Collegamento fra Aurore alle medie latitudini e il ciclo della temperatura dei 60 anni di Nicola Scafetta. – 2°parte –

– Le affermazioni di Nicola agli attacchi di Leif –

 Dr. Leif Svalgaard

 La prima parte della ricerca è reperibile al seguente indirizzo web:

http://daltonsminima.altervista.org/?p=17176

Lo straordinario interesse per questa ricerca è testimoniato da più di 400 commenti presenti nella pagina web di Antony Watts che riporta l’articolo. Concludo quindi questa straordinaria ricerca con vari post di replica rilasciati da Scafetta, ad alcune critiche rivoltegli nello specifico da Leif Svalgaard. Commenti ripresi dalla pagina web che riporta l’articolo sul blog di Antony Watts, “Wattsupwiththat”.

Non ho intenzionalmente riportato i commenti di Svalgaard che comunque sono disponibili al seguente link,

http://wattsupwiththat.com/2011/11/10/aurora-borealis-and-surface-temperature-cycles-linked/

perchè anche in un recente passato ( e il nostro caro admin Simon ne è stato più volte testimone sul forum di Solarcycle24 ) tale personaggio mira, amio parere, ESCLUSIVAMENTE a mescolare/confondere le idee su una correlazione solare-climatica che oramai è sotto gli occhi di tutti. Passiamo quindi alle repliche del Dr. Scafetta.

 Partiamo co un Post da incorniciare e da passare ai posteri.

Nicola Scafetta dice :

November 10, 2011 alle 9:51 pm

Per prima cosa vorrei ringraziare Anthony per aver pubblicato il mio articolo e tutti i lettori che hanno trovato questa carta molto interessante. Solo un paio di riflessioni su alcuni dei numerosi commenti.

Vedo che alcune persone insistono con la convalida della tesi scientifica solo ed esclusivamente se tutto fosse già pienamente compreso e chiaro. Tuttavia, devo dire che nella ricerca scientifica non si parte con una conoscenza piena e completa su un problema. La conoscenza piena e completa di un problema è il passo conclusivo di una ricerca scientifica non il suo inizio. Nella ricerca scientifica la gente inizia con i dati e poi cerca di capire quello che i dati ci dicono. Poi cercano di modellare il fenomeno e/o proporre possibili meccanismi. Questo è ciò che rende una teoria. Una teoria specifica proposta può quindi essere ulteriormente supportata o rifiutata da ulteriori ricerche sul tema. Questo è il modo in cui la scienza, in ogni campo, progredisce. Quindi, non c’è nulla di male, se un solo articolo su una ricerca in corso non spiega nel dettaglio ogni possibile problema legato al fenomeno studiato, in particolare se, come è in questo caso, il fenomeno oggetto di studio è estremamente complesso. E non c’è niente di sbagliato se questo tipo di carta può contenere alcune congetture che si possono trovare sbagliate anche in futuro.
Circa i commenti rilasciati da Leif Svalgaard, lo invito nuovamente a leggere la mia ricerca, prima di criticare e di farlo con un po’ di mentalità aperta (ovviamente non ha bisogno di aprire troppo la mente perché non vogliamo che il suo cervello si perde da qualche parte).

Circa le maree Svalgaard in realtà non sembra comprendere il problema. Tempo fa, veniva sostenendo che nessuno in passato, prima di Newton, sapeva che le maree sono state indotte dalla luna. Avevo bisogno di dimostrare a lui che in passato, al contrario, tutti sapevano che le maree sono state indotte dalla luna, anche se la gente non sapeva di meccanica newtoniana.
Ora insiste che non capisco l’argomento di Kelvin circa le maree, perché secondo lui io ignoro il lavoro di Doodson, dal modo in cui ho fatto riferimento nel mio articolo insieme con il lavoro di Kelvin.

Svalgaard non capisce il fatto che non è possibile calcolare con precisione e prevedere le maree con la legge fondamentale della fisica a causa della enorme complessità fisica del problema, che non si limita a conoscere solo l’esistenza della gravità, ma richiede anche una dettagliata conoscenza di un sacco di altre cose tra cui la termodinamica, fluido-dinamica e le risonanze locali fondamentali. Per ovviare a questi problemi di ignoranza Kelvin ha proposto un modello armonico basato su cicli astronomici senza mettere alcun fisica in essa, ma utilizzando la geometria astronomica. Doodson ha semplicemente ampliato l’argomento di Kelvin.

