Archivio mensile:Marzo 2010

Terremoti, Eruzioni Vulcaniche e Minimo Solare: coincidenza, causalità o casualità ?

Volevo allontanarmi un attimo dai temi del blog per proporre un argomento che spesso viene frainteso talora in buona, talora in cattiva fede.

Quando e come e’ possibile dire se due eventi (che potrebbero essere due terremoti, un minimo solare ed una serie di terremoti, un terremoto ed una eruzione vulcanica) hanno una qualche parentela ?

Gli esempi che ho fatto non sono casuali (ovviamente) e mi piacerebbe analizzarli insieme (giusto per dare anche spunti alla discussione). Cominciamo dall’ultimo.

Terremoti ed eruzioni vulcaniche si verificano nelle stesse aree della terra.

Se qualcuno se ne stupisce e’ solo perchè non ha studiato a scuola la teoria della tettonica a zolle (mia figlia l’ha imparata in terza media, a grandi linee ovviamente) . Il rapporto e’ quindi di causalità: sono entrambe manifestazioni dello stesso fenomeno che produce la deriva dei continenti e che mantiene vivo il campo magnetico terrestre . Chiaramente non si riesce a calcolare e a prevedere uno o l’altro evento ma, diciamo, e’ perche’ non si conoscono in modo preciso le”condizioni al contorno” che vincolano il fenomeno.

Un minimo solare ed una serie di terremoti e’ un caso decisamente differente. Potrebbe essere l’osservazione di un gruppo di persone più sveglie , come potrebbe essere un grande abbaglio. Non avendo una plausibile teoria su cui basarsi si cerca di eseguire uno studio statistico. Ma attenzione: per fare una cosa seria (all’inizio fu fatta per validare la teoria della tettonica a zolle…) servono milioni di dati e misure. Serve una elaborazione corretta dei dati e, soprattutto, imparziale. Serve quindi che gli stessi dati vengano elaborati da fonti diverse e i dati prodotti da differenti metodi di misurazione vengano elaborati dallo stesso modello statistico . E che alla fine diano gli stessi risultati. Prima dell’esecuzione dello “studio” possiamo parlare di COINCIDENZA. Se lo studio dà esito positivo possiamo cominciare a supporre una causalità , ma senza un adeguato supporto teorico non si potra’ ancora avere la certezza, si tratterà di una “legge empirica”.

Se invece dallo studio dei dati non emerge significativa correlazione si dovra’ parlare di casualità. E qui arriviamo all’ultimo punto.

Due terremoti che avvengono in tempi vicini ma in luoghi abbastanza distanti . A prima vista potrebbe sembrare che ci sia una forte correlazione tra gli eventi e che ci sia un comune “motore” . Ma in questo caso ci viene in aiuto la statistica pura. Eventi come terremoti, esplosioni di novae e supernovae, ma anche piu’ prosaicamente deragliamenti di treni, incidenti aerei etc. vengono classificati in statistica come “eventi rari” (eventi la cui probabilità di accadere è molto bassa rispetto alla normalità). Tramite calcoli puramente teorici si trova che la probabilità di tali eventi e’ distribuita secondo la cosiddetta “curva di Poisson”. Procedendo nei conti e’ possibile calcolare (sempre in modo puramente teorico) la probabilità che un evento raro capiti dopo un certo tempo da un altro. E si trova una cosa apparentemente “mistica” ma interessantissima. GLI EVENTI RARI ARRIVANO A SCIAMI . Ho detto “mistica” perche’ il risultato si applica a un qualsiasi evento raro (dall’incidente aereo al terremoto) a prescindere dalle cause scatenanti. All’osservatore sembrerà che ci sia una “volontà superiore” o , quantomeno una correlazione tra gli eventi. E invece no.

