Archivio mensile:Maggio 2015

Progetto safe: al via lo studio sui fenomeni che precedono i grandi terremoti

Un progetto denominato “Swarm for earthquake study (SAFE)” per studiare, sulla base dei dati rilevati da satellite e da terra, cosa avviene durante la fase che precede i grandi eventi sismici e individuare eventuali segnali elettromagnetici dallo spazio. Coordinato dall’INGV, SAFE è stato finanziato dall’Agenzia spaziale europea

Cosa avviene durante la fase che precede i grandi terremoti? È quanto vuole scoprire l’Ingv che, in collaborazione di Planetek Italia, lavorerà al progetto Swarm for earthquake study (SAFE), che studierà i dati rilevati da satellite e da terra. Il progetto partirà il prossimo 2 maggio e avrà una durata di 16 mesi, sarà coordinato dalla stessa INGV e finanziato dall’Esa, l’agenzia Spaziale Europea.
“I terremoti – spiega l’INGV – sono tra i fenomeni naturali più potenti e devastanti che avvengono sulla terra sia in termini di perdite di vite umane sia di danni materiali. Nel mondo, solo nell’ultimo secolo, sono state oltre tre milioni le vittime in seguito a eventi sismici. Nonostante i numerosi studi e l’imponente mole di dati collezionati nel corso di diversi decenni abbiano permesso di migliorare la conoscenza dei fenomeni fisici che avvengono prima, durante e dopo un terremoto, e la prevenzione rimanga l’unica azione in grado di mitigare gli effetti dei terremoti, molto si potrebbe ancora fare per comprendere meglio la fase preparatoria di un terremoto.

Studiare cosa avviene durante la fase che precede i grandi eventi sismici e individuare eventuali segnali elettromagnetici dallo spazio, sono i principali obiettivi del progetto Swarm for earthquake study (Safe) coordinato dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) e coadiuvato dalla Planetek Italia.


“Il progetto intende studiare la fase preparatoria di grandi eventi sismici attraverso l’analisi di dati elettromagnetici provenienti dai sensori a bordo dei tre satelliti della costellazione Swarm dell’Esa, al fine di comprendere meglio i meccanismi fisici coinvolti”, spiega Angelo De Santis, dirigente di ricerca dell’Ingv e coordinatore dello studio – In particolare, il progetto Safe si propone lo studio dell’accoppiamento tra la parte più esterna della Terra solida, la litosfera, dove avvengono i terremoti, e la parte fluida sovrastante, l’atmosfera, con l’obiettivo di catturare le informazioni scambiate tra i due strati attraverso l’integrazione dei dati acquisiti dai satelliti Swarm con quelli raccolti da altri satelliti e da stazioni di misura poste a terra”.
“Per fare ciò – sottolinea Cristoforo Abbattista, responsabile della Business Unit Space Systems di Planetek Italia – è necessario organizzare e fondere i dati satellitari con quelli da terra per estrarre in tal modo le informazioni necessarie alla suddetta analisi”.
La combinazione dei dati potrebbe fornire un ampio quadro geofisico in grado di migliorare le attuali conoscenze della fisica dei terremoti e dei loro processi di preparazione rilevabili dallo spazio.
“Per raggiungere i risultati attesi e garantirne la massima diffusione”, conclude Lucilla Alfonsi, ricercatrice dell’Ingv, “concorrono alla ricerca esperti in sismologia, fisica dell’alta atmosfera, geomagnetismo ed elaborazione dati satellitari”.

Fonte : http://www.ilgiornaledellaprotezionecivile.it/index.html?pg=1&idart=15469

Osservazioni norvegesi confermano che la Corrente del Golfo è rimasta stabile negli ultimi 20 anni

Una delle affermazioni più allarmanti sul riscaldamento globale è che questo causerà un cambiamento nelle correnti oceaniche, come nella Corrente del Golfo. Viceversa in norvegia si scrive ….

Questa settimana, i media norvegesi, hanno riportato i risultati ottenuti dall’oceanografo Kjell Arild Orvik, professore presso l’istituto di geofisica dell’Università di Bergen. Vent’anni di misurazioni della Corrente del Golfo, che hanno avuto luogo a Måløy, sulla costa occidentale della Norvegia. Sono state misurate : la velocità, la forza e la temperatura dal 24 Aprile 1995.

Sul sito web scientifico Forskning.no si riporta :

Quello che osserviamo è che il flusso è vivace, nel senso che essa varia sia stagionalmente che di anno in anno, ma quando osserviamo i dati su 20 anni, questi ci mostrano una stabilità nel lungo termine.

Il giornale nazionale “VG”, sottolinea l’importanza dell’osservazioni nel lungo termine e spiega : – Durante i primi 10 anni abbiamo visto un aumento della temperatura di un grado Celsius, ma durante i successivi dieci anni, le temperature sono scese di nuovo e ora sono di nuovo al livello del 1995. Ciò conferma le variazioni nel lungo termine della Corrente del Golfo.

