Rubrica meteo Giugno: indici meteo-climatici e prospettive meteo estive

Introduzione

Di seguito si riportano i principali indici climatici e se ne discute brevemente il significato e le conseguenze sul tempo e sul clima dell’Europa e dell’Italia.

La legenda relativa ai seguenti (e molti altri) indici è disponibile al link http://www.meteoarcobaleno.com/index.php?option=com_content&view=article&id=227:indici-climatici&catid=3:climatologia&Itemid=3, peraltro già riportato nel forum Meteo.

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Gli indici: i valori del mese precedente

Tra parentesi sono riportati i valori del mese precedente

ENSO (El Niño Southern Oscillation, ad oggi neutralità, MEI index): (+0,009) +0,069

PDO (Pacific Decadal Oscillation): (–0,16) +0,08

AMO (Atlantic Multidecadal Oscillation): (+0,169) +0,134

QBO30 (quasi Biennal Oscillation alla quota di 30Hpa): (+8,39) +12,64

QBO50 (Quasi Biennal Oscillation alla quota di 50Hpa): (-5,71) -3,60

MJO (Madden-Julian Oscillation): attualmente è in fase 7, con intensità modesta ma prevista in progressivo incremento. Finora non pare aver giocato alcun particolare ruolo, si attende qualche possibile novità.

– L’ITCZ (www.cpc.ncep.noaa.gov/products/fews/ITCZ/itcz.shtml), nuovamente significativo per il nostro emisfero dall’inizio di Aprile, alla seconda decade di Giugno risulta sostanzialmente in media, con un lieve sottomedia nel settore centro- orientale.

Commento indici

– l’ENSO ormai da mesi mostra comportamenti differenziati da zona a zona dell’Oceano Pacifico:

  • Nelle zone 1+2 (a ridosso delle coste sudamericane) e 3 (un po più al largo), attualmente appare da qualche tempo in evoluzione un evento di Nina debole/moderata;
  • in zona 3,4 e 4, invece, si osserva ancora una sostanziale neutralità.

Le previsioni NOAA per i prossimi mesi mostrano una certa fatica a seguire le ultime rilevazioni dell’evento e continuano a mostrare una persistenza del suddetto dualismo. Si ritiene che tale particolarità sia la ragione principale della instabile stagione primaverile e dell’avvio di quella estiva in tono minore rispetto al recente passato. Pertanto, la persistenza di tale condizione depone a favore di un proseguimento della stagione estiva nei termini che attualmente stiamo osservando, a meno che non intervengano altri fattori ad oggi non pronosticabili.

– La PDO compie un’escursione in territorio positivo, la prima dopo qualche anno; si tratta di una situazione inconsueta ma non unica; si ritiene probabile che nel giro di qualche mese tornerà negativa; sta più che mai confermando il suo ruolo “moderatore”; lo si è osservato nel caso dell’evento di Nino conclusosi “prematuramente” all’inizio dello scorso autunno. Al link seguente è riportato il grafico storico della PDO: http://jisao.washington.edu/pdo/img/pdo_latest.jpeg

– L’AMO si conferma in territorio positivo. Al link seguente è riportato il grafico storico dell’AMO http://wattsupwiththat.files.wordpress.com/2011/12/november_2011_amo.jpg Tale indice risulta di dubbia interpretazione in termini climatici, se non nel lungo termine (decenni) dopo un cambio di segno.

– La QBO30 sta crescendo nettamente verso il prossimo valore massimo. Le statistiche dal 1979 ad oggi indicano una permanenza in territorio positivo compresa tra gli 11 ed i 16 mesi, dunque un ritorno in territorio negativo compreso tra Febbraio e Luglio 2014.

– La QBO50, dopo il valore minimo di dicembre, sta lentamente risalendo verso la neutralità. Le statistiche, disponibili dal 1979 ad oggi, indicano che l’indice può permanere in fase negativa fino ad un massimo di 18 mesi. Attualmente la negatività dura da 15 mesi (Febbraio 2012), dunque al più il passaggio in fase positiva avverrà entro l’estate.

