L’Influenza solare sui rigidi inverni nell’europa centrale + Terremoto M7.6 in Costa Rica

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Magnitude 7.6 – OFF THE COAST OF COSTA RICA

Profondità 40km.

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Di Frank Sirocko, Heiko Brunck, Istituto di Geoscienze, Università Johannes Gutenberg Mainz, Mainz, Germania e Stephan Pfahl, Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima, Politecnico federale di Zurigo, Zurigo, Svizzera

GEOPHYSICAL RESEARCH LETTERS, VOL. 39, L16704, 5 PP., 2012 doi:10.1029/2012GL052412

Gli ultimi due inverni in Europa centrale sono stati insolitamente freddi rispetto agli anni precedenti. I dati meteorologici, soprattutto degli ultimi 50 anni, e gli studi dei modelli hanno suggerito che sia l’attività solare che El Niño possono influenzare i freddi inverni dell’Europa centrale. Per studiare i meccanismi alla base di questa dinamica, in modo statisticamente robusto e per verificare quale dei due fattori è più importante ( minimi solari & eventi El Niño ) nel corso degli ultimi 230 anni, ritornando alla Piccola era Glaciale, usiamo i rapporti storici di congelamento del fiume Reno. I dati storici mostrano che 10 dei 14 anni di congelamento si sono  verificati vicino al minimo delle macchie solari e una sola volta nel corso di un anno di moderato El Niño. Questa influenza solare è sostenuta dalle corrispondenti anomalie della circolazione atmosferica nelle rianalisi dei dati, che coprono il periodo dal 1871-2008. Di conseguenza, una debole attività solare è empiricamente correlata a condizioni invernali estremamente basse in Europa anche su scale temporali lunghe. Questa relazione vale ancora oggi, anche se tuttavia le temperature medie invernali sono aumentate nel corso degli ultimi decenni.

Alcuni passi ripresi dalla carta :

“…..In accordo con le rianalisi delle osservazioni delle temperature del 20° secolo nell’europa centrale, dal dataset CRUTEM3 [Brohan et al., 2006] troviamo che le temperature degli inverni  a seguito di un minimo delle macchie solari sono significativamente più basse rispetto alle temperature medie durante le stagioni invernali rimanenti , vedi Fig. 6a. La relazione tra le condizioni invernali fredde e l’attività delle macchie solari non è dunque, determinata solo dai soli fiumi (la quale potrebbe anche essere influenzata da una serie di altri fattori, ad esempio, l’acqua calda delle numerose centrali elettriche costruite lungo il fiume). Le variazioni di forza della serie storica in Fig. 6 bis, che sono in gran parte indipendenti dal ciclo delle macchie solari, mostrano l’importante ruolo interno, della variabilità stocastica dell’atmosfera per le temperature invernali europee. Il rapporto sopra indicato vale solo per le temperature centrali europee. Quando i dati di temperatura CRUTEM3 invernali sono in media su tutto l’emisfero nord, alcun rapporto con i minimi solare è stato trovato….”

“……Ciò suggerisce un effetto regionale, locale sul modello di circolazione, che gli autori collegano alle Figure 5a e 5b per identificare le anomalie della circolazione atmosferica nel Nord Atlantico e le relative regioni europee associate con gli  inverni freddi durante i minimi solari. La fig. 5a mostra la differenza, nei campi di altezza geopotenziale a 500 hPa (Z500) tra gli inverni, a seguito di un anno con un minimo di macchie solari e il resto del periodo dal 1871-2008, ottenuto dal set di dati del 20° secolo [Compo et al., 1996 ]. Un forte, anomalia positiva statisticamente significativa si verifica nella regione nord-orientale d’Islanda, mentre anomalie negative si trovano sulla penisola iberica e nell’area nord-orientale (quest’ultima non significativa). Queste (Z500) anomalie sono associate ad un flusso maggiore d’avvezione di aria fredda da nord, dall’Artico e dalla Scandinavia verso l’Europa centrale, con significative anomalie di temperatura negative in Inghilterra, Francia e Germania occidentale. Nella Fig. 5b, il centro del raffreddamento si posiziona nelle regioni del sud dell’Inghilterra, e nelle regioni del Benelux e nella Germania occidentale fino alla parte centrale del Reno. La Germania orientale e meridionale non sono così coinvolte come le regioni in precedenza specificate. Di conseguenza, è solo il Reno e alcuni possibili fiumi olandesi che prevedono la possibilità di ricostruire questo specifico modello di anomalia della temperatura, che corrisponde ad un anomalia NAO negativa e una preferenza di blocchi sul Nord Atlantico orientale….”

Fonte : http://www.agu.org/pubs/crossref/2012/2012GL052412.shtml

32 pensieri su “L’Influenza solare sui rigidi inverni nell’europa centrale + Terremoto M7.6 in Costa Rica

  1. Molto interessante, addirittura si è individuato un probabile effetto sulla circolazione su scala europea, nemmeno su quella dell’emisfero nord. 😮
    Fa il paio con la correlazione riscontrata tra inverni freddi e combinazioni QBO (a 50Hpa) / ciclo solare.

