Archivio mensile:Aprile 2010

IL GW È CAUSATO DALL`UOMO…O MEGLIO DAGLI ERRORI UMANI!

È proprio cosí, le temperature globali sono in aumento come abbiamo potuto tutti vedere dai dati che mensilmente ci sottopongono. Anche questo inverno che molti credevano freddo, freddissimo con tanta neve caduta, con la calotta polare ai massimi in tanti anni é stato in realtá molto piú caldo degli anni passati. Hanno dato la colpa al Niño, all´estate nell´emisfero sud, al fatto che tanta neve e ghiaccio erano la prova del nove del riscaldamento globale.

Ma é la realtá?

Il riscaldamento globale é di origine umana certamente, ma non come vanno dicendo gli stregoni dell´AGW, ma nel senso che ora si sta cominciando a spulciare nei dati grezzi che prima di oggi nessun aveva mai verificato tranne i soliti noti e si sta vedendo che gli errori UMANI sono tanti, tantissimi, troppi!
Errori nelle misurazioni delle centraline terrestri, errori nelle misurazioni satellitari, errori gravi e ripetuti nelle misurazioni delle boe oceaniche. E guarda caso TUTTI questi errori umani vanno verso un’unica direzione: mostrano un aumento delle temperature.

Guardiamone alcuni:

Centraline terrestri:

Negli aeroporti, e lasciamo stare che tipo di temperature, le centraline prendono automaticamente le temperature che vengono trasmesse alla torre di controllo dove qualcuno le registra molte volte anche manualmente, in tantissimi paesi ancora sottisviluppati, mentre in Europa e America si utilizza il sistema METAR che offre automaticamente le temperature e il grado di rigiada.

http://it.wikipedia.org/wiki/METAR

Nelle letture che il Metar offre le temperature negative vengono espresse con la lettera M.
E come dicevo in moltissimi aeroporti i dati sono codificati a mano. E invece di usare la semplicissima espressione -10 o -5 si scrive M10 o M5. Capita che qualche tecnico in aeroporto anziché scrivere M10 mette il piú logico e intuitivo -10 tutti questi dati vengono scartati dal sistema METAR. Inoltre il Metar non fa nessuna verifica per vedere se i dati giornalieri, anzi di ogni ora, come vengono presi, sono discordanti con tutti gli altri dati.
E anche se qualcuno si accorge dell´errore non si puó piú correggere perché i dati sono stampati e resi definitivi ogni ora. E ogni ora il NOAA li prende e li rende definitivi.
Vediamo praticamente cosa succede:
L´aeroporto russo in Siberia di Mirnvy fa parte della rete GHCN con relazioni in formato Metar. L`11 novembre 2009 qualcuno all´ora di pranzo (eheh!) dimentica di mettere la M prima della temperatura di 20 negativo e cosí diventa 20 positivo. Con questo risultato giornaliero:

E sono molti che fanno questo errore UMANO;
La cittá di Yatusk una delle pié fredde del pianeta il 14 novembre 2009 in inverno siberiano segnala una temperatura massima di + 79°F e una minima di – 23°F ovvero +26°C e minima -30,5°C.

e ancora la stessa stazione il 14 dicembre 2009 segnala

cioé +33,8 massima e – 36,6 minima.
sballando cosí le temperature medie. Che segna il 14 dicembre solo -2°C e il giorno dopo il 15 dicembre quello esatto di -32°C.

Altro esempio quello di Nizhnevartovsk sempre in Siberia il 7 dicembre 2009

E ancora il 25 dicembre è NATALE e capiamo gli uomini in Siberia con quel freddo e tanta vodka.

Un altro piccolo errore umano nel gennaio 2009 durato questo 7 ore prima di essere corretto dall´addetto che ha preso il posto del precedente addetto molto disattento.

Ma non é solo colpa della vodka, questo nelle isole Svalbard il 2 ottobre 2008

E questo ad Eureka, Northwest Territory, Canada il 3 marzo 2007.