Come segnalato in precedenza, in base alle osservazioni ENSO NOAA, la prolungata neutralità ha lasciato il posto alla Nina nel settore oceanico centro-orientale, mentre altrove permangono condizioni di neutralità. Le anomalie sottosuperficiali di temperatura possono fornire una prima valida indicazione di quanto probabilmente accadrà nel prossimo futuro. La figura successiva si può reperire al seguente link http://www.bom.gov.au/cgi-bin/wrap_fwo.pl?IDYOC007.gif ,

Rispetto ai mesi precedenti (Marzo, Aprile e Maggio), le anomalie negative di temperatura si sono nettamente ritirate verso est. Le anomalie positive, invece, non mostrano variazioni di rilievo. In sostanza, la rilevazione suggerisce un probabile ritorno nei prossimi mesi verso condizioni di neutralità in gran parte del comparto oceanico equatoriale.

Le anomalie superficiali mostrano tuttora una debole Nina nel Pacifico centro-orientale. Colpisce inoltre la persistenza di notevoli anomalie negative in Atlantico, dalle Isole Britanniche fino alle coste del Marocco ed oltre, ad ovest fino a parte dei Caraibi, segno della persistenza di maltempo in quelle aree, poco consono alla stagione estiva, ma anche di anomalie di temperatura dovute a fenomeni diversi e non ben conosciuti.

http://www.ospo.noaa.gov/Products/ocean/sst/anomaly/index.html

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L’estate 2013

I prossimi giorni

Gli ultimi giorni di Giugno trascorreranno all’insegna del fresco e dell’instabilità. Si tratta di una situazione davvero poco consona all’estate ormai pienamente in corso (in teoria). Mancherà, infatti, una figura anticiclonica stabilizzante, sul Mediterraneo e sull’Italia; l’Anticiclone delle Azzorre presidierà il vicino Atlantico e l’Europa centro-occidentale, lasciando invece il Mediterraneo esposto a correnti settentrionali, fresche ed instabili, specie sulle Alpi, al Centro ed al Sud. Il Nord (più il Nordovest, meno il Nordest) sarà protetto dalla catena alpina e godrà di tempo asciutto, in prevalenza soleggiato ma gradevole. Tutto ciò è ben rappresentato dall’immagine seguente, relativa a metà giornata di giovedì 27, relativa alla pressione al suolo ed alla distribuzione delle precipitazioni:

Nell’immagine si nota bene il solido Anticiclone delle Azzorre ad ovest, che tende ad espandersi verso l’Europa centrale, e un corridoio ad est in cui scorrono verso sud correnti fresche ed instabili. Queste producono temporali lungo la catena appenninica, da nord verso sud.

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Possibile evoluzione successiva (Luglio)

La fase fresca ed instabile probabilmente si concluderà all’inizio di Luglio, con una maggiore affermazione dell’Anticiclone delle Azzorre anche sul Mediterraneo e sull’Italia. La conseguenza sarebbe quella di una stagione pienamente estiva, ma senza il caldo davvero eccessivo dovuto alle incursioni africane, come quella da poco verificatasi (anche se breve). Gli scenari del mese di Luglio, al momento, suggeriscono che la stagione prosegua all’insegna di un caldo moderato, estivo, ma senza eccessi. Lo si intuisce anche dall’esame dell’andamento di AO e NAO (che, ricordo, non sono indici predittivi, ma sintetizzano quanto riportato dai vari ensemble del modello GFS) nei prossimi 10-15 giorni:

L’AO sostanzialmente neutra ci segnala che le alte pressioni sono disposte a latitudini medio-alte e non (se fosse positiva) in prevalenza alle nostre latitudini. Ma la NAO, dunque in Oceano Atlantico, segnala che lì invece l’alta pressione è disposta in prevalenza a latitudini medio-basse e non a quelle elevate. Dunque, corrisponde bene a quanto si osserva nell’immagine previsionale precedente, dove l’alta pressione presidia l’Oceano Atlantico anche alle latitudini del Nordafrica, ma lascia scoperto il Mediterraneo, specie il comparto centro-orientale (Italia e Balcani), come si era già accennato. L’inizio di luglio vede un lieve incremento dell’AO, segnale di una probabile maggiore stabilità.

