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Appello a tutti i lettori NIA: SOHO ha bisogno del nostro aiuto, VOTATE NUMEROSI!!!

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Il Solar and Heliospheric Observatory (SOHO) è arrivato in finale nel
NASA Mission Madness”
E’ un torneo dove i sostenitori di ogni missione spaziale NASA votano per la loro missione preferita.

Visto che questa spacecraft ha permesso a tutti noi di seguire lo straordinario massimo solare del 2001 e l’ancora più eccezionale minimo solare che stiamo vivendo invito tutti i lettori di N.I.A.
a votare per SOHO che purtroppo in finale sta perdendo (45% vs 55% contro SPB).
I dettagli li trovate direttamente sul sito web di SOHO:

Manca poco tempo, per favore votate in più che potete! Si può votare anche più volte!!!
Avanti ragazzi!
Alessandro

Un'amara sorpresa dalle misure del satellite ERBS per i sostenitori dell'AGW: altro duro colpo all'IPCC!

L’effetto serra

Un corpo nero, in fisica, è un sistema in grado di assorbire tutta la radiazione che lo colpisce. Essendo in perfetto equilibrio termico, per la conservazione dell’energia, esso emette tutta la quantità di radiazione che assorbe dall’esterno. La radiazione emessa a diverse lunghezze d’onda prende il nome di spettro di emissione del corpo nero e dipende soltanto della sua temperatura. Il Sole come anche la Terra sono sistemi in equilibrio termico e si comportano, almeno approssimativamente come due corpi neri. Il primo si trova ad una temperatura di 6000 K ed emette soprattutto nel visibile (vedi l’immagine sotto). La seconda riceve la radiazione solare e la riemette sotto forma di radiazione infrarossa trovandosi ad una temperatura di 255 K .

Fonte: http://physics.schooltool.nl/irspectroscopy/images/planck_black-body_radiation.png
Fonte: http://physics.schooltool.nl/irspectroscopy/images/planck_black-body_radiation.png

L’atmosfera terrestre è più o meno trasparente alla radiazione solare, ma non alla radiazione infrarossa emessa dalla Terra per la presenza del vapore acqueo, delle nuvole e in misura molto minore della CO2. L’incremento della quantità di gas serra presente in atmosfera determina un innalzamento della sua temperatura perché è maggiore la radiazione infrarossa assorbita. Se, ad esempio, si raddoppia la quantità di anidride carbonica in atmosfera si ha un innalzamento di temperatura di circa 1°C.

Un processo interno al clima che risponde ad un riscaldamento in modo da amplificare la risposta è noto come feedback positivo. Un processo che diminuisce la risposta prende il nome di feedback negativo.. La preoccupazione maggiore degli scienziati dell’IPCC risiede nel fatto che questo incremento di temperatura porterebbe ad un maggiore assorbimento di radiazione infrarossa da parte del vapore acqueo e delle nuvole e avverrebbe di conseguenza un ulteriore incremento di temperatura (feedback positivo). Il modello climatico GCM (General Circulation Models) a cui si riferisce l’IPCC calcola che questo nuovo aumento vari da circa 1,5°C a 5°C.

In questa descrizione semplificata dell’effetto serra, che comunemente viene insegnata anche a scuola, si tiene conto solo dello scambio di calore mediante irraggiamento che porterebbe rapidamente ad una temperatura dell’atmosfera di 77 C. Come ben sapete non è così, la temperatura è di soli 15 C e questo è dovuto al fatto che lo scambio termico nell’atmosfera non è semplicemente radiativo, ma anche convettivo. Si muovono grande masse di aria che trasferiscono parte del loro calore alla terra e in particolar modo agli oceani. Tutte le oscillazioni di temperatura note come El nino, la PDO (Pacific decadal oscillation), etc, sono associate alla dinamica interna atmosfera-oceani e influenzate da questo scambio termico. Queste variazioni su scala annuale e decennale influenzano anche i meccanismi di feedback.

