Le mie teorie sul minimo solare: effetti sul clima e correlazioni con vulcanesimo e attività geofisica terrestre (Aspetti Generali)

Come tutti ben sappiamo la nostra stella è entrata in un profondo minimo solare che ormai da anni continua costante nonostante timidi segnali di ripresa che peraltro non sono mai stati veramente consistenti, abbiamo le teorie di Livingston-Penn con la teoria di scomparsa delle macchie solari nel 2015, dell’ormai scomparso Timo Niroma con la teoria dei pianeti gioviani e quelle di David Archibald fisico solare noto per i suoi studi sull’Ap index bene io mi son messo li ci ho lavorato un po’ su e sono arrivato alla conclusione che questo ciclo solare molto probabilmente non lo vedremo mai decollare perché i flussi interni del sole sono molto molto veloci quindi di fatto impediscono il formarsi di macchie serie e durature e oggi ho scovato un’interessante articolo dove Archibald sta studiando il fatto che potrebbe non esserci inversione magnetica e questo potrebbe portare il Sole in una fase di quiete come nel minimo di Maunder ma per approfondire questo discorso lascio la palla a quelli più esperti di me la mia attenzione si è posizionata soprattutto sul quanto questo minimo solare possa influire sul clima e più in generale anche sugli effetti che potrebbe avere sull’attività sismica e vulcanica della Terra.

Bene per quanto riguarda gli effetti sul clima possiamo notare dal grafico qui di seguito che dal 1998 è iniziato un periodo di stabilizzazione delle temperature oceaniche

http://www.ncdc.noaa.gov/oa/climate/research/sst/ersstv3.php

http://www1.ncdc.noaa.gov/pub/data/oisst/ann.ocean.60s.60n.gif

E questo è dovuto principalmente al calo sempre più pronunciato dell’attività solare in quanto sappiamo che le emissioni di co2 sono in costante aumento e poi risaltano dal grafico molto bene i 2 picchi quello negativo dovuto alla nina del 2007-2008 e il picco positivo appena avutosi con il nino che però non è riuscito a sfondare il picco del 98 e del 2005 e questo la dice lunga su quanto questo minimo solare incida sul clima anche perché sappiamo che le grandi hp tropicali vivono dell’irradianza solare e un calo seppur impercettibile, si parla di qualche decimo di watt per metro quadro, influisce in maniera marginale all’equatore ma molto di più ai poli in quanto li la radiazione totale è di molto inferiore quindi questo comporta una diminuzione di temperature più consistente ai poli e un po’ meno a livello equatoriale relegando così le grandi celle alto pressorie a quelle latitudini e lasciando libere le medie latitudini a continui passaggi perturbati e freddi durante l’inverno e freschi e instabili durante l’estate.

Quindi cosa aspettarsi per i prossimi anni ?

La risposta è semplice se questo trend di minimo solare dovesse continuare avremo influenze tropicali sempre meno frequenti e sempre più l’atlantico influenzerà le nostre stagioni portando a consistenti nevicate su mezza Europa ( come successo già quest’anno e quello precedente ) e inizierebbe così un trend al ribasso delle temperature in tutte le stagioni ma non avremmo una vera e propria era glaciale, come molti temono, bensì un alternarsi di anni con inverni più freddi alternati ad anni con inverni più tiepidi ma di sicuro non caldi come quello del 2004-2005.

Sempre a questo proposito lo stesso Archibald sostiene azzeccandoci che questo minimo solare avrebbe portato a un calo delle precipitazioni in Canada e ad una diminuzione del 20% della produzione del grano come puntualmente si è verificato.

Arriviamo così ad un discorso più spinoso e cioè quello tra le possibili correlazioni tra attività sismica, vulcanesimo e attività solare in quanto gli studi sono ancora agli inizi però si è notato un certo aumento delle attività sismiche in tutto il mondo e dopo il susseguirsi di eventi sismici di una certa consistenza nella cintura di fuoco nel pacifico ma in un po’ tutto il globo si sono avute anche eruzioni vulcaniche di una certa consistenza come nel Cile, nella kamchatka, in Guatemala,in Nicaragua si è iniziato a monitorare la situazione più attentamente.

