Archivio mensile:Giugno 2014

Grandi momenti della scienza del clima

Dieci previsioni climatiche che dimostrano, come i maggiori esperti di clima, del governo del mondo, non hanno assolutamente idea di cosa stanno parlando.

 

  • I massimi esperti della NASA hanno detto che bruciare combustibili fossili innescherebbe un’era glaciale.

http://pqasb.pqarchiver.com/washingtonpost_historical/doc/148085303.html?FMT=ABS&FMTS=ABS:AI&type=historic&date=Jul%209,%201971&author=By%20Victor%20CohnWashington%20Post%20Staff%20Writer&pub=&edition=&startpage=&desc=U.S.%20Scientist%20Sees%20New%20Ice%20Age%20Coming

  • La neve è una cosa del passato

http://www.independent.co.uk/environment/snowfalls-are-now-just-a-thing-of-the-past-724017.html

  • Artico libero dai ghiacci nel 2000

query.nytimes.com/gst/abstract.html?res=9E03E5DA173DE73ABC4152DFB6678383649EDE

  • Una nuova era glaciale sta arrivando

http://news.google.com/newspapers?id=lzI_AAAAIBAJ&sjid=PlEMAAAAIBAJ&dq=climate%20expert%20new%20ice%20age%20coming%20hubert%20lamb&pg=4365%2C2786655

  • Manhattan sott’acqua entro il 2008

https://stevengoddard.files.wordpress.com/2014/06/screenhunter_393-jun-08-22-54.gif

  • Ghiaccio artico libero entro il 2013

http://news.bbc.co.uk/2/hi/science/nature/7139797.stm

  • L’antartide sarà presto l’unico posto dove vivere.

http://web.archive.org/web/20100817023019/http://www.independent.co.uk/environment/why-antarctica-will-soon-be-the-ionlyi-place-to-live–literally-561947.html

  • Lo sci è condannato alla morte

http://www.scotsman.com/news/skiing-is-doomed-so-enjoy-it-while-it-lasts-1-828581

  • Artico privo di ghiaccio entro il 2013

http://news.google.com/newspapers?nid=bO_hriczGZwC&dat=20080624&printsec=frontpage&hl=en

  • 6 gradi di temperatura in più nel 2020

http://news.google.com/newspapers?id=X10aAAAAIBAJ&sjid=ZioEAAAAIBAJ&pg=6800,1495975&dq=hansen+global+warming&hl=en

etc…

 

Fonte : http://stevengoddard.wordpress.com/2014/06/09/great-moments-in-climate-forecasting/

Michele

Anche i cinesi lo dicono ….

Un recente studio dimostra l’esistenza di importanti cicli di risonanza e alte correlazioni tra l’attività solare e la temperatura superficiale media della Terra, nel corso dei secoli. Questo fornisce un nuovo indizio per rivelare il fenomeno del riscaldamento globale negli ultimi anni.Il loro lavoro, intitolato “Periodicità dell’attività solare e la variazione di temperatura della superficie della Terra e le loro correlazioni” è stato pubblicato sul cinese bollettino della scienza No.14 con i co-autori corrispondenti, il Dr. Zhao Xinhua e il Dr. Feng Xueshang del laboratorio meteorologio spaziale, CSSAR / NSSC, Accademia Cinese delle Scienze. In questo studio  si adotta la tecnica di analisi wavelet e il metodo di correlazione incrociata per indagare le periodicità dell’attività solare e della temperatura della Terra, così come le loro correlazioni nel corso degli ultimi secoli.
La globale coerenza wavelet, tra il numero di macchie solari (a), la Total Irradiance Solar (b) e l’anomalia della temperatura superficiale media della Terra. La periodicità di risonanza di 21,3 anni (21,5 anni), 52,3 anni (61,6 anni), e 81,6 anni sono vicine ai 22 anni, 50 anni, e 100 anni, cicli dell’attività solare.

