L´ideologia verde fanatica, nulla di piú egoista.

Con l’avvicinarsi della Conferenza Rio +20, http://www.uncsd2012.org/index.html le dichiarazioni apocalittiche danno il tono al dibattito. Il ministro Gilberto Carvalho, ad esempio, ha dichiarato che “il mondo sarebbe rapidamente estinto se si universalizzasse il modello di consumo delle élite”. Allo stesso modo, il neoconservatore Delfim Neto – niente meno  uno degli ideatori e fan della scandalosa Transamazzonica, è stato irremovibile in un’intervista al giornale “O Globo” : “I conflitti sono inevitabili. Non c’è modo per il pianeta di sostenere nove miliardi di persone con un reddito di 20.000 dollari ciascuno. ” 

Queste persone non hanno immaginazione. 

Nel XIX secolo, quando la Terra era abitata solo da 1 miliardo di persone, Thomas Malthus predisse che la popolazione mondiale sarebbe cresciuta in proporzioni geometriche, mentre la produzione di cibo e altre risorse sarebbero cresciute in proporzioni solo aritmentiche.  “La morte prematura dell’umanità sará presto inevitabile, soccomberà di fronte alla scarsità di cibo, epidemie, parassiti e altri parassiti”, ha profetizzato. 

Nel 1968, quando la popolazione mondiale era di 3,5 miliardi, l’ecologo Paul Ehrlich , un collezionista di premi e onorificenze scientifiche, ha scritto un libro (The Population Bomb), che prevedeva che, a causa del sovraffollamento, centinaia di milioni di persone sarebbero morte di fame nei decenni successivi. In un discorso del 1971, aveva previsto che “entro il 2000, il Regno Unito sarebbe stato solo un piccolo gruppo di isole impoverite, abitate da circa 70 milioni di persone affamate”. 

Da allora, la popolazione mondiale è raddoppiata, e anche se ci sono grando problemi sociali ancora da risolvere, soprattutto legate alla povertà,  le previsioni allarmistiche e disastrose di Malthus e di Ehrlich non si sono materializzate. Invece, grazie alle nuove tecnologie e la crescita esponenziale della produttività, la percentuale delle persone sottonutrite nei paesi in via di sviluppo, in relazione alla popolazione totale, ha mostrato una costante tendenza al ribasso per quattro decenni, passando dal 33% nel 1970 al 16% nel 2004.

Il cosiddetto “movimento verde” è nato per la giusta indignazione per la deforestazione, l’inquinamento atmosferico, fiumi e mari, al di là della preoccupazione per i rischi per la salute umana provenienti da attività industriale. Ed io ero sempre in prima fila per difendere queste giuste preoccupazioni, e ci sono ancora. Col tempo, tuttavia, il movimento veniva dominato e trasformato da ideologi non preoccupati per l’inquinamento o la nostra salute, ma con la politica, il potere e soprattutto col denaro. 

Partendo da questo punto, indottrinamento e proselitismo, diffondendo il panico erano così forti che le teorie più bizzarre sono diventate politicamente corrette. 

L’essenza dell’ideologia verde è la convinzione che l’umanità dovrebbe minimizzare il suo impatto sulla natura costi quel che costi. Vedere la protesta contro l’adozione del nuovo Codice forestale brasilano, una legge estremamente preservazionista e fortemente restrittiva sulle attività economiche, un codice unico al mondo che comunque è riuscito a scontentare gli oltranzisti verdi senza se e senza ma. Ma i loro principali nemici sono gli stessi combustibili fossili, l’energia idroelettrica e termonucleare, che, non a caso, il tutto significa quasi il 98% della produzione di energia sul pianeta senza il quale il mondo si ferma. 

Quello che   i sostenitori  radicali si rifiutano di vedere è che noi esseri umani solo sopravviviamo e prosperiamo  attraverso la trasformazione della natura, senza il quale non si riuscirebbe a  soddisfare  le nostre esigenze minime. Il nostro benessere è direttamente legato alla nostra capacità di rendere l’ambiente che ci circonda meno aggressivo e più ospitale. Pensate per un attimo cosa faremmo senza sistemi di depurazione moderni, senza acqua corrente senza gli edifici più sicuri e resistenti alle intemperie e protetti e senza cibo naturale fresco e abbondante, vaccini e medicine, mezzi di trasporto e la comunicazione veloce ed efficiente. 