In conclusione amici vi dico che i prossimi mesi e anni saranno molto interessanti sotto ogni punto di vista: il minimo solare che continuerà, gli indici oceanici che cambieranno segno volgendo tutti al segno – uniti a fasi di nina sempre più frequenti ed intense più un’attività vulcanica in aumento potremmo avere grandi sorprese climatiche volte ad un ribasso delle temperature e addio global warming ma non è tutto gli effetti di un’eruzione del vulcano Katla in Islanda sarebbe un’ottima miccia per il global cooling.

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Mondo/2010/04/islanda-vulcano-nube-nord-Mississippi.shtml?uuid=ca7f1300-4928-11df-bd6e-7ceda8f3e82a

ANDREW

99 pensieri su “Le mie teorie sul minimo solare: effetti sul clima e correlazioni con vulcanesimo e attività geofisica terrestre (Aspetti Generali)

  1. Aggiungo a riguardo che nonostante non se ne parli molto di questi tempi,nell’oceano atlantico si stanno palesando delle grosse anomalie…in particolare il ramo della corrente che passa ad ovest dell’irlanda si è enormemente ristretto,e continua a restringersi in modo inesorabile!!!Ho trovato delle carte di repertorio,e vi assicuro che nel giro di un anno il braccio si è dimezzato..e la causa di ciò è un forte aumento di acqua dolce che sta mangiando il ramo salato della corrente in quel punto!!Il rapido scioglimento della calotta artica(che da un’estenzione record si è ridotta molto rapidamente nei giorni scorsi) penso stia aggravando le cose,e non oso immagginare cosa accadrebbe con un AO a questi livelli per buona parte della stagione estiva……

      (Quote)  (Reply)

  2. Ciao Riccardo!

    inizio seriamente a pensare che il nostro Giorgio che da tempo sta dicendo che quest’anno saranno tempi bui pe il ghiaccio artico, nn si stia sbagliando di molto!

    Gli effetti di questo minimo solare che ancora nn conosciamo, potrebbero paradossalmente tradursi in uno scoglimento dei ghiacci marini tra i cui effetti vi sarebbe anche un ulterioe riduzione della cdg, idebolita anche dal minor irradiamento solare negli oceani!

    L’AO costantemente negativa che nn ne vuol sapre di risalire, continuerebbe poi a portare continui scambi meridiani del VP (ormai inesistente da mesi) su mezza Europa, in particolare sulla GB.

    Situazione da tener sotto controllo, i cambiamenti climatici ho sempre detto che partiranno da nord!

    Purtoppo i serristi prenderanno la palla al balzo per dire che il polo nord va male, facendo finta di niente sulle reli cause che potrbbero portare a ciò!

    Credo che ci aspetterà una prima fase in cui i ghiacci artici potrebbero soffrire, ma alla fine seppur lentamente, a causa di feed-back positivi tra cui la maggiore copertura nevosa nell’emisfero nord, i ghiacci recuperebbero!

    Ci vuole tempo!

    Ma forse ci siamo, chi nn vuole vedere i cambiamenti è cieco, e nn c’è peggior cieco di chi nn vuol vedere!

      (Quote)  (Reply)

  3. Ciao Simon,la penso esttamente come te…è un’idea che mi frulla per la testa da un pò..non possiamo sapere come sia avvenuto il trapasso tra l’optimum medievale e la PEG…forse proprio in questo modo,con un drastico cambiamento delle configurazioni bariche ed un vortice polare spappolato in grado di elargire freddo e neve come un benefattore….per arrivare ad una nuova configurazione di equilibrio è necessario uno squilibrio iniziale!!!!!ed è proprio durante questo squilibrio che il danno può essere fatto…!!!

