IL POLO NORD SI SCIOGLIE E LA COLPA È SOLO……. (PARTE I)

 

É un dato di fatto, il nostro amato polo nord sta soffrendo molto in questi ultimi anni. I ghiacciai Groenlandesi stanno perdendo pezzi, la banchisa artica estiva è ridotta ad un colabrodo, e la colpa di tutto questo è solo nostra. Ce l’hanno detto in tutte le salse, ce l’hanno ripetuto in moltissime occasioni: il polo nord si scioglie ad una velocità impressionante e la colpa è solo ed esclusivamente del riscaldamento globale di origine antropica . Negli ultimi anni, dopo i proclami degli scienziati e dei giornalisti, sono addirittura intervenute le massime autorità per spiegarci questo facile concetto e per metterci al corrente della delicata situazione. Quindi ad oggi, chi non avesse ancora afferrato la questione, non può che essere una persona “stupida”. E proprio a voi “stupidi” voglio dare un ultima possibilità di “redenzione”, offrendovi, in via del tutto gratuita, un corso accelerato online organizzato e condotto da persone molto preparate in materia:

Allarme scioglimento ghiacci dell’artico

Se neanche ora vi siete convinti, bè allora siete un caso patologico, un po’ come lo sono io. E già perché il sottoscritto, oltre ad essere “stupido” come una cozza, è anche diffidente di natura.
Nel caso in esame, ci sono un paio di cose che non mi ha mai convinto fino in fondo, ed in particolare:
dando per assodato che lo scioglimento dell’artico sia da imputare solo all’azione umana, come è possibile che i ghiacci marini abbiano subito un calo significativo solo negli ultimi 10-15 anni, considerando che il problema dell’effetto serra di origine antropica esiste ormai da svariati decenni? E soprattutto, dando per scontata la stessa ipotesi iniziale, come è stato possibile registrare il vero tracollo della banchisa artica proprio in concomitanza degli anni in cui il global warming subiva una brusca frenata (inserendo anche una leggera retromarcia)?
Ebbene queste perplessità mi hanno spinto ad indagare e ad intraprendere una lunga ricerca che fortunatamente ho avuto la possibilità di condurre insieme all’articolista NIA, nonché mio grande amico, Andrea Zamboni.
Preannuncio che il tema è abbastanza complesso. pertanto, per non dilungarmi troppo e per ottenere la massima comprensione anche da parte dei meno “esperti” , cercherò di sintetizzare e semplificare al massimo i concetti (anche se questo mi porterà a tralasciare aspetti anche importanti).
Procediamo con ordine. Conosciamo un po’ tutti l’andamento storico della banchisa artica. In particolare sappiamo che fino ai primi anni 90 non si era registrato alcun calo “significativo” in termini di minima estiva estiva, in quanto il trend vedeva un andamento “leggermente” e progressivamente decrescente. Un primo calo importante si è registrato solo nel 1995 ed in generale nella seconda metà degli anni 90′. Tuttavia, all’inizio degli anni 2000 la situazione era ancora relativamente buona. In particolare nel 2001 ancora si registrava una discreta estensione estiva dei ghiacci (intorno ai 7 milioni di Kilometri quadrati). Negli anni successivi invece è successo qualcosa che ha interrotto bruscamente l’andamento sino ad allora registrato, portando la banchisa artica estiva a subire gravi perdite. L’altra cosa che sappiamo è che questo “qualcosa” si è manifestato con estrema ferocia a partire dalla seconda metà del primo decennio 2000, quando la banchisa estiva ha subito un tracollo apocalittico, fino ad arrivare a toccare, nell’anno in corso, il valore minimo di 3,4 milioni di Km^2. Detta in soldoni, la banchisa artica estiva si è dimezzata in un tempo record di 10 anni.

 


Figura 1. Serie temporale dei valori di estensione minima annuale della banchisa artica misurati dai satelliti.