Il riscaldamento globale è uno dei temi più caldi e più discussi attualmente. Il gruppo di esperti intergovernativo sui cambiamenti climatici (IPCC) ha affermato che il rilascio dei gas serra di origine antropica ha contribuito al 90%, o anche di più, all’aumento osservato della temperatura media globale, negli ultimi 50 anni. Tuttavia, il dibattito sulle cause del riscaldamento globale non si ferma mai.
La ricerca, mostra che il riscaldamento attuale non supera le fluttuazioni naturali del clima. I modelli climatici dell’IPCC, sembrano sottovalutare l’impatto dei fattori naturali sul cambiamento climatico, mentre sopravvalutano quello delle attività umane. L’attività solare è un ingrediente importante delle forze motrici naturali del clima. Pertanto, è utile studiare l’influenza della variabilità solare sui cambiamenti climatici della Terra su tempi lunghi.Questo studio, innovativo, combina i dati misurati, con quelli ricostruiti, della periodicità dell’attività solare, nel corso dei secoli e le loro correlazioni con la temperatura della Terra.I risultati ottenuti dimostrano che l’attività solare e la temperatura della Terra, hanno importanti cicli di risonanza e la temperatura della Terra, ha variazioni periodiche simili a quelle dell’attività solare.
In questo grafico si confronta la media undecennale della Total Solar Irradiance (TSI) e l’anomalia della temperatura (globale, della terra e del mare).

Questo studio implica anche, che il “massimo moderno”, dell’attività solare, ben si accorda con il recente riscaldamento globale della Terra.
Una correlazione significativa tra di loro può essere trovatoa. Come sottolineato in questo studio, peer reviewer :
“Questo lavoro fornisce una possibile spiegazione per il riscaldamento globale“.

Michele

Vulcani o CO2 ?

Ricercatori trovano che la fusione del ghiaccio nell’ovest dell’antartide è dovuta a fonti geotermiche.

 

  1. Dustin M. Schroeder1,
  2. Donald D. Blankenship,
  3. Duncan A. Young, and
  4. Enrica Quartini

 

Il ghiacciaio di Thwaites, e la sua grande e rapida evoluzione nel punto di uscita della calotta antartica occidentale, non è solo eroso dal mare, ma è sciolto dal basso, dal calore geotermico. Questo è quello che ricercatori presso l’Istituto di Geofisica presso l’Università del Texas a Austin (UTIG) riportano, nella corrente edizione del Proceedings of National Academy of Sciences.

I risultati cambiano significativamente la comprensione delle condizioni al di sotto della calotta di ghiaccio dell’Antartide occidentale, dove accurate informazione, non erano, in precedenza, ottenibili.

Il Thwaites, è stato al centro di grande attenzione, nelle ultime settimane, con altri gruppi di ricerca, che hanno rilevato, che il ghiacciaio, si trova sulla strada del collasso. Tuttavia, più dati e modelli, elaborati al computer, sono necessari per determinare quando il collasso inizierà sul serio e con quale grado, il livello del mare aumenterà e come esso eventualmente procederà..

Utilizzando particolari tecniche radar, per mappare come l’acqua scorre sotto le lastre di ghiaccio, i ricercatori dell’UTIG, sono stati in grado di stimare i tassi di fusione del ghiaccio e identificare le fonti significative di calore geotermica sotto Thwaites Glacier. Hanno trovato queste fonti sono distribuite su un’area più ampia e sono molte più calde di quanto precedentemente ipotizzato.

Il calore geotermico ha contribuito in modo significativo alla fusione della parte inferiore del ghiacciaio, e questo, potrebbe essere un fattore chiave nel permettere lo slittamento della calotta di ghiaccio, influenzando la stabilità della coltre di ghiaccio e contribuendo al futuro innalzamento del livello del mare.

La causa della distribuzione variabile di calore sotto il ghiacciaio si pensa essere dovuta al movimento di magma e dall’attività vulcanica associata, derivante dalla rottura della crosta terrestre sotto la calotta antartica occidentale.

