Meteo

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Major Stratospheric Sudden Warming – January 7, 2013, showing the breakdown of the polar vortex into three smaller vortices

Questa è la pagina di NIA dedicata alla Meteorologia, non avete vincoli regionale ne nazionali, si parla di tutto il Mondo indistintamente

Allegate pure le immagini dei principali modelli , sbizzarritevi in previsioni più o meno lunghe, ed ovviamente sarà più che gradito anche il nowcasting!

Infine allego un ottimo link con tutti i principali indici teleconnettivi:

http://www.meteoarcobaleno.com/index.php?option=com_content&view=article&id=227:indici-climatici&catid=3:climatologia&Itemid=3

Simon


26.550 pensieri su “Meteo

  1. FabioDue:
    https://www.3bmeteo.com/giornale-meteo/meteo–stratosfera–vortice-polare-decisamente-freddo-per-il-periodo–situazione-e-sviluppi-562682

    Insomma, un po di pioggia potrebbe arrivare, ma in un contesto più autunnale che invernale.

    Vedremo

    http://www.centrometeo.com/modelli-numerici/teleconnessioni-indici
    il condizionamento è pesante e probabilmente durerà tutto febbraio. Porbabilmente bisognerà aspettare l’inverno in primavera come al solito

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  2. La pdo dovrebbe tornare positiva di qui a due mesi circa, anche se ormai gli indici climatici non hanno più valore

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  3. ecmwf per il fine settimana prossimo vede il peggioramento al nord meno incisivo e molto veloce, è ancora presto per tirare alle conclusioni, anche se le possibilità di un ennesimo fallimento sono molto alte. Vediamo i prossimi aggiornamenti.

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  4. dario,

    In effetti ECMWF conferma sì un certo arretramento del nucleo anticiclonico verso l’oceano, ma non abbastanza da scoprire bene la nostra Penisola.

    Purtroppo, ad oggi, le proiezioni ECMWF a 6 settimane si confermano: pressione più alta della media.

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  5. Pensa Fabio quando a metà novembre dissi che l’alta pressione in quella posizione poteva persistere per dei mesi, poi arrivarono quei 10 giorni di maltempo con due nevicate abbondanti sulle alpi e un po in pianura, e sembrava che l’inverno avesse preso la piega giusta. Ora penso che quei 10 giorni siano stati una casualità fortunata, per qualche strano motivo ci sono stati, in realtà senza quelli avremmo avuto secco già da metà novembre. In poche parole l’hp è presente costantemente già da metà novembre.

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  6. Il Centro e il Sud beneficeranno di precipitazioni di rilievo, specie tra lunedì e martedì e poi forse nella seconda metà della prossima settimana.
    Il Nord invece resterà ancora a secco.

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  7. Il Global Warming ha reso più frequente e duratura la presenza dell’anticiclone africano su di noi, anche in stagioni diverse dall’estate, oltre a limitare frequenza e durata degli affondi freddi.

    Mi risultano invece meno chiare le ragioni della persistenza dell’azzorriano, che in se non è un anticiclone a “cuore caldo”. Credo meriterebbero un approfondimento.

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  8. FabioDue:
    Il Global Warming ha reso più frequente la presenza dell’anticiclone africano su di noi, anche in stagioni diverse dall’estate, oltre a limitare frequenza e durata degli affondi freddi.

    Mi risultano invece meno chiare le ragioni della persistenza dell’azzorriano, che in se non è un anticiclone a “cuore caldo”.

    infatti è vero, la presenza dell’africano ha una spiegazione più plausibile, l’azzorriano in quella posizione così ostinata è difficile da capire, se non forse per qualche motivo derivante dalla zona americana. Quello che ho notato io è che dalla fine anni 80 fino ad inizio anni 2000 era l’africano a tenere banco e l’azzorriano sembrava scomparso, nell’ultimo decennio è più l’azzorriano a essere presente, anche se l’africano fa ancora incursioni anche durature

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  9. sul forte ritiro dei ghiacciai sulle nostre alpi darei la colpa per un terzo all’aumento delle temperature medie e a due terzi alla diminuzione cronica delle precipitazioni autunnali, invernali soprattutto e primaverili

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  10. dario,

    Mi auguro sia il segnale di una inversione di tendenza: una persistenza dell’africano mi preoccuperebbe ben di più, anche se comunque la persistenza anticiclonica per mesi è fonte di deficit pluviometrico.

    Vediamo che cosa ci riserverà questo decennio e anche il prossimo.

    E intanto vediamo se arriva la terza Niña consecutiva….bisogna aspettare maggio per capire.

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  11. dario,

    Aggiungerei che anche quando nel semestre freddo nevica bene in quota, l’estate calda, asciutta e duratura scioglie tutta la neve e scopre il ghiaccio.
    Finchè la stagione estiva non si mitiga un po, le precipitazioni invernali non bastano.

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  12. Aggiungo che eventi ripetuti e prevalenti di Niña contribuiscono a mitigare la stagione estiva, anche se l’effetto complessivo della Niña è più articolato di un puro e semplice raffreddamento.

    Si spera che eventi di Niño intensi e duraturi si facciano attendere a lungo, ora che il Sole sembra aver superato una fase di intensa attività.

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  13. negli inverni dal 2008 al 2011 avevo sperato che fosse iniziata una inversione di tendenza, forse è stata una fase transitoria tra il dominio africano e il ritorno dell’azzoriano in questa posizione anomala. Ormai sono più di dieci anni, si spera in una nuova situazione più consona alle piogge e alle nevicate negli anni a venire, non troppo lontani.

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  14. abbiamo temperature ai limiti dell’assurdo: 29 gennaio, 14.3 gradi a 800 mt di quota alle 11 del mattino, oltre al danno della mancanza di pioggia e neve anche la beffa della primavera nei giorni della merla. Non ci sono più parole o commenti per descrivere queste cose, e non importa che si tratti di fohn, di fenomeno passeggero o quant’altro, quest’anno in un mese è già la terza volta che accade.

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