Archivi giornalieri: 28 Giugno 2012

Allineamenti planetari da Luglio a Settembre 2012 – Update a termine articolo – Sisma M6.3 Cina

In un mio recente capitolo, sulle relazioni esistenti fra le dinamiche astronomiche e le dinamiche geologiche del nostro pianeta, ad inizio anno http://daltonsminima.altervista.org/?p=18759, avevo posto l’accento sulla questione che lo studio di queste delicate e complicate relazioni astronomico-geologiche, non fosse iniziato con la nota figura di Raffaele Bendandi, ma era già stato avviato precedentemente da altre persone. Due delle più conosciute, per chi naviga nel settore sono, Michele Stefano De Rossi, oppure l’austriaco Rudolf Falb (1838-1903). Si veda, ad esempio questa carta ingiallita riportata di seguito.

Studio di possibile relazione fra le fasi lunari e gli eventi sismici, che il De Rossi realizza nel 1873.

Su gentile concessione di Graziano Ferrari,  INGV http://www.youtube.com/watch?v=KslHsZKGaqM, in evidenza a partire dal minuto 0:40

Ricerche e studio di dette fenomenologie, che attualmente proseguono per vie più o meno ufficiali o non, con l’osservatorio di Bendandi http://www.osservatoriobendandi.it/ , il gruppo IEVPC http://www.ievpc.org/index.html, oppure amatorialmente dalla mia persona.

Si veda, ad esempio, questa mia personale analisi, che evidenzia l’innesco di origine solare che ha scatenato il sisma di magnitudo 9 dell’undici marzo 2011, in giappone, http://daltonsminima.altervista.org/?p=14738

Uscita dal lungo minimo solare del ciclo SC23 ed ingresso in questo anomalo ciclo solare SC24.

Novità dell’ultimo mese, nel mio continuo pellegrinare per la rete, ho trovato questa interessante pagina web, http://luna.e-cremona.it/fresa1a.htm. Pagina nella quale si fa riferimento ad un vecchio testo, scritto da un certo Alfonso Fresa ed edito da Hoepli nel 1933, capitolo Maree solide. Sezione nella quale sono riportate interessanti annotazioni circa i possibili collegamenti fra i cicli lunari e le dinamiche geologiche. Riporto per esteso questa sezione.

Sezione Influenze lunari sui terremoti, sulle eruzioni vulcaniche e sul magnetismo terrestre

Da  ” LA  LUNA ”  di Alfonso Fresa – Movimenti, topografia, influenze e culto. Casa Editrice Ulrico Hoepli – Milano, 1933.