La conoscenza della distribuzione calore sotto il ghiacciaio di Thwaites è una informazione cruciale, che ci permetterà di sviluppare, con maggiore precisione, la risposta del ghiacciaio, alla presenza di un riscaldamento dell’oceano.

Fino ad ora, gli scienziati non erano riusciti a misurare la forza o la posizione del flusso di calore sotto il ghiacciaio. Gli attuali modelli, ipotizzano, che il flusso di calore sotto il ghiacciaio, è distribuito in maniera uniforme, come su una piastra, con una distribuzione uniforme del calore, nella parte inferiore del ghiaccio.

“E’ l’ambiente termico più complesso, che si potrebbe immaginare“, ha detto il co-autore Don Blankenship, un ricercatore senior presso l’UTIG e il consigliere Schroeder dice : “ E poi questo è il più critico e dinamicamente instabile foglio di ghiaccio sul pianeta Terra e quindi si tenta di modellare. E’ praticamente impossibile.”

Ecco perché, rilevare la distribuzione del flusso di calore geotermico sotto la coltre di ghiaccio, è stato considerato, essenziale per la comprensione.

Raccogliere la conoscenza del ghiacciaio di Thwaites è di fondamentale importanza, per capire, che cosa potrebbe accadere alla calotta antartica occidentale. Lo sbocco del ghiacciaio ha le dimensioni della Florida, nella baia di Amundsen, ed è spesso fino a 4.000 metri, ed è considerato come un punto interrogativo fondamentale, nella proiezione dell’innalzamento globale del livello del mare.

Il ghiacciaio si sta ritirando a fronte del riscaldamento degli oceani e si pensa, essere instabile, perché il suo interno si trova più di due chilometri sotto il livello del mare, mentre, sulla costa, la parte inferiore del ghiacciaio è piuttosto bassa.

Perché il suo interno si collega alla vasta porzione della calotta di ghiaccio dell’Antartide occidentale che si trova in profondità sotto il livello del mare, il ghiacciaio è considerato un gateway per la maggior parte del potenziale contributo del livello del mare, nell’antartide occidentale.

Il crollo del ghiacciaio di Thwaites, potrebbe causare un aumento del livello globale del mare compreso tra 1 e 2 metri, con un potenziale ben più di due volte superiore a tutto il ghiaccio antartico ad ovest.

I ricercatori dell’UTIG avevano precedentemente utilizzato i dati radar, per ricostruire due grandi sistemi di acqua subglaciali sotto il Thwaites. I risultati di questo lavoro precedente sui sistemi idrici (pubblicato anche negli Atti della National Academy of Sciences), formano le basi per il nuovo lavoro, che ha usato la distribuzione di acqua sotto il ghiacciaio per determinare i livelli e le posizioni di flusso di calore.

Dalla carta :

“ Noi abbiamo dimostrato che il bacino del ghiacciaio Thwaites ha un flusso minimo geotermica medio  di ~ 114 ± 10 mW/m2 con alcune aree, con un flusso superiore a 200 mW/m2 coerente con l’ipotizzata frattura associata ad una migrazione magmatica e al vulcanismo.”

Schroeder, ha ricevuto da poco il titolo di Ph.D., per le tecniche utilizzate e quelle che ha sviluppato, per estrarre le informazioni, da dati raccolti dal radar, presso l’UTIG.

Secondo le sue conclusioni, la minima portata media geotermica di calore sotto il ghiacciaio di Thwaites è di circa 100 milliwatt per metro quadrato, con gli hotspots di oltre 200 milliwatt per metro quadrato. Per confronto, il flusso medio di calore dei continenti della Terra è meno di 65 milliwatt per metro quadrato.

La contemporanea presenza di acqua e di calore, propone nei confronti dei ricercatori, sfide significative.

“La combinazione del variabile flusso subglaciale di calore geotermico e il sistema idrico subglaciale, interagendo, potrebbe minacciare la stabilità del ghiacciaio di Thwaites in modi che non abbiamo mai immaginato prima”, ha detto Schroeder.