Che il metodo di Kelvin non richiede alcun quantitativo di fisica moderna, ma solo una argomentazione qualitativa basata sull’astronomia empirica è dimostrato non solo nelle stesse opere di Kelvin sul tema, ma anche dal fatto che una metodologia equivalente è stato adottata sin dai tempi antichi per prevedere le maree. Un’opera medioevale che affronta la questione e spiega quantitativamente come le maree potrebbe essere previste sulla base di cicli astronomici è il De temporum ratione (il calcolo del tempo) da parte del monaco Beda Northumbria in AD 725: quasi 1000 anni prima di Newton.
http://en.wikipedia.org/wiki/De_temporum_ratione

Forse Svalgaard ha una comprensione molto limitata di ciò che costituisce la scienza, che non mi pare coincidere con ciò che gli scienziati coinvolti nella ricerca normalmente pensano.

Ed inoltre….

Nicola Scafetta dice:

November 11, 2011 alle 7:52 am

Probabilmente vi è un legame tra terremoti e il clima e le aurore e dei cicli astronomici e correnti oceaniche e LOD ecc e tutto è fisicamente accoppiato a tutto il resto.

Nicola Scafetta dice:

November 11, 2011 alle 8:41 am

Perché non si prova a essere un pò più umili e riconoscere che ci sono parecchie cose che non capisci?

Ed ancora….

Nicola Scafetta dice:

November 11, 2011 alle 9:03 am

E ‘chiaramente inutile discutere con Leif !
La temperatura su scala multi millenaria e le ricostruzioni del Berilio sono troppo povere  per riprodurre con precisione il ciclo dei 60 anni perché i dati sono molto scarsi: c’è un punto ogni diversi decenni. La mia carta è piena di riferimenti in cui si nota il ciclo dei 60 anni in numerosi cicli solari legati al clima. Purtroppo Leif non sente il bisogno di leggere con mente la aperta,  proprio come fanno tutti i sofisti.

http://it.wikipedia.org/wiki/Sofistica

La Sofistica è una corrente filosofica sviluppatasi in Grecia, e ad Atene in particolare, a partire dalla seconda metà del V secolo a.C., la quale, in polemica con la filosofia della scuola eleatica e avvalendosi del metodo dialettico di Zenone di Elea,[1] pone al centro della sua riflessione l’uomo e le problematiche relative alla morale e alla vita sociale e politica. Non si trattò di una scuola filosofica né di un movimento omogeneo, bensì fu estremamente variegata al suo interno: i suoi esponenti (detti appunto sofisti), seppur accomunati dalla professione di «maestro di virtù», si interessarono di vari ambiti del sapere, giungendo ognuno a conclusioni differenti e a volte tra loro contrastanti.[2] Tra questi emerse, distaccandosene, la figura di Socrate.

 I cecchi pavonizzanti dico io !!!

Nicola Scafetta dice:

November 11, 2011 alle 10:58 am

Quindi, vi invito Leif ai concentrarsi sul contenuto effettivo della carta, non sulle cose che la carta non avrebbe dovuto affrontare in ogni dettaglio come ad esempio quello che è successo in Inghilterra centrale o quello che è successo per le macchie solari che sono solo un piccolo sottoinsieme delle dinamiche solari e dell’eliosfera.

 Nicola Scafetta dice:

November 11, 2011 at 1:31 pm

 Leif, leggete il giornale ed i riferimenti!
Il tuo modo di analizzare i dati è solo ingenuo. Avete bisogno di pensare più profondamente.

Nicola Scafetta dice :

November 11, 2011 alle 5:26 pm

Una correlazione senza una causa nota è un mistero. La scienza è piena di misteri. In realtà la scienza è tutto un mistero! Se non ci fossero misteri non ci sarebbe più nulla da spiegare e nulla per la scienza da fare. Gli ingegneri potrebbero quindi assumere (come se non già dominano già la piazza già … : lol:) completamente “.

Ecco la vera differenza, tra quelli che capiscono che cosa è la scienza (ci sono correlazioni con i misteri inspiegabili che hanno bisogno di essere spiegati) e quelli che ingannano la scienza per l’ingegneria (la scienza è risolta, non c’è bisogno di guardare avanti).