Una grossa sorpresa dalle misurazioni satellitari

Le misure di radiazione emessa dall’atmosfera nello spazio, fatte dal satellite ERBS, ci mostrano che esiste un totale disaccordo con le previsioni dei modelli climatici a partire dal 1989. La cosa si vede chiaramente nell’immagine sotto, dove vengono riportate sulle ordinate le variazioni di radiazione infrarossa misurate fuori dall’atmosfera terrestre (linea rossa), e quelle previste mediando su vari modelli climatici (linea tratteggiata). I valori misurati superano di 7 volte quelli previsti.

fonte: http://wattsupwiththat.files.wordpress.com/2009/03/lindzen4.png
fonte: http://wattsupwiththat.files.wordpress.com/2009/03/lindzen4.png

Come è possibile spiegare questo totale disaccordo a partire dal 1989? La risposta la fornisce il professore Alfred Sloan del MIT. L’ atmosfera terrestre può contenere energia termica solo entro un certo limite. Esiste una temperatura di equilibrio che superata determina una emissione di radiazione verso lo spazio e ciò costituisce un forte feedback negativo che mitiga il cambiamento climatico. I nuovi calcoli indicano che un raddoppio di concentrazione di C02 a livello mondiale determinerà un aumento di soli 0,3 gradi, un effetto talmente piccolo che si potrebbe confondere facilmente con le normali variazioni climatiche.

Ecco un semplice e simpatico esempio di feedback positivo e negativo. In auto, i pedali del freno e dell’accelerazione fungono da feedback negativi, infatti servono a ridurre la velocità se andiamo troppo veloce o ad aumentarla se andiamo troppo piano. Se qualcuno inverte la posizione dei due pedali senza informarci, avremmo un feedback positivo: aumentiamo la velocità quando andiamo troppo veloci e rallentiamo quando andiamo troppo piano.

La cosa assurda è che il capo degli allarmisti climatici, James Hansen, consigliere di Al Gore, ha affermato che il feedback positivo descritto nella prima parte avrebbe portato gli oceani a bollire. Se guardiamo alle concentrazioni di CO2 nelle epoche geologiche sappiamo che esse sono state molto superiori a quelle attuali, eppure, non è avvenuto nulla del genere. La teoria del feedback positivo sostenuta da Hansen, che è un dipendente della NASA, è stata smentita, ironia della sorte, proprio da un satellite della Nasa stessa.

Fonti:

http://wattsupwiththat.com/2009/03/30/lindzen-on-negative-climate-feedback/

http://it.wikipedia.org/wiki/Corpo_nero

http://www.cato.org/pubs/regulation/regv15n2/reg15n2g.html

http://westinstenv.org/sosf/2009/04/01/co2-negative-feedback-and-the-earths-radiation-budget/

Scritto da Angelo

NASA: meglio tardi che mai!

Dopo che il minimo in corso ha battuto quasi tutti i record passati per quanto concerne gli indici solari e dopo che si è visto che non ha la minima intenzione di terminare con macchie del ciclo 25,ehmmmmm scusate, del ciclo 23 che la stanno facendo da padrona sul ciclo 24, qualcuno alla NASA ha deciso che forse sarebbe il caso di investire dei bei soldini per capire cosa realmente stia accadendo… ecco alcuni passi essenziali tradotti (male, ma nn ho tempo) da google translate:

Si tratta di un progetto di tre anni con un finanziamento di 1,5 milioni di dollari l’anno e un finanziamento totale di 4,5 milioni di dollari per l’intera durata del progetto. This is a very good insurance and CYA policy on NASA’s part. Questa è una buona assicurazione e CYA politica da parte della NASA. They may get some interesting research out of the project and if conditions on the Sun take an unexpected turn, they can always say: “Yes Senator, NASA was right of top of the situation and we funded this new project on 3/5/2009”! Essi possono ottenere alcune interessanti ricerche del progetto e se le condizioni per la domenica prendere uno inaspettato, si può sempre dire: “Sì Senatore, la NASA ha diritto di top della situazione e abbiamo finanziato questo nuovo progetto il 3/5/2009 “!