 

Fonte : http://phys.org/news/2014-06-major-west-antarctic-glacier-geothermal.html

 

Michele

IL PROSSIMO GLACIALE … LAVORI in CORSO

La FINE del MONDO è ciclica, fa parte del nostro passato e si ripresenterà nel nostro futuro. Basta imparare dal passato, quindi dalla storia, per non dover ripartire sempre da zero nel nuovo ciclo futuro.

Per cercare di prevedere il FUTURO, andiamo alla ricerca di cicli ed informazioni del PASSATO analizzando una serie di grafici realizzati sulla base di dati scientifici grezzi disponibili su internet (nei siti web dei vari enti scientifici coinvolti).

La spiegazione sarà un po scarna, ma i dati sono veramente tanti.

complessivo

Il periodo temporale coperto in questo grafico è di quasi 4.000.000 di anni nel passato e 500.000 in proiezione futura.

Quello che risalta subito è un calo della temperatura media (Linea Rossa) ed un aumento dei valori estremi.

L’andamento del livello del mare (blu) segue abbastanza bene le escursioni termiche ( rosso), il tutto guidato dai parametri orbitali.

Nel grafico oltre ai parametri NOTI è stata aggiunta una funzione SEGNALE ottenuta dall’elaborazione dei dati relativi a INCLINAZIONE, PRECESSIONE ed ECCENTRICITÀ, che si comporta abbastanza bene su un periodo temporale molto lungo, come indice dei cambiamenti.

Sincro_1250_150

Dopo una visione di insieme molto ampia cominciamo e retringere un poco il periodo osservato, aggiungendo nuovi dati e cominciando a cercare coincidenze e particolari.

Al grafico vengono aggiunti i dati dalle carote di ghiaccio EPICA in antartide, ovvero Temperatura (verde) e Polveri (grigio). Per confronto la temperatura e livello del mare da (LR04 Benthic Stack) sono in rosso e blu.

Il SEGNALE viene riportato nei grafici in due forme: “originale” con un colore NERO e sfasato di 4000 anni con un colore BIANCO (perchè la qualita di previsione varia con il ciclo di 400kyr dell’ECCENTRICITA). Sono state inserite anche delle barre verticali che evidenziano gli interglaciali caldi e la loro corrispondenza con le variazioni del segnale.

Le barre sono di colore diverso, ovvero viola, giallo e arancio in base al ciclo di 400kyr di ECCENTRICITA a cui appartengono.

Sincro_1250_650

Passiamo adesso ad osservare in particolare il periodo -1250kyr a -650kyr, i picchi dei periodi interglaciali caldi (barre viola) seguono abbastanza bene il segnale sfasato di 4kyr (bianco).

Sincro_850_350

Nel periodo che va da -850kyr a -350kyr, i picchi dei periodi interglaciali caldi (barre gialle) seguono il segnale (nero).

Il cambio di sincronismo Bianco/Nero penso che sia dovuto al cambio di ciclo di eccentricità (ciclo lungo circa 400kyr).

Sincro_450_150

Arrivando al periodo che va da -450kyr a +150kyr, i picchi dei periodi interglaciali caldi (barre arancione) , seguono nuovamente il segnale sfasato di 4kyr (bianco), viene riportato anche il segnale (nero) per un confronto e una proiezione nel futuro del prossimo interglaciale caldo… barra puntinata verticale viola (basata sulla funzione nera) questo perchè cambiamo nuovamente ciclo dell’ECCENTRICITA.

Sincro_150_150

Nel periodo che va da -150kyr a +150kyr, i picchi dei periodi interglaciali caldi (barre arancione) seguono il segnale sfalsato di 4kyr (bianco), viene stimato l’inizio del prossimo integlaciale freddo… barra puntinata verticale blu (basata sulla funzione bianca).

