La prova che il Sole ha sempre avuto una notevole influenza sui cambiamenti climatici

Abreu et al. [2012] scrivono nel loro documento :

” Il parametro che meglio rappresenta il ruolo del campo magnetico solare e i raggi cosmici [e di conseguenza, il livello generale dell’attività solare] è il potenziale della modulazione solare, che può essere derivato sia dal berillio 10Be o dei tassi di produzione del carbonio C14 “.

e

“…. l’analisi spettrale [del potenziale della modulazione solare nel corso degli ultimi 9400 anni] individua una serie di periodicità distinte (Stuiver & Braziunas 1993), ad esempio 88 anni (Gleissberg), 104 anni, 150 anni, 208 anni ( de Vries), 506 anni, 1000 anni (Eddy), e 2200 anno (Hallstatt) [cicli] … “

Ring_Comparison

La figura in alto nel seguente diagramma mostra la trasformata di Fourier della variazione della modulazione solare potenziale negli ultimi 9400 anni [Abreu et al. 2012]. Questo dato dimostra che il potenziale ha dei distinti picchi spettrali a 88 anni (ciclo di Gleissberg ), 104 anni, 133 anni, 150 anni, 210 anni (ciclo di de Vries Cycle), 232 anni, 356 anni e 504 anni.

Sotto, nella seconda figura, è mostrato lo spettro di ampiezza delle variazioni delle serie storiche della temperatura nel Nord America (negli ultimi ~ 7000 anni). La serie storica della temperatura è ottenuta dai dati degli anelli dei pini nell’altopiano del sud Colorado  [per i dettagli della fonte di questi dati si veda: Potrebbe essere questa la pistola fumante del clima ? da Salzer e Kipfmeuller (2005). La figura in basso mostra chiaramente i picchi spettrali a circa 88, 106, 130, 148, 209, 232, 353 e 500 anni.

Questa sembra essere una forte evidenza che il Sole ha sempre avuto una notevole influenza sulle condizioni climatiche [come la temperatura] a livello regionale.

Allora… perché molte persone continuano ad ignorare la connessione Sole – Clima ?

Nota: La figura in alto è stata creata atttraverso la digitalizzazione della figura 5a da Abreu et al. [2012]. Mentre il dato di fondo è stato ricreato dalla digitalizzazione di una parte della figura 3a di Ron et al. [2012].

Riferimenti

1. Is there a planetary influence on solar activity?
J. A. Abreu, J. Beer, A. Ferriz-Mas; K. G. McCracken, and F. Steinhilber.
A&A 548, A88 (2012)

2. Solar Excitation of Bicentennial Earth Rotation Oscillations.
Cyril Ron, Yavor Chapanov and Jan Vondrak
Acta Geodyn. Geomater., Vol. 9, No. 3 (167), 259–268, 2012

3. Reconstructed temperature and precipitation on a millennial timescale from tree-rings in the Southern Colorado Plateau.
Salzer, M.W. and Kipfmueller, K.F.: 2005,
U.S.A. Climatic Change, 70, No 3, 465–487

Fonte : http://astroclimateconnection.blogspot.it/2016/03/evidence-that-sun-has-always-had.html

5 pensieri su “La prova che il Sole ha sempre avuto una notevole influenza sui cambiamenti climatici

  1. Il prossimo punto più basso del ciclo solare (minimo), transizione fra il ciclo solare SC24 – SC25 è previsto intorno al 2020, tuttavia …. i raggi cosmici in questi ultimi mesi hanno raggiunto un conteggio pari o superiore a quello registrato nei precedenti cicli solari SC20 , SC21, SC22 e SC23. Anche l’SC24 sarà superato.

    [img]http://daltonsminima.altervista.org/wp-content/uploads/2016/06/Raggi-cosmici.jpg[/img]

    E non è ancora iniziata in maniera sostenuta la discesa …

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  2. Michele,

    se è vera la relazione più raggi cosmici = più nubi basse allora nei prossimi anni c’è davvero da aspettarsi delle belle modifiche al clima attuale.

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  3. dario:
    Michele,

    se è vera la relazione più raggi cosmici = più nubi basse allora nei prossimi anni c’è davvero da aspettarsi delle belle modifiche al clima attuale.

    Quoto… si parla e si dibatte anche sulla possibile relazione con la geologia terrestre.

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  4. Michele,

    io penso anche che l’alta attività solare degli ultimi due cicli abbia contribuito in maniera decisa al cambiamento delle grandi figure bariche permanenti (es ciclone d’islanda, anticiclone africano più alto, azzore e russo spariti). Credo dunque che col calo dell’attività solare sul lungo sarà quello il fattore che determinerà il cambio di rotta, ritornando alle situazioni di 30 anni fa. Sono cicli, probabilmente fra qualche decennio ad un nuovo aumento dell’attività solare corrisponderà un nuovo riscaldamento.

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  5. Io preferisco sempre essere moderato, proprio perché ne sappiamo troppo poco… le previsioni di Archibald (grande sostenitore della teoria + raggi cosmici = + nubi di basso livell) sono state del tutto sballate… pobabilmente si aspettava una risposta del sistema Terra più rapida, cosa che, invece, non c’è assolutamente stata…
    Qualche sito mette in evidenza l’accentuazione di fenomeni estremi che, soprattutto in zone dove prima erano molto rari, ora sembra stiano diventando ricorrenti… (ad esempio le trombe d’aria sempre più frequenti nella nostra penisola)

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