Nella scienza del clima il problema principale è che molte persone non capiscono la differenza tra “scienza” e “ingegneria”.. Abbiamo modellisti del clima su computer, che propriamente parlando, non sono ingegneri e scienziati, che vanno in giro affermando di essere “scienziati” e che “la scienza è risolta”, e poi ogni volta un vero scienziato osserva che la scienza non è risolta perché i dati specifici sono mostrati dai modelli che i modelli climatici non spiegano, poi i modellisti del clima cominciano a negare i dati ed accusare lo scienziato di astrologia solo perché non forniscono una teoria completa che si può implementare nei loro modelli.

La scienza non inizia con una teoria completa di tutto. Questo è l’obiettivo ultimo della scienza, non il suo punto di partenza! Questo è un punto importante per chi vuole veramente capire la scienza.

 Nicola Scafetta dice :

November 12, 2011 alle 5:20 am

 Mi dispiace Leif, stai solo facendo confusione, in modo casuale utilizzando i dati delegati in modo inappropriato. I modelli di delega devono essere usati con intelligenza. Le registrazioni delle aurore che uso non è un modello di delega, ma l’osservazione diretta di ciò che stava accadendo in atmosfera. Quindi, è molto al di sopra di uno dei tuoi modelli proxy.

Per esempio, quando si utilizza un modello proxy per i raggi cosmici o altro, è necessario innanzitutto capire che si tratta di un modello di delega e non una misura diretta, allora avete bisogno di capire che quel tipo di modello delega avrebbe potuto avere enormi incertezze, quindi è necessario per capire che un modello di delega dato può non riferirsi a qualsiasi tipo di raggi cosmici, ma per specifiche fasce di raggi cosmici di energia, allora avete bisogno di capire che non si sa ancora che tipo di raggi cosmici possono influenzare di più il sistema nuvoloso, allora si devono capire che i raggi cosmici da soli non possono essere sufficienti, perché ci potrebbero essere altri effetti direttamente correlati alle proprietà elettriche dell’ambiente che può essere regolato da qualcosa di più dei raggi cosmici, ecc

Allora avete bisogno di guardare i dati che ho esplicitamente inserito nel rapporto e casualmente non guardare a ciò che vi piace. Allora avete bisogno di leggere i riferimenti utilizzati nel documento.

Per esempio :

Terra (Klyashtorin, 2001; Klyashtorin and Lyubushin, 2007; Klyashtorinetal, 2009;. Le Mou el et al, 2008;. Camuffoetal,2010; Agnihotri et al, 2002;. Agnihotri and Dutta, 2003; Sinha et al, 2005;. Goswami, 2006; Yadava andRamesh, 2007; Mazzarella and Scafetta, 2011; Jevrejeva et al, 2008.;
Yuetal, 1983;. Patterson et al, 2004;. Ogurtsovetal, 2002;. Roberts et al, 2007;. Komitov (2009)

Solo alcune carte che contraddicono le tue affermazioni:

Il “Sole – clima” relazione. Il berillio “cosmogenic” e le aurore alle medie latitudini. Boris Komitov
http://www.astro.bas.bg/~komitov/07_BKomitov.pdf

Vedi figura 7

Un’altra carta è Tardo Olocene risposta sedimentaria a raggi solari e cosmici l’attività influenza la variabilità del clima nel Pacifico NE Patterson et al.
http://fossil.earthsci.carleton.ca/~tpatters/pubs2/2004/patterson2004sedgeol172_67-84.pdf

Vedi le figure 11 e 12 con il loro picco enorme di circa 60 anni.

Un’altra carta è
LUNGHI PERIODI DEI CICLI DELL’ ATTIVITA ‘DEL SOLE, RIPORTATI NEI DATI SOLARI E DELEGHE
OGURTSOV et al.

 http://www.springerlink.com/content/q1740143246t005l/fulltext.pdf

Alcune figure mostrano picchi spettrali intorno ai 60 anni
Molte altre ricerche fanno lo stesso.

