La Rubrica di NIA: Controllo previsivo Inverno 2012/13

Come ben sapete anche per questo inverno ho tentato di costruire una previsione dell’inverno sulla base del solo indice ENSO.

Dopo il discreto fallimento dello scorso anno decretato da un Febbraio storico quest’anno devo dire che la performance è stata notevole, segno che questo indice non è affatto da sottovalutare nelle dinamiche atmosferiche europee.

Ed è evidente come quest’anno la differenza sia stata fatta proprio dalle dinamiche di neutralità delle anomalie pacifiche tropicali.

 

Rimando all’articolo pubblicato in Dicembre per chi se lo fosse perso

http://daltonsminima.altervista.org/?p=23937

 

Ora passiamo alla verifica di tale previsione.

 

Anomalie Geopotenziale a 500hPa, Inv12/13

 

 

 

Si nota subito che la distribuzione delle anomalie non è ovviamente identica, ma presenta lo stesso pattern in maniera, quasi, incredibile.

Infatti il minimo di geopotenziale si trova proprio tra la Germania ed il Nord Italia, è presente l’anomalia maggiore in sede groenlandese-islandese così come si note la presenza di una “lingua” di anomalia che prosegue verso l’oceano all’altezza delle Isole Britanniche.

NB: le maggiori anomalie del polo sono da ascrivere ai valori meno estesi dei ghiacci artici rispetto agli anni che sono stati usati per fare la previsione ed al graduale aumento che la zona polare ha subito nell’ultimo decennio

 

 

Anomalie Temperature al Suolo, Inv12/13

 

 

Anche per le temperature le anomalie non sono distribuite in maniera esatta ma la zona più fredda dell’inverno è stata certamente la zona scandinava comprese le tre repubbliche baltiche.

Anche le anomalie positive sono state inquadrate abbastanza bene infatti i Balcani e la penisola anatolica risultano aver visto un inverno con temperature più elevate della norma.

Come avevo scritto sotto alla terza mappa (che mostrerò subito dopo) le anomalie al suolo su mia sensazione sarebbero state più occidentali di quanto mostrasse la mappa di sintesi ed infatti anche questo andamento risulta esserci stato con maggiore interessamento della zona Alpina.

 

 

Proprio per questo motivo le temperature in quota risultano tanto diverse da quelle previste.

Per via della maggiore accidentalità delle dinamiche circolative.

NB: lo stesso discorso fatto per le zone polari a 500hPa vale sia per le temperature al suolo che per quelle a 850hPa

 

 

Anomalie Temperature a 850hPa, Inv12/13

 

 

A differenza della previsione che vedeva il massimo del freddo in scandinavia anche in quota in questo inverno il massimo delle termiche “fredde” si è visto in Danimarca e nel nord della Germania.

Nonostante questo si vede come in quota, a differenza che al suolo, il coinvolgimento del Mediterraneo sia stato più forte come mostravano le mappe di sintesi, così come si possa notare che le anomalie maggiori a 850hPa si siano avute nella regione del Caucaso.

 

 

Per quanto riguarda le conclusioni possiamo dire che questo inverno è stato determinato in maniera quasi unica dall’indice ENSO e questo rende lecita l’ipotesi che si possano fare analisi long-range per quanto riguarda l’inverno anche utilizzando un solo indice.

L’anno scorso questa correlazione non c’è stata, ma potrebbe essere dovuto all’avvenimento di una condizione talmente eccezionale che era impossibile da inquadrare con analisi a lunga gittata.

Sicuramente il prossimo inverno sarà una nuova sfida.

 

Ci si rivede in Giugno dove quest’anno proverò a fare (tempo permettendo, non quello meteorologico) una previsione estiva sull’ENSO

Anche se va detto subito che per l’Europa le migliori correlazioni si trovano in Inverno e con l’estate le cose cambiano notevolmente.

 

 

FBO

16 pensieri su “La Rubrica di NIA: Controllo previsivo Inverno 2012/13

  1. Scusa Fabio, chiaramente c’è un collegamento con il ciclo ENSO…il grande motore del clima globale…ma c’è anche da dire che gli effetti del MMW, nella seconda parte della stagione non sono da trascurare.. 20 feb- 20 mar

    😉

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  2. Bravo Fabio, comunque, come ti avevo già detto nell’articolo di Dicembre, anche lo scorso anno la previsione fatta in questa maniera (febbraio a parte) aveva dato risultati interessanti.
    Vediamo il prossimo inverno cosa verrà fuori.
    Bruno

    P.S. OT: Michele, ho notato che mi si sono aperte nuove funzioni nella bacheca del blog.