Grazie a Dio, le generazioni prima di noi hanno cercato il progresso. Erano orgogliosi di costruire fabbriche, strade aperte, perforare  pozzi e scavare la terra alla ricerca di nuove risorse. Fortunatamente, non sono stati contaminati dall’ideologia verde. Lo sviluppo economico che ci hanno lasciato, lungi dall’essere dannoso, è un vero dono, che ci ha dato gli strumenti e le tecnologie necessarie per rendere il nostro habitat più sano e più accogliente. È vero che tutto questo ha portato in alcuni casi inquinamento e  deforestazione, soprattutto causate dall´ingordigia umana. Tuttavia, anche questi effetti negativi indesiderati sono stati affrontati con notevole successo da parte delle nazioni più avanzate. E ‘chiaro che la soluzione non sta nel ridurre il consumo, ma in un aumento della produttività e dello sviluppo tecnologico. Senza contare che i più colpiti, se il fanatismo ambientale prevale, saranno i più poveri se sono privati dell’uso delle fonti energetiche efficienti e meno costose, e quindi dalla possibilità che essi possano godere un giorno delle stesse condizioni di vita dei paesi ricchi.

SAND-RIO

 

29 pensieri su “L´ideologia verde fanatica, nulla di piú egoista.

  1. Bernardo Mattiucci :
    Concordo ovviamente con Valerio… e in piu’ aggiungo che, personalmente, ritengo chi creda che la tecnologia possa risolvere tutti i nostri problemi presenti e futuri, come uno sprovveduto che ha il terrore di dover cambiare stile di vita. Appellandosi al falso presupposto che la tecnologia verra’ in suo soccorso, questa persone si arroca il “diritto” di continuare a consumare piu’ o meno in modo costante… anche se, bisogna ricordarselo, la nostra attuale societa’ e’ basata sulla necessita’ di consumare sempre di piu’…

    Tale persona dovrebbe mettersi in prima linea a cercarele tecnologie che servono, anche perche chi lo fa per voi potrebbe rompersi le scatole di farlo;)

    Diciamo che a livello tecnologico potremmo pure andare avanti MA:
    -dovremmo trovare una fonte energetica a basso costo e a disponibilita quasi illimitata.
    -produrre il cibo che ci serve in laboratorio, con culture idroponiche di alghe e coltivazioni simili, e quindi abbandonare la dieta variegata che abbiamo ora.
    -smettere di abbitare in spazzi troppo abbondanti ed alatmente inefficenti dalpunto di vista energetico.
    Questo fino ad una certa soglia numerica che non conosco oltre tale soglia il pianeta non bastera e dovremo rivolgerci allo spazioper avere risorse e luoghi dove costruire.

    Ma in queso modo non risolveremo nulla ma continueremo a rimandare a data da destinarsi il prolema continuando ad espanderci e consumando quello che troviamo.

    L’unico stile di vita ad impatto ridotto che ci permetterebbe di vivere sulla terra senza distruggerla e mantenendo uno stile di vita elevato è quello dove la riproduzione è limitata ed il numero di individui è stabile sotto un certo numero, sicuramente molto piu basso dell’attuale, ed ovviamente è all’apice opposto della societa di massa odierna.

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  2. Valerio,
    personalmente ritengo dannoso pensare, anche solo come ipotesi remota, che sia possibile vivere ed evolversi restando con i piedi piantati su questo piccolo pianeta.
    I pericoli cui andiamo incontro sono assolutamente inimmaginabili… e volerli correre, senza prepararsi anche solo a livello “sociale”, “culturale” ed “etico” con una eventuale scappatoia, e’ semplicemente da sciocchi.
    Viviamo in un pianeta che stiamo scoprendo essere vulnerabile e succube delle tremende quanto impercettibili interazioni planetarie, stellari e cosmiche… e siamo troppi per garantirci un futuro certo in quest’unico posto.
    Gli stimoli poi si riducono con il passare degli anni e questo limita e limitera’ sempre il nostro sviluppo.

    Il grande passo andava fatto gia’ 60 anni fa… ma prima di tutto andrebbe fatto un passo ancora piu’ critico… ovvero considerarci TUTTI uguali indipendentemente dal colore della pelle, dalla religione professata, dal livello culturae, sociale ed economico di ognuno di noi.
    E credo sia questo il vero ostacolo al nostro sviluppo.

