Tutti gli articoli di ice2020

Ci scusiamo coi lettori, ma ci sn dei problemi tecnici…

…che nn ci permettono di pubblicare nuovi pezzi, se lo facciamo addirittura il blog risulta bloccato!

Tra l’altro oggi dovevamo pubblicare un pezzo incredibile del nostro Riccardo sugli indici climatici del prossimo inverno, una roba molto grossa per gli amanti della neve e del gelo!

Abbiamo già avvisato il nostro web-master Alessio, e speriamo di risolvere il prima possibile!

 

Grazie per l’attenzione, NIA.

Anche il Meteoffice crede alla PEG!

Nell’ambito della discussione internazionale sul Global Warming, spuntano anche le previsioni del Meteoffice, sul possibile inizio di una nuova PEG (Piccola Età Glaciale), quanto meno sulle Isole Britanniche.

Questa previsione è basata sulle ricerche riguardanti l’attività solare.

Avevamo detto che, durante un ciclo solare, sono forti le variazioni di irraggiamento soprattutto nello spettro dell’ultravioletto, mentre sono piccole le variazioni nella quantità di radiazione complessiva… Continua la lettura di Anche il Meteoffice crede alla PEG!

Jasper Kirkby sugli ultimi risultati inediti dell´esperimento Cloud del CERN…

NASA Image_of_Earth's_Interrelated_Systems_and_Climate_-_GPN-2002-000.121

L’ultimo nato della esperimento CLOUD al CERN
di Sebastian Luning e Fritz Vahrenholt

http://science.orf.at/stories/1717291/

Il 10 maggio 2013,  la ORF austriaca, ottenne  una rara intervista  con il direttore dell’esperimento CLOUD presso l’Organizzazione europea per la ricerca nucleare, Jasper Kirkby. Nell’ambito del progetto CLOUD, che sta indagando sulle conseguenze che l’attività solare  riveste per la formazione di nubi attraverso il meccanismo della radiazione cosmica e l’impatto che potrebbe avere sul clima terrestre

Jasper Kirkby in laboratorio

Jasper Kirkby  è il capo dell’esperimento CLOUD al CERN Nell’esperimento, i ricercatori austriaci coinvolti: i team di  Armin Hansel , Università di Innsbruck e di  Paul Winkler  , l’Università di Vienna.

Ecco un estratto dell’intervista che vale la pena di leggere:

ORF: Qual è il rapporto tra l’attività solare e la radiazione cosmica?…… Continua la lettura di Jasper Kirkby sugli ultimi risultati inediti dell´esperimento Cloud del CERN…

Il caso delle macchie scomparse (4°parte)

Svariate testimonianze dimostrano che, tra il 1645 e il 1715, l’attività solare subì un drastico rallentamento: probabilmente quello non fu un episodio isolato

– Articolo ripreso dalla rivista “Le scienze” n°109 del Settembre 1977 su segnalazione del nostro Zambo-

La prima parte è disponibile al seguente link : http://daltonsminima.altervista.org/?p=22855

La seconda parte è disponibile al seguente link : http://daltonsminima.altervista.org/?p=22892

La terza parte è disponibile al seguente link : http://daltonsminima.altervista.org/?p=24552

 

A questo punto del mio lavoro di detective la natura del caso era ovviamente cambiata completamente. Ben pochi dubbi potevano sussistere: Maunder e le antiche compilazioni erano nel giusto. Un ultimo potente indizio restava a disposizione negli anelli annuali di crescita di vecchi alberi.

L’isotopo radioattivo carbonio 14 è prodotto nell’alta atmosfera terrestre dall’azione dei raggi cosmici galattici. Il flusso di quei raggi cosmici è però modulato dall’attività solare, che modifica la struttura del campo magnetico esteso del Sole. Quando il Sole è molto attivo, il suo campo magnetico esteso fa da schermo alla Terra contro parte dei raggi cosmici galattici, cosi che un numero minore di essi può interagire con l’alta atmosfera e solo una quantità più ridotta di carbonio 14 può essere sintetizzata.

Quando il Sole è meno attivo, il suo campo magnetico esteso si indebolisce; la Terra riceve allora una dose più elevata di raggi cosmici e il contenuto di carbonio 14 nell’atmosfera cresce. E vero che la produzione di carbonio 14 non dipende solo dall’attività solare. Ciò nonostante, se potessimo disporre di informazioni precise sulla quantità di carbonio 14 che fu presente nell’atmosfera in passato, avremmo contemporaneamente una indicaziane dell’attività del Sole nei tempi passati. Gli alberi ci forniscono proprio quelle informazioni, già organizzate in suddivisioni annuali mediante gli anelli di accrescimento. Il carboniò 14 sintetizzato nell’alta atmosfera finisce negli alberi con l’assorbimento di anidride carbonica nella fotosintesi. Il rapporto tra l’abbondanza di carbonio 14 e quella dell’isotopo comune del carbonio nell’anidride carbonica all`atto di formazione di ogni anello può essere determinate analizzando il legno che forma l’anello. Questa analisi viene effettuata accuratamente da molti anni in appositi laboratori in cui si studiano gli anelli degli alberi, saprattutto perchè le informaziani sull’abbandanza del carbonio 14 nel passato sono indispensabili per una precisa datazione, mediante carbonio 14, in archeologia e in altre discipline. Numerosi specialisti in quel campo hanno posto in rilievo la potenziale importanza dei dati del carbonio 14 come un metodo per valutare l’attività del Sole nel passato…. Continua la lettura di Il caso delle macchie scomparse (4°parte)

Il presidente dell’ IPCC nega il rallentamento del Global Warming… rassegne stampa straniere…

Rajendra Pachauri , il capo del pannello climatico delle Nazioni Unite , ha respinto le conclusioni di un rallentamento del riscaldamento globale . ” C’è sicuramente un aumento della nostra convinzione che il cambiamento climatico è in atto e che gli esseri umani sono i soli responsabili , ” ha detto . ” Non credo che ci sia un rallentamento ( nel tasso di aumento della temperatura ) . Vorrei attirare la vostra attenzione che l’Organizzazione meteorologica mondiale , ha chiaramente indicato , sulla base di osservazioni che il primo decennio di questo secolo è stato il più caldo nella storia . E credo che il resto sarà fatto uscire dalla relazione stessa . ” – Roger Harrabin , BBC News , 23 settembre, 2013

In realtà i dati mostrano che le temperature globali non sono in aumento nel modo in cui gli scienziati del clima avevano previsto . Ora il Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico deve affrontare un problema : pubblicizzare questi risultati e incoraggiare gli scettici – o tacere. – Axel Bojanowski , Olaf Stampf e Gerald Traufetter , Spiegel Online , 23 set 2013….. Continua la lettura di Il presidente dell’ IPCC nega il rallentamento del Global Warming… rassegne stampa straniere…