Effetto vortice polare canadese su i ghiacci dello stretto di Davis

La discesa dei ghiacci artici sta per prendere il via, allora mi sono detto perchè non torniamo proprio a parlare dei ghiacci dell’emisfero nord. Da noi (Italia) si scrive a caretteri cubitali che è stato un non Inverno, ma da altre parti…. leggete un pò…

La sottopopolazione degli orsi polari dello stretto di Davis, si dice che sia ‘vulnerabile’ ai presunti effetti del riscaldamento globale, perché, come per la Baia di Hudson, i ghiacci marini dello stretto di Davis  si ritirano ogni estate, lasciando gli orsi polari sulla terra per diversi mesi.

Tuttavia, la popolazione degli orsi dello stretto di Davis è già stata conteggiata, aggiornata allo stato ‘stabile’, secondo l’ultima tabella del (2013),  rilasciata dal Polar Bear Specialist Group dell’IUCN (vedi la mappa di confine per Stretto di Davis riportata sopra). I recenti sviluppi del ghiaccio marino nella regione possono solo migliorare quest’ultima valutazione. Infatti, sembra che il ghiaccio marino dello Stretto di Davis sia ben superiore alla norma per questo periodo dell’anno, secondo quanto si scrive in un recente annuncio da parte del Canadian Ice Service (CIS).

E’ del 10% superiore alla media, un dato superiore a quello che è stato in 25 anni.

“Il servizio di monitoraggio dei ghiacci canadese, riferisce che c’è un ben 10 per cento in più di ghiaccio quest’anno, rispetto alla media di 30 anni. Probabilmente non abbiamo vissuto un inverno così brutto, per quanto riguarda il ghiaccio per gli ultimi 25 anni”, ha detto Voight, riferendosi sia alla quantità e lo spessore del ghiaccio.

http://ca.news.yahoo.com/coast-guard-warns-bad-ice-atlantic-canada-ships-173704122.html

Il Dr.Susan Crockford, amministratrice della piattaforma, continua la sua analisi e riferisce, come ha sottolineato di recente, che il ghiaccio del mare di Barents è sotto la media quest’anno, una condizione dovuta in gran parte a variazioni naturali dell’atlantico, si veda l’indice (AMO), ma è maggiore nell’atlantico occidentale. Poi c’è il ghiaccio del mare di Okhotsk che è sotto la media, ma li non ci sono orsi polari. 🙂

Per concludere si nota bene che c’è un sacco di ghiaccio intorno al Labrador e Terranova, comunque.

Sulla piattaforma della Dott.Crockford, sono presenti anche ulteriori mappe NSIDC di 25 anni fa (1989), e 35 anni fa (1979 e primi anni 1980), per un logico confronto e termine di paragone, con la situazione presente.

Fonte : http://polarbearscience.com/2014/03/13/davis-strait-polar-bear-habitat-higher-now-than-in-1979-and-early-1980s/

Michele

10 pensieri su “Effetto vortice polare canadese su i ghiacci dello stretto di Davis

  1. Ci deve essere anche una relazione statisticamente significativa fra il numero di commenti su questo blog e la presenza dei portentosi anticicloni sul terrirorio italiano, ero al mare non vi dico come si stava…

    🙂

    P.S.
    C’è un messaggio di posta elettronica per Alessio,Bruno,Luci0,Fabio2,FBO,Simone e il presidente onorario.

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  2. Il WWF lancia l’appello :
    http://www.wwf.it/orsobianco/

    L’Artico si sta letteralmente fondendo sotto le zampe degli orsi polari e un’immensa porzione della banchisa scomparirà nei prossimi anni se non interveniamo subito. A causa della fusione dei ghiacci, gli orsi sono costretti a percorrere chilometri e chilometri, anche a nuoto, in cerca di cibo. Stremati dalla fame e dalla fatica, in molti non riescono a sopravvivere.

    Lo spessore del ghiaccio sta confermando quanto riportato sopra dal WWF.
    🙂
    Ma quella unità di misura “m”, sta ad indicare metri ?