    Se la gente e i governi si rendessero conto che intorno al nostro pianeta gironzonalo qualcosa come 5000 asteroidi potenzialmente pericolosi e che l’impatto anche solo di uno di essi potrebbe significare estinzione e catastrofe planetaria, allora sicuramente verrebbe sotterata l’ascia di gurra… Ma viviamo ancora rincoglioniti dalla TV e dal DIO DENARO che ci illude di poter risolvere ogni problema… salvo poi ritrovarci a tu per tu con S.Pietro e accorgerci, ormai in ritardo, che forse era piu’ importante la nostra salute e il nostro futuro piuttosto che il nostro effimero conto in banca!

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  3. Ciao a tutti, come sempre voglio ricordare che i miei articoli devono essere presi come uno spunto critico per un dibattito aperto, e i commenti postati da tutti, sono veramente interessanti da questo punto di vista.
    Grazie a tutti.

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  4. Bene, mi sembra che dopo le dovute sfuriate non si sia arrivati ad una conclusione. Ormai siamo sulla barca e che affondi o no ci tocca navigare o ci buttiamo a mare prima del tempo. Sono comunque convinto che questi problemi di cui noi stiamo discutendo noi ora non siano presi veramente in considerazione da chi di dovere, cioè i vari capi di stato o chi sopra di loro. Le mie motivazioni per la quale non si affronta realmente il problema sono 4:

    1) Il problema non sussiste realmente e lo fanno per spaventarci e controllarci
    2) Il problema esiste e non c’è alcuna soluzione facile e comoda, che prevede quindi il totale riadattamento della società umana
    3) Il problema esiste ma non c’è alcuna soluzione reale e finchè si può si tira avanti e poi anarchia e caos (opzione secondo me stupida perchè non conviene ne a ricchi e tantomeno ai poveri)
    4) Il problema c’è, hanno una soluzione già valida ma non la vogliono tirare fuori fino a che non gli fa comodo o sono alle strette.

    Secondo voi?

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  5. Marco, e’ un misto tra la 3 e la 4….
    Ma ti faccio una domanda: una persona che guadagna mensilmente oltre 50.000 euro, secondo te puo’ capire i problemi che e’ costretto ad affrontare un padre di famiglia che ne guadagna appena 900?
    Stessa identica cosa per la questione alimentare: Chi controlla il 70% delle produzioni alimentari mondiali, secondo voi si puo’ preoccupare dell’eventuale carenza di cibo?

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  6. Io penso che se non sarà l’essere umano a trovare una soluzione, ci penserà la natura stessa a riequilibrarsi da sola, come ha sempre fatto, magari con qualche virus contagiosissimo e mortale o con qualche altro mezzo per far rientrare l’animale uomo nei suoi ranghi di comune mortale facente parte di un sistema in cui tutto è equilibrio. Allora si che per molto tempo sarà caos e anarchia. Fidatevi, prima che il mondo scoppi per i troppi danni causati dall’animale uomo scoppieremo noi.

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  7. Cio che secondo me non è chiaro è che il nostro sistema di sviluppo basato sulla crescita continua soprattutto di beni assolutamente superflui è la causa del problema.
    E’ ovvio che la Terra ha risorse sufficienti per noi umani anche se dovessimo aumentare del doppio e forse anche piu.
    Ma NON con questo modello di sviluppo che prevede sistematicamente sfruttamento al limite e oltre delle varie risorse.
    Le vacche imbottite di medicinali e ormoni producono 7volte (SETTE) in piu delle vacche non trattate con problemi enormi alla vacche ma anche per noi a causa del loro indebolito sistema immunitario.
    Fin dove si puo arrivare? Credo non molto lontano.
    Di conseguenza si tratta di cambiare sistema cosa che passa dal sistema sociale che non puo essere basato sui soldi e sul possesso ma sulla convivenza innanzitutto (dunque senza sfruttamenti di nessuno) e su una educazione che apre le menti ad “altro” come il lato spirituale della vita, sulla interconnessione di ogni cosa e dunque sul rispetto per ogni cosa vivente e no, del nostro intero pianeta e universo.

    Se questo è fanatismo ecologico francamente non lo so.
    Ma so che in nome del capitalismo e della ricerca di profitto oltre ogni limite sono stati perpetrati crimini orrendi su miliardi di persone e lo sono ancora.
    Sono stati compiuti scempi orribili alla Natura tutta e lo sono ancora.
    … e questo mi basta!

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