 

A questo punto ci chiediamo: che tipo di fenomeno può aver indotto istantaneamente un incremento della velocità di fusione pari al 350%, portando la banchisa estiva quasi a scomparire in pochissimo tempo e proprio negli anni in cui il riscaldamento globale ha smesso di salire? É possibile che si tratti dello stesso fenomeno (effetto serra di origine antropica), che presumibilmente ha causato uno scioglimento lento e graduale per svariati decenni?
Io che sono una persona estremamente “stupida” dico di no: è evidente che si tratta di un fenomeno a se stante, subentrato nell’ultimo decennio (anche se ha fatto un prima timida apparizione qualche anno prima), e che è stato in grado di accelerare in maniera mostruosa il processo di fusione che era già in atto. Ma di cosa si tratta?
Nel corso delle nostre ricerche ci siamo da subito imbattuti in qualcosa di molto interessante: abbiamo scoperto che Stati Uniti e Russia stanno collaborando da diversi anni in una campagna di monitoraggio dello Stretto di Bering. In queste spedizioni, attraverso l’ausilio di particolari sonde, vengono costantemente monitorati i flussi d’acqua entranti ed uscenti dal bacino artico attraverso lo stretto di Bering nel corso dell’intera stagione estiva.

 


Fig.2. La foto ritrae una delle navi russe utilizzate nella campagna di monitoraggio. Nello specifico si tratta della nave di ricerca guidata dal Professor Khromov.

 

Ebbene da queste ricerche sperimentali è emerso un dato molto particolare: a partire dal 2001 si è cominciato a registrare un anomalo e progressivo aumento dei flussi di acqua calda pacifica entranti nel bacino artico attraverso la porta di Bering. Tale situazione è ben rappresentata dal seguente diagramma:

 


Fig.3. Andamento della portata media annua di acqua calda pacifica entrante nel bacino artico attraverso lo stretto di Bering (nel corso della stagione estiva). L’unità di misura adottata è lo Svedrup (1Sv=10^6*m^3/s)

 

Come ben si vede dal grafico, a partire dal 2001, i flussi d’acqua calda pacifica entranti nel polo sono aumentati vertiginosamente ed in maniera abbastanza continua. Un primo record si è registrato nel 2004, ma al 2007 spetta il record di sempre (da quando ovviamente si effettuano le misure) . Potrete poi notare come, proprio a partire dal 2007, i flussi entranti si sono mantenuti sempre su livelli molto elevati senza subire alcuna deflessione, fino ad arrivare all’estate 2011, quando si è sfiorato il record segnato quattro anni prima. Manca ancora il dato ufficiale del 2012, ma non è difficile pensare che si sia registrato un nuovo record storico. In conclusione, in soli 10 anni, la quantità d’acqua calda di provenienza pacifica entrante nel polo attraverso lo stretto di Bering è praticamente raddoppiata. Ciò vuol dire che, al dimezzamento della banchisa artica è corrisposto, nello stesso periodo, un raddoppiamento dei flussi di calore entranti nel bacino artico. Ed inoltre, proprio negli anni in cui si sono registrati i picchi assoluti dei flussi di calore entranti, l’estensione estiva della banchisa artica ha fatto registrare i minimi storici (2007, 2011 e molto probabilmente 2012).
A questo punto è doveroso porsi due fondamentali domande:

• quale fenomeno può aver indotto uno stravolgimento così importante ed improvviso della circolazione oceanica interna e limitrofa al bacino artico?

• detto stravolgimento della circolazione oceanica può da solo spiegare il rapido scioglimento dei ghiacci artici? Oppure l’incremento dei flussi d’acqua calda entranti nel bacino artico contribuisce, insieme ad altri fattori, al processo di riduzione della banchisa artica?

Nella parte che segue cercheremo di dare risposta a questi due interrogativi.

 

Riccardo e Zambo

40 pensieri su “IL POLO NORD SI SCIOGLIE E LA COLPA È SOLO……. (PARTE I)

  1. Molto interessante e soprattutto coraggioso……sono curioso di vedere la relazione (se c’è) con l’andamento della PDO, visto che è lì in zona e ha cambiato segno attorno al 1979 (da – a +) e poi proprio tra 2006 e 2007 (da + a -), con una escursione in territorio negativo proprio attorno al 2001, tutti anni citati da Riccardo e Zambo.
    Però sono convinto ci sia dell’altro……soprattutto il comportamento delle correnti oceaniche profonde, delle quali non sappiamo ancora abbastanza e di cui, quindi, non siamo in grado di valutare gli effetti sul clima.

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  2. Ciao a tutti,
    arrivo solo ora… Ma meglio tardi che mai.
    Suggerirei calma e serenità nel tradurre i contenuti dell’articolo, poiché le prossime due puntate saranno davvero dense di possibili spunti di riflessione.

    Poiché credo si tratti di un articolo piuttosto importante, un capovolaro in buona sostanza di Riccardo, è giusto che la discussione rimanga confinata nell’intorno dei contenuti, senza dunque che vi siano digressioni eccessivamente sbilanciate (o se preferite strumentali) verso figure attestate su posizioni differenti.
    Ricodiamo tutti che NIA viene valutata sia per i contenuti (che non mancano), ma anche per come questi vengono gestiti dalla platea dei suoi utenti.