Oltre alle maree oceaniche ed a quelle solide (leggeri spostamenti della crosta terrestre), alcuni dotti sono dell’opinione che la Luna debba produrre anche maree sotterranee sul nucleo interno della Terra, supposto liquido. Dall’urto di questa massa contro la crosta terrestre avrebbero origine i terremoti.  Secondo Bainet “la forza di sollevamento della Luna non produrrebbe che pressappoco l’effetto causato dal peso d’uno strato di un terzo di metro di spessore” vale a dire quasi del tutto insignificante.  Poisson (16) ammetteva l’azione lunare e l’esistenza delle maree sotterranee. Il Perrey cercò di trovare una relazione tra la frequenza dei terremoti e le posizioni della Luna.  Infatti prendendo in esame 47790 scosse riscontrò che queste presentano un massimo al perigeo ed un minimo all’apogeo, con due massimi nelle sigizie (novilunio e plenilunio) e due minimi nelle quadrature (primo ed ultimo quarto) (17). Dalle ricerche dello Schmidt risulta un massimo di terremoti all’epoca del novilunio ed un altro massimo due girni dopo il primo quarto, mentre si ha una diminuzione di frequenza all’epoca del plenilunio con una minima nel giorno dell’ultimo quarto (18). Il De Rossi invece trova che la maggior parte dei casi sembra non avere nessuna corrispondenza con alcuna fase, quantunque parecchi di essi si siano verificati durante le sigizie. E manifesta l’opinione che le fasi lunari possono influire solo favorevolmente, ma non provocare il fenomeno, dovuto ad altre cause. Il Perret (19) invece è del parere che il massimo dei terremoti si verifica nelle quadrature e specialmente quando queste coincidono  con la Luna apogea e con minima declinazione solare; in tal caso l’abbandono delle masse terrestri, per la diminuita attrazione, darebbero luogo ad un aumento di pressioni laterali e di squilibri negli strati della Terra. Su queste probabili influenze l’Oldham è del parere che l’attrazione della Luna sugli strati terrestri potrebbe anticipare o addirittura provocare una rottura di equilibrio nelle rocce, i cui strati sotto la pressione dovuta alla contrazione della Terra si trovano continuamente in un equilibrio instabile che tende a divenire stabile da un momento all’altro. Questa ipotesi, asserisce l’Alfano, non manca di probabilità. Anche il compianto Grablovitz (20) asserendo che la Luna oltre alle periodiche maree oceaniche produce anche nella crosta terrestre  dei periodici movimenti, afferma che quando questa in alcuni punti non ha più mobilità e resistenza sufficiente a subire questi sforzi periodici si rompe dando luogo ad una scossa di terremoto che coinciderà con alcune speciali posizioni della Luna e del Sole. Recentemente il Brown, trattando nella teoria della Luna gli spostamenti di massa nell’interno della Terra, trova una corrispondenza fra il diagramma delle piccole deviazioni lunari e quello che dà la frequenza dei terremoti nell’Inghilterra, dal 1750 ai giorni nostri. Da tutte queste considerazioni apparentemente in contrasto tra loro l’Alfano opportunamente conclude: ” Probabilmente una relazione fra posizione della Luna, marea e scosse consisterebbe in questo che l’aumento o la diminuzione di carico durante l’alta o la bassa marea può provocare o anticipare una rottura d’equilibrio nelle rocce terrestri ” (pag.267). Riportiamo, a titolo di curiosità, alcuni casi sporadici di terremoti : Il Sig. Chanvalon nel viaggio alla martinica nota molti terremoti verificatisi nell’ora dell’alta marea. Il terremoto che distrusse Lima il 28 ottobre 1746 si ebbe alle 3 del mattino, ora dell’alta marea. Il Bauguer asserisce che i terremoti nel Perù sono più frequenti dopo l’equinozio di autunno, ossia dopo le alte maree, le piogge e le procelle equinoziali. dal che il Toaldo (pag. 190) conclude che questi fenomeni posso avere dipendenza dall’azione del Sole ed in particolare della Luna. Il terremoto di Calabria del 16 novembre 1894 avvenne con Luna perigea e le più forti repliche si ebbero sia nel perigeo che nelle sigizie (21). Si è tentato anche di fare un confronto fra l’attività del Vesuvio e le fasi lunari. L’illustre Palmieri, primo direttore dell’Osservatorio Vesuviano, accenna ad una probabile influenza lunare sulle convulsioni di questo famoso vulcano: ” dalla collezione delle figure dell’Osservatorio, in tutti i grandi incendi, ritratti in tempo di notte, o la Luna non si trova rappresentata, o se si trova è in plenilunio. Non si trova la mezzaluna o la Luna falcata; il ché vuol dire che il maggior numero delle grandi eruzioni avvenne o nel novilunio o nel plenilunio. Nei lunghi periodi eruttivi avvenuti dopo l’installazione dell’Osservatorio Vesuviano si è avuta occasione di notare che i maggior incrementi sono accaduti nei tempi delle sigizie. Sono questi i fatti ma noi non intendiamo elevare sopra di essi una legge sicura” (22).  Il Semmola nega però l’influenza dell’attrazione luni – solare sulle masse fluide interne dicendo che ” il nostro satellite non è complice dei terribili avvenimenti che spesso si hanno nel nostro vulcano” (23). Non pertanto l’Alfano risolleva la questione dell’influenza lunare, e confrontando ben 30 fra le più terribili eruzioni del Vesuvio (da quella del 16 dicembre 1631 all’ultima dell’8 aprile 1906) colle posizioni della Luna, trova 24 eruzioni avvenute intorno alle sigizie e 6 nelle quadrature. Conclude ritenendo ” esistere una qualche relazione tra il realizzarsi di un’eruzione vesuviana e le fasi lunari” (24). Quasi accertata sembra l’influenza della Luna sul magnetismo terrestre, già posta in evidenza fin dal 1839 a Milano dal Kreil. Quantunque in un primo tempo questa ipotesi venisse messa in dubbio, in seguito fu confermata dalle osservazioni eseguite a Toronto dal Sabine, il quale trovò che le oscillazioni magnetiche passano ogni giorno per due valori massimi e due minimi. Lo stesso risultato è stato ottenuto dal De Moidrey (25) in un trentennio di osservazioni : costui nel suo esame ha tenuto conto anche della declinazione della  Luna e della sua posizione rispetto ai nodi. Già Hansteen aveva scoperto nelle variazioni del magnetismo terrestre un periodo di  19 anni che coincide appunto col movimento dei nodi lunari.

