Dalla grande piramide di Cheope all’uomo vitruviano di Leonardo da Vinci un solo comune denominatore

– Astronomia e geometria sacra –

Lasciamo un’ attimo da parte lo studio e le ricerche delle correlazioni astronomico-geologiche per spostarci a tutt’altro argomento ossia, l’analisi di due dei più importanti simboli e patrimoni della civiltà umana.

Il primo è sicuramente uno se non il più importante complesso archeologico della storia dell’umanità, la piramide di Cheope in Egitto. Per apprezzare a fondo il mistero e il fascino di questo sito archeologico basti citare un’ antico detto arabo che recita :

L’uomo teme il tempo, ma il tempo teme le piramidi

Una breve ma doverosa premessa, tema di questo articolo non sarà il trattare tutte quelle teorie o pseudo ipotesi di confine, che vedono la gigantesca struttura al centro di numerose e controversie teorie, circa il suo possibile utilizzo e la sua datazione, ma analizzare da un punto vista strettamente matematico le principali misure dell’intera struttura, dall’altezza alla base al perimetro etc..

Successivamente passeremo ad analizzare, sempre sotto un punto di vista strettamente geometrico- matematico, uno dei disegni più celebri di quel grande grande genio toscano di Leonardo che è l’uomo Vitruviano. Di quest’ultimo disegno “ripieno” , nel vero senso della parola di geometria sacra, analizzeremo solo ed esclusivamente una parte della matematica irrazionale-astronomica che il Da Vinci ha nascosto nel suo lavoro, per il semplice motivo, di non non appesantire enormemente di calcoli l’articolo.

Questo sarà il primo, di una serie di capitoli, che ho intenzione di scrivere, nel quale cercherò di discrivervi con l’ausilio della matematica, geometria e interessanti esami scientifici di laboratorio come l’intera realtà che circonda , dalle cose animate e quelle inanimate, siano forgiate su una duplice manifestazione, l’ovvia logica razionale e il mondo dell’irrazionale, passando attraverso la rotazione, la spirale, la sezione aurea, il pigreco. Il lato creativo della realtà che ci circonda.

Parlerò degli esperimenti di Viktor Schauberger per passare alla visone di Ighina passando dagli esperimenti di Masaru emoto sui cristalli dell’acqua, per finire alla Cimatica.

Procediamo con ordine e partiamo con la grande piramide, le misure :

1 cubito reale egizio = 52,3 cm. = 0,523 metri

a = 440 cubiti = 230,36 metri = 755,77 feet

c = 356 cubiti = 186,18 metri = 610,82 feet

h = 280 cubiti = 146.59 metri = 480,93 feet

g = 418 cubiti = 218,61 metri = 717,22 feet

d = 621 cubiti = 325,78 metri = 1068,82 feet

Abbiamo quindi che il perimetro è uguale, 440 cubiti * 4 = 1760 cubiti = 920,48 metri.

Fermiamoci un’ attimo su questo dato, per passare ad enunciare uno dei problemi geometrici più noti nell’antichità ossia, la quadratura del cerchio.

http://it.wikipedia.org/wiki/Quadratura_del_cerchio

La quadratura del cerchio, assieme al problema della trisezione dell’angolo e a quello della duplicazione del cubo, costituisce un problema classico della geometria greca. In sostanza quello della quadratura del cerchio non è altro che un classico problema di matematica (più precisamente di geometria) il cui scopo è costruire un quadrato che abbia la stessa area di un dato cerchio, con uso esclusivo di riga e compasso. Il problema risale alle origini della geometria, e ha tenuto occupati i matematici per secoli. Fu solo nel 1882 che l’impossibilità venne provata rigorosamente, anche se i geometri dell’antichità avevano afferrato molto bene, sia intuitivamente che in pratica, la sua intrattabilità.

Trovare una soluzione richiederebbe la costruzione del numero :

Quindi, procedendo nei calcoli, se dividiamo il perimetro della piramide per 2 volte Pi greco troviamo un numero molto prossimo all’altezza della piramide stessa ,essendo poi la circonferenza di un cerchio uguale a 2 * Pi greco * raggio.