E questo in America a Nico Station, University of Wisconsin 9 Dicembre 2009

Solo alcuni esempi di temperature da centraline e sicuramente da ora in poi ne usciranno fuori tantissimi altri perche gli scettici sono tignosi e quando si impuntano non li ferma nessuno.

Passiamo adesso alle temperature satellitari del GISS

Questo é stato scoperto per caso ma chissá quanti ce ne sono stati anche in passato.

Mostra tutta la penisola finlandese con variazioni di temperature che l´hanno resa calda calda come una zona tropicale.
La stessa GISS nel suo sito ammette che qualcuno ha dimenticato di mettere il segno – (meno) prima delle temperature.
Questo scandaloso errore é stato visto perché proprio scandaloso ma se le temperature sono di -5 o – 3 e qualcuno in qualsiasi posto del mondo si dimentica di mettere il segno negativo diventano +5 e +3 troppo poco per notarlo visivamente ma le temperature aumentano lo stesso!

Infine voglio parlare di qualcosa che NESSUNO fino ad adesso ha mai discusso: parlo delle temperature rilevate dalle boe oceaniche.
Questa é recentissima cioé tra il 9 e il 19 aprile, la boa é la numero 48534 che si trova a circa 80° Nord nel Mare Artico.

Il 9 aprile alle ore 14,30 la boa segna una temperatura dell´aria +24° anziché il -24°
Il 10 Aprile la boa alle 14,10 segna + 23,7 anziché la stessa temperatura ma NEGATIVA,
Sempre il 10 aprile alle 20,30 e alle 21 segna + 24°C.
L´11 Aprile alle 00,20 segna + 24,6
Alle 3,50 +25,1°C,: alle 5,20 +24,8°C.
Alle 10,00 + 24,9 ecc ecc…
Il 19 Aprile alle 10,10 la boa segna +16,8 anziché -16,8°C.
Ho giá verificato ed anche altre boe mostrano gli stessi errori. Ogni tanto viene trasmessa una temperatura col segno positivo anziché negativo!!
Le medie giornaliere sono sballate e le medie mensili sono una farsa! Fate qualche piccolo calcolo con excel e vedrete che basta una sola temperatura falsata giornalmente per avere un incremento della variazioni mensili… come quelle che ci stanno dando in questi mesi a cui nessuno con un poco di intelligenza crede.
Chi si vuole passare un poco di tempo potete verficarlo qui:

http://www.sailwx.info/shiptrack/shipposition.phtml?call=48534

oppure questa altra boa:

http://www.sailwx.info/shiptrack/shipposition.phtml?call=48537

Sarebbe allora il caso di verificare se questi errori si trovano in altre boe oceaniche!!

Siamo nelle mani di NESSUNO le temperature globali non valgono NULLA!!!

SAND-RIO

La serie spotless continua!

Con oggi e se confermato domani, il Sidc raggiunge l’8° giorno spotless consecutivo (il Noaa il 7°)

Sono andato a controllare i cicli facenti parte del minimo di Damon (da metà del diciannovesimo secolo ai primi decenni del 20°) e al 16° mese dopo il minimo di ciascun ciclo che sarebbe la stessa situazione temporale del ciclo 24 (cioè da dicembre 2008 ad oggi), non è mai accaduto che vi furono 8 giorni consecutivi senza macchie!

Non è possibile fare paragoni con i cicli del minimo di Dalton in quanto i dati precisi giorno per giorno nell’archivio Sidc partono solo dal 1820, ed il Dalton quindi era appena terminato.

Questa può sembrare solo statistica, ma di certo acquisisce ancora più significato se pensiamo alle diversità dei metodi di conteggio di prima con quelli attuali, a tal proposito vi faccio notare che da giorni è presente una nuova pagina in alto a fianco alle altre in cui di fatto è già partito il progetto NIA’s sunspot number che verrà presentato ufficialmente nella giornata di venerdì e che sarà interamente gestito dal nostro Fabio:

http://daltonsminima.wordpress.com/nias-sunspot-number/

Tornando al Sole, nella parte visibile non sono presenti nuove regioni, mentre è interessante notare come nel Behnid:

si stia formando un’AR nel nord emsfero con una latitudine BASSISSIMA, e sembra avere anche una discreta coalescenza magnetica…seguiamone l’evoluzione perchè se dovessse contenere delle spots, questa sarebbe da massimo senza alcun ombra di dubbio!