L’uso della funzione nera o bianca per le stime future è dovuta al cambio di Eccentricità.

Quello che emerge dall’analisi dei dati disponibili per periodi lunghi è l’alternanza regolare di intervalli Caldi e Freddi, con una predominanza di questi ultimi, il tutto guidato dalle forze astronomiche, ma non in modo lineare, le sole forze astronomiche non spiegano l’intensità delle escursioni, anche se sono abbastanza in sincronismo con le medesime.

La proiezione futura della funzione dei dati astronomici ci da a breve (qualche migliaio di anni) il prossimo interglaciale freddo.

QUINDI dalla ANALISI dei DATI trovati nei CICLI lunghi andiamo verso un PROSSIMO INTERGLACIALE FREDDO.

 

Passiamo adesso a vedere più in dettaglio l’ultimo periodo, in modo da estrapolare altre forze che governano i cambiamenti oltre a quelle astronomiche, con l’aggiunta di altri dati a migliore risoluzione temporale, disponibili solo per periodi a noi più vicini.

Sincro_75_25

Nel periodo che va da -75kyr a 25kyr, con inserimento di nuovi dati da carote GRIP e GIPS2 (Groenlandia) e stima dell’Attivita Solare da Be10, si evidenzia anche come le polveri e l’attività vulcanica seguono cicli scollegati, le polveri comunque sono più presenti nei periodi freddi, mentre l’attività vulcanica è più presente nei periodi di cambiamento (Periodi di Transizione Interglaciale). Aggiunta degli eventi di Heinrich (Barre Nere), eventi di Bond (Barre Blu) e l’evidenza di eventi Dansgaard–Oeschger, i dati aumentano e i grafici si complicano.

 

Sincro_35_12

Grafico del periodo che va da -35kyr a 12kyr le barre verticali blu e viola a tratti sono previsioni future di eventi.

 

15_5a

Grafico del periodo che va da -15kyr a 5kyr, base per calcolare la proiezione futura in dettaglio, che da comunque un esempio di come gli eventi procedano in modo piuttosto turbolento.

Inserimento dei cicli Solari di Xapsos e Burke 6000 anni e di Hallstatt 2300 anni, nei grafici bianchi sovrapposti al SEGNALE Astronomico

Aggiunto anche grafici da Landscheidt Momento Angolare … ecc.

Aggiunto eventi storici significativi caldi e freddi (per la disposizione dei dati riferirsi alla leggenda dei medesimi).

4_3a

Sovrapposizione dei dati Solari, Momento Angolare , Torsione e Raggio per 6000 anni

 

1_3a

Inserimento dei cicli Solari di DeVries Suess 208 anni (sul segnale bianco) , a inizio grafico evidenziato il Minimo Omerico

600_2300

Si passa a un periodo storico più recente dove si vede una buona corrispondenza con il ciclo Solare di DeVries Suess

Cicli Solari più brevi non sono stati inseriti perchè non confrontabili con la bassa qualità temporale dei dati da carote.

 

1600_2150

E siamo ai giorni nostri con, in evidenza, anche le forze di momento angolare, torsione e raggio solare, sono evidenti molte correlazioni che andiamo adesso a studiare evidenziando i casi significativi del passato. La Barra Blu puntinata è una stima del prossimo evento Bond, in verde attività SN solare recente.

 

CONFRONTO con MINIMI del PASSATO STORICO

Con un riferimento particolare alle forze di momento angolare, che data la loro alta risoluzione ci permettono di tentare una stima a breve del futuro.

 

MINIMO OMERICO

Homeric

homeric

Il Minimo OMERICO … che comprende anche un evento Bond ( freddo eta del ferro ).

Confronto delle varie componenti con il periodo odierno … in particolare l’evento Bond 2 del periodo Omerico trova corrispondenza con il Bond 0 previsto per il 2020-2030

In particolare nel grafico sotto il confronto tra le varie componenti solari Torque , RadiuSun e AngMom, in grigio chiaro le componenti storiche , in colore la situazione attuale sovrapposta.