Se ci pensiamo bene , se non arrivassero a sciami sarebbero equispaziati…Ma allora non sarebbero piu’ eventi casuali, oltre che rari…

Sarebbero perfettamente prevedibili …

Per i curiosi , la legge esatta e’

Pk (t) = e^(-?) *(?T)^(k)/k!

che indica la probabilità che in un tempo T si verifichino k eventi (indipendenti e completamente casuali) la cui frequenza media nell’unità di tempo è ? mentre ?T è il numero medio di eventi nel tempo T).

Altri approfondimenti: http://it.wikipedia.org/wiki/Distribuzione_di_Poisson

By LUCA NITOPI

Intanto eruzione in Islanda: L’attenzione rimane comunque alta: stando ad esperti, non è escluso che l’attività vulcanica prosegua già nell’immediato visto anche come in passato le eruzioni presso il ghiacciaio di Eyjafjallajokull precedessero di poco un più intenso risveglio del vicino vulcano Katla. «Sappiamo che un’eruzione ad Eyjafjallajokull può innescare l’attività del vulcano Katla»”

Fonte: http://www.corriere.it/esteri/10_marzo_21/eruzione%20vulcano-islanda_2eb529f4-34d4-11df-b226-00144f02aabe.shtml

Per saperne di più sul vulcano Katla: http://en.wikipedia.org/wiki/Katla

Le macchie solari nella STORIA (+ NOWCASTING DOMENICALE)

Il fenomeno delle macchie solari che oggi osserviamo e seguiamo quotidianamente, non é certo un fenomeno recente. Sempre il Sole ha avuto queste manifestazioni che oggi ancora cerchiamo di capire a fondo anche se molti passi certamente sono stati fatti. Ma come vedevano il Sole le antiche culture?

Gli antichi greci credevano che il Sole fosse il carro del dio Helios guidato attraverso il cielo da quattro cavalli.

Per gli antichi popoli mesoamericani, Maya e Incas, il Sole era un dio, e veniva osservato accuratamente registrando il cambiamento che il Sole subiva durante l´arco dell´anno, creando in tal modo dei calendari molto dettagliati e precisi. Peró secondo gli archeoastronomi non vi sono evidenze che questi popoli abbiano osservato anche le macchie solari.

La piramide Atzeca del Sole

Sebbene quindi non ci sono evidenze delle osservazioni da parte di Maya e Incas, il mito della creazione Atzeca narra che un dio oscuro ma coraggioso con il viso “butterato” si sia sacrificato nel fuoco diventando il Sole. Questo suggerisce fortemente che avevano visto macchie scure sulla faccia del Sole.

Il coraggioso eroe atzeco dalla faccia butterata che sacrificandosi crea il Sole.

Non é per nulla sorprendente che la maggior parte delle culture antiche abbiano venerato il Sole come un Dio. Il Sole é sempre stata una forza potentissima che influisce su noi uomini e sulla Terra. Il Sole ci dá calore e luce ed ha il potere di far crescere le piante.

Una immagine del Dio SOLE

Dopo che i primi europei arrivarono sulle Ande, i sacerdoti Gesuiti tornando in Europa riferirono che quei popoli credevano che era il Sole che avesse il potere di far crescere le cose, anziché il Dio cristiano!

I popoli andini non furono i soli ad adorare il dio Sole, qualsiasi civiltá si é sempre rivolta nelle sue prime fasi a quel disco che infonde luce e calore (antichi Egizi). Ed era necessario studiarlo se si volevano evitare errori nella coltivazione agricola. E quel dio era molto potente ed occorreva mantenerlo tranquillo con preghiere, offerte e devozione… non é cambiata molto la religione da quei tempi antichi.

Non ci sono molti documenti su macchie solari in quelle epoche o non sono mai esistiti o furono distrutti dagli invasori. Solo in Cina giá nell´anno 165 a.c. gli astronomi cominciarono a registrare le loro osservazioni sulle macchie solari e sui cicli.

ftp://ftp.ngdc.noaa.gov/STP/SOLAR_DATA/SUNSPOT_NUMBERS/ANCIENT_DATA/Early_Reports

Ci sono anche dei riferimenti su macchie solari da parte dei filosofi greci del 4° secolo A.C. ma nessuno di loro poteva spiegare quello che stava vedendo.