Stay tuned, Simon

Raffaele Bendandi (1893-1979): visita alla casa e all'Osservatorio Sismico Bendandiano

Nell’ambito della XX settimana della cultura scientifica e tecnologica svoltasi a Faenza ho potuto partecipare ad una visita guidata all’Osservatorio sismologico “Bendandi”.

Appena sono arrivato al civico n 17 di via Baldassarre Manara mi sono imbattuto nella targa commemorativa a Raffaele Bendandi che recita:

Qui visse e creò i suoi osservatori
Raffaele Bendandi
autodidatta
che ha dedicato tutta una vita agli studi
sismologci astrofisici portando alla
scienza originali contributi.
La società bendandiana lo ricorda
nella casa che la ospita e che lui
ha donato a Faenza

Questa scritta rappresenta una sintesi della vita dello studioso.

Raffaele Bendandi nacque a Faenza (Ravenna) il 17 Ottobre del 1893 da una famiglia dalle modeste condizioni economiche. Scolasticamente si fermo al titolo di quinta elementari e si specializzò successivamente in disegno tecnico, imparò il mestiere del falegname (dal padre) e fece esperienza presso un orologiaio nella riparazione di oggetti meccanici (lavoro che gli fu fondamentale nella creazione dei suoi sismografi).

Studiò da autodidatta geologia, sismologia e astronomia. A soli tredici anni iniziò le prime osservazioni del disco solare con un telescopio rudimentale fatto in proprio. (Ho avuto l’occasione di vedere alcuni schizzi delle macchie osservate datate 1910 quando il Bendandi aveva solo 17 anni). La molla che l’iniziò alla sismologia fu il terremoto della città di Messina del 1908. Nel 1915 a soli 22 anni allestì un Osservatorio Astro-Geodinamico e un laboratorio artigianale dove costruiva i suoi sismografi.

Nel 1917 sul finire della prima guerra mondiale era dislocato presso Porto Corsini, ed osservando il moto delle maree ebbe una intuizione che pose la base di tutte le sue ricerche.

Se il moto della luna influisce sulle masse liquide
l’insieme del moto di tutti i corpi celesti può agire sulle masse solide?

Dopo aver studiato il principio del fenomeno mareale e aver analizzato i terremoti del passato si cimentò nei primi esperimenti. Nel 1919 intuì che la crosta terrestre subisce effetti mareali in funzione di precise posizioni orbitali del Sole e della Luna. Nel 1920 formulò la teoria sismogenica che gli permetteva di interpretare e prevedere fenomeni geofisici. Nel 1923 di fronte ad un Notaio predisse alcuni eventi sismici puntualmente verificatisi che lo balzarono agli onori della cronaca (il Corriere della sera titolava Colui che prevede i terremoti 4 Gennaio 1924 )(link ad un altro articolo apparso su Bendandi dal Corriere della sera 5 Novembre 2004).

Molti accademici, gelosi della notorietà acquisita dal Bendandi sia a livello nazionale che internazionale, richiesero una diffida per «tutelare la scienza impedendo che venisse data tanta pubblicità alle fallaci e allarmistiche previsioni di un empirico come il Bendandi». La diffida riportava:

«L’anno 1926 a dì 31 Maggio in Faenza, nei locali di p.s.., avanti a me sottoscritto funzionario si presenta il Cav. bendandi Rafaele fu Angelo da Faenza, sismologo, il quale, a seguito d’ordine Superiore, viene severamente diffidato a non dare d’ora in avanti più a giornali esteri o italiani notizie relative a futuri terremoti con comunicatoria di adottare gravi provvedimenti a suo riguardo qualora continuasse a darle.
L’atto, confermato e sottoscritto dai firmanti: Raffaele Bendandi , Salazar Vincenzo Commissario p.s.

