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Gli inverni nella PEG (sesta ed ultima parte)

C’eravamo lasciati con il Gennaio 1779, mese per antonomasia delle inversioni, ripartiamo a parlare degli inverni della fine del 1700.

Partiamo con l’inverno 1784/85, inverno lunghissimo ( in Inghilterra il più lungo in assoluto ) con episodi nevosi in Europa a quote basse da inizio Ottobre ad inizio Aprile, in Svizzera per esempio il manto nevoso al suolo rimase per circa 150 giorni, ma fu il mese di Marzo che fece scalpore, in gran parte del continente fu il mese più freddo del semestre invernale ed il marzo più freddo di sempre ( anche se in molti osservatori è superato dal Marzo 1845, diciamo quindi che questi due mesi se la giocano alla pari ) soprattutto nell’est dell’Europa, per citare il caso limite, a Praga si raggiunse la temperatura minima di -27.6°C che è tuttora il valore più basso mai raggiunto ( a Praga il mese chiuse abbondantemente negativo, quasi -8°C, che sarebbe stato un valore eccezionale anche per Gennaio ).

Per rimarcare l’incredibile durata di quell’inverno vorrei sottolineare come sia il mese di Ottobre ( 1784 ) che quello di Aprile ( 1785 ) sia entrambi il 2° mese più freddo di sempre per Monaco di Baviera ( quello fu il 5° semestre invernale più freddo di sempre senza però avere nei tre mesi invernali un periodo di gelo intenso ).

Passiamo ora ad un altro inverno lunghissimo, il 1788/89 dove Dicembre risultò essere il più freddo di sempre in Europa, il freddo iniziò però a Novembre dove Londra raggiunse la temperatura di -21°C ( il 25 Novembre ), in Inghilterra sul Tamigi vennero organizzate più fiere sul ghiaccio lungo il l’intero semestre ( a dimostrare della dinamicità di quell’inverno ), in Italia invece gli effetti si sentirono nel mese di Dicembre, dove la laguna veneta rimase gelata per 18 giorni, a fine mese nevicò sia a Roma che a Napoli ( dove l’accumulo raggiunse i 40cm ), gelarono anche i fiumi in Puglia. Di quell’inverno verrà certo ricordato il capodanno ( forse il più freddo di sempre ) dove Parigi raggiunse la temperatura di -21°C, come detto però il freddo rimase fino a Marzo, per esempio in Olanda a De Bilt il mese ( Marzo 1789 ) chiuse al pari di quello del 1785.

questa era la disposizione barica del Dicembre 1788
questa era la disposizione barica del Dicembre 1788

Interessantissimo il Giugno 1793 dove nevicò a Padova ( e probabilmente in gran parte del Veneto ) durante i primi giorni del mese.

Passiamo ora all’inverno 1794/95 dove il mese di Gennaio fu uno dei più freddi in Italia, gelò infatti la laguna veneta, in Inghilterra il Tamigi rimase gelato da fine Dicembre ad inizio Marzo ( più di 2 mesi ), mentre in quell’inverno fece scalpore il congelamento di parte del Mare del Nord ( si racconta che la cavalleria francese riuscì ad assalire delle navi olandesi rimaste bloccate tra i ghiacci ).

Segnalo poi un inverno praticamente sconosciuto ( non ho trovato nessuna fonte ), quello del 1798/99, spaventoso per l’est Europa, dove fu il più freddo dell’intera serie ( e di parecchio anche ), per esempio a Praga il mese di Gennaio chiuse a -12.2°C, 2° mese più freddo di sempre ( 1° il Febbraio 1929 con -13.7°C, 3° il Dicembre 1788 con -12.0°C e 4° il Febbraio 1956 con -11.7°C )

Iniziamo con il 1800, la PEG finisce per antonomasia con il 1850, anche se è ovvio che il distacco non è stato netto, si sono verificati episodi di gelo ( anche da record ) nel periodo successivo, però dopo il 1850-1855 i ghiacciai cominciarono a ritirarsi per poi non avanzare più ( se non per qualche piccolo periodo ).

