Archivio mensile:Luglio 2016

Grande calo delle temperature di giugno secondo i dati UAH

Roy Spencer ci da notizia di un forte calo delle temperature satellitari registrate nel mese scorso:

Questo è il secondo e più luogo calo delle temperature medie globali satellitari registrato su 2 mesi e il più grande calo delle temperature satellitari medie tropicali, sempre su 2 mesi.

NOTA : Questo è il quindicesimo aggiornamento mensile, con la nostra nuova versione 6.0 di dati. Le differenze rispetto alla vecchia versione 5.6 set di dati sono stati discusse qui . Adesso siamo alla versione “beta5” per la versione 6. Il documento che descrive la metodologia è ancora in peer review.

La media globale della temperatura della troposfera inferiore (LT) anomalia versione 6.0 per il mese di giugno 2016 è di +0.34°C , una discesa di 0.21 °C dal valore di maggio di +0.55 °C (clicca per la versione full size):

Questa è una caduta della temperatura pari a -0.37 °C, la seconda più grande da quando si registrano le temperature satellitari (da 37 anni). Il più grande crollo è stato di -0.43 °C, registrato nel febbraio del 1988. Ai tropici è stato registrato il record di raffreddamento più veloce su 2 mesi, pari a -0.56 °C, appena fuori i  -0.55 °C del giugno 1998. Il rapido raffreddamento ha origine da l’indebolimento dell’El Nino e l’avvicinamento della Nina fra la piena estate è l’inizio autunno.

Come promesso poco più di una settimana fa, ecco come stiamo avanzando verso un nuovo anno di caldo record (utilizzando i dati satellitari):

L’anomalia di giugno è ben al di sotto della linea rossa tratteggiata che rappresenta il tasso medio di raffreddamento necessario per il resto del 2016, perchè questo possa diventare l’anno più caldo, da quando si rilevano i dati satellitari. Al momento, la mia previsione….. che il 2016 finirà per essere, un nuovo anno da record (per il caldo) non si presenta molto bene … il raffreddamento che stiamo vedendo nella troposfera è davvero spettacolare. Infatti, basta ricordare che l’anomalia della temperatura può rimbalzare anche temporaneamente per un mese, come ha fatto alla fine del 1998.

L’immagine “ufficiale” UAH globale per giugno 2016 dovrebbe essere disponibile nei prossimi giorni, qui . Adesso l’anomalia della temperatura media degli ultimi 10 anni è pari a 0.16 °C.

La maggior parte dei modelli, ci parlano di condizioni di Nina entro il prossimo autunno. Tutto questo ci lascia pensare che entro la fine dell’anno le temperature scenderanno ulteriormente.

http://www.cpc.ncep.noaa.gov/products/analysis_monitoring/enso_advisory/

 

Fonte : https://notalotofpeopleknowthat.wordpress.com/2016/07/02/big-drop-in-june-temperatures-according-to-uah/

Breve pausa nel mese di Luglio, oppure ….

E’ da un pò di tempo che non trattiamo la meteo in homepage. Riprendo queste brevi, ma significative, righe rilasciate da Antonio Pallucca sulla sua piattaforma di Fb, per tornare in quest’inizio settimana sulla meteorologia e analisi nel breve periodo di tempo.

……

Aria nord atlantica all’attacco del mediterraneo…

L’estate ha subito un improvviso avvio folgorante. Ora e nelle prossime 144 h.(metà del mese) si assisterà ad un nuovo assetto dell’anticiclone delle Azzorre. Tale ondulazione dell’HP Atlantico potrebbe scavare sulla nostra Penisola, più segnatamente sulle regioni centro settentrionali, un deciso cavo d’onda (decremento dei DAM alla quota di 500 hpa stimabile in -60 dam circa). Detta circolazione porterebbe i fronti del medio ed alto atlantico in direzione delle nostre regioni centro settentrionali, accompagnato da una decisa diminuzione delle temperature con possibilità di forte attività elettrica segnatamente sulle regioni interne centrali e aree del nord. Al momento, l’evoluzione descritta, sembra veloce e transitoria, tuttavia non escludo che vi possa essere successivamente una minore reattività dell’Hp afro-mediterraneo, con relativo abbassamento della linea delle W.L. più incline ad arrivare sulla medio e bassa Europa.