E si sarebbero finalmente mossi perchè:

Più basso sostenuto dal flusso solare radio F 10,7 delega è stata creata nel 1947;

  • Solar wind global pressure the lowest observed since the beginning of the Space age; Pressione del vento solare globale osservato il più basso dall’inizio del spaziale età;
  • Unusually high tilt angle of the solar dipole throughout the current solar minimum; Insolitamente elevato angolo di inclinazione del solari dipolo in tutta l’attuale minimo solare;
  • Solar wind magnetic field 36% weaker than during the minimum of Solar Cycle 22; Vento solare campo magnetico più debole rispetto al 36% durante il minimo del ciclo solare 22;
  • Effectively no sunspots; Effettivamente non macchie solari;
  • The absence of a classical quiescent equatorial streamer belt; and L’assenza di un classico riposo streamer equatoriale cintura; e
  • Cosmic rays at near record-high levels. Raggi cosmici vicino al record-alti livelli.

  • Consequences Conseguenze

    • With the exception of 1934, 2008 had more instances of 3-hr periods with Kp=0 than any other year since the creation of the index in 1932; Con l’eccezione del 1934, 2008 aveva più istanze di 3 ore, con periodi di Kp = 0 rispetto a qualsiasi altro anno dopo la creazione del l’indice nel 1932;
    • Cold contracted ionosphere and upper atmosphere; and Fredda contratto ionosfera e atmosfera, e
    • Remarkably persistent recurrent geomagnetic activity. Notevolmente persistente attività ricorrenti geomagnetico.

    Ed ecco il link originle: http://wattsupwiththat.com/2009/03/12/nasa-solicits-new-studie-on-the-current-solar-minimum/

    SIMON

    La Nasa ed il Dr Hathaway ci nascondono qualcosa sull'anomalo minimo solare in corso?

    http://science.nasa.gov/headlines/y2006/10may_longrange.htm

    Questo link fa riferimento ad un’importante dichiarazione del Dr. David Hathaway, come ormai dovreste ben sapere, astrofisico di punta della NASA, risalente a maggio del 2006. Il Dr. Hathaway, dopo rilevazioni fatte dalla NASA, ci illustra i dati inerenti il grande nastro trasportatore interno al sole, tracciando poi una previsione a lunghissimo termine in merito all’ attività solare del ciclo 25°, credendo che per il 24° ciclo, pur essendo nel 2006, la previsione fosse cosa ormai sicura, con un ciclo che avrebbe dovuto essere molto intenso, uguale o superiore al precedente, tenendo presente che i cicli precedenti già avevano mostrato attività record, considerato che negli ultimi 70 anni si sono avuti i cicli solari con maggior attività degli ultimi 1000 anni. Ritornando a scrivere dei dati che ci mostrano l’attività del grande nastro trasportatore interno solare ecco ciò che ci spiegava il Dr. Hathaway: “Il grande nastro trasportatore solare ha subito un rallentamento record nella sua velocità di movimento, con valori non rappresentabili sugli attuali grafici di riferimento in quanto abbondantemente a fondo scala, questo avrà importanti ripercussioni sulla futura attività solare. Il grande nastro trasportatore rappresenta una massiccia circolazione di correnti incandescenti (plasma bollente) interne al sole, si divide in due rami quello settentrionale e il meridionale ognuno dei quali impiega 40 anni per compiere un intero ciclo. I ricercatori credono che l’intensità di tale circolazione interna al sole possa avere ripercussioni dirette sulla comparsa di macchie solari, per cui il suo rallentamento riveste una notevole importanza. Ecco un’immagine del grande nastro trasportatore di plasma incandescente interno al sole: Fonte: http://i41.tinypic.com/2r2pxts.jpg[/IMG]

    Normalmente questa circolazione interna al sole presenta una velocità di circa 1 metro al secondo, spiegava il Dr. Hathaway, e questo fino a tutto il 19° secolo; negli ultimi anni la velocità è diminuita a 0.75m/s nel ramo settentrionale e a 0.35m/s in quello meridionale, portandosi su valori estremamente bassi e mai misurati prima. Secondo la teoria e l’osservazione la velocità delle correnti interne solari ci dovrebbe indicare, in base alla sua intensità, la maggiore o minore attività delle macchie solari per i successivi 20 anni circa; con una bassa velocità si avrebbe una scarsa attività solare, con un’elevata velocità una forte attività solare. Il rallentamento misurato ci porta a prevedere che il ciclo solare 25°, il cui picco si avrebbe nel 2022, potrebbe essere il più debole degli ultimi secoli. Queste erano le allora previsioni riguardanti i prossimi 2 cicli solari del Dr. Hathaway:

    Fonte: http://i43.tinypic.com/zwoxs.jpg[/IMG]

    In rosso le previsioni del Dr. Hathaway ed in rosa, ciclo solare 24° ancora più intenso, quelle del Dr. Mausumi Dikpati (NCAR). Ma come si possono osservare dei movimenti circolatori che avvengono 200.000 Km al di sotto della superficie solare? Il Dr. Hathaway ha una spiegazione anche per questo: Lo facciamo indirettamente attraverso l’osservazione delle macchie solari, quest’ultime sono dei nodi magnetici che come bolle risalgono, spesso apparendo sulla superficie solare, dalla base del nastro trasportatore. Agli astronomi è ben noto che le macchie solari hanno un movimento di deriva che le porta dalle medie latitudini solari verso l’equatore; attualmente si crede che tale deriva sia dovuta alla velocità di movimento del nastro trasportatore, di conseguenza misurando la velocità del movimento di deriva dei gruppi di macchie solari si misura indirettamente anche la velocità del nastro trasportatore interno al sole. Il Dr. Hathaway effettua il monitoraggio della velocità del nastro trasportatore in base a quella di deriva dei gruppi di macchie solari che si muovono dalle elevate alle basse latitudini solari, il tutto viene rappresentato graficamente sul famoso “Butterfly Diagram” , dove l’inclinazione delle “ali” indica la velocità del nastro trasportatore:

    Fonte: http://i41.tinypic.com/rkbplk.jpg[/IMG]

