PEG in arrivo ?

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Oceano Artico: ghiacci incrementati del 60%. Glaciazione? Probabile fase di raffreddamento di 15 anni.

 

NEW YORK (WSI) – Un incremento del 60% rispetto allo stesso periodo di un anno fa, agosto 2012. Stiamo parlando dei ghiacci che hanno coperto le acque dell’Oceano Artico.Un milione in più di miglia quadrate. Ed è sorprendente pensare che solamente sei anni fa la BBC aveva riferito che, a causa del riscaldamento globale, i ghiacci dal 2013 sarebbero completamente scomparsi dall’Artico.

Invece, ora, il Daily Mail riporta come una lastra di ghiaccio ininterrotta che presenta una dimensione pari alla metà dell’estensione del continente europe, si stia estendendo tra le isole canadesi e le coste della Russia settentrionale…

Diversi scienziati stanno iniziando a cambiare le loro teorie e i loro calcoli e pensano che il mondo si stia dirigendo verso un periodo di raffreddamento che non finirà fino alla metà di questo secolo. Anche tra il 1965 e il 1975 vi fu una chiara tendenza al raffreddamento, evento che i computer utilizzati al tempo e gli esperti non erano riusciti a prevedere.

Non sarà forse una glaciazione, ma é possibile, come dice il professor Anastasios Tsonis, dell’Università del Wisconsin, che a causa dei cicli oceanici “il riscaldamento degli anni 1980 e 1990 si sia fermato e che vi sia una tendenza al raffreddamento, che continuerà almeno per i prossimi 15 anni”.

Teoria che contrasta con quanto invece ritiene lo studio di Thomas Painter del Jet Propulsion Laboratory, che afferma che la Rivoluzione industriale ha innescato il brusco ritiro dei ghiacciai nelle Alpi europee già a partire dalla metà dell’Ottocento. Il motivo è la liberazione nell’atmosfera di grandi quantità di particelle a base di carbonio, il cosiddetto black carbon.

Intorno al 1860, i grandi ghiacciai presenti nelle valli delle Alpi cominciarono improvvisamente a ritirarsi, nonostante in quel periodo le temperature europee fossero più fredde di circa un grado rispetto alla media.

Le case, i mezzi di trasporto e soprattutto l’industria in Europa occidentale cominciarono a consumare forti quantità di carbone, immettendo in atmosfera enormi quantità di black carbon e altre particelle scure con un effetto sia sulla neve sia sul ghiaccio.

Quando queste particelle si depositano sulla neve, ne provocano lo scioglimento. Ciò espone il sottostante ghiacciaio alla luce del sole e all’aria, più calda nella prima parte dell’anno, causando una maggiore e più rapida fusione dei ghiacci.

Fonte: wallstreetitalia

20 pensieri su “PEG in arrivo ?

  1. Su Wallsreetitalia si sono scatenati i commenti, certamente non sono abituati a tali argomenti o meglio con questo articolo hanno aperto un vaso di pandora. Probabilmente qualcuno più interessato si informerà, leggerà e tenterà di trovare fonti più attendibili sull’effetto serra e sugli esperimenti che sono stati fatti e della teoria che c’è sotto. Spero che trovino risposte poco esaurienti e frammentarie come le ho trovate io e forse qualcuno si renderà finalmente conto di come ci stanno prendendo in giro! E che il re é nudo !

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  2. è vero esistono grandi anomalie…
    secondo te Luci0 per passare a NO, attraversare il circolo polare artico, era previsto usare un rompighiaccio??? Spessore, più che estensione, ripeto spessore del pack artico!

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  3. non vorrei essere ripetitivo visto che questa notizia l’avevo postata qualche giorno fa, ma guardate invece la notizia ( a mio avviso assurdo) riportata l’11 settembre da una prestigiosa testata a livello internazionale?
    bisogna che tutti gli autorevoli scenziati si mettano daccordo altrimenti di nessuno li prenderà più in considerazione, visto che dicono tutto e il contrario di tutto citando anche le fonti scentifiche apparentemente attendibili (sonde, satelliti ecc. ecc.)

    “– Nuovo record estivo per i ghiacci dell’Artico: non sono mai stati così sottili. Lo indicano i dati inviati a Terra dal satellite Cryosat 2, lanciato dall’Agenzia Spaziale Europea (Esa). I nuovi dati sul polo Nord indicano che i ghiacci perenni si stanno assottigliando. ”Fra il 2020 e il 2030 in estate l’Artico potrebbe molto probabilmente essere libero dai ghiacci e in inverno restare solo il ghiaccio annuale”, ha osservato il responsabile della missione dell’Esa, Tommaso Parrinello.”

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  4. mlarry,

    si apparentemente attendibili.. criosat 2 ha cominciato a prendere le misure dal 2010

    hanno fatto subito la media 2011 e 2012 come horribilis

    casostrano non misurano 2012-2013 fanno come gli pare.. ma tra poco..fine dei giochi..son gli ultimi colpi di coda..

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  5. I valori delle misurazioni sono ballerini e spesso vengono pubblicati grafici da diversi enti contraddittori, quindi per il minimo a settembre basta un “armonizzazione” o un nuovo software per la valutazione dell’estensione e della percentuale della superficie ghiacciata che cambia tutto … ovvero il dato l’ estensione minima di settembre é un valore molto incerto, un numero al lotto tanto per capirsi. Io credo che l’ affidabilità della misurazione e della riduzione dei dati sia molto scarsa, ma possa essere utile per capire almeno qualitativamente quanto sta accadendo. Per adesso vediamo una ripresa rispetto agli anni scorsi.