Faenza, 31 maggio 1926
per ogni conferma
Il Comm. p.s.
»

Nel mare dell’ostracismo scientifico italiano ci furono alcune eccezioni, come ad esempio padre Guido Alfani (1876-1940) che difese l’opera del Bendandi. Ciononostante nel 1928 la Società Sismologica Italiana con referendum interno ai membri introdusse nello statuto un articolo che permettesse l’espulsione del socio Bendandi «reo di perseguire ricerche scientifiche in aperto contrasto con quelle ufficali».

Nel 1931 pubblicò a proprie spese il libro dal titolo Un principio fondamentale dell’universo – Vol I dedicato allo studio del Sole (genesi delle macchie solari e interpretazione del meccanismo alla base del ciclo undecennale solare). Il libro ebbe scarso successo e indusse l’autore a non pubblicare il secondo libro sulle stelle variabili (uscito postumo con il titolo Le stelle soli dell’infinito).

Durante la visita una frase della prefazione del primo libro riportata su poster mi ha colpito profondamente:

La certezza di porre una pietra miliare sulla via dell’Umana Conoscenza – a gloria d’Italia, a beneficio dell’umanità – fu quel raggio di luce divina che, fugando ogni tenebra di sconforto sempre mi rianimò e sorresse nel lungo e faticoso cammino della ricerca , nel quale solo incoraggiamento mi fu l’avversità di uomini e cose.

Raffaele Bendandi

da «Un principio fondamentale dell’Universo» Opera prima del 1931

Questa frase spiega in sintesi i motivi che portano l’autore a scrivere quest’opera e danno una idea del risentimento che l’autore provava per essere stato spesso ostacolato dagli studiosi ufficiali.

Bendandi scrisse diversi articoli e partecipò in vita a numerose conferenze, ebbe numerosi riconoscimenti (ad esempio la nomina a Cavaliere nell’ordine della Corona d’italia -1923- oppure la nomina a Ufficiale dell’ordine al merito della Repubblica -1956-), ma la comunità scientifica ufficiale fu sempre molto fredda di fronte alle ricerche del Bendandi.

La sua ultima previsione risale al terremoto del Friuli avvenuto il 6 maggio 1976.

Morì i primi giorni di Novembre 1979 riverso nel suo Osservatorio.

Della visita fatta all’osservatorio posso dire che ci si stupisce della biblioteca stracolma di testi di geofisica, astronomia scritti anche in diverse lingue. E della genialità con la quale aveva costruito i sui sismografi

[slideshow]

Per eseguire le sue predizioni sfruttava le “effemeridi astronomiche” cioè calcolando la posizione dei pianeti sviluppava un poligono delle forze in atto da cui ricavava una risultante.

Dall’analisi dei terremoti passati e dall’osservazione del moto dei pianeti Bendandi era arrivato a postulare l’esistenza di ben quattro pianeti extra nettuniani. Di cui aveva calcolato distanza massa ecc…

Ritengo di aver fatto una piccola sintesi della vita del Bendandi. Prossimamente vi parlerò più in dettaglio delle sue ricerche. Vi lascio con una descrizione poetica tratta sempre dalla sua prima opera .

“La forza di attrazione è dunque l’agente principale di ogni manifestazione del mondo fisico; ed é dessa che regola il corso pianeti e dei satelliti lungo la loro orbita; che presiede allo sviluppo evolutivo delle diverse masse planetarie; che mantiene con una semplicità ammirevole quella intricatissima teoria di orbite viventi che ogni corpo celeste ineluttabilmente descrive; è dessa infine la regolatrice e l’alimentatrice di ogni manifestazione radiosa corrispondendo ad ogni sua leggera variazione un conseguente accentuarsi e un divampare della luce.