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  3. MA il minimo di Geop non è sulla Germania è l’alta europea quella che stiamo a dire? E’ stata quella a generare le anomalie negative…

    si vede nella mia carte geop. casareccia in meteo. e poi con previsioni da tempo azzeccate. addirittura mi ero scusato… invece poi alessandro1 mi ha confermato la nevicata.

    rapida inversione di oscillazione nord atlantica teoria KO.
    con l’abbassamento verso sud del vortice islandese, conseguente alla fusione con quello canadese…

    cito:
    Infatti il minimo di geopotenziale si trova proprio tra la Germania ed il Nord Italia, è presente l’anomalia maggiore in sede groenlandese-islandese così come si note la presenza di una “lingua” di anomalia che prosegue verso l’oceano all’altezza delle Isole Britanniche.

    mai stati minimi sopra tra la Germania e nord Italia. i minimi si sono creati nell’alto adriatico e quelli mediterranei sono quasi sempre stati trascinati verso i Balcani poi la Germania.
    Tant’è vero che la risalita atlantica 10 giorni fa circa ha rapidamente sciolto la neve della prima ondata terribile che ha colpito l’Europa. tagliando in due la Germania e lasciando al freddo il nord delle Francia Belgio e lasciando condizioni da neve in Italia del nord.
    La Germania assieme a mare del nord e scandinavia è stata roccaforte dell’alta fredda europea. che è stata cosa a se rispetto l’alta siberiana definita orso….

    discutiamone.. 🙂

    a mio avviso analisi parziale e frettolosa ….. ormai inizio a masticare, http://oi48.tinypic.com/e158w1.jpg

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  4. entropio33 :

    MA il minimo di Geop non è sulla Germania è l’alta europea quella che stiamo a dire? E’ stata quella a generare le anomalie negative…

    si vede nella mia carte geop. casareccia in meteo. e poi con previsioni da tempo azzeccate. addirittura mi ero scusato… invece poi alessandro1 mi ha confermato la nevicata.

    rapida inversione di oscillazione nord atlantica teoria KO.
    con l’abbassamento verso sud del vortice islandese, conseguente alla fusione con quello canadese…

    cito:
    Infatti il minimo di geopotenziale si trova proprio tra la Germania ed il Nord Italia, è presente l’anomalia maggiore in sede groenlandese-islandese così come si note la presenza di una “lingua” di anomalia che prosegue verso l’oceano all’altezza delle Isole Britanniche.

    mai stati minimi sopra tra la Germania e nord Italia. i minimi si sono creati nell’alto adriatico e quelli mediterranei sono quasi sempre stati trascinati verso i Balcani poi la Germania.
    Tant’è vero che la risalita atlantica 10 giorni fa circa ha rapidamente sciolto la neve della prima ondata terribile che ha colpito l’Europa. tagliando in due la Germania e lasciando al freddo il nord delle Francia Belgio e lasciando condizioni da neve in Italia del nord.
    La Germania assieme a mare del nord e scandinavia è stata roccaforte dell’alta fredda europea. che è stata cosa a se rispetto l’alta siberiana definita orso….

    discutiamone.. :)

    a mio avviso analisi parziale e frettolosa ….. ormai inizio a masticare, http://oi48.tinypic.com/e158w1.jpg

    tu hai citato una mappa delle anomalie di geopotenziale a 500hPa e l’hai commentata su una non ben precisata condizione di frequenza delle isobare al livello del mare

    sinceramente non capisco dove tu voglia arrivare

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  5. eccomi ciao FBO

    probabilmente ho sbagliato a scrivere in modo cosi aggressivo.. non specificando che le carte in questione non rispecchiano l’attuale andamento stagionale. Sembra rileggendo, e mi scuso, che mi riferisco alla tua analisi. Ma analisi era riferita alla serie di rilevazioni. probabilmente utilizzate per ricostruire le carte.
    http://www.wetterzentrale.de/pics/archive/ra/2012/Rrea00120120213.gif

    cioè le carte fanno sembrare i regimi nella regolarità ma in realtà ci sono cambiamenti dovuti ai moti planetari e intensità del campo magnetico, ozono, attività solare.. che sono alla base del crollo totale della tesi del GW.