      (Quote)  (Reply)

  4. Posso suggerire di mettere ogni tanto qualche grafico di aggiornamento sulla PDO e AMO, magari in correlazione con le temperature medie…Questo si che darebbe una stangata definitiva a chi proclama l’estinzione delle lucertole entro 100 anni

      (Quote)  (Reply)

  5. @artek…
    Guarda che era un “suggerimento positivo”… quell’evento “catastrofico” e’ capitato poco dopo il minimo di un ciclo debolissimo 8)

    Ciao
    Luca

      (Quote)  (Reply)

  6. Secondo i dati prelimiari del NOAA Aprile 2010, in accordo con NASA e UAH, è stato il più caldo dal 1880. Con un’anomalia complessiva di +0.76°C lo scorso mese di piazza in prima posizione nella speciale classifica del caldo. Ancora una volta a trainare la temperatura globale verso il record sono stati gli oceani con scarti di 0.56°C per quelli boreali e di 0.60°C per quelli australi. Per quanto riguarda le terre emerse, invece, si è registrata la quarta anomalia di sempre per la parte meridionale del pianeta (+0.94°C) e la terza per quella settentrionale (+1.29°C). Complessivamente il Nord Emisfero ha contribuito con +0.89°C, mentre quello Sud con +0.64°C. Le aree dove si sono registrate le anomalie più marcate sono state: Canada, fascia equatoriale e subtropicale, Russia nord occidentale e Australia. Gli unici scarti negativi sono sono osservati sull’Asia orientale e in Argentina.
    3bmeteo

      (Quote)  (Reply)

  7. un saluto a tutti..
    vi posso giurare che e’ da un pezzo che non scrivo piu’ qua..
    e prendo le distanze dai miei amici se vi hanno offeso…

    per scusarmi vi posto subito un bell’articolo

    “ZICHICHI: “le tre pompe dell’anidride: quella dell’uomo è la meno importante e c’è una NOVITA’!”
    Il Prof. Antonino Zichichi dalle pagine de “Il Giornale”: “si bara sull’effetto serra antropico”.

    Il prof. Zichichi ribadisce ancora una volta quanto sia scarsa l’influenza dell’uomo sui cambiamenti climatici.

    Lo fa con un editoriale scientifico su “Il Giornale” che naturalmente ha fatto subito discutere.
    Zichichi esordisce subito con estrema chiarezza: “finora nessuno è riuscito a stabilire con rigore scientifico il legame tra attività umane e aumento della temperatura media dell’atmosfera (Global Warming)”. Le uniche certezze sono le misure sulla concentrazione crescente della percentuale di anidride carbonica (CO2) e di altri gas a effetto serra (quale il metano) nell’atmosfera”.

    Chi ha fatto salire le concentrazioni di gas serra?
    L’atmosfera assorbe ed espelle anidride carbonica.
    Ed ecco l’esempio delle 3 pompe: “Il meccanismo è azionato da tre pompe: l’oceano globale (superficie liquida della Terra che è due volte più vasta di quella solida), la Terra solida (piante e suolo) e l’uomo. Le tre pompe hanno potenze diverse. Le prime due sono molto più potenti di tutte le attività umane. Si calcola che l’oceano globale immette nell’atmosfera circa il 48% di CO2; il respiro del suolo ne immette il 24%; quello delle piante ancora il 24%. Le attività umane, inclusa la deforestazione, contribuisce al livello del 4%”.

    Passiamo all’assorbimento.
    “L’oceano globale assorbe poco più del 50%. La fotosintesi ne assorbe poco meno del 50%. Nel bilancio tra immissione e assorbimento di CO2 rimane un «surplus» che corrisponde a circa tre miliardi di tonnellate di CO2”.

    La novità arriva dalle calotte polari. Nessuno finora aveva pensato che potessero partecipare al bilancio dei gas-serra anche le calotte polari.