E questo soffio divino che anima di un movimento generale tutto il creato e ci offre la più eloquente testimonianza della vita dell’universo, può giustamente definirsi con l’alata parola del nostro Alighieri:

«L’amor che muove il Sole e l’altre Stelle»”

Raffaele Bendandi

da «Un principio fondamentale dell’Universo» Opera prima del 1931

Andrea B

Perché la temperatura media globale NON è una misura scientificamente valida del cambiamento climatico

Termodinamica:
Gli scienziati stanno discutendo se la Temperatura Media Globale (GMT) è un criterio valido per il bilancio termico globale / Riscaldamento globale. Il Prof. danese di termodinamica Rjarne Andresen spiega che non si può semplicemente aggiungere le temperature e poi dividerle per arrivare ad ottenere le temperature medie in un sistema di non equilibrio termodinamico.

Fig.1

Il nostro pianeta é asimmetrico. Nell´emisfero nord le terre emerse sono il 39% mentre nell´emisfero sud le terre emerse sono solo il 19%. Questo significa che la parte continentale nord é piú del doppio della parte continentale dell´emisfero sud.
A causa della capacità termica degli oceani e dell’enorme quantità di acqua che si muove in verticale e orizzontale, gli oceani assorbono quasi il 90% di tutta l’energia assorbita sulla Terra.
L´Antartide inoltre rende l’emisfero meridionale molto freddo a causa dell´albedo del ghiaccio, i venti freddi, il mare e i ghiacciai raffreddando l’aria e la superficie del mare. La vasta area oceanica comporta anche molto raffreddamento a causa della evaporazione.
Considerando anche che l´albedo del ghiaccio nell´emisfero nord si riduce molto, quando esposto a temperature sempre più alte il che rende l’emisfero settentrionale più vulnerabile al riscaldamento globale.
Questo significa che occorre molta più energia per riscaldare l’emisfero meridionale di 1 grado Celsius di quanto necessario per riscaldare l’emisfero settentrionale di 1 grado Celsius.
Le mappe che riportano il riscaldamento attuale illustrano come il riscaldamento globale nell’emisfero nord scalda molto più velocemente del Sud del mondo e di parecchi gradi Celsius in più se esposti alla stessa quantità di aumento della radiazione infrarossa.
Qui sotto la mappa che illustra le temperature alla fine di questo secolo, causato da un aumento delle emissioni di gas serra.

Fig.2

E questa é la mappa che mostra come l´emisfero nord sia più sensibile alle variazioni di temperatura.

fig.4

Tra il 1910 -1940 la maggior parte del riscaldamento ha avuto luogo nel Sud del mondo, mentre la maggior parte del riscaldamento durante il 1975-2005 ha avuto luogo nell’emisfero Nord.
Ciò significa che maggior calore a livello globale era necessario per scaldare la bassa troposfera all’inizio del secolo che più tardi nel secolo.
Ci è stato detto da parte dell’IPCC che il riscaldamento tra 1910 -1940 è naturale, mentre per la fase di riscaldamento durante il 1975-2005 si dice che sia di origine antropica.
Questo è molto interessante. Hanno sempre detto che il riscaldamento attuale è senza precedenti!
Per illustrare il caso facciamo un piccolo calcolo.
Se l’emisfero settentrionale si scalda di 1 grado e l’atmosfera del sud si raffredda di 1 grado si dispone di una somma di temperatura di zero.Ma in realtà si perde energia perchè occorre piú energia per ripristinare l´energia persa nel Sud emisfero rispetto a quella persa per il riscaldamento nell´emisfero nord.
Il bilancio termico è un ottimo proxt per il riscaldamento globale ma é difficilissimo da valutare.
Inoltre la temperatura globale media é talmente distorta che ha pochissima rilevanza quando si vuloe descrivere il cambiamento nel riscaldamento globale.