Così, come dice Lucy Skywalker (11 novembre 2011 alle 05:05) :

“Il tuo modalità di ragionamento è confusa ed è solo “Spazzatura. Scafetta ha già dimostrato sei diversi indici nel suo articolo da cui emerge con chiarezza la presenza straordinaria di formazione di un ciclo di 60 anni: PDO, AMO, aurore, monsoni, meteoriti, e le temperature globali. Le correlazioni sono altamente evocative, non so come quantificare statisticamente loro ma visivamente gridano.Quindi, per favore, fermatevi a ragionare in questa modalità da spazzatura e aprite la mente. Se vi avviate mostrando un po ‘di rispetto e di cercando di scusarvi non sarebbe una cattiva idea anche.

Nicola Scafetta dice :

November 12, 2011 alle 3:44 pm

 A tutti i lettori,

Mi dispiace ma Leif secondo me sta solo cercando di indurre in errore i lettori di questo blog.
A mio parere ha colpi di scena su ogni cosa, sopprime la logica, altera il contenuto del mio intervento,  interrompete gli argomenti,  mescola i dati, confonde i modelli e alla fine rimane l’unico convinto del proprio mondo immaginario. E ‘evidente che una discussione costruttiva con Leif non è possibile, non per colpa mia ma per la sua ostilità e i suoi pregiudizi su ogni carta e ogni concetto che scrivo.E purtroppo questa è una storia che continua da diversi anni. Quelli che di voi vogliono essere interessati alle mie ricerche,  si prega di leggere le mie carte.  Leggendo con attenzione la mia carta è l’unico modo per capire il mio ragionamento e quello che ho trovato. Spesso si può anche avere bisogno di leggere “le reference”  se si desidera comprendere il quadro generale. Se avete letto le mie carte, si prega di prendere in considerazione che questo documento così come gli altri non sono il fine della storia e mai avrebbe dovuto essere la fine della storia.  E ‘molto importante capire che il progresso della scienza è a piccoli passi nel tempo, la mia carta non dovrebbe risolvere ogni possibile problema nell’universo come si potrebbe pensare. Questo è vero per la mia ricerca così come per qualunque altro documento scientifico.
Come ho riferito precedentemente la scienza è piena di misteri. Quindi, è molto difficile per chi cerca di farlo e cerca di capire la natura.
Ringrazio Antony Watts per questa opportunità di discutere la mia carta qui. Ma io sono molto impegnato quindi ho bisogno ora di porre fine il mio contributo. Speriamo che in futuro possiamo continuare la discussione affrontando qualche altro aspetto del quadro generale. Grazie mille a tutti, compreso Leif,  naturalmente.

Nicola Scafetta dice:

November 12, 2011 alle 10:53 pm

Mi dispiace Leif, ma chiaramente non sei un esperto in questo campo ed i tuoi commenti impropri lo dimostrano ampiamente. Inoltre, il tuo modo di ragionare contraddice i concetti fondamentali della filosofia e sono pieni di numerose “fallacie logiche”, come l’affermazione che le informazioni fisiche contenute in una registrazione devono essere sbagliata per il semplice motivo che le informazioni fisiche contenute in un altra registrazione, relativa alla prima, possono essere diverse.

Uno dei numerosi errori che si adottano sistematicamente è il “Straw man” o “fallacia logica”. Ma ci sono molti errori più logici nel tuo ragionamento, come false analogie, aringhe, ignorare gli elenchi, e “hominem“ http://it.wikipedia.org/wiki/Argumentum_ad_hominem                                                                                                                                (e tutte le nuove insinuazioni arbitrarie verso la mia carta, che non si sà, ecc…

Da http://en.wikipedia.org/wiki/Straw_man

“L’uomo di paglia” o “Straw man” è un componente di un argomento, ed è una fallacia informale, basata su false dichiarazioni di posizione di un’avversario, distorcendo le sue parole o per mezzo di [false] assunzioni. Per attaccare “l’uomo di paglia” è quella di creare l’illusione di aver confutato una proposta da sostituire con una proposta apparentemente simili ma non equivalente e confutando, senza aver mai effettivamente confutato la posizione originale.  In generale, lo “straw man” è altamente esagerato [citazione necessaria] o versione semplificata della dichiarazione originaria dell’avversario, che è stata distorta al punto di assurdità. Questa affermazione esagerata o distorta è quindi facilmente argomentabile contro, ma è una falsa dichiarazione effettiva dell’avversario.