Questo é il piú antico disegno di macchie solari su un documento del mondo occidentale

Le culture successive furono fortemente influenzate poi dal pensiero aristotelico che aveva dichiarato che il Sole e il cielo erano la perfezione ideale. Fu cosí che i primi astronomi europei guardando il Sole rimasero perplessi non potendosi spiegare che la perfezione della creazione cristiana del Dio perfetto e onnipotente, presentasse delle macchie!

Prima dell´invenzione del telescopio il Sole poteva essere osservato solo in particolari condizioni di nebbia o foschia o al tramonto. Solo dopo che gli olandesi nel 1608 cominciarono a lavorare il vetro in forma concava e convessa che i misteri del cielo cominciarono a essere svelati.

Certamente i primi osservatori rimasero stupiti vedendo le macchie sul Sole che “doveva” essere invece perfettamente puro.

Storicamente furono 4 astronomi (l´olandese Johan Goldsmith noto meglio come Johannes Fabricius, Galileo Galilei, il tedesco Christopher Scheiner e l´inglese Thomas Herriot) che quasi contemporaneamente nel 1611 videro le macchie solari e tutti disegnarono a mano le macchie che stavano osservando. Questi disegni furono il primo passo per la comprensione delle macchie solari.

Ma gli astronomi non erano in accordo su quello che stavano vedendo, cosí Galileo scrisse che le macchie erano parte della superficie solare, mentre il Gesuita Scheiner non ammettendo l´imperfezione dell´astro scriveva che quelle che si vedevano non erano altro che le ombre di pianeti o satelliti in orbita attorno al Sole.

Disegno di sunspot fatti da Scheiner

Galileo, che probabilmente era il meno impigliato con la religione, continuó ad osservare quelle macchie per diverso tempo, e si accorse che le macchie avvicinandosi al bordo del sole si rimpicciolivano compattandosi, cosa che poteva succedere solo se quelle macchie erano sulle superficie e non ombre proiettate e osservó grazie alle macchie come il Sole girasse su se stesso!

Galileo e tutti gli altri fecero le prime scoperte e per nostra fortuna le fecero poco prima del minimo di Maunder!

Oggi possediamo telescopi potentissimi, camere digitali, computer, satelliti, telescopi in orbita, radar, antenne, studiamo il Sole in tutte le sue manifestazioni, ma il mistero delle macchie solari ancora non é stato svelato al 100%.

SAND-RIO

La1056 era scomparsa, ma il "Recinto di Carrington" non perdona!

Nel corso della giornata di ieri l’AR 1056 era pratcamente scomparsa, al punto che non ha preso il numero col L&N’s count…stamane si è rinvigorita, guarda caso nel transitare proprio all’interno del famoso Recinto che ormai è inutile a dirlo, ma sta acquistando sempre più credibilità!

Per quanto mi concerne, anche se è venuta meno la possibilià di avere altri giorni spotless, la continua verifica che esista un determinato “spazio” nella superficie solare dove le macchie si formano e rinvigoriscono, vale più di qualunque altra cosa in questo delicato momento del minimo solare che ci separa dal 4 luglio!

Nel sud emisfero invece stanno per emergere le 2 vecchie AR (1052 e 1053) ad una latitudine diciamo molto interessante…

Stay tuned, Simon

Si torna spotless col L&N's count, domani potremmo esserlo anche per Sidc e Noaa!

Per il L&N’s count già da oggi siamo senza macchia:

http://daltonsminima.wordpress.com/the-laymannias-count/

http://daltonsminima.wordpress.com/dati-sole-in-diretta/

La regione 1056 è scomparsa, nella 1054 resiste una timida macchiettta che domani potrebbe scomparire del tutto anche per il suo avvicinamento nel limbo occidentale del sole. L’unica cosa certa è che finora in questo mese di marzo l’attività solare ed il numero medio di sunspot è inferiore al mese di febbraio!