    Dunque suggerirei agli amministratori di fare “buona guardia” sui post, in modo da confinare eventuali eccessi in tal senso e/o limitare sterili corollari rispetto ai contenuti espressi nell’articolo.

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  3. Sono sempre stato aperto (forse anche troppo…) ed ho cercato in questi anni di essere il più possibile sincero e schietto con tutti voi.
    Libero e sincero nella valutazioni e prese di posizione nei confronti di articoli o commenti che non condividevo.

    E non mi nascondo, da quando mi occupo della gestione, amministrazione di questo blog mi sono trovato spesso e volentieri in difficoltà (visto la mia vena un pò libertina se così si può definire ) nella gestione di questa piattaforma per quanto scritto in precedenza.
    Le vicende che hanno portato a allontanamento di Luca Nitopi e ab2010 sono d’esempio.
    Sapete benissimo che la figura dell’admin non può tenersi lontana da compromessi, giochi di parole e altre cosette di routine che si rendono necessarie per portare avanti la baracca.
    E’ una dura legge, molto dura per il mio carattere, che però si rende necessaria ….
    Questa premessa per dire, che anche con Riccardo e Zambo cercherò essere il più “michele” possibile.
    In questa prima parte due osservazioni. La prima…( che non deve essere presa come una critica ) avrei da riportarala nei confronti di Riccardo.
    In alcune occasioni vedi anche la parte iniziale di questo lavoro oppure in certi tuoi commenti mi sembra di leggere fra le righe una certa….non prepotenza ….ne arroganza…diciamo spavalderia, che in un blog di “appassionati” come noi non guasta…
    ma..
    ma…
    che in certe occassioni (come questa) a mio parere deve essere soffocata attraverso un’impostazione strettamente asettica.
    Partire con tutti quegli “stupidi” non mi è piaciuto.
    Lasciamo nelle grandi lavori da parte la passione e l’euforia che oltre alla notevole preparazione nel settore sicuramente ti/ci anima.
    Poi c’è da dire che siamo tutti umani con i nostri pregi e difetti.
    Per il resto…
    Mi piace molto l’impostazione per così dire “didattica” o “scolastica” in questa prima parte e il contenuto semplice, che come giustamente riportate si rende necessaria in particolar modo per tutta quella utenza che non ha le adeguate conoscenze in materia.

    Concludo, confermando e rassicurando Simon che la mia presenza e controllo ed eventuale blocco o censura di tutti quei commenti fuorvianti e/o fuori tema sarà continua.

    Michele

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  4. @ Michele
    Secondo me invece il problema è un altro….non puoi essere così poco intelligente da non capire il senso di quegli “stupidi” (non so se hai avuto il tempo o la voglia di aprire quel link che ho postato nell’articolo)…
    comunque questi dovrebbero essere bei momenti per NIA, momenti da ricordare a lungo…quindi stare quì a far polemica su queste cose è a dir poco assurdo……….

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  5. Non so se centra qualcosa con l articolo ma nei prossimi giorni il nostro amato artico verrà praticamente distrutto dai due anticicloni sub tropicali dall atlantico e dal pacifico versando cosi’ aria fredda sul centro-est Europa che si ritroverà ‘ in inverno a fine ottobre

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  6. Intanto pubblico questa immagine che mostra il congelamento in pochi giorni della sponda asiatica dell’ Artico, ovvero il mare di Kara, di Laptev, il mare della Siberia orientale

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  7. scusate se vado in OT
    ma che cosa sarebbe successo con Nitopi?
    io sapevo che non seguiva perchè aveva problemi con il lavoro.
    mah, molte cose io me le sono perse per via della mia tesi che negli ultimi 6 mesi mi ha tenuto impegnato costantemente.

    ritornando nel discorso dell’articolo, aspettiamo la 2° parte e vediamo da cosa è dovuto questo afflusso nel mare di bering

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  8. Da ignorante mi sembra che l’afflusso di acqua dal pacifico sia una conseguenza dello scioglimento dei ghiacci, non una causa. Con lo scioglimento dei ghiacci il gradiente termico tra polo e pacifico aumenta, portando a uno scambio maggiore di acqua tra le due zone…