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Fonte : https://www.facebook.com/MeteoTime-By-Antonio-Pallucca-567534266605762/?fref=nf

Il contenuto di calore nel nord atlantico sta scendendo rapidamente

L’ottimo sito di Ole Humlum, Climate4you, ha appena pubblicato l’ultimo aggiornamento dei dati sul contenuto di calore nel nord atlantico, fino a marzo 2016. I dati mostrano che stanno accadendo alcune cose interessanti nel Nord Atlantico.

In primo luogo, diamo un’occhiata alla zona evidenziata qui sotto :

Mappa che mostra la zona del Nord Atlantico all’interno 60-0W e 30-65N, per i quali il contenuto di calore da 0 -700 m è mostrato nei due seguenti schemi .

Anomalia del contenuto di calore mensile globale (GJ / m2) tra 0 e 700 m dell’oceano Nord Atlantico (60-0W, 30-65N), dal gennaio 1955. La linea sottile indica valori mensili, e la linea spessa rappresenta la semplice media su 37 mesi (c. 3 anni). Fonte dei dati: Nazionale Oceanographic Data Center (NODC). Ultimo periodo indicato: gennaio-marzo 2016. Ultimo aggiornamento al 7 Giugno 2016.

Stiamo prendendo sempre più familiarità con il blob freddo che si è sviluppato superficialmente nella parte settentrionale del Nord Atlantico, durante l’ultimo paio di anni. Ma è anche evidente che detta zona si sta sempre più raffreddando. Le temperature adesso si sono portate ai livelli dei primi anni 90. (E’ anche interessante notare che il 1970 ha segnato il periodo più freddo nelle registrazioni). Sfortunatamente non abbiamo i dati per anni caldi come il 1930 e il 1940.

Ole, qui sotto,  mostra anche i dati di Argo per l’59 N, 30-0W. (Sulla mappa in alto, si può vedere che questi si riferiscono alla linea che va da Shetland a ovest dell’Islanda). Questa particolare sezione è ritenuta importante perché si trova lungo la parte principale della Corrente nord-atlantica.

Temperatura media lungo 59 N, 30-0W, profondità 0-800m, corrispondente alla parte principale della Corrente nord-atlantica, dati di Argo. Fonte: Global Marine Argo Atlas . Ultimo mese indicato: marzo 2016. Ultimo aggiornamento dello schema: 7 giugno 2016.

Ancora una volta vediamo un rapido declino occorso negli ultimi anni. Sotto, possiamo trovare anche il significativo diagramma di profondità – tempo.

Schema della temperatura Tempo – Profondità, lungo 59 N, 0-800 m di profondità, al di là dell’Atlantico corrente del Nord. Le temperature in gradi Celsius. Fonte: Global Marine Argo Atlas . Ultimo mese indicato: marzo 2016. Ultimo aggiornamento schema: 7 giugno 2016.

Ciò dimostra chiaramente che il freddo sta partendo dal basso. Si è affermato in quest’ultimi anni che “lo scioglimento dei ghiacci dell’Artico” è stato il responsabile delle SST più fredde nell’area. I dati ARGO dimostra che questo non è vero ! Ricordiamo che si tratta di oceani e che i loro cicli dominano il clima della Terra.