    “Trovare che sotto le calotte polari i batteri possano essere attivi a 40 gradi sotto zero è una assoluta novità”.
    Due scienziati americani, Vladimir Romanosky dell’Università di Alaska e Nicolai Panikov dell’Istituto Tecnologico del New Jersey hanno scoperto che sotto le calotte è come se i batteri si mettessero a dormire, continuando però a produrre anidride carbonica e metano. Questa scoperta apre un fronte nuovo nella ricerca delle sorgenti naturali di gas-serra”.

    Le zone permanentemente ghiacciate della superficie terrestre (un quinto del totale) erano considerate come efficientissimi pozzi per i gas a effetto serra. Se le scoperte di Panikov e Romanosky venissero confermate, questi pozzi diventerebbero potenti sorgenti, riducendo a livelli minimi l’effetto delle attività umane.

    Naturalmente sulla scoperta i media hanno in gran parte taciuto”

      (Quote)  (Reply)

  8. e questo e’ quello che hanno risposto i serristi

    “Zichicche (n+1): i batteri dormiglioni
    Riassunto

    In questo post si narra di un’altra teoria del Prof. Zichichi priva di alcun fondamento scientifico, apparsa recentemente in prima pagina su un quotidiano nazionale pur essendo stata riciclata da un articolo di 4 anni prima. Chi non fosse al corrente dell’abitudine del prof. Zichichi ad affermazioni infondate sul problema dei cambiamenti climatici, potrebbe essere portato a credere che questo articolo, presentato da un giornale nazionale in prima pagina, possa avere un qualche fondamento, qualche collegamento con il dibattito scientifico sul clima.
    L’articolo citato è invece un altro caso di disinformazione sul tema climatico, un’altra occasione perduta per informare correttamente su una materia che, per le sue implicazioni socio-economiche ed energetiche, è e sarà importante e cruciale per il futuro del nostro Paese.

    .

    L’aumento della concentrazione dei gas serra in atmosfera sarebbe dovuto alla respirazione dei batteri nei ghiacciai delle calotte polari. Questa è l’ultima teoria, senza alcun fondamento scientifico, pubblicata sulla prima pagina de Il Giornale dello scorso 23 aprile (pag. 38 “Il G8 sul clima. Vi spiego chi sta barando sui gas serra”.
    L’accusa è pesante: ci sarebbe chi sta barando, chi (cioè gli scienziati di tutto il pianeta), pur sapendo come stanno davvero le cose, dice dell’altro, ingannando l’opinione pubblica e i governi di tutto il mondo. Questa teoria, è sostenuta dal Prof. Antonino Zichichi che molto si è speso negli ultimi anni per confutare con ogni mezzo le evidenze dei cambiamenti climatici.

    Una novità su cui imperversa il silenzio dei media
    Dopo una rapida spiegazione del principio delle “sorgenti” e dei “pozzi” di CO2 e di gas serra, Zichichi arriva alla spiegazione di quello che per lui sarebbe un inganno mondiale: “Ed ecco una novità su cui imperversa il silenzio dei media. Nessuno finora aveva pensato che potessero partecipare al bilancio dei gas-serra anche le calotte polari”.
    Secondo Zichichi due scienziati hanno proposto una teoria in grado di cambiare le conoscenze relativamente al contributo delle attività umane all’aumento di CO2 in atmosfera.
    “Due scienziati americani, Vladimir Romanosky dell’Università di Alaska e Nicolai Panikov dell’Istituto Tecnologico del New Jersey hanno scoperto che sotto le calotte è come se i batteri si mettessero a dormire, continuando però a produrre anidride carbonica e metano. Questa scoperta apre un fronte nuovo nella ricerca delle sorgenti naturali di gas-serra. Le zone permanentemente ghiacciate della superficie terrestre (un quinto del totale) erano considerate come efficientissimi pozzi per i gas a effetto serra. Se le scoperte di Panikov e Romanosky venissero confermate, questi pozzi diventerebbero potenti sorgenti, riducendo a livelli minimi l’effetto delle attività umane”.
    Chi non è al corrente dell’abitudine del prof. Zichichi ad affermazioni infondate sul problema dei cambiamenti climatici, potrebbe essere portato a credere che questo articolo, presentato da un giornale nazionale in prima pagina, possa avere un qualche fondamento, qualche collegamento con il dibattito scientifico sul clima. Nonostante la teoria di Zichichi sia stata rilanciata da diversi siti (ad esempio qui), in realtà non è così.