Riferimenti :

-16):  Celebre matematico francese, n. nel 1781, m. nel 1840. Scrisse molte opere tra cui un Trattato di Meccanica, Sull’invariabilità dei minori movimenti dei grandi assi planetari, Teoria meccanica del calore.-17):  G. B. Alfano, Sismologia moderna, Milano, Hoepli, 1910, pag. 205.-18):  L. Gatta, Sismologia, Milano, Hoepli, 1884, pag. 145 ( citato dall’Alfano ).-19):  Some conditions affecting volcanic eruptions. Science, Vol. XXVII, pag. 173, 1908; (citato dallìAlfano).-20):  Nuova teoria sismica delle maree, Trieste, 1876  (citato dall’Alfano).-21):  A. Riccò; Riassunto della sismografia del terremoto del 16 novembre 1894 in calabria e Sicilia. Boll. Soc. Sismol. Ital., Vol. V, 1899 – 1900, pag. 178 (citato dall’Alfano.-22):  L. Palmieri, Il Vesuvio e la sua storia. Milano, 1880, pag. 31 ( citato dall’Alfano ).-23):  E. Semmola, L’attività del Vesuvio e le fasi lunari dal 1895 al 1897. Napoli, 1898, (citato dall’Alfano).-24):  G. B. Alfano, Le eruzioni del Vesuvio e le fasi lunari.  Rivista di Fisica, Matem. e Scienze Nat. Anno 3° (serie II), N.5-25):  Effetto della posizione della Luna in angolo orario sulla declinazione magnetica a Zikawei. Terrestrial magnetism and atmosferic electricity.

Effettuata quindi questa nuova e spero interessante per tutti voi, introduzione sullo studio delle possibili ripercussioni geologiche del nostro pianeta, a livello globale,  in relazione alle fasi lunari, proseguiamo questo lavoro riportando questo nuovo calendario o almanacco astronomico che analizza non solo gli allineamenti planetari, ma anche le sopra citate fasi lunari dei prossimi tre mesi. Riportiamo quindi date delle fasi di luna nuova e i perigei lunari, che vedono appunto il nostro satellite avere la funzione di vero e proprio fuoco ( chiusura parallelogramma planetario per il bendandi).

01 Luglio 2012                    Perigeo

19 Luglio 2012                    Luna Nuova

29 Luglio 2012                    Perigeo

17 Agosto 2012                  Luna Nuova

23 Agosto 2012                  Perigeo

16 Settem 2012                  Luna Nuova

19 Settem 2012                  Perigeo

Adesso, di seguito, gli incroci planetari che ho individuato, utilizzando, come nelle precedenti occasioni, software quali Solar system simulator e solex. Configurazioni planetarie sicuramente più semplicistiche, rispetto ai lavori di Bendandi ( visioni geocentriche ) ma che è stato documentato, in varie ricerche, essere decisamente significative in relazione ai terremoti più violenti registrati nel passato. Si veda, ad esempio, questa ricerca realizzata dal prof. Mensur Omerbashich

Astronomical alignments as the cause of ~M6+ seismicity

http://lanl.arxiv.org/ftp/arxiv/papers/1104/1104.2036.pdf

-1            29-30 Giugno     Ingresso allineamento  Mercurio-Venere-Nettuno

-2           17-18 Luglio        Ingresso allineamento  Marte-Terra-Urano

-3           20-21 Luglio        Ingresso allineamento  Venere-Marte-Saturno

-4           28 Luglio              Ingresso allineamento  Sole-Mercurio-Terra

-5           12-13 Agosto       Ingresso allineamento  Terra-Marte-Saturno

-6           28-29 Agosto       Ingresso allineamento  Mercurio-Venere-Urano

-7           09-10 Settem.      Ingresso allineamento  Marte-Venere-Giove

-8           09-10 Settem.      Ingresso allineamento  Venere-Mercurio-Saturno

-9           31 Settem.           Ingresso allineamento  Venere-Terra-Nettuno

Ad una preliminare e veloce analisi delle configurazioni planetarie e rispettive fasi lunari le finestre temporali più potenzialmente pericolose sono :

– Config. 2) e 3) che si vanno a collocare in sincro ed in contemporaneo ingresso in fase di luna nuova

Marte Terra Urano 17-18-19 07 2012
Marte Terra Urano 17-18 Luglio 2012
Venere Marte Saturno 20-21 07 2012
Venere Marte Saturno 19-20 Luglio 2012

 

– Config. 4) Che si colloca all’ingresso di un Perigeo lunare.