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  6. c’è ancora la gabola della CO2, il forcing sta nella variazione multidecadale AMO, legata anche ai cicli solari.. mentre il forcing primario è il vapor acqueo che muove dalle aree subtropicali, saturazione avvenuta durante le estati 2003 e 2012. Poi chiaro come il sole riparte il pattern… è ciclico, loro giocano su questo fatto..
    paradossalmente nevica molto più sulle alture durante le fasi autunnali caldo umide.. quindi meno ghiaccio marino si trova in artico più fa freddo.., perché i ghiacciai per il loro peso tendono a scendere verso le vallate… o accumulando meglio ancora se ci si trova in inlandsis.., oppure sopra un isola sopra il circolo polare artico.

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  7. alessandro.r,

    Ma anche se il 2014 e/o il 2015 fossero ancora anni molto negativi per i ghiacci, tutti fanno finta di non vedere che il Sole è entrato in una fase di bassa attività, che non finirà tanto presto e, prima o poi, farà sentire i suoi effetti anche sui ghiacci artici. L’unica cosa che non sappiamo è quando questo effetto sarà evidente.

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  8. FabioDue,

    in fatti il vero atlantico invernale nessuno lo ha mai visto..
    la neve non è semplice neve.. ha più nomi e strutture cristalline.. la bora può far gelare anche il mare.. figuriamoci un manto di soffice neve atlantica…

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  9. Ma é chiaro a questo punto che sta avvenendo qualcosa di non strano, ovvero si riscontra un maggior freddo di quello previsto o prevedibile. Gli oceani soprattutto il Nord Atlantico continuano ad esser caldi il trasporto di energia termica tramite le correnti continua ad esser più o meno lo stesso, il sole é meno attivo ma la costante solare o meglio il valore TSI é sempre lo stesso, l’ effetto serra (ammesso che esista) in un anno dovrebbe esser sempre lo stesso se non aumentato . Fa semplicemente e solamente più freddo, il che a questo punto dobbiamo andare a controllare un ultima variabile, ovvero l’ irradiazione verso l’ infinito.

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  10. c’è meno forcing solare sulla superficie atmosferica terrestre che si espande , relativamente per noi si alza, può essere? atmosfera rarefatta che disperde facilmente il calore.. specie ai poli..

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  11. la temp globale è un equilibrio tra quello che entra e quello che esce.. se entra di meno (sole al minimo) vuol dire che esce di più ( come dice lucio l irradiazione verso l infinito)

    gli oceani e il loro vapore fanno in modo che queste differenze abbiamo una isteresi..e quindi ci vuole un pò di tempo col sole al minimo per far raffreddare i serbatoi che hanno accumulato il calore ( oceani)
    azz che semplificazione terrificante 🙁

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  12. si ripercuote sul campo magnetico ed atmosferico terrestre senza ombra di dubbio..
    le linee di campo magnetico terrestre ad essere meno tese.. in tensione o disturbate armonizzate…, per lo meno questo tipo di fenomeni solari lo si può escludere come causa del cataclisma marziano..

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  13. alessandro.r,

    radiazione ed energia emessa dal sole. la prima destabilizza gli elementi atmosferici, la seconda eccita le molecole, vapor d’acqua e metano. la CO2 se la potevano inventare meglio…

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  14. Io volevo dire che non solo entra meno energia a causa del minimo solare (TSI) ma anche che per qualche motivo ne esce di più di quanto pensiamo e solo per questo motivo che fa più freddo. Una TSI ridotta di 0,2W/mq dovrebbe far sentire i suoi effetti solo dopo alcuni anni mentre assistiamo ad una riduzione globale della temperatura in modo quasi istantaneo. Io credo che sia sempre il sole ad alterare la “trasparenza” alle radiazioni termiche tramite un alterazione a livello di eliosfera.

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  15. sicuramente più tardi riparte il sole più drastici saranno i cambiamenti sulla Terra per via delle tensioni accumulate.. se riparte in breve tempo, durante il secolo potremmo non accorgercene neanche. ..
    @Luci0
    a monte avevo pensato pure io all’eliosfera

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  16. Luci0,

    il campo magnetico terrestre è più stabile o meglio efficace.. se vogliamo… ci sono i valori giusti Luci0 cosi a due occhi sulle unità di misura…
    buona era glaciale … no non ancora non me la sento di annunciarla …anche se i titoli delle testate giornaliste in overload probabilmente.. ormai si notano da tempo.. non possiamo parlare di cospirazione a 360°.. anche se certe notizie lasciano il tempo che trovano…

    entropio33:
    se riparte in breve tempo, durante il secolo potremmo non accorgercene neanche. ..

    del sole forse.. ma la Terra diventa più fredda e nevosa..

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  17. Io spero che i media non ne approfittino per fare disinformazione al contrario … in un modo o nell’altro il business e i media si approprierà della moda glaciofila distorcendo come al solito i fatti reali con annunci catastrofisti, insomma é bene sempre stare con i piedi per terra se possibile, anche se lo ammetto anch’io vado a cercare le risposte un pò lontano nell’ eliosfera o nelle variazioni dell’espansione cosmica. 🙂

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