La “Straw man”avviene nel seguente schema di ragionamento:


1. La Persona A ha la posizione X.
2. La Persona B trascura alcuni punti chiave di X e invece la presenta superficialmente similmente alla  posizione Y. Quindi,Y è una versione distorta risultante di X e può essere configurata in diversi modi, tra cui:

1. Un travisamento della posizione dell’avversario.
2. Citando parole di un avversario fuori contesto -. Cioè citazioni scelta per travisare le intenzioni reali degli avversari (vedi fallacia della citazione fuori contesto) [2]

3. Presentando qualcuno che difende una posizione come il difensore, allora confutando gli argomenti di quella persona -. Dando così l’aspetto che ogni sostenitore di questa posizione (e quindi la stessa posizione) è stato sconfitto [1]
4. Inventando un personaggio fittizio con azioni e convinzioni che poi vengono criticati, il che implica che la posizione della persona che rappresenta il  gruppo è critica.
5. Semplificando l’argomento di un avversario, poi attaccando questa versione semplificata.
6. La Persona B attacca la posizione Y, concludendo che X è falsa / errata / difettosa.

Questo tipo di “ragionamento” è fallace, perché attaccare una versione distorta di una posizione non riesce a costituire un attacco alla posizione attuale.


In effetti, caro Leif, non hanno dimostrato che il problema affrontato nel mio lavoro (cioè delle registrazioni storiche delle aurore alle medie latitudini presentano le stesse frequenze maggiori della temperatura superficiale globale e le grandi oscillazioni astronomiche dell’eliosfera associate ai movimenti, frequenza di Giove e Saturno, con addizionate alcune frequenze Solari/lunari) è sbagliato.

 Si veda anche nello specifico questo link per una migliore comprensione:

http://www.linux.it/~della/fallacies/spaventapasseri.html

Naturalmente ci sarebbero molti altri commenti, rilasciati dal Dr.Scafetta da riportare, ripieni di citazioni scientifiche e frasi al peperoncino, ma credo che possa bastare.

Per noi…..ma per il Dr.Svalgaard sembrerebbe di no !?!?

Fonti:

http://www.fel.duke.edu/~scafetta/pdf/Scafetta-auroras.pdf

http://landscheidt.wordpress.com/2011/11/10/scafettas-new-paper-linking-mid-latitude-aurora-to-the-60-year-temperature-cycle/

http://wattsupwiththat.com/2011/11/10/aurora-borealis-and-surface-temperature-cycles-linked/

 

Michele

 

16 pensieri su “Collegamento fra Aurore alle medie latitudini e il ciclo della temperatura dei 60 anni di Nicola Scafetta. – 2°parte –

  1. Mamma mia, che straordinaria lucidità ha il prof. Scafetta.
    Con tre parole mi ha spiegato una filosofia: “La scienza non inizia con una teoria completa di tutto. Questo è l’obiettivo ultimo della scienza, non il suo punto di partenza! Questo è un punto importante per chi vuole veramente capire la scienza.”
    Lucidità=curiosità=intelligenza=passione, ecc.. Meno male che nel mondo continuano a nascere persone del genere.

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  2. In effetti si vuole bloccare il dialogo il confronto sui dati … si aggrediscono scienziati e ricercatori che portano avanti studi serissimi anche se non alla moda. Io mi domando … perché ?
    Perché non é possibile uscire dalla strada percorsa da tutti e verificare se ne esistono altre ?
    Perché gli scienziati che si occupano di simili problematiche si debbono sentire minacciati ?
    Perché si vogliono ignorare i risultati di queste ricerche ?
    Sembra quasi che non se una ricerca non supera una valore di finanziamento superiore ad un certo valore non possa esser presa in considerazione dalla comunità scientifica. Quant’ é questo limite in euro 10 1000 10.000 o 500.000 euro ? Sembra quasi che se si é speso tanto denaro allora la ricerca é valida … altrimenti sono solo stronzate!
    (Scusate se la butto in politca)
    Siamo arrivati al punto che se il capitale autorizza una ricerca allora questa é valida … ecco che il dogmatismo avanza con metodi sempre meno trasparenti ed offuscati. La paura del cambiamento e della rivoluzione (scientifica) blocca i poteri costituiti che tenteranno di fermarla in ogni modo. Ecco spiegati i proclami per salvare il mondo dai gas serra il dogmatismo tenta la carta della pubblicità per cercare di arginare l’eresia … se cade un solo dogma la rivoluzione dilagherà lo sconfitta sarà totale, dovranno giustificare tutte le loro costosissime ricerche, ammettere e denunciare le proprie responsabilità ed i propri errori. Dovranno ammettere che la ricerca troppo sponsorizzata non porta a nulla … se non ci sono buone idee é inutile cercare, non si troverà mai niente!