– Config. 5) Che vede un allineamento interno-esterno realizzarsi su di noi

 

Conclusioni

 Cenni sulla mia personale metodologia empirica di individuazione finestra temporale 24/48h., a rischio evento geofisico significatico su scala globale.

Precisiamo nuovamente che questo nuovo elenco di date riportate, riveste solo ed esclusivamente una indicazione di quei possibili periodi a rischio eventi geologici particoloramente significativi, su scala globale.

Finestre temporali, che come ho più volte specificato, in commenti ed articoli, in questi anni di studi, devono essere valutate in sincro alle dinamiche solari che vedono i fenomeni geologici più eclatanti manifestarsi a termine delle fasi di discesa del vento solare (a conclusione delle fasi scaldantidenominazione empiricaSw < 400/350 Km/s.) oppure nelle 24h. successive a l’impatto di una significativa CME ( esplosione di massa coronale con una velocità indicativa stimata essere superiore V > 1000 – 1500Km/s.  ( con relativa elevata densità protonica associata ), in termini energetici, con la magnetosfera terrestre.

Comunque, perchè il trigger ( impatto della CME) possa avere degli effetti geofisici significativi in termini di magnitudo e numero di eventi nelle 24h. successive a l’impatto  è necessario che detta fenomenologia si debba manifestare, oppure andare a collocare in quei periodi di tempo nel quali la Terra si trova in una particolare area del sistema solare, dove l’eliosfera è rilassata ossia assume dei valori in temini in campo magnetico IMF di pochi nanoTesla e che in contemporanea, non veda un vento solare superiore ai 350/400 Km/s. (assenza disturbi geomagnetici prodotti da buchi coronali o CME).

E gli allineamenti planetari ?

Dai lavori di Bendandi & kolvankar, sembra che quest’ultimi rivestano il ruolo di vero e proprio trigger o innesco degli eventi geologici.  Un  vero e proprio vettore risultante ( componente gravitazionale e/o effetto mareale planetario interno alla terra) modella la geologia terrestre. Tale vettore e relativi effetti sembra emergere tuttavia in maniera eclatante diretta, lineare ed in maniera direttamente proporzionale al numero di pianeti che compongono la linea (allineamento) con la Terra. Nello specifico caso o configurazione nella quale il nostro pianeta è il terminale o fuoco gravitazionale del vettore. Non sono da escludere fenomeni fisici  che interassano la fisica dei plasmi oltre ai conosciuti tides spring ( vedi ultimo lavoro di Nicola Scafetta ) .

Numerose ricerche sembrano tuttavia dimostrare che la magnitudo e il numero di eventi simici , vedi anche le eruzioni vulcaniche, aumentano in quantità, magnitudo ed indice VEI (nel caso specifico delle eruzioni) , in diretto collegamento alle dinamiche del campo magnetico interplanetario ed in relazione (tempistiche) del ciclo solare. E’ dimostrato infatti che nei minimi solari gli eventi geofisici sono in temini di intensità e quantità maggiori.

In conclusione, questa metodologia di previsione ( anche se sarebbe più corretto chiamarla un probabile orientamento  verso la stesura di una metodologia di previsione ) si basa sua una serie di referenze scientifiche già pubblicate in molti dei miei lavori, disponibili su questa piattaforma. Una specifica pagina didattica di studio è in lavorazione.

Successive rettifiche ed adattamenti a questa mia personale metodologia empirica di previsione sismica e non locale su scala globale, sono tuttavia in fase di revisione e affinamento nel tempo. Con le necessarie e doverose relazioni ed espressioni matematica da sviluppare. Verifiche e riscontri con i passati eventi geologici sono necessari.

In sintesi, sto cercando di divulgare questa difficile tematiche scientifica, che vede coninvolti aspetti fisici che interessano la gravitazione, l’elettromagnetismo, le risonanze fondamentali, le maree planetarie, la termodinamica che la fisica dei plasmi e altre, con termini e parole di uso comune, per tutto quel pubblico che segue Nia da poco e che possiede delle conoscenze scientifiche non eccelse. Cercando tuttavia di mantenere alto il livello scientifico. Vedi la prossima pagina di Nia di referenze in lavorazione.

Work in progress

Update delle ore 24:00 del 30 Giugno 2012

Si è verificato un terremoto di M6.3 alle ore 21:07 UTC in Cina.

Link : http://earthquake.usgs.gov/earthquakes/recenteqsww/Quakes/usb000aue4.php

Di seguito allego analisi del vento solare, che conferma quanto riportato nelle conclusioni.Michele