Archivi giornalieri: 4 Maggio 2013

Previsione dell’attività solare per i prossimi 500 anni

Friedhelm Steinhilber, Jürg Beer

DOI: 10.1002/jgra.50210

Recentemente, una registrazione a basso rumore dell’attività solare è stata ricostruita per gli ultimi 9400 anni, combinando le registrazioni del berillio 10Be provenienti dalla Groenlandia e l’Antartide con il carbonio C14, degli anelli degli alberi [F. Steinhilber et al., 2012]. Queste registrazioni confermano i risultati precedenti, vale a dire, che il Sole è variato con periodicità diverse in passato. Vi presentiamo una previsione media dell’attività magnetica solare media di oltre 22 anni per i prossimi 500 anni, soprattutto sulla base delle informazioni spettrali derivanti dalla registrazione dell’attività solare del passato. Supponendo che il Sole continuerà variando con le stesse periodicità per i prossimi secoli abbiamo estratto le informazioni spettrali del passato e le abbiamo applicate su due diversi metodi per predire il futuro dell’attività magnetica solare. Prima, i due metodi sono testati sui cambiamenti passati. I nostri metodi sono in grado di prevedere i periodi di alta e bassa attività solare, per un paio di secoli nel passato. Tuttavia, sono meno precisi nel predire l’ampiezza corretta. Poi, i metodi, sono stati utilizzati per prevedere il periodo 2000-2500. Entrambi i metodi prevedono un periodo di bassa attività fino al 2100 AD. Tra il 2.100 dC e 2350 dC, i risultati sono incoerenti per quanto riguarda la durata dello stato di bassa attività nel 2100 dC e il livello di attività fino al 2250 dC. Intorno al 2250 dC entrambi i metodi prevedono un periodo di attività moderata. Dopo il 2350 dC entrambi i metodi indicano un periodo di alta attività. Il periodo di alta attività si concluderà intorno al 2400 dC, e sarà seguita da un periodo di attività moderata.

 

 

Figura 4 Previsione dell’attività solare (Ф a sinistra asse y, e irradianza solare totale, TSI, sulla destra asse y) per i prossimi 500 anni, utilizzando gli stessi parametri per i test con dati del passato. La curva nera raffigura la ricostruzione dell’attività solare [1]. Fascia grigia chiara : i risultati del metodo FFT utilizzando un diverso numero di linee e finestre di calibrazione con una lunghezza di 4000 e 6000 anni. Banda grigio scuro: risultati metodo WTAR utilizzando diverse combinazioni di scale e gli ordini del modello AR e le due finestre di calibrazione (4000 e 6000 anni). Grandi minimi solari del passato, conosciuti dal numero di macchie solari, sono contrassegnati con lettere maiuscole (M: Maunder, D: Dalton, G: Gleissberg).

 

http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/jgra.50210/abstract

Michele