Archivi giornalieri: 11 Gennaio 2014

Magnetica ice age

Introduzione

In settimana, stavo discutendo via facebook, con un nostro caro utente, di vecchia data il buon Luigi Lucato. Luigi è persona estremamenete preparata su varie tematiche culturali, fra le quali, la storia climatica del nostro pianeta. In particolare i cicli e sotto cicli che la nostra madre Terra ha passato e che quasi sicuramente rivivrà. Brevemente, fatto sta, che mentre cercavamo di portare a termine traduzione di un documento scientifico russo, riguardante le strette relazioni esistenti fra dinamiche elettromagnetiche e geologia sul nostro pianeta, Luigi, fra un messeggio e l’altro, mi lancia questa interessante affermazione :

 Mex Luigi

Passano alcune ore e mentre effettuavo alcune ricerche in rete, trovo questo interessante documento scientifico, che a mio parere si ricollega molto bene all’importante interrogativo lanciato da Luigi.

Il titolo della carta recita :

Variazioni di attività magnetica solare nel corso degli ultimi 200 000 anni: c’è una connessione Sole-Clima ?

 

Mukul Sharma Dipartimento di Scienze della Terra, Dartmouth College, Hanover, NH 03755, USA

Un articolo pubblicato su Earth and Planetary Science Letters, rileva,  che l’attività solare è stata fortemente correlata con i cambiamenti climatici negli ultimi 200 mila anni. Il documento ricostruisce la forza del campo geomagnetico solare mediante la delega dell’isotopo 10Be derivato dai raggi cosmici, che è inversamente correlato, all’attività solare. La ricostruzione in Figura 2 mostra che l’attività solare alla fine della registrazione, vicino ad oggi, si trova al più alto livello, degli ultimi 200 mila anni e l’intensità del campo magnetico terrestre è circa 3 volte superiore rispetto a quella dell’era glaciale, di ~ 180.000 anni fa.

 Figura n°2

 Asse orizzontale, migliaia di anni prima del presente. Asse verticale, l’attività geomagnetica solare è inversamente proporzionale ai galattici raggi cosmici sulla superficie terrestre, e quindi inversamente proporzionale alla produzione cosmogenica di isotopi di 10Be.

La Figura 4 mostra la forte correlazione tra l’attività solare [tracce in grigio e nero] e le registrazioni del cambiamento climatico [d18O in rosso], negli ultimi 200 mila anni. Secondo l’autore, la delega della temperatura marina δ18O e la modulazione solare sono fortemente correlati, su una scala cronologica di 100 mila anni. Si propone quindi, che le variazioni dell’attività solare, controllano i cicli glaciali-interglaciali 100 mila anni.

 Figura n°4

La figura 4,mostra la forte correlazione tra attività solare [grigio e nero] e la delega del cambiamento climatico [d18O in rosso] negli ultimi 200 mila anni. Secondo l’autore, “La delega marina δ18O e la modulazione solare, sono fortemente correlati su una scala cronologica di 100 mila anni. Proponiamo quindi, che le variazioni dell’attività solare, controllano i cicli glaciali-interglaciali di 100 mila anni.”

Così, la carta, sembra risolvere il mistero di ciò che provoca le ere glaciali e i cicli glaciali-interglaciali, problematica che è rimasta irrisolta a causa del cosiddetto problema dei 100,000 anni di utilizzo dei cicli di Milankovitch, per spiegare le ere glaciali.

 http://en.wikipedia.org/wiki/100,000-year_problem

Cioè, le ere glaciali e cicli interglaciali sono causati principalmente dalle variazioni dell’attività solare, piuttosto che dai cambiamenti di insolazione sugli emisferi nord e sud, come descritto da cicli di Milankovitch.

La produzione di 10Be nell’atmosfera terrestre dipende dal flusso dei raggi cosmici galattici che, a sua volta, è influenzata dall’attività magnetica superficie solare e dalla forza dipolo geomagnetico. Utilizzando le variazioni stimate del tasso di produzione di 10Be e l’intensità del campo magnetico terrestre, le variazioni dell’attività solare sono così calcolati per gli ultimi 200 ka. L’autore propone che le variazioni dell’attività solare controllano i cicli di 100ka glaciali-interglaciali. Tuttavia, le variazioni dei tassi di produzione, possono essere stati sotto-approssimati, nell’intervallo di tempo che va da 115ka e 125ka e questo può aver distorto i risultati. Futuri test e ipotesi, sono discussi.

Secondo l’autore, l’intensità del campo magnetico terrestre sembra essere variato da un fattore di tre negli ultimi 200.000 anni, attraverso tre escursioni, quando l’intensità è diventata meno della metà del valore attuale.

Ci sono forti correlazioni tra l’attività magnetica superficie solare e clima in tempi diversi, che vanno da giorni attraverso i secoli. Considerando che queste osservazioni hanno evidenziato una relazione causale tra l’attività solare e il cambiamento climatico, i dettagli del meccanismi fisici devono ancora essere elaborati. In sintesi, è evidente che mentre ci sono forti correlazioni tra attività solare e il clima in tempi diversi, l’autore aggiunge inoltre che tuttavia è necessario lavorare più a lungo, verso la ricerca dei meccanismi che cambiano attività solare, in primo luogo e che spiegano il legame fisico tra magnetismo solare e clima.

L’attività solare nel lungo termine e la temperatura della superficie terrestre sembrano essere direttamente correlati.

Le variazioni dell’attività solare possono controllare i cicli glaciali-interglaciali di 100 mila anni fornendo una più tangibile astronomica forzatura, rispetto alle variazioni stimate di irraggiamento solare [cicli di Milankovitch] oppure rispetto ai tassi di accrescimento dei raggi cosmici ?

 

Fonti :

http://www.dartmouth.edu/~news/releases/2002/june/060602.html

http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0012821X02005162

http://hockeyschtick.blogspot.com.au/2013/12/paper-finds-solar-activity-explains.html

 

Michele