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  9. @gianni non centra assolutamente nulla, è il vortice polare a disturbarsi non il pack artico, anzi, la zona attualmente ghiacciata gode ormai della notte artica e il sole non c’è mai, quindi questa dispersione di gelo verso le medie latitudini non potrà che far aumentare l’estensione glaciale laddove ancora ci sono ammanchi

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  10. Ma non avevate detto che la causa era la attivita’ geotermica sottomarina ?
    Adesso in un paio di settimane dal cappello a cilindro tirate fuori un’ altra storia e udite udite “in anteprima nazionale”

    Pero’ quando in Antartide le cose vanno bene, non ci sono scuse,e’ sempre per il freddo.
    Commento ripostato per l’ennesima volta vista la ferrea censura su questo sito che non permette quando uno contraddice quanto si dice, anche se ci sono palesi contraddizioni, che appunto NIA non vuole che i lettori vedano. La verita’ scomoda e’ questa…., la malafede che vige su questo sito non ha uguali.

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  11. Jerry Drake :
    Ma non avevate detto che la causa era la attivita’ geotermica sottomarina ?
    Adesso in un paio di settimane dal cappello a cilindro tirate fuori un’ altra storia e udite udite “in anteprima nazionale”
    Pero’ quando in Antartide le cose vanno bene, non ci sono scuse,e’ sempre per il freddo.
    Commento ripostato per l’ennesima volta vista la ferrea censura su questo sito che non permette quando uno contraddice quanto si dice, anche se ci sono palesi contraddizioni, che appunto NIA non vuole che i lettori vedano. La verita’ scomoda e’ questa…., la malafede che vige su questo sito non ha uguali.

    La tua affermazione è fuorviante.
    L’attivita’ geotermica sottomarina è stata ipotizzata da l’utente Alex in questi anni
    Alex che non hai mai riportato/allegato alcun abstract o ricerca peer-review scientifici degli ultimi 10 anni a corredo.
    Cosa che cmq non è da sottovalutare, anche perchè conosciamo ben poco delle profondità oceaniche in quelle regioni.

    michele

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  12. Ho sempre avuto molta stima delle ricerche che conducete tramite NIA ma definire Bernardo Matteucci un troll e volerlo escludere è a dir poco grottesco. Un troll non presenta argomenti Matteucci sì, un troll vuole distruggere, Matteucci critica. Si sta formando una pericolosa mentalità cultista che sopprime il dissenso proprio ora che i fatti vi stanno dando ragione, ma non certo su tutta la linea.
    Se non consentirete a Matteucci di esprimere le proprie opinioni non saranno pochi i lettori che se ne andranno a seguire altri siti più tolleranti.

    cordialmente

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  13. Questa voluminosa gif animata è imperdibile:

    http://www7320.nrlssc.navy.mil/hycomARC/navo/arcticict_nowcast_anim365d.gif

    Si può notare come durante l’inverno 2011-2012 l’artico le ha prese di santa ragione dall’Atlantico (alla faccia di chi dice che la CDG è bloccata mannaggia sua).
    Mentre per l’estate le ha prese di brutto dalla regione Pacifica.
    Si possono notare i crack nel ghiaccio che hanno devastato la calotta!!!

    Ora, qui su nia è tradizione tollerare molto, ma secondo me uno non può lanciare critiche in quella maniera e pretendere che non gli si venga risposto con la stessa moneta.
    Le teorie di Bernardo sono discutibili? Ca*zi suoi, non nostri.
    Pretende di sciolinare concetti semplicistici che sono in contradizione netta con le sofisticate teorie scientifiche attuali. idem: problemi suoi.
    La gente non crede a quello che dice, problemi suoi.
    Non è in grado di comunicare decentemente su un blog, problemi suoi.
    Penso che non vi sia neanche il bisogno di parlarne.

    Saluti
    Fano

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  14. Scusatemi se lo inserisco qui, ma visto che è stata chiusa l’altra discussione.. mi premeva farvi partecipi di questo mini documentario dell’ESA(European Space Agency) fatto nelle date attorno e dopo il 10 ottobre 2012(quindi recente).. e guarda caso vi e ci riguarda mooolto da vicino.. e soprattutto, secondo me e molti altri per ciò che concerne l’articolo in questione dei signori Zambo e Riccardo.. buona visione(tutto doppiato in italiano):

    ooh! lo dice ESA, mica “bau bau micio micio”..ehehe

    http://www.esa.int/esaCP/SEMVN052Q8H_Italy_0.html

    E scusate ancora se può sembrarvi OT.

    Grazie.

      (Quote)  (Reply)

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