Partiamo subito con l’inverno 1813/14 divenuto famoso per essere l’ultimo su cui sia stata organizzata la fiera sul ghiaccio a Londra sul Tamigi ghiacciato, gelò anche la laguna veneta, il freddo si concentrò principalmente tra Febbraio e Marzo ( in Italia Febbraio fu uno dei più freddi di sempre ). Quel periodo fu molto secco nel periodo invernale, cosa che faceva da contrasto alle estati notevolmente fresche e piovose, un caso su tutti fu il 1816 conosciuto come l’anno senza estate ( in Italia è l’anno più freddo dal 1700 ), i ghiacciai raggiunsero il picco massimo di avanzata per poi stabilizzarsi e cominciare a ritirarsi come detto dalla seconda metà del secolo. Citiamo il 1825/26 per aver portato il Tamigi quasi al congelamento totale, ma non tale da poterci passare sopra.

Passiamo ora ad uno degli inverni più famosi, il 1829/30, uno tra i più freddi in assoluto ( battuto solo da pochi altri inverni ) a De Bilt che presenta l’archivio più lungo ( e soprattutto completo ) l’inverno si chiuse come il più freddo dal 1700 ( e quindi 1708/09 compreso ), con una media trimestrale inferiore ai -3°C ( tale valore fu eguagliato con l’inverno 1962/63 che in molti osservatori risulta essere più freddo del 1829/30 ), inverno molto precoce ( Novembre è tra i più freddi di sempre in Europa ) il freddo rimase fino a Febbraio.

Famosissima fu la neve che ricevette la pianura padana, a Bologna l’accumulo al suolo ( non stagionale ) raggiungeva i 2m a fine stagione, in Gennaio si arrivo fino a -16°C ( temperatura che per esempio all’aeroporto fu raggiunta recentemente solo nel Gen-79, nel Gen-85 e nel Feb-91 ) , a Milano l’inverno è il più freddo di sempre con il mese di Gennaio che è il 2° mese più freddo in assoluto. Il Bimestre Dicembre-Gennaio di quell’inverno è tutt’ora uno dei più freddi per l’Europa.

questa era la disposizione barica del Gennaio 1830
questa era la disposizione barica del Gennaio 1830

Un altro inverno molto freddo per l’Europa fu il 1837/38 dove Parigi e De Bilt fecero registrare il mese di Gennaio come uno dei più freddi dell’archivio, incredibile come l’Italia sia stata lasciata in disparte, a Milano fu un inverno mite e sopra-media.

Invece in Inghilterra a Londra si raggiunse la temperature minima di -23°C, il Tamigi non gelò, forse per l’escursione termica elevata ( o forse per le stesse cause per cui non gelò nel 1962/63 ).

Concludiamo infine con l’inverno 1844/45, inverno molto freddo ma anche molto tardivo, il freddo intenso iniziò a Febbraio e proseguì fino a Marzo che risultò essere il più freddo per il continente al pari del Marzo 1785, per esempio in molti osservatori Marzo fu freddo quanto Dicembre e molto di più di Gennaio.

Termina qui questa raccolta di inverni del periodo più amato e ambito dai meteo appassionati.

FONTI:

http://it.wikipedia.org/wiki/Inverni_freddi_in_Europa_dal_XV_secolo

http://www.meteogiornale.it/news/archive.php?type=topic&id=189

http://www.wetterzentrale.de/klima/

http://www.tutiempo.net/clima/

Grazie a tutti, adesso mi prendo una bella pausa, poi la prossima settimana scriverò un altro articolo.

FABIO

PS: per chi si fosse perso le precedenti “puntate” o volesse darne una ripassata, cliccare sui seguenti link:

http://daltonsminima.wordpress.com/2009/03/03/gli-inverni-nella-peg-prima-parte/

http://daltonsminima.wordpress.com/2009/03/04/gli-inverni-nella-peg-parte-seconda/

http://daltonsminima.wordpress.com/2009/03/07/gli-inverni-nella-peg-parte-terza/

http://daltonsminima.wordpress.com/2009/03/09/gli-inverni-nella-peg-parte-quarta/

http://daltonsminima.wordpress.com/2009/03/11/gli-inverni-nella-peg-parte-quinta/

Gli inverni nella PEG (parte quinta)

C’eravamo lasciati con l’inverno 1708/09, continuiamo quindi con il resto del 1700 che vide finire la parte più cruenta della PEG ( insieme alla fine del minimo di Maunder ) e quindi con stagioni più miti ( verso la fine del secolo ci saranno alcuni tra gli inverni più miti degli ultimi 500 anni, battuti solo dal 2006/07 ).