    Forse si comincia a capire come il sole influenzi anche direttamente il nostro clima e non solo su scala decennale o secolare.

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  2. Ecco i dati da EMSC:

    Magnitude Mw 7.6
    Region COSTA RICA
    Date time 2012-09-05 14:42:10.0 UTC
    Location 10.16 N ; 85.39 W
    Depth 40 km
    Distances 1161 km W Barranquilla (pop 1,380,425 ; local time 09:42:10.5 2012-09-05)
    146 km W San josé (pop 335,007 ; local time 08:42:10.5 2012-09-05)
    8 km E Nicoya (pop 15,313 ; local time 08:42:10.5 2012-09-05)

    Sembra sia sulla costa.

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  3. @FabioDue
    Infatti me lo stavo chiedendo anch’io, ho appena visto la notizia su Sky tg24.
    Non credo esista il pericolo tsunami, ma essendo l’epicentro vicino alla costa temono che le onde sismiche possano aver provocato uno “scuotimento” del mare.
    Credo comunque che sarà ritirato a breve l’allarme.

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  4. Su meteoweb è scritto, le fonti hanno dato la notizia ed è stata riportata….anche io nn capisco questi scienziati come possono temere un maremoto se nn è nell’Oceano…mah

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  5. OT
    La crisi idrica in Toscana è a livelli a dir poco preoccupanti. La sorgente dell’Arno non butta più acqua; l’acqua è vita, la siccità è morte; anche oggi ho potuto vedere con i miei occhi quando iniziavano a formarsi magnifici cumulonembi carichi d’acqua i soliti aerei “della morte” che in un’ora li hanno neutralizzati con decine e decine di aerosol di chissà che sostanze; di fronte a quello che è un crimine contro la vita e la natura tutta come si può giustificare una persona che censura i messaggi di questo tipo? Un complice come minimo, non so se consapevole o inconsapevole, ma non posso che reputare un fabionintendo qualunque che censura chi denuncia queste cose al pari di questi criminali che di questo passo danneggeranno profondamente il nostro ecosistema. Posso arrivare a capire chi è in malafede, daccordo, sono persone cattive, ma chi è in buona fede e non si rende conto di queste cose che è cieco o sta in antartide? Neanche lo facessero solo in Toscana…. chissà se i nostri discendenti saranno grati di tanta omertà. Israele riesce a far piovere nei deserti, e mentre da noi (in toscana) si fa l’operazione inversa del cloud seeding poi i media piangono su una siccità pianificata a tavolino come fosse naturale; possono sempre contare sulla maggiorparte dell’umanità ormai ipnotizzata a tal punto da non essere in grado neanche di alzare gli occhi al cielo ed osservare.
    Tu che censuri queste denunce, ricorda, sei colpevole e responsabile quanto questi criminali per quel che lasceremo ai nostri figli e nipoti. Il mio è un appello a tutti i gestori di questo sito, sarebbe opportuno rifletteste anche su queste cose; se nel vostro piccolo contribuite a tacere queste cose siete esenti da responsabilità? No, non lo siete, siete complici anche voi se continuerete a permettere cio’.

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  6. Intanto in Italia una 3.1 seguita da una 2.8:

    Magnitude ML 3.1
    Region CENTRAL ITALY
    Date time 2012-09-05 16:43:12.0 UTC
    Location 43.74 N ; 11.92 E
    Depth 9 km
    Distances 211 km NW Rome (pop 2,563,241 ; local time 18:43:12.0 2012-09-05)
    54 km S Forlì (pop 112,203 ; local time 18:43:12.0 2012-09-05)
    9 km E Bibbiena (pop 12,156 ; local time 18:43:12.0 2012-09-05)
    5 km NW Chiusi della verna (pop 2,244 ; local time 18:43:12.0 2012-09-05)

    Magnitude ML 2.8
    Region CENTRAL ITALY
    Date time 2012-09-05 17:06:10.0 UTC
    Location 43.74 N ; 11.92 E
    Depth 9 km
    Distances 211 km NW Rome (pop 2,563,241 ; local time 19:06:10.0 2012-09-05)
    54 km S Forlì (pop 112,203 ; local time 19:06:10.0 2012-09-05)
    9 km E Bibbiena (pop 12,156 ; local time 19:06:10.0 2012-09-05)
    5 km NW Chiusi della verna (pop 2,244 ; local time 19:06:10.0 2012-09-05)

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  7. @scienzaobsoleta
    Buon commento anche se forse ot. Chiudere gli occhi sul fenomeno delle scie chimiche è quantomeno difficile. Infatti basterebbe tenerli aperti e alzarli al cielo.
    Gli incredibili aumenti di temperatura che si avvertono anche ad occhi chiusi alcune ore ( pochissime ) dopo tali irrorazioni poi, non possono che essere percebili anche da chi ha le fette di salame sugli occhi !!
    L’estate torrida appena passata poi , non so in percentuale quanto avesse di naturale e quanto di indotto a spray chimici. Dato che sono anni che stò osservando questo fenomeno visto che lavoro all’esterno potrei scrivere un po di cose , ma dato che siamo in ot e qualcuno di questo argomento c’è chi non ne vuol sentir parlare,chiudo il commento e saluto.

