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I raggi cosmici, la copertura nuvolosa e l'arretramento dell'ITCZ…verso una nuova PEG?

Al CERN quest’anno si inizieranno gli esperimenti per valutare la veiridicità scientifica della teoria di Svensmark, ovvero della correlazione dei raggi cosmici con la formazione delle nuvole nella bassa troposfera, in gardo poi di riflettere i raggi UV solari causando un raffreddmento costante del clima terrestre. Al CERN sono convinti che se il sole influenza il nostro clima, lo fa indirettamente tramite appunto la copertura nuvolosa dovuta ad un aumento dei raggi cosmici dallo spazio. Il dottor Kirkby del CERN è uno dei principali scienziati che si occupano dell’esperimento dei raggi cosmici. Egli inoltre sostiene che grazie proprio alla modulazione dei raggi cosmici, l’ITCZ potrebbe essere stata spostata più in basso nel corso della Piccola Era Glaciale durante il Minimo di Maunder, e ciò è in linea con la teoria di Willis Eschenbach che afferma che l’ITCZ è un meccanismo termostatico per il pianeta dotato di una certa amplificazione di effetti.

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Nello specifico cosi recita Kirkby:

“L’attuale teoria dei cambiamenti climatici nell’era industriale è che essa è causata dai gas a effetto serra di origine antropica, con contributi relativamente piccoli di componenti naturali, quali il sole. Tuttavia, le ricostruzioni paleoclimatiche dimostrano che il clima è spesso variato nella sua storia e sono stati presenti anche altri periodi di riscaldamento anche più forti dell’attuale, anche se ancora i meccanismi alla base di queste variazioni non sono state ancora trovati. Alcune di queste ricostruzioni mostrano chiaramente le associazioni con la variabilità solare, che viene registrata in funzione degli archivi dei radio-isotopi passati che misurano le variazioni di intensità dei raggi cosmici. Tuttavia, nonostante la crescente evidenza della sua importanza, la variabilità climatica solare rischia di rimanere solo una teoria fino a cheun meccanismo fisico non sia trovato.”

“I cambiamenti stimatidell’ irradianza solare nel corso dei secoli sembrano essere troppo piccoli per poter causare dei cambiamenti del clima. Ciò solleva la questione di capire se i raggi cosmici possano influire direttamente sul clima, fornendo un efficace meccanismo di forzatura solare indiretta. Infatti recenti osservazioni del satellite – anche se contestate – suggeriscono che i raggi cosmici possono incidere sulle nuvole. Proprio questo sarà oggetto di indagine nel CLOUD esperimento, che inizia a prendere piede presso il CERN PS nel corso di quest’anno. “

Fonte grafico e articolo: www.wattsupwiththat.com

Io posso solo aggiungere che già da ora, come anche ben documentato da NIA, l’ITCZ sta effettivamente arretrando…aspetto con ansia i risultati dell’esperimento del CERN.

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Simon