Nell´oceano Atlantico abbiamo la possibilità di ridistribuire il calore da Sud a Nord.

fig.5

Come Birger Wedendahl dice, vi è molta più superficie nell’emisfero settentrionale che sul Sud del mondo. Il calore che viene trasportato verso l’emisfero settentrionale è probabile che viene sparso su aree territoriali molto vaste. Quando si misura la temperatura globale semplicemente come misura della superficie terrestre, una semplice ridistribuzione del calore da sud a nord è probabile che appaia come una tendenza al riscaldamento globale.
L’indice AMO che descrive il calore dell’Atlantico del Nord appare oscillante, almeno nel 20° secolo:

Fig.6

Secondo l´indice AMO dovremmo aspettarci più riscaldamento globale intorno al 1940 e agli anni 2000.
Così, il mix di superficie e l’area utilizzata per la temperatura dell’oceano come semplice media per il globo potrebbe consentire di vedere ipotetiche variazioni di temperatura globale semplicemente a causa di una ridistribuzione del calore.
Per avere una temperatura globale più paragonabile ad assumere una temperatura media semplice l´unica cosa da fare sarebbe quello di misurare solo le variazioni di temperature degli oceani. (O di terra, comunque, gli oceani, ovviamente, hanno una temperatura più stabile).
Così, le temperature degli oceani sarebbero un indicatore molto più corretto sull´andamento della temperatura terrestre:

Fig.7

Supponendo che il 70% del pianeta é formato dagli oceani, si ha una migliore impressione della tendenza al riscaldamento, e diventa evidente che il riscaldamento globale era solo di 0,25-0,3 1940-2010 K.
Inoltre possiamo vedere come il “riscaldamento globale” è stato molto più veloce tra 1910-40 che in qualunque altro punto dopo il 1940 ….!
In base a quanto detto la GMT non é una misura scientificamente attendibile, forse é un indice? La NASA lo chiama LOTI ( Land Ocean Temperature Index) che alcuni dicono sia un indice della energia all´interno della atmosfera,
altri dicono che sia una sorta di approssimazione per un bilancio energetico…. chi lo sa?
Il fatto é che non essendo la GMT calcolabile cosí come viene fatta, l´aver disposto un obiettivo (politico) del non superamento dei 2° C. entro il 2100, implica che nessuno puó dire come ci stiamo muovendo verso questo obiettivo e come e quando raggiungeremo questo obiettivo.
Un programma senza un obiettivo misurabile é un sogno, una utopia.
Dato che non possiamo misurare la GMT non ci resta che accettare AMO, PDO e i cambiamenti climatici.
Per ultimo dire che abbiamo avuto i mesi di gennaio, febbraio, marzo e tutti i mesi successivi, piú caldi perché in qualche parte della terra ai tropici le temperature potranno anche essere di 90°C, ció non significa che si scioglieranno per questo i ghiacci antartici. I cambiamenti possono essere locali e non globali.
Per rendere l´idea mettete un piede nell´acqua calda e l´altro nell´acqua gelata, qual´e la GMT?
Non vi é nessun tipo di controllo per la temperatura media globale; visto quello che hanno fatto siamo disposti a dare per scontato che qualcuno non abbia commesso uno “stupido errore” tipo ghiacciai himalaiani o tentato frodare tipo mazze di hockey?

SAND-RIO

10° giorno spotless consecutivo per il L&N's count!

5° per il Sidc (6 con oggi) e 4° per il Noaa (5 con oggi)!

Francamente sono un pò stupito di riaver avuto delle serie così interessanti, un altro tassello (posto che ce ne fosse bisogno) che fa ritenere questo minimo più vicino a quelli ottocenteschi piuttosto che a quelli novocenteschi!

Il sole sembra riessersi bloccato, i dati medi mensili sono oggi come oggi addirittura più vicini a quelli di dicembre, quando il il nostro astro aveva intrapreso la strada più convinta di uscita dal minimo.

La vecchia AR 1057 in verità ha da poco varcato la soglia del visibile solare anche se al momento non sono presenti macchie al suo interno, ma non è da escludere comunque che quando sarà emersa tutta, qualche spots possa anche comparire:

Il Minimo di Eddy continua, i prossimi mesi saranno determinanti per le sorti della nostra stella!

Stay tuned, Simon