    [img]https://pbs.twimg.com/media/BixWgpxCcAE1pGq.png[/img]

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  3. Michele:
    Il WWF lancia l’appello :
    http://www.wwf.it/orsobianco/

    L’Artico si sta letteralmente fondendo sotto le zampe degli orsi polari e un’immensa porzione della banchisa scomparirà nei prossimi anni se non interveniamo subito. A causa della fusione dei ghiacci, gli orsi sono costretti a percorrere chilometri e chilometri, anche a nuoto, in cerca di cibo. Stremati dalla fame e dalla fatica, in molti non riescono a sopravvivere.

    Lo spessore del ghiaccio sta confermando quanto riportato sopra dal WWF.
    Ma quella unità di misura “m”, sta ad indicare metri ?

    Caro Michele,
    premesso che il sottoscritto non fa testo in quanto, pur se seguo il blog dalla sua nascita senza mai perdermi una sola riga, i miei commenti sono sempre molto rari, la verità secondo me è che l’interesse generale sta scemando, per diverse cause:
    – la prolungata fase attuale di “normalità” dell’attività solare;
    – l’inverno “stitico” di quest’anno (per fortuna non per le ns alpi);
    – la perdita di diverse “penne” importanti che rendevano il blog molto più variegato.

    ovviamente senza nulla togliere a chi, come te e tanti altri, dedicano tempo, energie e passione per portare avanti NIA, e di questo noi utenti non possiamo che esservene grati.

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  4. oops, ho sbagliato: ovviamente il mio commento precedente era riferito a questo:

    Michele:
    Ci deve essere anche una relazione statisticamente significativa fra il numero di commenti su questo blog e la presenza dei portentosi anticicloni sul terrirorio italiano, ero al mare non vi dico come si stava…

    P.S.
    C’è un messaggio di posta elettronica per Alessio,Bruno,Luci0,Fabio2,FBO,Simone e il presidente onorario.

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  5. carmelo,

    Ciao carmelo,
    come la và in quel di firenze ?
    🙂

    Condivido in pieno il tuo pensiero, aggiungo però ulteriori considerazioni in merito alla tua precedente affermazione. Chiaramente la Nia del 2009-2010, nel profondo minimo solare era tutto uno scoprire le dinamiche solari e credo non sarà più ripetibile.
    Tutti hanno compreso il succo della questione, il pianeta si raffredderà nel giro di 10-20 anni e alcuni eventi geofisici di notevole portata ci faranno visita.
    Era il 2009-2010 e l’oscillazione artica era -5, i terremoti erano M7.5-M8, etc…lo show era servito questa è stata un’arma a doppio taglio, doppio taglio perchè ha portato quà dentro una certa utenza di impostazione mentale per così dire apocalittica… poi sono nati chiramente alcuni scontri che sono sfociati nel personale…
    Giornalmente Nia riceve dalle 500-700 accessi unici e questo dato non è poco.
    Non abbiamo perso utenti, prima (e mi riferisco al periodo 2009-10) giornalmente molti si collegavano anche a più riprese, adesso ci fanno visita ogni 2/3 gioni.
    L’utenza vuole tutto è subito senza fare fatica attendere o studiarsi un minimo il perchè o aiutare un minimo il blog (vedi la recente sezione suggerimenti praticamente mai partita), dedica al massimo 1h. o poco più al giorno ad internet, per divertimento o sfogo.

    Chiaramente questo non è il mio caso, io porto avanti Nia sia per passione e anche perchè sto conducendo degli studi con altri ricercatori, che come avrai sicuramente letto, per il secondo anno successivo sto per portare all’assemblea geofisica di Vienna.

    Chiaramente tutte le cose hanno un inizio ed una fine. Questa è una piattaforma che nasce sul libero contributo senza forzanti e costrizioni.

    Se c’è una cosa che ha mi ha profondamente deluso in quest’ultimi 3/4 anni è che non c’è stato il giusto ricambio generazionale. La crisi non è solo economica ma anche culturale.

    Credimi anche in massimo solare ci sono cose da imparare, ma la maggior parte delle persone è stata sottoposta fin da piccola al lavaggio celebrale di Hollywood, dove l’era glaciale arriva in 10 minuti. Poi Nia sò che è letta anche da persona di spessore ricercatori esteri e italiani, ma scrive messaggi, vuol dire anche “esporsi”…
    Credo che tu mi capisca.