Ponendo la circonferenza uguale al perimetro troviamo che il raggio è :

1760 cubiti / 2 * pigreco = 280,1 (vedi immagine sotto riportata)

All’interno della piramide oltre al ricercare la soluzione della quadratura del cerchio gli egiziani hanno inserito anche la sezione aurea,

http://it.wikipedia.org/wiki/Sezione_aurea

La sezione aurea, nell’ambito delle arti figurative e della matematica, indica il rapporto fra due lunghezze disuguali, delle quali la maggiore è medio proporzionale tra la minore e la somma delle due, mentre lo stesso rapporto esiste anche tra la lunghezza minore e la loro differenza. Il numero ricavato, che esprime la sezione aurea, è un numero irrazionale (cioè non rappresentabile sotto forma di frazione) e algebrico. Esso può essere approssimato, con crescente precisione, dai rapporti fra due termini successivi della successione di Fibonacci, a cui è strettamente collegato.”

Se adesso quindi dividiamo la lunghezza della pendenza del lato della piramide per la metà della lunghezza della base della piramide troviamo un numero molto prossimo alla sezione aurea :

356 cubiti / 220 cubiti = 1,618… (phi).

Un certo Christian Lange, ingegnere tedesco, ha scoperto che utilizzando la metà della base della piramide come unità fondamentale (220 cubiti = 1) le restati misure della piramide non sono altro che date da formule o proporzioni ben precise, vedi immagine sotto riportata.

http://www.sectioaurea.com/sectioaurea/the_golden_angle.htm

Passiamo adesso ad analizzare l’opera di leonardo, l’uomo vitruviano.

Prima operazione, partiamo con il realizzare un cerchio inserito all’interno del quadrato realizzato da leonardo di raggio “R”. E poniamo ad R un valore pari a 220 cubiti, metà della base di un lato della piramide di Cheope. Seconda operazione costruiamo un secondo cerchio, di raggio “r”, che parte dalla parte superiore della testa dell’uomo rappresentato da Leonardo e va a sovrapporsi al cerchio originale disegnato dal maestro.

A questo punto abbiamo che il cerchio originale disegnato da Leonardo ha un raggio pari alla somma dei due raggi “R+r”. Quindi per risolvere l’annoso problema della quadratura del cerchio, ossia rendere pari il perimetro del cerchio disegnato da Leonardo alla circonferenza disegnata da Leonardo, non dobbiamo altro che risolvere la seguente espressione :

Dove 8R e il perimetro del quadrato e naturalmente 2 * Pi greco * (R+r) e la circonferenza del cerchio.

8R = 2 * Pi greco * (R+r) —->

8R = 2 * Pi greco * R + 2 * Pi greco * r —->

8R – 2 * Pi greco * R = 2 * Pi greco * r —->

R*(8-2 * Pi greco) = 2 * Pi greco* r —->

Adesso se moltiplichiamo entrambi i membri * 1/(2 * Pi greco * R) troviamo che :

r/R = (8-2 * Pi greco)/2 * Pi greco =

= (4- Pi greco ) / * Pi greco =

= 0,2732……

Adesso assegnando per assurdo ad “r” il valore medio del raggio del nostro satellite la “Luna” e assegnando ad “R” il raggio equatoriale della “Terra” troviamo che….

R equatoriale = 6372,797 km.

r = 1738 km

r/R = 0,2727…..

Un valore molto prossimo al precedente valore calcolato !

Recentemente ho trovato un vecchio libro nel quale si affermava che la grande piramide di Cheope non sarebbe altro che un modello della Terra nell’emisfero nord con un’errore di solo 1%

Il perimetro moltiplicato per un fattore di 43200 rappresenterebbe la circonferenza della Terra nel nord emisfero, come per l’altezza della piramide utilizzata come ipotetico raggio della Terra (assumendo naturalmente la Terra nel nord emisfero come una sfera perfetta), moltiplicata sempre per un fattore di 43200 .

I calcoli :

Perimetro piramide in feet = 755,77 * 4 = 3023,08 * 43200 = 130597056 feet = 39806 km.

Utilizzando come raggio l’altezza della piramide abbiamo che la circonferenza risulterebbe pari a,

2 * 3.14..* 480,93 * 43200 = 130540563 feet = 39789 km.

Circonferenza Terra emisfero nord = 40070 km.

Abbiamo un’errore di circa solo 1 % ! Ci troviamo di fronte ad una nuova sbalorditiva coincidenza ?