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  6. specifico ancora.. perché mi dispiace poi… per tutti quanti 🙁

    probabile anche che non ci sia alcun tentativo di nascondere, infatti è sbagliato attaccare anche tutta quella gente che lavora da mattino alla sera per tentare di ricostruire un andamento stagionale. ma i miei dubbi sorgono sulle malefatte degli anni scorsi…
    senza incolpare nessuno, penso che siano piuttosto l’economia e quindi i poteri forti ad influenzare la scienza. come fu la religione a suo tempo.. ma anche sopratutto le poche risorse messe a disposizione. se per fare un concerto di lady gaga o kate perry si spendono miliardi non vedo perché non si dovrebbero aiutare gli scienziati del NOA ad avere strumentazioni sempre più all’avanguardia.
    in futuro quindi bisognerà certamente andarci piano con le considerazioni. riconsiderare come leggevo in un precedente articolo i modelli climatici e le rilevazioni. ormai come indicava il titolo statici e forse obsoleti…

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  7. entropio33 :

    eccomi ciao FBO

    probabilmente ho sbagliato a scrivere in modo cosi aggressivo.. non specificando che le carte in questione non rispecchiano l’attuale andamento stagionale. Sembra rileggendo, e mi scuso, che mi riferisco alla tua analisi. Ma analisi era riferita alla serie di rilevazioni. probabilmente utilizzate per ricostruire le carte.
    http://www.wetterzentrale.de/pics/archive/ra/2012/Rrea00120120213.gif

    cioè le carte fanno sembrare i regimi nella regolarità ma in realtà ci sono cambiamenti dovuti ai moti planetari e intensità del campo magnetico, ozono, attività solare.. che sono alla base del crollo totale della tesi del GW.

    guarda, non si capisce dove tu voglia arrivare
    tranquillo che non viene frainteso il tono del discorso 😉

    però non sono riuscito a capire quale sia l’argomento di cui parli 😉

      (Quote)  (Reply)

  8. In genere ho notato che, in estate, la correlazione con l’ENSO è buona solo qualora in primavera si concluda un Nino di rilievo e parta una Nina. In tal caso, di solito, qualche parte dell’Europa si becca un caldo atroce (vedi il 2003 per l’Europa Centro-Occidentale, o il 2010 per la Russia europea).

    Comunque, Fabio, se hai dei dubbi ci sono pur sempre le serie storiche di ENSO e di termiche, estive ed invernali, che possono aiutarti a confermare o smentire le tue ipotesi.

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  9. FBO :adesso la sfida sarà vedere se l’enso influisce in maniera netta anche per l’estatesecondo me novedremo

    Quest’anno la vedo un po dura dimostrare qualcosa o il suo contrario, visto che veniamo da un periodo di sostanziale neutralità, in corso da ottobre 2012 e intenzionata, pare, a protrarsi almeno fino all’estate.
    Magari nel 2014…..

      (Quote)  (Reply)

  10. FabioDue :

    FBO :adesso la sfida sarà vedere se l’enso influisce in maniera netta anche per l’estatesecondo me novedremo

    Quest’anno la vedo un po dura dimostrare qualcosa o il suo contrario, visto che veniamo da un periodo di sostanziale neutralità, in corso da ottobre 2012 e intenzionata, pare, a protrarsi almeno fino all’estate.
    Magari nel 2014…..

    guarda che la neutralità è cmq una forzante
    questo inverno è stato preso molto bene proprio dalla correlazione con ENSO neutro

      (Quote)  (Reply)

  11. fammi capire FBO che regolarità abbiamo, per studiare l’andamento autunnale ed invernale.
    se quest’ultimo, nell’emisfero boreale in pratica, è iniziato con l’uragano Sandy.

    fammi capire perché tu in materia sei più ferrato di me 😉 … senza alcuna ombra di dubbio..
    grazie in anticipo e saluti

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  12. FBO :

    FabioDue :

    FBO :adesso la sfida sarà vedere se l’enso influisce in maniera netta anche per l’estatesecondo me novedremo

    Quest’anno la vedo un po dura dimostrare qualcosa o il suo contrario, visto che veniamo da un periodo di sostanziale neutralità, in corso da ottobre 2012 e intenzionata, pare, a protrarsi almeno fino all’estate.Magari nel 2014…..

    guarda che la neutralità è cmq una forzantequesto inverno è stato preso molto bene proprio dalla correlazione con ENSO neutro

    Non ne sono così certo, nel senso che in presenza di ENSO neutro mi aspetterei che altri fattori influenzino il clima in modo più diretto. Mi riferisco alla QBO ed alla sua relazione con i cicli solari.
    Per la controprova, occorrerebbe una neutralità dell’ENSO con una combinazione QBO-cicli solari un po diversa. Forse le serie storiche possono venire in soccorso 🙂

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