Preoccupa ancora la persistenza di anomalie negative al largo delle coste spagnole e marocchine, attualmente sede di una debole lacuna barica (depressione semipermanente). Tale persistenza potrebbe in futuro favorire nuove incursioni calde africane, pur non molto intense in quanto l’ITCZ (confine tra alisei e monsone umido, in Africa) appare per ora normale e dunque non le favorisce.

In conclusione, lo scenario attuale depone decisamente a favore di una stagione estiva “vecchio stile” (simile a quella del 2004, come si è ribadito più volte). Potrà esservi occasione per qualche incursione calda africana, lo si è già visto, ma anche per qualche sortita instabile atlantica. Comunque si ritiene che, almeno per il mese di luglio (il mese estivo per eccellenza ed anche quello solitamente più stabile), l’ipotesi più probabile sia quella di una presenza predominante dell’Anticiclone delle Azzorre. Dunque ci si attende estate piena, sì, ma solo moderatamente calda e in questo senso sottotono rispetto a quelle degli anni precedenti, che tanto ci hanno fatto sudare.

FabioDue

9 pensieri su “Rubrica meteo Giugno: indici meteo-climatici e prospettive meteo estive

  1. ciao a tutti

    finalmente sembrerebbe concreta la possibilità di vivere un’estate mediterranea old style senza continue fiammate africane…
    leggendo il vostro articolo stavo iniziando a fare qualche congettura sul prox inverno..
    enso neutro o nina leggera associato ad una qbo senza dubbio positiva, che tipo di accoppiata sarebbe per i nostri lidi? hp invadente?

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  2. Sn perfettamente d accordo cn l analisi di Fabio, dopo questa settimanella di tempo fresco e perturbato, ci aspetta un periodo di stampo azzorriano ke potrebbe solo in seguito assumere connotati africani, vedremo!

    Simon

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  3. la notizia è senz altro ottima e credo sarà confermata dai fatti: estate stile anni 70, è da vedere se resterà un episodio isolato come il 2004 oppure è l’inizio di una tendenza duratura dovuta al cambio di certi indici teleconnettivi e alla bassa attività solare. Certo che sono coi vetri chiusi alla sera a quasi inizio luglio ed è una cosa strana…

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  4. Fabio mi ha mandato una mail.
    E’ in ferie, bon per lui….lo si risente la prossima.
    🙂

    Intanto leggo
    A Cortina piste aperte..si scia..alla grande !
    Mentre in Francia sii stende i teli…..per…
    Secondo voi gli editor dell’agenzia “Ansa” quale delle due notizie avranno pubblicato ?
    🙂

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  5. Scusate il ritardo! Sono rientrato solo stamattina, spero che la qualità della rubrica non abbia risentito della fretta, l’ho scritta davvero di getto, mentre preparavo i bagagli 🙂

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  6. artax :ciao a tutti
    finalmente sembrerebbe concreta la possibilità di vivere un’estate mediterranea old style senza continue fiammate africane…leggendo il vostro articolo stavo iniziando a fare qualche congettura sul prox inverno..enso neutro o nina leggera associato ad una qbo senza dubbio positiva, che tipo di accoppiata sarebbe per i nostri lidi? hp invadente?

    A mio modesto avviso è un po’ presto per fare simili congetture, perlomeno in quanto non è chiaro che cosa ci ritroveremo in inverno tra Nino, Nina e neutralità: le previsioni NOAA presentano una notevole dispersione dei membri previsionali (vedi http://www.cpc.ncep.noaa.gov/products/CFSv2/imagesInd3/nino34Mon.gif).

    Al momento possiamo solo dire che la media dei membri previsionali propende per una prolungata neutralità ad ovest (zone 3.4 e 4) e per un rapido ritorno alla neutralità ad est (zone 1.2 e 3), dove ora c’è una debole/moderata Nina.
    In tale contesto,
    – con una QBO che, almeno a 30Hpa, sarà positiva per tutta la prima metà dell’inverno, ù
    – con un Sole probabilmente (ma ad ora possiamo solo ipotizzarlo) messo più o meno come oggi o forse anche più moscio,
    le condizioni di base non sarebbero favorevoli ad un inverno freddo e/o nevoso, ma nemmeno a condizioni di alta pressione a manetta. Sarebbe uno scenario poco consueto e quindi da studiare attentamente, un po’ come quello che ci troviamo a vivere questa estate.

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