      (Quote)  (Reply)

  3. articolo lungo, molto lungo, ma dovevo assolutamente leggerlo senza interruzioni perchè perdeva di significato.

    e ce ne sarebbe ancora, io passo che non ce la faccio più 😀 😀

    riguardo alla discussione, sembrava di leggere una discussione normale tra utenti del blog, è bello vedere che anche loro sono persone normali 😉

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  4. il prof Svalgaard, col quale anche io in passato ho avuto modo di polemizzare riguardo il ciclo solare 24 sul forum di solar cycle 24, ha sempre dimostrato di avere gli occhi foderati di prosciutto e cosa ancor peggiore di avere sempre la verità in tasca, attaccando e criticando ricercatori indipendenti del calibro di Scafetta e Vukcevic, ricercatori che escono dal seminato senza la presunzione appunto di possedere la verità assoluta…

    francamente nn ho più voluto scrivere in quel forum, perchè ogni volta che dicevo (ed erano anni fa ormai) che il ciclo solare 24 era un ciclo anomalo, il prof Svalgaard interveniva e sminuiva sempre le mie idee, affermando che tutto era nel range della normalità…almeno passati questi anni, in cui ci troviamo con un pseudo massimo solare che quindi nn decolla, avesse l’umiltà di dire che si sbagliava…va beh conoscendo l’individuo è ovviamente chiedere troppo…

    vi ho raccontato questa mia breve parentesi col prof in questione, per rimarcare in sostanza quello che scafetta afferma in questo articolo!

    Dice scafetta: “Come ho riferito precedentemente la scienza è piena di misteri. Quindi, è molto difficile per chi cerca di farlo e cerca di capire la natura.”

    Gli scienziati che hanno la presunzione di avere tutte le risposte pronte e di saper prevedere come sarò il clima terrestre tra 100 anni, a mio modesto parere nn sn veri scienziati!

    La mia solidarietà Prof Scafetta, nn si curi di loro e continui cn lo stesso ardore le sue ricerche, un pò come molto umilmente questo blog sta continuando a portare avanti certe tesi…

    sn convinto del fatto, che la vera scienza prima o poi spadroneggierà questi signori dal loro pseudo trono che si sn auto-inventati!

    Cn immensa stima, professore, Simon, amministartore di NIA.

      (Quote)  (Reply)

  5. @ice2020
    Siamo al delirio scientifico.
    Siamo a 450 Commenti sul blog di Antony Watts e questo personaggio insiste.

    Anche Geoff Sharp sta cercando di metterlo sulla buona strada..ma questo non ci sente.
    è matto …adesso cerca perfino di correlare il SSN con il lavoro di Nicola.
    Quando tutti sappiamo che il SSN ha scarsissima attendibilità a livello EM nell’eliosfera/magnetosfera…
    Vedi le misurazioni passate e quelle di oggi.

    Laughable really. Good data referenced by yourself is now defunct because it has back fired on you. Like I said you have lost all credibility. Any reasonable dialogue with you is impossible.

    Anthony should make you face up to your deception, if a warmist displayed your tactics they would most likely be banned. You have been shown to be incorrect with your own referenced data and refuse to admit it.


    😆

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  6. Personalmente mi dispiacciono certe polemiche, in particolare se avvengono tra Scafetta e Svalgaard. Sembrano polemiche tra due diverse generazioni di studiosi, ma tant’è, non voglio andare oltre, non ho gli elementi per farlo.

    Peraltro, pur restando perplesso dalle obiezioni di LS, ricordo che spesso e volentieri abbiamo utilizzato le informazioni ed i grafici che mette a disposizione sul suo sito.
    Insomma, spero che la polemica si componga, ovviamente nel rigoroso rispetto delle evidenze scientifiche emerse dagli studi più recenti.