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  6. Michele,

    Ciao Mic!
    Il tuo commento di risposta al buon Carmelo (che approfitto per salutare stra-volentieri!) è la giusta sintesi della situazione attuale.
    A questo aggiungi pure che talvolta i problemi del quotidiano prendono il sopravvento e coloro che ne soffrono le conseguenze, inevitabilmente, tendono a diradare le loro “apparizioni” sul blog…
    C’è da tener duro ed andare avanti per il cammino intrapreso, tutti insieme, contribuendo ciascuno a suo modo e secondo le proprie possibilità.
    Credo sia la cosa più saggia che si possa fare. 🙂
    Bruno

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  7. Michele,

    ti capisco eccome! però il fatto che di tanto in tanto vengano a farci visita personaggi illustri come Nicola Scafetta (e scusate se è poco!) ed altri scienziati, che evidentemente non temono di “esporsi”, mi fa comunque ben sperare per il futuro. per quanto riguarda la richiesta di aiutare il blog, disattesa dagli utenti, posso dirti questo: qualche anno fa avevo offerto la mia collaborazione nell’unico campo (ahimè!) in cui mi sento abbastanza ferrato: la lingua italiana. in altri termini, avevo dato la mia disponibilità per correggere, dal punto di vista grammaticale, le bozze degli articoli da pubblicare, con particolare riguardo alla sintassi e all’ortografia (ma anche alla punteggiatura). l’offerta era caduta nel vuoto. il mio pensiero era questo: trovare degli strafalcioni sui commenti, che vengono scritti di getto, è accettabile; trovarli invece su un articolo pubblicato, no, non lo è. non lo è soprattutto perchè toglie prestigio a NIA.
    immagina uno studioso, un ricercatore, o comunque qualcuno che ha qualcosa di interessante da divulgare e si avvicina per la prima volta a NIA. bene, se questa persona trovasse in home page un articolo nel quale, a prescindere dai contenuti sostanziali, si fa fatica a capire dove comincia una frase e dove finisce, o non si capisce qual’è il soggetto e quale il complemento (è per fare un esempio, ma é già successo), io credo che, ai suoi occhi, il blog perderebbe credibilità .
    il risultato pratico sarebbe la perdita di una potenziale “penna” e un passaparola negativo.
    questo è esattamente il contrario di ciò che occorre a NIA, e cioè nuova linfa da parte di forze fresche.
    secondo me oggi questo deve essere uno degli obiettivi del blog: attirare forze fresche. é ovvio che per raggiungerlo ci vuole ben altro che scrivere in un italiano forbito, ci mancherebbe altro!, ma dare comunque un’immagine un po’ più formale potrebbe essere utile.

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  8. apuano70,

    hueilà, Bruno!!
    ne approfitto anch’io per salutarti.
    quoto ciò che hai scritto, ma ne converrai anche tu che in questo momento manca anche un po’ di entusiasmo. l’anno scorso di questi tempi si discuteva sulla location del pranzo …
    una considerazione non pertinente: con l’ultimo commento devo aver dato l’impressione, a chi non mi conosce, di essere il classico professorino palloso. mi raccomando: ditelo che in realtà sono di tutt’altra pasta!(…qualcuno di voi mi dovrà insegnare ad inserire le faccine…)

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  9. Avevo scritto un commentone che mi è stato cancellato per il codice scaduto che avete messo comunque in poche parole lo riassumo non mollate e andate avanti così prima o poi tutti i nodi verranno al pettine e la storia sta per compiersi e i segnali, se uno si fermasse a guardarli ci sono già, la Peg è più vicina di quanto ci si possa immaginare e forse è già iniziata come pure l’ibernazione solare

    Vi saluto e forza ragazzi non vanificate tutto il lavoro fatto finora anzi aumentate i giri riproponete vecchi lavori fatti e se necessita setacciate tutta la rete e ripescate lavori ormai morti e sepolti che sarebbe utile ritirar fuori

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