La Rubrica di NIA: l’influenza dell’ENSO negli inverni europei – proiezione Inverno 2013/14

Innanzi tutto devo scusarmi per non aver scritto questo articolo ad inizio Dicembre come negli ultimi due anni nei quali avevo iniziato questa particolare ricerca, purtroppo sono stato sopraffatto dagli impegni universitari e non ho potuto controllare in tempo le varie reanalisi.

Questo comunque non pregiudica nulla ai fini dello scopo dell’articolo.

(Potrete trovare i due articoli precedenti qui: http://daltonsminima.altervista.org/?p=23937 e qui: http://daltonsminima.altervista.org/?p=17738)

Per chi fosse nuovo o è la prima volta che legge un articolo del genere spiego brevemente la situazione:

Il fenomeno El Nino/La Nina (chiamato ENSO: El Nino-Southern Oscillation) nella stagione invernale ha sempre avuto un impatto fondamentale determinando molto spesso la circolazione dominante e le diverse anomalie di pressione nel vecchio continente.

Però alla fine una vera e propria verifica non è mai stata fatta, almeno a livello amatoriale, ed è per questo che ho deciso ogni inverno di verificare se le dinamiche trimestrali potessero essere sovrapponibili a quelle ipotizzate basandoci unicamente sul fenomeno di El-Nino.

In secondo luogo io sono un fervente assertore che i vari indici teleconnettivi siano del tutto inutili per proiezioni future, questo per via di scetticismo nato dal seguire ogni anno l’avverarsi di cose diverse da quelle preventivate e per via della natura puramente descrittiva che possiedono (non a caso il loro scopo è dare una sintesi di ciò che è avvenuto, non di ciò che avverrà).

Quindi ho preso la serie di reanalisi NOAA che parte dal 1948 e ho valutato e classificato le fasi ENSO per ogni bimestre Ottobre-Novembre (i due mesi precedenti all’inverno), quindi classificando gli inverni successivi in base al tipo di Nino o Nina presenti in questo bimestre.

Il fenomeno dell’ENSO è stato classificato in 7 diverse modalità:

Nino West Based

Nino East Based

Nino Central Based

Neutral

Nina West Based

Nina East Based

Nina Central Based

 

Ogni modalità poi è stata divisa in Debole (che comprende anche la classificazione “Media”) o Forte

 

Per il bimestre 2013 l’ENSO è rimasto nuovamente in zona neutra (come nello scorso inverno), questo complica le cose e probabilmente poterà ad una proiezione errata (anche se quella dello scorso anno si è rivelata abbastanza simile a ciò che è poi accaduto).

Questi sono gli anni che hanno visto un ENSO neutro (NB: l’anno è riferito al bimestre Ott-Nov, quindi l’inverno ad esso successivo è codificato con l’anno seguente)

1952

1958

1959

1961

1978

1980

1981

1993

2012

 

Ovviamente l’ENSO di tipo neutro non è stato codificato in Medio-Debole o Forte

Passiamo quindi alle proiezioni trimestrali basandoci unicamente su una media degli anni sopra citati

 

Geopotenziali 500hPa

Avrei commentato questa carta se fosse stato Dicembre, ma credo sia superfluo dire che quest’anno l’indice ENSO non è per niente utile nello spiegare questo non-inverno che abbiamo vissuto.

 

Anomalie T suolo

Stesso discorso di prima

 

Anomalie T 850hPa

Stesso discorso di prima

 

Conclusioni:

Possiamo affermare che l’indice ENSO quest’anno ci avrebbe indicato un inverno del tutto simile a quello scorso ma che ci siamo trovati in realtà in una condizione completamente diversa.

Per il mese di Marzo sarà comunque fatta la verifica della proiezione.

 

FBO

4 pensieri su “La Rubrica di NIA: l’influenza dell’ENSO negli inverni europei – proiezione Inverno 2013/14

  1. Ciao Fabio!
    Bella reanalisi.
    Probabilmente il pattern invernale è determinato anche da altri fattori come la QBO in prima istanza e secondariamente l’attività solare.

    Ciao
    Fano

      (Quote)  (Reply)

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