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  8. Non ho capito perché questi aerei li vedete solo voi…
    Ah, poi, le termiche che abbiamo avuto quest’anno sono dipese dalle scie chimiche, non dalle vampate dell’anticilone africano? Ovviamente, anche tutti i modelli meteo sparsi per il mondo fanno parte della setta, alterando quelli che sono i dati previsionali, giusto per citarne una… forse è meglio rientrare in tema, e parlare del sisma…

    Notizie di vittime? Io non sono riuscito a trovare nulla di particolare…

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  9. Il fenomeno del congelamento dei fiumi durante i periodi di minima attività solare tra due cicli é molto interessante … Se fosse il sole il raffreddamento non potrebbe essere immediato ovviamente se consideriamo il bilancio energetico. La realtà é sconcertante tant’ che a volte nei miei commenti ho espresso un idea ovvero che i fenomeni siano collegati. Potrebbe essere un raffreddamento a livello di sistema solare, quello che raffredda la terra raffredda anche il sole. Ovviamente cosa possa produrre una variazione contemporaneamente su terra e sole é difficile da trovare. Potrebbe essere una questione di aumentato irraggiamento durante il periodo di minimo che ne so l’ atmosfera per qualche motivo diventa “più brava” a disperdere il calore, più trasparente insomma , forse in queste particolari condizioni si riduce il cosiddetto “effetto serra”, limitatamente alle zone polari. L’ altra idea é legata ad una maggiore attività delle dorsali oceani, l’attività idrotermale, provoca la risalita di acque calde, che vengono trasportate dalla CDG, che provocano un riscaldamento anomalo della superficie dell’ oceano Artico senza alterare sostanzialmente il contenuto energetico ma sufficiente a ridurre l’ estensione dei ghiacci in fase di disgelo. In fase autunnale e invernale l’artico senza coperta di ghiaccio potrebbe raffreddarsi molto di più e provocare localmente crisi termiche notevoli. Dagli storici delle estensioni forse si potrebbe capire qualcosa . Se fosse vera questa strampalata ipotesi, dovremo aspettarci nei prossimi anni delle sorprese… forse già l’inverno 2012-2013 potrebbe già farci qualche sorpresa. Per ora lo scioglimento dei ghiacci sta andando alla grande … l’ equazione anche se strana sarebbe questa -ghiaccio artico = +freddo.

    OT:Anch’ io sono allergico alle scie chimiche … spesso mi viene l’orticaria quando ne sento parlare 🙂 !

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  10. chiudiamo tutti gli OT grazie.
    riguardo all’articolo, se riuscirò proverò a fare qualche plot sull’europa guardando le reanalisi

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  11. L’ipotesi che qualcosa influisca sul sistema Sole-pianeti non e’ cosi’ remota..
    Qualcuno sa se ci sono dati sull’andamento delle temperature e delle condizioni sugli altri pianeti o lune dei giganti gassosi ?
    Sembra che su questi intanto vi sia la formazione di tempeste dalla tipologia insolita, magari e’ tutto collegato.
    Ricordo di aver letto da qualche parte che attualmente il nostro sistema sta transitando in un’ area della galassia piena di “pulviscolo” interstellare insolitamente denso, magari e’ questo che influisce sulla qualita’ della radiazione solare e magari sul Sole stesso..
    Fantascienza, lo so, ma chi puo’ dirlo ?
    Ai posteri l’ardua sentenza…

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  12. Sta di fatto che qualcosa provoca il raffreddamento, proprio quando cade il periodo di stasi dell’ attività solare tra un ciclo e l’altro … potrebbe essere un caso, ovvero da massimo passano 6-7 anni e gli oceano hanno questa isteresi, per cui il picco di raffreddamento capita proprio quando gli oceani hanno perso un pò di energia termica e il sole ha smesso di spingere. Poi ci possono essere effetti meteo che possono contribuire al raffreddamento e … chi più ne ha più ne metta !

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  13. Le macchie solari di per se ho sempre pensato siano specchio di dinamiche a livello di sistema solare, e di sistema galattico, esse sono influenzate da giove e saturno, ma sicuramente anche da altro, il fatto che durante i minimi solari da noi faccia molto freddo potrebbe anche essere assolutamente legato da uno stesso filo che al momento non vediamo, ma anche esterno a tutti e 2 gli eventi.In pratica come se si vedesse nel sole quello che succede sulla terra, solo che li ci sono le macchie a indicare il cambiamento, da noi boh.

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