    Usando i dati storici inerenti la segnalazione di macchie solari, il Dr. Hathaway è riuscito a fare una ricostruzione cronologica del nastro trasportatore partendo dal 1890, che ha portato ad interessanti risultati considerato che per più di un secolo tale metodo di previsione della futura attività solare si è mostrato valido. Se tale tendenza sarà confermata, il ciclo solare 25° nel 2022, potrebbe essere come la velocità del nastro trasportatore misurata negli ultimi anni, cioè così debole da far segnare parametri a fondo scala sui grafici di rappresentazione.” Questo e ciò che ci veniva spiegato circa 3 anni fa dalla NASA per bocca del Dr. Hathaway , da allora è accaduto sicuramente qualcosa di “imprevisto” che ha fatto saltare il banco dei previsori della futura attività solare, ma forse non si è trattato affatto di una variabile imprevista e il silenzio che è calato, a parte i grafici rappresentanti i forecast solari che vengono ormai rivisti e ridisegnati di mese in mese senza una minima spiegazione in merito, potrebbe essere voluto e fatto a scopo precauzionale. Ora vi spiego per bene il mio pensiero in merito, sperando che non mi giudicherete matto da legare, spesso le più ovvie conclusioni sono più vicine e facili da raggiungere di quanto si possa credere. Come abbiamo potuto leggere la chiave di volta delle previsioni del Dr. Hathaway è tutta nel monitoraggio della velocità del movimento di deriva dei gruppi di macchie solari che è direttamente proporzionale alle velocità di movimento del ramo settentrionale e meridionale del nastro trasportatore interno al sole. I dati ci indicano una vistosa diminuzione registratasi negli ultimi anni nelle velocità del ramo settentrionale del nastro trasportatore con valori di 0.75m/s ed in quello meridionale con valori a dir poco eclatanti di 0.35 m/s, ricordate che la velocità normale dei 2 rami è di 1m/s. La considerazione da farsi è che eravamo nel maggio del 2006, quindi appena agli inizi del minimo solare, ma soprattutto l’attenzione ricade sull’ arco temporale di misurazione di queste velocità, parliamo di alcuni anni prima del 2006, quindi con attività solare ancora su valori medi, per cui erano ben presenti regioni solari attive che presentavano varie macchie solari, questo con un nastro trasportatore che dava segni di notevole decadimento. Negli anni successivi al 2006 fino ad arrivare ai nostri giorni cos’è accaduto all’attività solare ? Come ben sappiamo è divenuta sempre più bassa fino ad arrivare a “very low”, bassissima, con conseguenti pochissime segnalazioni per ciò che concerne regioni attive e relative macchie solari, idem dicasi per il flusso solare che ha toccato valori molto bassi ed in alcuni casi mai misurati prima e per tutti gli altri parametri che indicano l’attività solare. Ma il movimento di deriva dei gruppi macchie solari e la relativa velocità con la quale esso si manifesta non è direttamente proporzionale alle velocità dei due rami del nastro trasportatore? Le macchie solari stesse non son dei nodi magnetici che come delle bolle risalgono verso la superficie solare partendo dalla base del nastro trasportatore? Se negli ultimi 38 mesi circa sono state presenti poche macchie solari e quelle poche spesso sono state molto piccole, se di conseguenza si è avuto uno debolissimo e spesso assente movimento di deriva di quelle piccole e sparute macchie solari di cui sopra, mettendo tutto ciò in diretta correlazione con le velocità dei 2 rami del nastro trasportatore a quale risultato si potrà mai arrivare se non a quello di poter asserire che anche quest’ultimo è ridotto ai minimi termini e quali potrebbero essere ora i suoi valori di velocità? Aggiungiamo a quanto fin’ora analizzato i dati di rilevamento della missione congiunta ESA-NASA, la famosa missione ULISSE di cui in molte altre occasioni vi ho parlato, dati che, ancora una volta, hanno fatto segnare valori mai misurati in precedenza in merito al flusso solare che è diminuito in densità del 20/25% e in temperatura del 13%, vi ricordo che gli anni di riferimento di tali dati sono gli stessi delle misurazioni delle velocità del nastro trasportatore, poiché fatti durante la terza orbita polare intorno al sole, precisamente fra Febbraio 2004 e Agosto 2008, come leggibile dal grafico di riferimento: Nella seguente immagine con grafico in sovrapposizione, potete notare la diminuzione di intensità del flusso solare, fra il periodo della prima orbita, Febbraio del 1992 e lo stesso mese del 1998,(LINEA DI RIFERIMENTO VERDE)ed il periodo della terza orbita, Febbraio 2004 ad Agosto 2008 (LINEA DI RIFERIMENTO BLU)

    276531main_mccomas-2ndimage-full

    Fonte grafico: http://www1.nasa.gov/images/content/276531main_McComas-2ndImage-full.jpg[/img]

    A questo punto, analizzati tutti questi dati da ritenersi inconfutabili, la conclusione non può essere che una, siamo al cospetto di un minimo solare storico che si prolungherà nel tempo ed i cui effetti sul clima terrestre non tarderanno a manifestarsi, considerato che i veri sensori climatici del Pianeta sono gli indici oceanici e che già mostrano segnali rilevanti, in riferimento alla PDO che mostra valori negativi, all’ ENSO che mostra valori spesso negativi e che stentano ad arrivare alla neutralità, con NINA ormai presente da più mesi a discapito del latitante NINO ed all’ AMO che pur mostrando valori medi positivi, nel breve periodo è sceso in territorio negativo. Dopo tutto questo scrivere di dati ed analisi, poniamo l’ attenzione sul silenzio di cui vi ho già accennato in precedenza, il silenzio di chi potrebbe e dovrebbe dire e che ho definito voluto e fatto a scopo precauzionale. L’ultima affermazione potrà sembrarvi esagerata, ma in realtà non lo è se solo provate ad immaginare a cosa potrebbe accadere se venisse messa a conoscenza l’ opinione pubblica mondiale su cosa sta accadendo al nostro sole e su cosa potrebbe ancora accadere correlando il tutto agli effetti che si avrebbero a livello climatico. Presumibilmente gli scienziati sanno bene ciò che potrebbe accadere e tacciono per evitare un ennesimo trauma ad una società mondiale già afflitta da gravissime crisi socio-econimiche. Questo è quanto, questo è il mio pensiero, non ho titoli ne dottorati, ma con estremo equilibrio nell’analisi dei dati e con grande onestà intellettuale sono giunto alle suddette conclusioni.