    Una teoria riciclata
    La prima cosa da far notare è che questa teoria sulle emissioni dei batteri sotto i ghiacci è già stata annunciata da Zichichi 4 anni fa sulla rivista su cui pubblica più frequentemente… Famiglia Cristiana. Molte frasi sono le stesse, come “Trovare che sotto di esse i batteri possano essere attivi a 40 gradi sotto zero è un’assoluta novità”, “È come se i batteri si mettessero a dormire, continuando però a produrre anidride carbonica e metano” e “Se le scoperte di Panikov e Romanosky fossero confermate…”.
    Nonostante siano passati quattro anni, Zichichi continua a definirla una “novità”. Se la teoria fosse esistita davvero e avesse avuto un minimo di fondamento, avrebbe dovuto ad esempio essere discussa nel quarto rapporto dell’IPCC. Nell’intero rapporto infatti ci sono alcuni riferimenti ad alcuni lavori dei due studiosi, ma niente che possa far pensare alla teoria dei batteri dormiglioni (per chi volesse controllare: attenzione che il Prof. Vladimir Romanosky in realtà si chiama Romanovsky, lo stesso errore, la mancanza della lettera “v” era curiosamente presente anche nell’articolo pubblicato su Famiglia Cristiana).

    I batteri non aumentano la CO2
    Certamente i batteri emettono anidride carbonica durante la loro respirazione (come frutto del loro assorbimento di materiale organico), ma questa emissione non aggiunge nuova CO2 a quella presente nell’atmosfera in quanto rientra nel cosiddetto ciclo del carbonio. Dato che tale Carbonio non è di origine fossile, non comporta problemi di accumulo di gas serra; al contrario, il problema dei combustibili fossili è che la loro combustione reimmette in atmosfera il carbonio in essi contenuto e sottratto dall’atmosfera milioni di anni fa (durante l’era geologica cosiddetta carbonifera), creando in questo modo uno “sbilanciamento” nell’attuale ciclo del carbonio.

    Sorgente o feedback?
    Gli studi che più si avvicinano al tema trattato (ad esempio questo) valutano come il riscaldamento globale potrebbe favorire l’emissione di CO2 dai suoli ghiacciati, dalla tundra e dal permafrost. Il rilascio di CO2 dal permafrost sarebbe un feedback positivo del riscaldamento globale causato dalla CO2 di origine fossile.
    Una dettagliata analisi delle ricerche svolte da Panikov e Romanovsky, effettuata dal Dr. Marcello Vichi del Centro EuroMediterraneo per i Cambiamenti Climatici, disponibile in una nuovissima sezione del sito del Focal Point IPCC per l’Italia intitolata “L’angolo degli scettici” ha concluso che le ricerche hanno mostrato “non è necessario che il permafrost raggiunga la temperatura di scongelamento per attivare la degradazione microbica, ma che le aree di permafrost (attualmente il 5% della superficie terrestre emersa) potrebbero rilasciare ulteriori gas serra anche con gli aumenti di temperatura registrati sino ad ora”.
    Ma questo problema è un’altra cosa, non c’entra nulla con i batteri dormiglioni che “continuano a produrre anidride carbonica e metano”. Facendo una ricerca nella letteratura scientifica utilizzando le banche dati elettroniche internazionali, non è possibile trovare un solo studio che sostenga che le emissioni dei batteri sotto i ghiacci polari cambierebbero le conoscenze relativamente al peso delle attività umane sull’aumento di CO2 in atmosfera.

