel 2011 il clou dell’estate lo si è avuto nella parte conclusiva….”

    tra l’altro mi accorgo che Fabio Due ha sottolineato esattamente le stesse cose, dimostrando di aver capito a pieno il mio ragionamento…..

    infine riguardo agli ultimi commenti che hai lasciato, considerando le tematiche affrontate nell’articolo, non trovo molto sensato buttare in gioco i mesi di aprile-settembre-ottobre 2011….è evidente che, dal punto di vista prettamente fisico, le dinamiche che in quell’occasione hanno portato a prolungati periodi di siccità/caldo sono tutt’altri (se ricordi bene ad aprile, ma ancor più a settembre l’ITCZ risultò estremamente bassa, segno di una convenzione in area africana molto risicata)….in quei frangenti, il caldo anomalo è da imputare ad un particolare pattern atmosferico contraddistinto da un Vortice Polare molto compatto…niente a che vedere con quanto stiamo discutendo in questa sede…..

    P.S.
    Se “mi riprendi” per un ragionamento così soft, allora è meglio chiudere questa rubrica, perchè non saprei di cosa parlare…di certo non posso iniziare ora a parlare del prossimo autunno inverno…. 😆

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  12. @ Giovanni
    Per quanto riguarda l’ITCZ, la ragione del calo in tutti i settori è ben spiegata nell’articolo (come ha già fatto notare Fabio)….dal 15 in avanti ci aspetta una decisa risalita, dunque questa momentanea discesa ce la sbattiamo….

    hai ragione nel sottolineare che questa ondata di caldo tutto sarà tranne che prefrontale, in quanto dettata da una spinta molto energica proveniente dalle regioni tropicali a noi più vicine…dunque le cause sono da imputare ad una dinamica ben più importante e “solida” rispetto a quelle che determinano un semplice prefrontale….in altre parole, quando si manifestano questi tipi di movimenti nelle regioni equatoriali-tropicali, le “piccole” anomalie sul vicino atlantico possono ben poco….ed è per questo che in simili frangenti, l’anomalia positiva a largo del Portogallo che tua hai citato, non può avere un peso molto significativo….

    infine, per le stesse ragioni, ribadisco che sin quando la situazione nelle aree tropicali non cambierà, non potranno salvarci nè santi ne madonne (nel senso che tutti i discorsi sulle anomalie atlantiche, sulla debolezza del VP ecc…, perdono significato)….per fare un paragone, è come quando in inverno il VPS gira a 2000 “per causa di forza maggiore”…anche in quei frangenti ha poco senso stare a guardare l’esatta collocazione delle SSTA atlantiche…..spero di essermi spiegato…..

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  13. @Riccardo
    aspettavo questo articolo, grazie Riccardo!

    ..ah e una domanda sicuramente fuori luogo da emerita schiappa quale sono 😛
    al di là delle previsioni di questa estate, “didatticamente parlando” piuttosto quali possono essere le situazioni in grado eventualmente di cambiare le cose nelle regioni equatoriali tropicali che ci interessano?

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