Figura 2 – Corrente del Golfo Misure della temperatura sulla costa occidentale della Norvegia. Prima è stato più caldo, poi di nuovo freddo. La linea verde in questa figura mostra le variazioni annuali della temperatura. Essa è aumentata di un grado Celsius dal 1995 al 2005. Da allora le temperature sono scese di nuovo al livello del 1995. La temperatura media alla profondità di 100 metri è di 8,9 gradi Celsius. “(Dal giornale VG)

Riferimenti:

http://www.vg.no/nyheter/innenriks/klimatrusselen/avfeier-paastander-om-at-golfstroemmen-braastanser/a/23451235/

http://forskning.no/klima/2015/05/golfstrommen-stabil-de-20-siste-arene

VG è il più grande quotidiano nazionale in Norvegia. Forskning.no è il primo sito web di scienza nazionale.

Fonte : http://wattsupwiththat.com/2015/05/23/norwegian-observations-confirms-the-gulf-stream-has-been-stable-over-the-past-20-years/

 

Non c’è solo Africa, ci sono anche dati freddi per gli amanti del freddo

Oramai è sotto gli occhi di tutti, l’estremizzazione climatica locale a livello globale è sempre più evidente con una maggiore esaltazione dei fenomeni nei mesi di mezzo, Aprile-Maggio oppure Ottobre-Novembre. Infatti, dopo aver trascorso (localmente, nel mediterraneo), l’inizio del mese con una doppia ondata di caldo di matrice africana, con record annessi, la seconda parte del mese di Maggio si sta concludendo con una forte ed incisica perturbazione nord-atlantica. Rinfreschiamoci quindi, con questa serie dati che sono circolati in rete in settimana. Dati, che nel vero e proprio senso della parola, stanno facendo la felicità tutti gli amanti del freddo. Questo è un veloce resoconto, ripreso dal blog di un nostro ex-editor Sand-rio.

…..

La stagione del ghiaccio che si scioglie in Groenlandia sta iniziando con più di un mese di ritardo, con la costa ancora sepolta dalla neve, mentre l’estate inizierà presto in Groenlandia.

Al momento, non vi è quasi nessun scioglimento, e quest’anno la quantità di fusione è al di sotto del precedente minimo storico.

Il Polo Nord non è mai stato così freddo in questo periodo dell’anno, almeno secondo le informazioni dal Servizio Meteorologico Danese.

Ebbene, in questo periodo dell’anno, dal 1958 ad oggi, le temperature non sono mai state così basse sopra il Polo Nord, rimanendo al di sotto del livello di almeno 3° C . E’ un periodo dell’anno in cui la temperatura polare aumenta rapidamente. In genere, tra giugno e agosto, la temperatura polare può aumentare di qualche grado sopra lo zero, ma quest’anno c’è stato un calo improvviso e anomalo della temperatura ai primi di maggio. Calo, che non era mai stato registrato nel periodo 1958 -2014.

Quindi, mentre il ghiaccio artico si stanno riprendendo gradualmente, pur partendo da posizione molto arretrata, il ghiaccio Antartico si sta espandendo quasi ogni mese. E’ il caso del mese di aprile, quando venne registrato un nuovo record di espansione del ghiaccio antartico. E’ anche interessante notare la linea di tendenza: la superficie del mare ghiacciato nell’emisfero sud tende ad aumentare nel mese di aprile, ad un tasso del 4,1% per decennio ! Secondo NSIDC, si è stabilito un nuovo record di crescita del mare Antartico per il mese di aprile 2015, battendo così il 2014, che a sua volta, aveva stabilito un nuovo record.

Nella mappa qui sopra è evidente come il ghiaccio marino è sopra la media in tutto il continente Antartico.

Nel frattempo, secondo Bob Tisdale, è anche evidente nel grafico che segue come la temperatura della superficie dell’oceano Meridionale continua a scendere.

 

Fonte : https://sandcarioca.wordpress.com/2015/05/20/a-antartida-em-abril-estabelece-um-novo-recorde/

IL METODO : Conferenza organizzata dall’Osservatorio Geofisico Comunale “Raffaele Bendandi” di Faenza

Aggiornamento delle ore 13:00 :

La conferenza sul metodo di previsione di Bendandi si svolgerà Giovedì 21 Maggio all’osservatorio Bendandi di Faenza. Il testo sotto riportato fa riferimento al passato incontro (conferenza) tenutasi il 14 Maggio.

La conferenza

La Casa Museo Raffaele Bendandi organizza un incontro su:
Terremoti fra previsione e prevenzione, certezze e incertezze
Giovedì 14 maggio 2015 ore 21
Sala Assemblee Banca di Romagna Cassa di Risparmio di Cesena
Via Paolo Costa 3 Faenza
Interverranno all’incontro :
Graziano Ferrari
Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
Terremoti e sismologia in Italia fra il 1875 e il 1915: Illusioni e prime certezze di una scienza giovane
Giovanni Martinelli
Agenzia regionale per la prevenzione e l ́ambiente, Reggio Emilia
Alcuni tentativi di previsione deterministica degli eventi sismici negli ultimi 50 anni
Dario Albarello
Dipartimento di scienze fisiche, della terra e dell’ambiente, Università di Siena
La pericolosità sismica: la forma probabilistica della previsione