    Antonio Marino (meteoviterbo)

    La Nasa ci nasconde qualcosa?

    Ripropongo di pari passo l’intervento del forumista ICE 85 de “ilmeteo.it” che ringrazio per avermi consentito la pubblicazione.

    “Finalmente ho ritrovato l’immagine e quanto mi ero salvato a riguardo
    “il perche’ avremo un ciclo “debole” con pochi sunspot..”
    E’ una dichiarazione della Nasa di 2 anni fa esatti.. ottobre 2006 dove
    gettarono il primo sassolino “serio”.
    Dissero che il sole ha 2 grosse circolazioni o nastri trasportatori interni
    del plasma caldo, uno settentrionale e uno meridionale, a parer loro queste
    2 circolazioni sono responsabili dell’attivita’ solare e delle macchie solari stesse..
    negli ultimi anni quindi nel corso della decadenza del ciclo 23 hanno
    registrato un rallentamento cospicuo delle velocita’ dei 2 comparti
    piu’ precisamente da 1 m/s velocita’ normale di spostamento, il comparto settentrionale
    e’ sceso a 0.75 m/s metre quello meridionale a 0.35 m/s..
    Mai registrato velocita’ cosi’ basse a sentir loro da qui nasce la necessita’
    di sottoporre a tutti il problema con un comunicato..
    Qui pero’ nasce l’incongruenza Nasa, che sostiene grandi ripercussioni
    sulle macchie solari e l’attivita’ del sole .. ma emette una previsione
    sul ciclo 24 medio-alta e bassa sul successivo ciclo 25..
    Solo precauzione?.. nn hanno la certezza del legame?.. nn vogliono generare allarmismi ?..
    rimane il fatto che il calo medio fra i 2 nastri trasportatori di macchie solari
    e’ del 50% rispetto la velocita’ che la Nasa ritiene “normale”..
    il ciclo 25 e’ stato opportunamente calcolato alla meta’ del 23 appena
    passato 60 sunspot circa.. il 24 nn dovrebbe essere diverso..
    ecco perche’ personalmente credo che il prossimo sara’ un ciclo “debole”
    ed ecco perche’ nn capisco questa “incongruenza” da parte della Nasa
    che rivede e allontana sempre la ripartenza e mantiene alta la previsione
    dell’attuale 24 che va contro a quello che sostengono nel comunicato..
    e secondo me ne sanno un po’ di +..
    dimenticavo..
    La Nasa scrisse che i nastri impiegano 40 anni a compiere un ciclo completo..
    e scrisse anche che nei prossimi 20 anni saremmo andati incontro
    a una bassa attivita’ solare.. perche’ solo o proprio 20 anni ?..
    rimane il fatto che questi nastri secondo loro sono i motori dell’attivita’
    del ns sole.. maggiore e’ la loro velocita’ + intenso e’ il ciclo e viceversa.. “
    Direi che di spunti ce ne siano parecchi, e soprattutto c’è qualcosa che ci viene tenuto nascosto da parte della Nasa? Sappiamo benissimo quale impatto avrebbe sull’economia e sulla politica un sole che non “scalda” più come si deve, pensiamo alla folle rincorsa al petrolio che si avrebbe in uno scenario del genere, e alla conseguente destabilizzazione mondiale a cui si andrebbe inevitabilmente in contro… Probabilmente è solo fanta meteo-climatologia, ma non si può prima dire tutto e poi niente, tirare il sasso e nascondere la mano! Se gli americani sanno qualcosa di più di quello che vogliono far credere, parlino, perchè nel frattempo, il sole ha già fatto il primo passo!
    Perchè in funzione di quello che hanno detto, il ciclo 25 sarà basso ed il 24 normale??!!??
    Perchè in funzione di quello che hanno detto, il ciclo 25 sarà basso ed il 24 normale??!!??