L’AMO sta continuando a marciare su un territorio piatto, in territorio positivo, ma le figure OHC sono il primo segno che le cose potrebbero iniziare a cambiare ?

http://www.esrl.noaa.gov/psd/cgi-bin/gcos_wgsp/tsanalysis.pl?tstype1=91&tstype2=0&year1=&year2=&itypea=0&axistype=0&anom=0&plotstyle=0&climo1=&climo2=&y1=&y2=&y21=&y22=&length=&lag=&iall=0&iseas=1&mon1=0&mon2=11&Submit=Calculate+Results

Riferimenti

Climate4you, gli aggiornamenti mensili sono disponibili qui : http://www.climate4you.com/

 

Fonte : https://notalotofpeopleknowthat.wordpress.com/2016/06/13/north-atlantic-ocean-heat-content-dropping-rapidly/

DMI … nuovo algoritmo di calcolo estensione del ghiaccio marino artico

In passato, ed in più di una occasione (questa è una delle ultime – link –), sulla nostra piattaforma, come riferimento della situazione dei ghiacci marini artici era stata presa in considerazione traccia rilasciata da l’istituto danese DMI. A fine 2015, una misteriosa crescita dei ghiacci marini artica aveva rivitalizzato gli animi/energie del popolo dei freddofili. Bollenti spiriti, sedati poco dopo:

http://ocean.dmi.dk/arctic/iceextent_disagreement_is_an_artifact.uk.php

Adesso, l’istituto danese, aggiorna nuovamente gli algoritmi di calcolo dell’estensione dei ghiacci marini artici. Di seguito ho riportato  traccia e comunicazione depositata dal DMI sulla propria piattaforma.

“…..Abbiamo migliorato gli algoritmi di calcolo della concentrazione del ghiaccio marino artico e relativa portata. Di conseguenza, il 28 giugno 2016, abbiamo aggiornato i grafici dell’estensione del ghiaccio con nuovi dati di qualità superiore. In particolare, il calcolo della concentrazione del ghiaccio sulle zone costiere è stata migliorata, ma anche il calcolo della concentrazione del ghiaccio nell’oceano Artico è migliorata con questa nuova impostazione.

I dati dell’estensione del ghiaccio marino dal 1979 ad oggi, sono composti da un set di dati climatici (CDR, OSI-409A), un CDR interim aggiornamento con un mese di ritardo per il CDR (ICDR, OSI-430) e una configurazione operativa che calcola l’estensione del ghiaccio marino per il periodo tra l’ICDR e oggi. Inoltre, gli algoritmi di questi tre prodotti sono ora più coerenti rispetto alla precedente catena di lavorazione.

Questo cambiamento verso questi nuovi algoritmi ha portato dei piccoli cambiamenti nelle tendenze dell’estensione del ghiaccio marino, partendo anche dal primo anno di set di dati, ma non ha cambiato il quadro generale del declino dell’estensione del ghiaccio….”

Fonte : http://ocean.dmi.dk/arctic/icecover.uk.php

Questo è il nowcasting solare del fine settimana

E’ un inizio di luglio dal clima decisamente stabile sul compartimento europeo (e questa è una novità dopo un maggio-giugno movimentato).

In numerose occasioni ho riportato carte scientifiche che evidenziano una possibile relazione fra le vicende solari (EM) e i cambiamenti di circolazione atmosferica su scala locale. Sarà un caso… un nuovo caso.. ma la nostra stella è in decisa fase di stanca e si sta decisamente addormentando in questa iniziale fase estiva. Si… credo proprio di si…  è arrivato quel tempo… nel quale ci dovremo abituare ad osservare un disco solare in queste condizioni…

Raggi X piatti, flusso solare corretto che riporta un valore corretto di 74.3, alle 23:00 del primo luglio 2016 e nessuna macchia solare fronte Terra.

Per il momento non c’è altro da aggiungere, sono al mare… è bel bagnetto mi aspetta..

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Chi indovina il luogo.. vince un fantastico premio ! 🙂

 

Per chi fosse interessato a qualche dato scientifico in più e su scale temporali un pò più grandi, rimando a questo recente articolo made in NIA, link  e questo recente post depositato sul blog di Antony Watts.

 

 

Buon fine settimana/inizio,

Michele