In molti si chiedono cosa ci iserverà ancora il nostro sole nei prossimi mesi, se saranno possibili altri giorni senza macchie consecutivi, se la teoria dell’allineamento planetario si manifesterà corretto e se si a cosa ci porterà, ad un nuovo Dalton o Maunder like o a qualcos’altro ancora!

E’ notizia di qualche giorno fa che il più eminente fisico solare del mondo, Hathaway, ha rimesso pure in dubbio la formazione delle macchie solari, e tutto ciò grazie proprio alle incongruenze che sono insorte durante questo deep solar minimum…che questo sia un monito per tutti gli scienziati del pianeta, non solo per quelli che studiano più da vicino il sole, ma anche e soprattutto per i climatologi pro AGW che basandosi prevalentemente su modelli computerizzati, pretendono di dirci ora come sarà il clima tra 50/100 anni, omettendo principalmente per ragioni di comodo, la variante solare, liquidandola come una semplice costante priva di ogni influsso sul clima terrestre!

Eh si…stiamo vivendo in tempi molto interessanti…

Simon

In Aprile 1970 le prime profezie dei climatologi: quando dicevano che oggi dovevamo essere tutti morti!

La ricorrenza del giorno della Terra sará tra pochi giorni. Saranno 40 anni che i primi profeti dell´olocausto cominciarono a minacciare l´esistenza dell´uomo su questo pianeta. Queste previsioni catastrofiche sono state una cantilena, in tutti gli anni delle comemorazioni anteriori, ma in una commemorazione tanto speciale come questa che commemora i 40 anni ci saranno certamente altri scenari ancora piú catastrofici e non possiamo dimenticare quanto divinizzato e profetizzato in passato!

Paul Ehrlich, uno dei capi profeti, aveva delle visioni eloquenti nell´Aprile del 1970:

L´inquinamento dell´aria in questi ultimi cento anni é arrivata a tali livelli che entro 5 anni l´aria sará irrespirabile.

Lo stesso Ehrlich previde nel 1973 che 200.000 americani sarebbero morti ogni anno a causa dell´inquinamento e che nel 1980 la speranza di vita degli americani sarebbe stata di 42 anni!

Nella revista Life Magazine, di Gennaio 1970, ci sono altre previsioni profetiche:

Entro 10 anni i gas urbani inquinanti non faranno sopravvivere nessuno
(…)
Nel 1985 l´inquinamento dell´aria sará cosí intenso che i raggi solari che arriveranno a terra saranno la metá di quelli degli anni passati
(…)
Sicuramente il diossido di carbonio nell´atmosfera avrá effetti sulla temperatura della Terra, portandoci ad una nuova era glaciale.(ricordo che agli inizi degli anni 70 i cliamtologi pensavano che si sarebbe entrati in una era glaciale a causa della CO2…)http://daltonsminima.wordpress.com/2009/09/14/quando-il-mondo-andava-incontro-ad-una-nuova-era-glaciale/

Un altro ecologista, Kenneth Watt, andó ancora piú lontano:

Ad oggi i tassi di azoto sono talemte alti, che entro poco tempo filtreranno la luce solare e la rimanderanno verso l´alta atmosfera e la luce sará pochissima a livello della superficie terrestra.

40 anni dopo, la popolazione degli Stati Uniti é aumentata di piú del 50%, la quantitá di miglia percorsa é aumentata del 160%, e il PIB é aumentato del 204%.

Ma come si puó vedere dal grafico qui sopra, la qualitá dell´aria é migliorata significativamente! E il grafico non parte dal 1970 quando la realtá era ancora peggiore!

Come é possíbile che questi stregoni ancora gironzolano nei vari convegni solo per impaurirci? Ma non ho dubbi, altre previsioni profetiche verranno tirate fuori, e da queste non scapperemo quest´anno , tra pochi giorni sapremo!

Infine una mia ricetta per porre fine una volta per tutte con il Riscaldamento Globale!…Basterebbe staccare l´elettricitá dai computers dell´IPCC.

SAND-RIO

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