La scala annuale superiore è quella storica quella inferiore la attuale.

Si vede una discreta corrispondenza in molte componenti.

La barra verticale verde = 2014.

nb: la dicitura nei grafici per i periodi storici è sempre Dalton per un mio errore nel grafico.

 

 

MINIMO di OORT

Oort

oort

Confronto delle varie componenti con il periodo odierno, si vede una discreta corrispondenza.

 

MINIMO di WOLF

Wolf

wolf

Minimo di WOLF il grafico sopra comprende anche il MASSIMO MEDIOEVALE.

Confronto delle varie componenti con il periodo odierno, simile l’uscita da un massimo (medioevale) caldo

MINIMO di SPORER

Sporer

sporer

Confronto delle varie componenti con il periodo odierno, buona la coincidenza

 

 

MINIMO di MAUNDER

Maunder

maunder

Confronto delle varie componenti con il periodo odierno , buona la coincidenza

 

MINIMO di DALTON

Dalton

dalton

confronto delle varie componenti con il periodo odierno, qui le coincidenze sono ottime.

 

MASSIMO MODERNO

 

MaxModerno

Attuale MASSIMO MODERNO … ooops … EX_MASSIMO …

 

CONCLUSIONI :

Da un confronto con i minimi passati, la situazione attuale come momento angolare e altre forze che agiscono sul Sole è molto simile al minimo di Dalton …. 2014= barra verde verticale.

Ma i cicli lunghi e il possibile evento Bond (2020-2030), portano a delle corrispondenze anche con il minimo Omerico … Altre corrispondenze si hanno con il minimo di Wolf, anche quello si presentava dopo un massimo. Una buona corrispondenza esiste pure con il minimo di Maunder.

Quindi entriamo in un Minimo paragonabile a un Dalton, che esce da un periodo caldo come un Wolf, assomiglia a un Maunder e si tuffa verso un evento Bond come il minimo Omerico.

Su tempi più lunghi le componenti Astronomiche fanno pensare che l’interglaciale caldo è finito,

ProxGlacial

Dai grafici ci aspetta un evento simil Dryas verso il 3200 e un interglaciale freddo verso il 7800, la FINE del MONDO (come lo conosciamo), arriva ogni 100.000 anni circa.

Ma tutto è già successo, tutto si ripete, provare a prevenire … invece di cadere nel CAOS come nel passato ?

Siamo Sapiens … o NO !?!

Luigi Lucato

 

Fonte : http://www.attivitasolare.com/la-fine-del-mondo-lavori-corso/

Come è in alto, così è in basso

La scorsa settimana, avevo riportato alcuni suggestivi ed intricanti commenti, in relazione, ad un possibile legame, (ancora sconosciuto da un punto di vista fisico), che unisce varie ed importanti fenomenologie naturali, alla forma geometria esagonale. Rimaniamo in tema, allontanandoci di poco, da quel mondo misterioso che è, il mondo dei frattali, i numeri aurei oppure i solidi platonici, in cerca di una nuova sorprendete relazione.

Quindi, ospite del nostro blog, in questo fine settimana è Tim Cullen con questo affascinate articolo, a titolo :

Quello che succede su piccola scala, sembra obbedire alle stesse leggi su scale molto più grandi

La cosa che sembra incredibile, è che la stessa legge di risonanza che sembrare giocare fra la posizione dei pianeti, con la legge di Titus-Bode, sembra regnare anche nel nucleo di un atomo, attraverso il peso atomico(la media della carica degli isotopi).

Quando il peso atomico è moltiplicato per una costante (k), che corrisponde a decine di milioni di chilometri, otteniamo la distanza del pianeta. Distanza del pianeta dal Sole, che corrisponde al peso atomico del numero dell’elemento 2.5 * n. Dove (n) è il numero del pianeta dal sole.

http://malagabay.wordpress.com/2014/05/03/as-above-so-below-timo-niroma/

Michele