      (Quote)  (Reply)

  7. Michele :

    OT

    Clima-gate nuova serie di mail ?

    http://tallbloke.wordpress.com/2011/11/22/breaking-news-foia-2011-has-arrived/
    http://wattsupwiththat.com/2011/11/22/climategate-2-0/
    http://climateaudit.org/2011/11/22/new-climategate-emails
    http://noconsensus.wordpress.com/2011/11/22/climategate-2-0/

    Vediamo di fare un pò di pulizia e rinnovamento…

    Gli articoli nn ci sn più, NIA corre il rischio di rimanere ferma per giorni se nn vi sn pezzi da pubblicare!

    mi sembra che da queste e-mail ci sia del materiale per fare almeno un pezzo!

    Ovviamente nn mi riferisco a te Michele che praticamente hai preso in mano il blog in questi ultimi mesi, ma a tutti gli altri collaboratori ed agli utenti!

    dispiace vedere il sito che ogni giorno riceve tutte queste visite, restare bloccato per mancanza di materiale da pubblicare!

    Simon

      (Quote)  (Reply)

  8. @Michele
    ciao Michele, mi rivolgo a te perchè vedo che cerchi di avere una visione ampia della situazione, i cicli solari girano attorno agli 11-14 anni, ricordo che da ragazzo al catechismo ci parlavano di Giuseppe che in terra d’Egitto aveva avuto una visione: 7 anni di vacche grasse e 7 anni di vacche magre. Aveva parlato al faraone e questi ascoltandolo aveva fatto riempire i granai.
    Mi rivolgo anche alle altre colonne portanti di NIA che hanno sempre dimostrato di voler portare avanti con serietà il pensiero scientifico, non potremmo pensare ad un riferimento in quei testi al ciclo solare? Forse anche altri fatti potrebbero essere riletti in diversi libri e in diverse civiltà pensando più semplicemente a cicli solari e meteoriti. Questo potrebbe aiutare lo sviluppo di nuovi articoli correlati tra attività del sistema solare e fatti narrati e probabilmente realmente accaduti. Cosa ne pensate?

      (Quote)  (Reply)

  9. Penso che una ricerca in questo ambito possa solo giovare, primo perchè rileggere la storia e gli avvenimenti potrebbe farci capire meglio cosa possiamo aspettarci e come potremmo con serenità prepararci, secondo perchè di carne al fuoco c’e nè davvero tanta.

      (Quote)  (Reply)

  10. Marco.Polo :

    @Michele
    ciao Michele, mi rivolgo a te perchè vedo che cerchi di avere una visione ampia della situazione, i cicli solari girano attorno agli 11-14 anni, ricordo che da ragazzo al catechismo ci parlavano di Giuseppe che in terra d’Egitto aveva avuto una visione: 7 anni di vacche grasse e 7 anni di vacche magre. Aveva parlato al faraone e questi ascoltandolo aveva fatto riempire i granai.
    Mi rivolgo anche alle altre colonne portanti di NIA che hanno sempre dimostrato di voler portare avanti con serietà il pensiero scientifico, non potremmo pensare ad un riferimento in quei testi al ciclo solare? Forse anche altri fatti potrebbero essere riletti in diversi libri e in diverse civiltà pensando più semplicemente a cicli solari e meteoriti. Questo potrebbe aiutare lo sviluppo di nuovi articoli correlati tra attività del sistema solare e fatti narrati e probabilmente realmente accaduti. Cosa ne pensate?

    Le antiche civiltà erano ha conoscenza di questi cicli e sottocicli.
    Non avevano “nulla” di scienza….ma solo il Cielo…la Notte le stelle e il Sole…
    a scandire il tempo…
    Cosa fare..invece di vedere la pay-tv…segnare i movimenti ed iniziare ad archiviare….
    Con il tempo di generazione in generazione…nei secoli si sono resi conti delle “sincronicità” fra quello che in cielo e quello che è in Terra…in relazione al clima/agricoltura/carestie e altro….
    Si “vede” quando si ha “nulla” non quando si ha “tutto“.
    La società d’oggi è troppo complicata per comprendere una cosa così semplice e disarmante !

      (Quote)  (Reply)

  11. Ottima osservazione Michele, credo comunque che molte cose che ci hanno insegnato come verità assolute piano piano possano essere riviste e comprese con la stessa umiltà scientifica di quegli uomini che per centinaia di migliaia di anni hanno osservato in cielo, e i suoi avvenimenti, senza comprenderli a fondo, ma comunque sapendo che guidavano in parte la loro esistenza su questo pianeta.

      (Quote)  (Reply)

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