Una squadra di ricerca in Perù, con membri provenienti dalla Francia, dal Perù e dagli Stati Uniti, ha trovato il modo per ottenere la traccia dell’El Niño (ENSO), andando indietro fino a diecimila anni. Nel loro articolo pubblicato sulla rivista Science, il team riporta che il loro studio condotto sui fossili delle vongole ha rivelato chiari modelli di ENSO, e riferisce che quest’ultimo non è andato aumentando di intensità nel corso dell’Olocene, come qualcuno sembra suggerire.
Le persone che hanno vissuto sulle rive dell’Oceano Pacifico, in Perù, nel corso di migliaia di anni e che hanno mangiato vongole per lungo tempo, gettavano le conchiglie in alcune zone di scarto. Zone che crescevano, fino a diventare enormi tumuli.
I tumuli sono discariche antiche che di solito contengono una miscela di gusci di molluschi, pesci, ossa di uccelli, ceramica, stoffa, carboncino, mais e altre piante. Credit: M. Carré / Univ. di Montpellier
In questa nuova fatica, i ricercatori hanno scavato molti di questi tumuli e fossili di vongole estratti, ed hanno trovato, insieme con lo sporco e residui carboniosi, e cioè resti di antichi fuochi utilizzati per cucinare la carne di vongole. Prendendo le misure degli isotopi di ossigeno nelle conchiglie, i ricercatori sono stati in grado di calcolare le temperature superficiali dell’oceano a 2-4 intervalli a settimana per tutta la vita delle singole vongole, mentre la datazione al radiocarbonio della sporcizia e del carbone rivela quanta strada hanno fatto le vongole nel tumolo. Esaminare più vongole a diverse profondità, nei tumuli, ha consentito la creazione di un vero e proprio registro storico delle temperature della superficie del mare. Questo ci ha permesso di tracciare il ciclo ENSO fino a 10.000 anni fa.
I grafici creati dal team di ricerca suggeriscono che il ciclo ENSO non ha tempi prevedibili e non è aumentato di forza nel corso dell’Olocene, come altri ricercatori hanno suggerito. Tuttavia sono stati rilevati alcuni modelli. Per esempio, durante il periodo che va da circa 4.000-5.000 anni fa, l’ENSO è stato relativamente debole, mentre durante il periodo che va dal 6.700-7.500 anni fa, le temperature oceaniche lungo la costa del Perù sembravano essere state falsate dalla posizione dell’acqua calda dell’El Niño (quando gli alisei spingono l’acqua calda nel Pacifico orientale).
Qui viene mostrato un grande tumolo di conchiglie (del periodo Inca), in un sito di studio nella valle di Ica, in Perù. Il clima è così secco, che anche le strutture in legno si sono conservate. Credit: M. Carré / Univ. di Montpellier
I risultati ottenuti dal team mettono in dubbio anche alcune teorie che sono state sviluppate per spiegare il motivo per cui si verifica l’ENSO, fra le quali la teoria che suggerisce che l’ENSO è causa di una leggera oscillazione dell’orbita della Terra. Se così fosse, sembrerebbe logico concludere che una periodicità sarebbe identificabile nel corso dei diecimila anni, ma per il momento questo non sembra essere il caso.
Fonte : http://phys.org/news/2014-08-clam-fossils-year-history-el.html
Michele
http://weather.unisys.com/surface/sst_anom.gif è strano che la disposizione delle anomalie nel pacifico sia così costante. sembra una configurazione bloccata
alessandro1(Quote) (Reply)
alessandro1,
Ciao alessandro,
Il ciclo Enso è strettamente legato alle variazione geomagnetiche locali planetarie.
http://daltonsminima.altervista.org/2010/10/21/il-campo-magnetico-terrestre-il-grande-regista-del-nostro-clima/comment-page-1/
http://www.vukcevic.talktalk.net/LFC20.htm
I primi link che mi passano per la mente..
L’attuale mancanza di variazioni significative del campo interplanetario non permette quelle variazioni locali che si ripercuotano sulla circolazione atmosferica e delle correnti oceaniche.
Attualmente le sole fasi lunari mareali, destabilizzano lievemente la geologia terrestre con magnitudo poco sopra la M6 e la circolazione atm. locale.
Ma solamente su scala temporale legata al ciclo lunare (full and non full) 14 days
In conclusione “oggi” non abbiamo qualla configurazione planetaria e quindi solari che possa destabilizzare decisamente l’assetto planetario, su una scala temporale superiore al bimestre …
Forse tra un mesetto qualcosa potrà cambiare..
Per ovvie motivazioni stagionali (inclinazione terrestre)…gravitaz…
Cmq non vedo l’Hollywood che abbiamo vissuto tra il 2009-2011
😆
Michele(Quote) (Reply)
Ciao a tutti.
Vi seguo da sempre….ma ultimamente il blog mi sembra un pò….sotto tono…nessuno parla del Bardarbunga???
Matteo(Quote) (Reply)
Matteo,
Ciao metteo,
ho volutamente rallentato la pubblicazione degli articoli, perchè sia la mia persona che altri editor di Nia, abbiamo o stiamo trascorrendo in questo periodo le classiche vacanze estive, mettendo da parte momentaneamente : Internet, Pc e altra diavoleria elettronica massonica made in siliconvalley .
😆
X il Bardarbunga trovi alcune interressanti considerazioni,info e altro nella sezione Vulcani e Terremoti.
Michele(Quote) (Reply)
http://www.solen.info/solar/ ragazzi ho la netta sensazione che il prossimo picco di attività solare sarà ancora più bassso di questo. credo che siamo verso la fine. anche dal behind ho conferma
alessandro1(Quote) (Reply)
Quante vongole mangiavano!
Buongustai.
sbergonz(Quote) (Reply)