Michele

45 pensieri su “Dalla grande piramide di Cheope all’uomo vitruviano di Leonardo da Vinci un solo comune denominatore

  1. salve
    le piramidi, in effetti, sono state progettate da due persone, che sono arrivate in egitto, quando atlantide è stata distrutta.
    queste persone, hanno costruito le piramidi, con la conoscenza di ciò che si chiama sezione aurea.
    la cosruzione delle piramidi è potuta realizzarsi grazie all’ aiuto di essei che venivano da orione.
    sfruttando l’ antigravità, e con l’ aiuto del laser, i blocchi di granito, dal sudan sono stati portati e incastrati .
    la piramide non è mai stta un atomba.
    essa rappresenta l’ uomo.
    infatti , la parola piramide, vuol dire “fuoco interno”.
    ossia lo spirito che è i noi.
    ecco perchè tutta la progettazione e costruzione esula da ciò che noi cnosciamo.
    infatti, non conosciamo nemmeno noi stessi.
    franco

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  2. Ora non esageriamo.
    La fantascienza lasciamola ai programmini stupidi tipo Voyager e Mistero, che hanno pure il tono pretenzioso di considerare vere le bufale più assurde e non dimostrate.
    Anche i romani sapevano costruire acquedotti lunghi centinaia di chilometri con le giuste pendenze. Nel medioevo si costruivano cattedrali gotiche di enormi dimensioni con gli strumenti dell’epoca e che oggi forse non sapremmo come riprodurre; Brunelleschi ha fatto la cupola con doppia volta interna ed esterna in soli mattoni… Si tratta solo (e non è poco, visto che di questi tempi a molti piace pensare che l’uomo sia solo un animale) dell’ingegno umano messo in pratica.

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  3. Noto che che il disegno dell’uomo vitruviano rielaborato assomiglia molto all’ankh egizia…
    forse neanche questa è una coincidenza.

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  4. @Alessandro
    infatti, ho scritto” l’uomo non conosce nemmeno se stesso”.
    lo sai , che ad oggi, non ce la tecnologia per costruire una piramide.
    lo sai, che quando fu costruita, la grande piramide era rivestita di colore turchese?
    lo sai, che la chiave di volta, che adesso non c’è più, era d’oro?
    comunque, è facile criticare; si tende a criticare per il fatto che non si ha conoscenza.
    franco

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  5. Non sono d’accordo Franco.
    Ritengo che sia sbagliato affermare che la tecnologia “non c’è”: la tecnologia c’è, o meglio c’è stata, ma il punto è che essa cambia ed ovviamente, con essa, cambiano anche gli strumenti e le conoscenze necessarie per farne un uso corretto.
    Quanti di noi saprebbero usare un telaio per filatura, quanti una locomotiva a vapore, quanti un archibugio? Pochi o nessuno.
    Eppure non sono miracoli fantascientifici, né frutto di civiltà aliene…
    Ma sono oggetti che hanno fatto il loro tempo, e non c’è nulla di straordinario nel fatto che essi non siano più utilizzati, né che tantomeno non riescano neppure più ad essere utilizzabili perché chi sapeva farlo non esiste più.

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  6. Articolo affascinante, complimenti Michele! Quindi secondo Lange usando metà della base della piramide come unità avremmo la radice quadrata di 0.619 – 1 – 1.619 – 2.619 – 4.238 che sono il rapporto nella sequenza di Fibonacci con denominatore 21 e numeratori in sequenza 13-21-34-55-89. Curioso…Fibonacci conosceva gli egizi o gli egizi conoscevano Fibonacci?! 🙂
    ciao

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  7. Bellissimo articolo, è da un pò che faccio ricerca su questo tema, e a chi capisce l’inglese consiglio vivamente di vedere i video di Carl Munck sulla Gematria, sono veramente illuminanti e pongono un punto fondamentale da cui partire per riconsiderare la storia dell’uomo permettendoci di capire chi siamo veramente.

    All’autore dell’articolo: dividi 43200 per 2, e capirai.
    Saluti, C@se

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  8. @Alessandro
    ciao alessandro
    la grande piramide era allineata a orione.
    tutti piantei sono abittai.
    la ns terra, che si trova all’ esterno della via lattea, non è l’unica ad essere abitata.
    la verità è che noi non conosciamo quasi niente delal vita.
    anche , quando viene osservata una stella vediamo la sua luce come era migliaia di anni fa.
    non il suo stato del momento presente.
    tornando alla piramide, oltre a ricordare all’ uomo le suoe origini, insieme a tutte le altre, che ci sono, dalla turchia, alla scozia, ex yugoslavia, yemen, cile perù, ecc, erano punti di riferimento per atterraggio di veivoli che viaggiavamo sfruttanto la luce.
    la luce è energia.
    franco

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  9. @Michele.