Partiamo con l’inverno 1715/16, molto rigido, il Tamigi gela a fine Novembre per scongelarsi solo per i primi di Febbraio, si potè quindi organizzare di nuovo la Fiera dei Ghiacci. Nel continente è da segnalare il congelamento in due momenti della Senna a Parigi, in Italia invece si registrarono ben 37 nevicate in Piemonte ( da Novembre a Marzo ) con la vegetazione che fiorì solo per i primi di Aprile. A De Bilt in Olanda il mese del Gennaio 1716 risulta avere un valore di -5°C ( media mensile ), inferiore ai -4.8°C del Gennaio 1709 per esempio. Aggiungo anche il 1716/17 dove viene segnalata molta neve a Roma, ma nulla più, neanche l’entità dell’accumulo.

Il Tamigi gelò inoltre nel 1728/29 come anche la laguna veneta, ma l’episodio non fu severo, bisogna aspettare il 1739/40 prima di trovare un signor inverno, in Inghilterra il Tamigi gelò per Natale e dopo pochi giorni il ghiaccio permise di organizzarci sopra la Fiera, a Londra la temperatura infatti raggiunse il valore di -22°C e la maggior parte dei fiumi Inglesi gelarono, questo inverno è stato uno dei più freddi per le isole britanniche ( solo il 1962/63 come livelli di freddo è paragonabile a quell’inverno, infatti esso risulta essere il più freddo dal 1741 ).

Nel resto del continente l’inverno non fu da meno, il gelo duro più di 2 mesi e i fiumi rimasero gelati fino a metà Marzo ( a De Bilt il mese di Gennaio chiuse a -4.5°C, mentre a Berlino il bimestre Gennaio-Febbraio chiuse come uno dei più freddi di sempre, -8°C ), la laguna veneta gela nuovamente e a Roma la neve cade abbondante.

fabioFONTE immagine: http://www.meteogiornale.it/images/news/midi/17363a.gif

sottotitolo immagine: questa era la disposizione barica del Gennaio 1740

Curioso l’inverno successivo, il 1740/41 dove il mese di Novembre ( 1740 ) è stato il più freddo del semestre invernale ( quel Novembre è il più freddo della serie sia di De Bilt che di Berlino e probabilmente il più freddo per l’Europa ).

Segnaliamo anche il Gennaio 1744 dove a Palermo l’accumulo stagionale di neve raggiunse il mezzo-metro ( valore mai più neanche avvicinato ),fu però il Gennaio 1755 un mese veramente rigido per l’Italia, con la laguna veneta che ghiacciò per uno spessore di 43cm in profondità, il mese fu secchissimo, infatti non ci sono state precipitazioni nevose, solo l’adriatico grazie allo stau ricevette accumuli discreti, in Inghilterra invece l’inverno si concluse mite, infatti non vengono segnalati casi di congelamento dei fiumi. Molto freddo fu anche il 1762/63, a Parigi il mese è uno dei più freddi ( -2.4°C ) e a Londra il Tamigi gelò completamente, mentre a De Bilt Gennaio chiuse al 3° posto tra i mesi più freddi con -5.8°C ( primo il Gennaio 1823 con -7°C e secondo il Febbraio 56 con -6.7°C che ovviamente risulta il mese più anomalo )

Passiamo ora all’inverno 1766/67, il Tamigi gelò nuovamente e nella campagna inglese si raggiunsero temperature fino a -27°C, in Italia il mese di Gennaio per Milano risulta essere il più freddo dell’intera serie, -4.6°C ( ma non il più anomalo che è il Febbraio 56 ), anche se casualità vuole che nel complesso non risulti tra i più freddi, anzi, addirittura si concluse più mite dell’inverno precedente. Da segnalare il Gennaio 1779, in mezzo ad un inverno molto mite questo Gennaio è forse il simbolo delle inversioni termiche, infatti esso è il mese più freddo dell’archivio di Innsbruck ( dal 1777 in poi ) con -11.9°C, è incredibile se si pensa che non c’è stata alcuna irruzione fredda e che nel resto dell’Europa il mese si concluse con valori normalissimi per il periodo ( Milano per esempio chiuse il mese a -0.4°C )

Volevo concludere dicendo che come certamente avrete notato i dati a mia disposizione per questo periodo sono decisamente aumentati e la fatica a scrivere gli articoli ne risente parecchio, quindi potrei metterci più tempo a scrivere i prossimi, fortuna vuole che mi mancano meno di 100 anni al 1850. Non è facile riuscire ad ordinare tutto questo ammasso di dati.

FINE PARTE QUINTA

FABIO