    Batteri dormiglioni o morti e sepolti?

    Va aggiunto inoltre che l’individuazione dei batteri nel ghiaccio delle calotte polari e’ una delle grandi sfide della glaciologia moderna, in quanto si tratta di ambienti sostanzialmente sterili.

    I pochi batteri presenti nel ghiaccio delle calotte polari, piu’ che “dormienti”, sono letteralmente “morti e sepolti” anche a causa dell’azione degradante del DNA da parte dell’acqua e dell’ossigeno a cui sono stati sottoposti per migliaia di anni.

    Anche sotto il ghiaccio dell’Antartide, come per esempio nel lago sub-glaciale di Vostok, si pensa che la concentrazione di batteri sia prossima al limite di rilevabilita’. E’ emerso infatti che i pochi studi che ne annunciavano la sporadica presenza sono stati probabilmente il risultato di contaminazione da parte dei ricercatori.

    Conclusione
    Nessuno sta barando sui gas serra. Anche se nel ghiaccio polare ci fossero dei batteri, questi non influenzerebbero il bilancio dei gas serra, ma di batteri sostanzialmente non ce ne sono.
    L’articolo citato è quindi un altro caso di disinformazione sul tema climatico, un’altra occasione perduta per informare correttamente su una materia che, per le sue implicazioni socio-economiche ed energetiche, è e sarà importante e cruciale per il futuro del nostro Paese.”
    http://www.climalteranti.it/2009/05/22/zichicche-n1-i-batteri-dormiglioni/

    a voi le riflessioni!

      (Quote)  (Reply)

  9. Bene è arrivato il momento che anch’io sveli la mia identità…..sono il fratello di ken,ken il guerriero,e come tale ultimo discendente della sacra scuola di hokuto….tremate gente!!!!!

      (Quote)  (Reply)

  10. mmm bora…hai fatto bene a postare la risposta dei serristi, in pratica è scritto un papiro che però è solo un giro di parole, nemmeno una parola dei serristi mi hanno fatto pensare “cavolo hanno ragione!”, penso piuttosto ad una ciecità nel voler andare incontro a qualsiasi tentativo di ricerca

    poi zichichi non dice quanto questi batteri incidano (altro errore del serrista nella risposta…i batteri non producono solo anidride carbonica ma anche metano che è molto peggio)

    ancora zichici dice che l’uomo contribuisce al riscaldamento antropico per il 4%…invece quanto sarebbe la percentuale secondo i serristi?

      (Quote)  (Reply)

  11. Ciao Bora, ben tornato e comportati bene!

    Marchetto: vedi di comportarti bene anche te.

    Se scopro che siete la stessa persona, è la fine!

    simon

      (Quote)  (Reply)

  12. Quante erano le possibilità che due utenti partecipanti allo stesso blog avessero lo stesso indirizzo IP??? e se il fenomeno si ripete più volte quante diventano le possibilità che si tratti realmente di due persone differenti???? e se invece di due fossero tre??? e che i tre fossero amici su 60 milioni di italiani????chiudo quì la cosa,d’ora in avanti non parlerò più di bora e compagni,ma Simon non ci sperare tanto…….

      (Quote)  (Reply)

  13. Visto che la teoria +Co2 =+T. non funziona da anni é inutile discutere di una cosa che non esiste.
    Mentre si parla sempre piá di un Global cooling in tutto il mondo.
    L´ultimo in ordine di tempo un geologo e la sua equipe della Western Washington University che avverte sul raffreddamento globale dei prossimi 20-30 anni.
    Dato che questo studio é giá peer review sará oggetto di un prossimo articolo su NIA.
    Posto solo l´ultima frase dello studio:
    Ci attende un raffreddamento globale per i prossimi 2-3 decenni che sarà molto più dannoso di quanto sarebbe stato il riscaldamento globale.

      (Quote)  (Reply)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Immagine CAPTCHA

*

Aggiungi una immagine

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.