    Io sapevo che il rapporto tra la base della piramide e la sua altezza è praticamente uguale al rapporto che intercorre tra diametro equatoriale e raggio polare.Ma magari sbaglio

    Ad ogni modo ti propongo un’osservazione.
    Te hai usato come r il raggio medio lunare e per R il raggio medio terrestre.

    Se invece poni a r il raggio polare lunare 1736km e R il raggio polare terrestre 6356 e fa il rapporto r/R ottieni :

    1738/6356 = 0,2731277

    Praticamente uguale al rapporto r/R dell’uomo vitruviano con un errore < 1%

    Impressionante !

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  10. Sono il primo ad essere appassionato dall’ignoto e dall’inespiegabile…
    e non sarei dove sono arrivato alla comprensione delle dinamiche astronomico-geologiche senza il cercare o il domandarsi il perchè di certi misteri…
    Poi non sapppiamo nulla ..

    Conosco e mi sono documentato anni or sono…su tutte le voci che girano sul web…sicuramente dove c’è un pò di fumo c’è anche un pò d’arrosto…ma c’è un dato di fatto e questo è che che questo “blog” non accetta teorie -XxX- !
    😎
    Questo è un’articolo affascinante ma a rischio…e lo sapevo….quindi….
    Cerchiamo di mantenere il dibattito però su l’analisi matematico-astronomica che gli antichi egizi !?! o chi altro ci ha voluto trasmettere ….cercando di riscrivere , avvicinandosi il più possibile a quella serie di numeri…che non hanno fine…

    http://3.141592653589793238462643383279502884197169399375105820974944592.com/index31415.html

    🙂

    @case
    Ho trovato il video di Carl Munck..carino mi piaciono un sacco queste analisi fatte a penna stile anni 70..80…

    43200?
    43200/2=
    21600/2=
    10800

    10800BC+2000=
    12800BP
    Questo mi è più familiare….

    Ganzzooooo…
    http://daltonsminima.altervista.org/?p=15643
    🙂

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  11. @Michele
    ciao
    non voglio fare polemiche o altro.
    solo che , tutti i numeri o considerazioni, portano ad un solo riferimento.
    lo toverai da solo.
    ciò che ho scritto, non sono teorie, ma è conoscenza.
    tutto qui.
    franco

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  12. @Michele
    Siediti comodo e guarda i video, sono lunghi lo so, ma ne vale la pena.
    Se li guardi capisci cosa è 21600, altrimenti rischi di fare come quello che vede il dito e non la luna…
    Ciao, C@se

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  13. Pubblicate pubblicate…!!!! tempo fa giocavo un po’ con Fibonacci e le 5 ere maya, mi è sembrato di scorgere molte cose ma poi sfumava tutto, il fatto è che non sono capace, perciò pubblicate! 🙂
    p.s. simpatico questo Munck! 20 katun=144 giorni ……!!

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  14. Ciao Michele,
    ti sei chiesto come fosse fatto il “metro” degli egizi ?
    Vado a memoria e dunque potrei sbagliare, ma credo che essendo un cilindro vedi che molte delle cose che dici (specialmente numeriche) tornano con estrema naturalezza …

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  15. … no comment ! Forse era meglio se non commentavo … é un commento inutile o quasi !

    Prendetevela pure con me, ma lo ammetto pubblicamente sono scettico … forse troppo. 🙂

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  16. A proposito della quadratura del cerchio: il cerchio non esiste, perché è la proiezione ortogonale di una spirale i cui laterali sono il seno e coseno.
    L’onda sonora prodotta da un movimento e, come tale, è riconosciuta come avente “intervalli” (semitoni), che ha descritto la curva cambia direzione e si muove in avanti, quindi se proiettiamo questi cambiamenti o interruzioni intervalli come la lunghezza della curva chiamato un cerchio, questo è avere la stessa lunghezza della piazza.
    Nulla è statico.
    http://www.giurfa.com/il_campo_unificato.pdf
    http://es.scribd.com/doc/45803283/Il-campo-unificato

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